
Crolla in consenso attorno a Biden. Le tre cose che gli sono costate care
Sulla presidenza del democratico pesano le restrizioni imposte nel periodo covid, le ingerenze in Ucraina e gli scandali degli ultimi anni. Il 51% degli americani che hanno risposto al sondaggio della Quinnipec University non lo considera onesto e affidabile
Continua a scendere il consenso attorno a Joe Biden. Secondo sondaggio della Quinnipiac University, solo il 36% degli americani approva la recente politica del democratico, che è in calo di un ulteriore punto percentuale rispetto al mese scorso e al suo minimo storico di gradimento. In particolare, il 53% ne disapprova le misure, che non hanno pieno appoggio neppure tra chi vota il suo partito: solo l’87% di chi vota a sinistra lo considera un buon presidente.
I primi due banchi di prova
Approvazione ai minimi anche per la gestione economica: appena il 34% gli attribuisce una buona gestione della cosa pubblica. Per quanto riguarda il covid, meno della metà (il 34%) è d’accordo con le restrizioni che sono state imposte agli americani. La situazione peggiora ulteriormente in politica estera e dunque nelle ingerenze in Ucraina, che trovano approvazione solo nel 33% della cittadinanza.
Più della metà degli intervistati non lo considera onesto e affidabile
Non va meglio sul versante personale, in quanto il 51% degli interpellati pensa che Biden non sia onesto e affidabile e non abbia doti di leadership (ne è convinto il 37%). A pesare sono stati senz’altro i recenti scandali che hanno travolto lui e il figlio Hunter. Il sondaggio ha rilevato anche che il 46% degli americani preferirebbe che i repubblicani riconquistassero la Camera dei Rappresentanti l’anno prossimo, mentre solo il 38% vuole che i democratici rimangano al loro posto.
ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
ESTERI
Putin annuncia la creazione di nuove agenzie di sicurezza in Ucraina

Si è tenuta ieri la riunione del Servizio di Sicurezza Federale russo cui ha partecipato, oltre al presidente della Federazione, anche il direttore dei servizi di sicurezza Alexander Bortnikov. Vladimir Putin, ripercorrendo quanto rimane della “operazione militare speciale” in Ucraina, ha annunciato la “creazione di agenzie di sicurezza nelle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle regioni di Zaporozhye e Kherson”. Annunciato anche un rafforzamento del contingente FSB nei territori di confine.
ESTERI
Ron DeSantis nomina una commissione per la gestione del parco di Walt Disney

Il governatore della Florida Ron DeSantis ieri ha firmato un disegno di legge per l’elezione di una commissione straordinaria per sovraintendere la gestione del parco di Walt Disney. Lo riporta Reuters. Il parco era interessato dal un sistema fiscale speciale abolito dallo stesso governatore repubblicano ad aprile dello scorso anno, ufficialmente per frenare l’erogazione di fondi pubblici verso le realtà che si dedicano ad attività di propaganda potenzialmente dannose per i minori. La questione, tuttavia, non si esaurisce con questo, come chiarito nell’ultimo provvedimento.
La commissione, formata da cinque supervisori, si occuperà infatti dei servizi municipali tradizionali, del decoro urbano e della manutenzione delle strade nella regione in cui opera Disney World. L’autorità potrà inoltre rimodulare i costi dei servizi di Disneyland per far sì che il Parco possa sanare i debiti accumulati con la pubblica amministrazione. “Un parco a tema – è stato il commento del governatore – non può avere un proprio governo ed essere trattato in maniera speciale rispetto a tutti gli altri parchi a tema. Riteniamo che non sia stata una buona politica”.
ESTERI
Ucraina, le Nazioni Unite approvano la “Risoluzione per la pace”

E’ stata approvata dalle Nazioni Unite la “Risoluzione per la Pace” in Ucraina con 141 voti favorevoli, 32 astenuti e 7 contrari. L’Italia ha votato a favore. A un anno dallo scoppio formale del conflitto si delinea un possibile clima di distensione tra Russia e Ucraina, rafforzato dalle recenti esternazioni del sottosegretario americano Victoria Nuland, che ha affermato di essere pronta “già domani” a discutere con la Russia il riavvio del trattato New Start sul disarmo nucleare.
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Circolazione dei Beni Artistici, una conferenza fa il punto su investimenti e tutele
Biden, questo criminale, fu – guarda caso – il vice di Barack Obama, il guerrafondaio che ha causato Milioni di Morti con le guerre attizzate in Siria e in Libia. E forse proprio per questo l’Occidente corrotto gli conferi’ il Nobel per la Pace.
Sembra sempre che crolli il consenso intorno a questo e a quello, poi però arrivano le elezioni e la massa rivota compatta per chi diceva di detestare. Un esempio attuale? Emmanuel Macron! Il quale sarà riconfermato presidente della repubblica.
Rivincono le elezioni i soliti malfattori, perché la Direttiva Bildenberg, tradotta nel bipolarismo maggioritario, non dà vera libertà di scelta, né tiene in conto l’astensionismo. E la fregatura è questa. Ad esempio, in Calabria il 56% degli aventi diritto non si reca a votare alle urne. Ma i Giornaletti titolano che “Tizio vince la presidenza della Regione con il 60% dei voti”. Il 60% di quella minoranza (44%) che si è recata alle urne. E questo sistema è spacciato per “democrazia occidentale”.