
I segreti di Kamala Harris, la pupilla di Joe Biden
Dai finanziamenti scomodi alla mancanza del requisito che le impedì di correre alle presidenziali, tre (o quattro) cose che il mainstream non dice della senatrice dello Stato sulla California
Che la campagna elettorale di Joe Biden – per i sostenitori “il nonnino” e per i detrattori personaggio accusato di molestie a danno di minori – dovesse contare su personalità esterne era prevedibile. La sintesi migliore delle ultime ore è di Donald Trump: Joe “il lento” ha bisogno della “furba”, e la furba è quella Kamala Harris che gli deve tutta la carriera professionale, con cui secondo le malelingue condivide molto di più degli interessi di partito. “E’ la partner migliore che potesse trovare”, è del resto il sunto di Barack Obama.
La mancanza di un requisito essenziale le impedì la corsa alle presidenziali
Ma chi è (davvero) Kamala Harris? Della biografia privata e professionale si sa più o meno tutto. Sposata con l’uomo di spettacolo Douglas Emhoff, è figlia del jamaicano Donald Harris e dell’indiana Shyamala Gopalan, entrambi sprovvisti di cittadinanza americana. E proprio la mancanza del requisito previsto dall’Articolo 2 della Costituzione americana (che parla di natural born citizen) ne aveva sancito l’impresentabilità come candidata a presidente. Ma i democratici, dopo il colpo messo a segno con Obama, del resto ci speravano.
I finanziamenti scomodi smascherati da Follow the money
Senatrice dello Stato della California, auto-proclamatosi “avvocato dei senza voce e dei vulnerabile” secondo la retorica tipica del copione dei presunti democratici, gode in realtà dagli albori dei finanziamenti di Planned Parenthood, la controversa organizzazione sorosiana che promuove l’aborto e che è stata al centro di un’inchiesta sul commercio di parti umane di feti abortiti. A smascherare la fonte di reddito scomoda, come avevamo scritto, era stata l’organizzazione Follow the Money, secondo cui Kamala ha arraffato l’equivalente di 81,215 dollari in contributi elettorali dagli abortisti, pur appellandosi di frequente alla protezione dei deboli e dei loro diritti. Evidentemente, non del diritto di nascere o di quello di diventare madre.
I legami con i colossi tecnologici
Harris avrebbe, inoltre, in mente il disegno di “colonizzare la Silicon Valley”, stando alle indiscrezioni pubblicate da Breitbart. Agirebbe infatti su impulso diretto dei leader tecnologici più influenti, e proprio questo l’avrebbe portata a sostenere la S.386, la legge di settore che vuole dare priorità alla forza lavoro straniera, contrariamente a quanto disposto recentemente da Donald Trump.
ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
ESTERI
Putin annuncia la creazione di nuove agenzie di sicurezza in Ucraina

Si è tenuta ieri la riunione del Servizio di Sicurezza Federale russo cui ha partecipato, oltre al presidente della Federazione, anche il direttore dei servizi di sicurezza Alexander Bortnikov. Vladimir Putin, ripercorrendo quanto rimane della “operazione militare speciale” in Ucraina, ha annunciato la “creazione di agenzie di sicurezza nelle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle regioni di Zaporozhye e Kherson”. Annunciato anche un rafforzamento del contingente FSB nei territori di confine.
ESTERI
Ron DeSantis nomina una commissione per la gestione del parco di Walt Disney

Il governatore della Florida Ron DeSantis ieri ha firmato un disegno di legge per l’elezione di una commissione straordinaria per sovraintendere la gestione del parco di Walt Disney. Lo riporta Reuters. Il parco era interessato dal un sistema fiscale speciale abolito dallo stesso governatore repubblicano ad aprile dello scorso anno, ufficialmente per frenare l’erogazione di fondi pubblici verso le realtà che si dedicano ad attività di propaganda potenzialmente dannose per i minori. La questione, tuttavia, non si esaurisce con questo, come chiarito nell’ultimo provvedimento.
La commissione, formata da cinque supervisori, si occuperà infatti dei servizi municipali tradizionali, del decoro urbano e della manutenzione delle strade nella regione in cui opera Disney World. L’autorità potrà inoltre rimodulare i costi dei servizi di Disneyland per far sì che il Parco possa sanare i debiti accumulati con la pubblica amministrazione. “Un parco a tema – è stato il commento del governatore – non può avere un proprio governo ed essere trattato in maniera speciale rispetto a tutti gli altri parchi a tema. Riteniamo che non sia stata una buona politica”.
ESTERI
Ucraina, le Nazioni Unite approvano la “Risoluzione per la pace”

E’ stata approvata dalle Nazioni Unite la “Risoluzione per la Pace” in Ucraina con 141 voti favorevoli, 32 astenuti e 7 contrari. L’Italia ha votato a favore. A un anno dallo scoppio formale del conflitto si delinea un possibile clima di distensione tra Russia e Ucraina, rafforzato dalle recenti esternazioni del sottosegretario americano Victoria Nuland, che ha affermato di essere pronta “già domani” a discutere con la Russia il riavvio del trattato New Start sul disarmo nucleare.
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