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Un solo ingrediente per una ricetta estiva leggera e per preparare un’acqua depurativa

Il caldo agostano di questi giorni aumenta la voglia di bere e di cibi freschi, oltre che la necessità – da parte del nostro organismo – di incamerare più vitamine. Ecco allora che una ricetta semplice e veloce può venire in soccorso di tutti

Un ingrediente (e quello che si ha in casa) per una ricetta estiva leggera e per preparare un'acqua depurativa | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il caldo agostano di questi giorni aumenta la voglia di bere e di cibi freschi, oltre che la necessità – da parte del nostro organismo – di incamerare più vitamine e liquidi. Ecco allora che una ricetta semplice e veloce può venire in soccorso di tutti. E’ lo Tzatziki, la tradizionale salsa greca a base di cetrioli che si serve come antipasto in abbinamento alla “pita”, pane piatto che ha l’aspetto di una piadina lievitata. Qui proponiamo la ricetta di Giallo Zafferano, che è interessante perché propone una variazione che può permettere di realizzare – in aggiunta – un’acqua depurativa e dissetante.

Anziché tagliare i cetrioli – gli ortaggi che assieme all’aglio e allo yogurt compongono questo piatto – il blog propone di grattugiarli e di lasciarli scolare. E’ molto importante, così come è importante strizzarli per evitare che la salsa abbia, alla fine, una consistenza liquida. A scolatura e strizzatura effettuate, avremo un’acqua di un verde vivo dall’alto contenuto vitaminico e dalle alte proprietà depurative che potremo utilizzare per l’acqua di cui sopra. Basta munirsi di una caraffa di vetro, di un boccale o di un bicchiere capiente, e aggiungere il liquido di risulta dei cetrioli. A questo punto si aggiungono acqua fresca, fette di limone e fette di cetriolo a piacere. Per chi lo gradisce, si può aggiungere anche del succo di limone. Il composto va lasciato in infusione per almeno 6 ore, poi va filtrato e bevuto. Non è solo un ottimo rimedio, ma è anche dissetante.

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Fnopi: “Su nave Vespucci professione infermieristica sempre più specialistica”

(Adnkronos) – Vent’anni più tardi, alla vigilia dal 2 giugno – Festa della Repubblica – e dalla conclusione del giro del mondo dello storico veliero della Marina Militare, Sandro Di Tuccio, infermiere, 53 anni, componente della Commissione d’Albo Infermieri della Fnopi e presidente dell’Ordine di Macerata, racconta cosa significa essere infermiere militare e, soprattutto, cosa vuol dire svolgere la professione su una nave che gira il globo e ha pochissimi contatti con la terra ferma. Arruolatosi nel 1991, finito il liceo, Di Tuccio si è diplomato infermiere e subito ha iniziato l’esperienza della navigazione fino a quando, nel 2001, è salito a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, all’interno dell’équipe sanitaria composta da quattro infermieri e tre medici di cui un chirurgo e un anestesista. "Il giro del mondo è durato un anno. A bordo c’erano circa 450 persone. Io mi occupavo sia dalla parte infermieristica sia dalla parte della patologia clinica, perché – racconta l’infermiere – ognuno di noi aveva una doppia specializzazione. L’Amerigo Vespucci è una nave che non permette l’atterraggio per gli elicotteri, quindi, nelle lunghe traversate c’è bisogno di personale pronto a fronteggiare qualsiasi emergenza. Nella traversata da Honolulu alla Polinesia, siamo stati 47 giorni nell’Oceano Pacifico: qui nessuno poteva raggiungerti prima di 10 ore. All’interno del veliero, ci sono una sala operatoria, uno studio radiologico e uno di patologia clinica. Mi è capitato di dover gestire con i colleghi un principio di appendicite e un piccolo intervento chirurgico, ma l’attività ordinaria era quotidianamente concentrata su traumi, interventi di sutura e ingessatura, visto che l’equipaggio era costantemente impegnato in attività manuali". Tra i ricordi indelebili, Di Tuccio colloca "di sicuro la partenza, è struggente. È un’esperienza bellissima ma difficilissima. Nel mio caso lasciavo i miei figli piccoli e in alcuni periodi di navigazione ho trascorso 40 giorni senza poter comunicare, nemmeno con il satellitare: ero in mezzo al mare e vivevo in un limbo". Un aspetto, questo, che può dirottare verso altre carriere professionali. Insieme ad altre criticità. "La maggiore – spiega Di Tuccio -, ad oggi, è rappresentata dal mancato riconoscimento dal grado di ufficiale, cui hanno diritto, ad esempio, farmacisti e psicologi. Abbiamo infermieri laureati e con dottorato di ricerca ancorati al ruolo di maresciallo, nonostante in tutto il mondo vengano riconosciuti ufficiali. È un problema che va risolto perché chiaramente scoraggia i colleghi a intraprendere la carriera o li spinge a lasciarla. Ed è veramente un peccato, perché può donarti tantissimo, sia umanamente che professionalmente". "Far parte dell’equipaggio della nave più bella del mondo, rappresenta un privilegio enorme e ti rende fiero ogni giorno di quello che fai. Qui sono nate amicizie fraterne e legami indissolubili e ho vissuto esperienze che oggi caratterizzano il mio approccio alla professione. Mi porto dietro un senso del dovere profondo e la capacità di trovare sempre una soluzione, anche quando sei solo" conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Caldo ‘booster’ stanchezza e cali di pressione, ecco come evitare lo stress termico

(Adnkronos) – Improvvisamente è esploso il caldo estivo con i suoi lati positivi e negati. "Con l’arrivo del caldo e il conseguente cambio di stagione, il nostro organismo va incontro a una serie di adattamenti fisiologici che, come sempre, sarà bene supportare anche attraverso l’alimentazione. L’aumento delle temperature comporta una maggiore dispersione di liquidi e sali minerali attraverso la sudorazione, un fenomeno naturale ma che, se non bilanciato da un’adeguata idratazione e da una dieta mirata, può portare a stanchezza, cali di pressione, difficoltà digestive e senso di spossatezza. Durante la stagione calda il metabolismo basale tende a rallentare, anche perché il corpo ha bisogno di meno energia per mantenere costante la temperatura interna. Per tale motivo, a fronte di una fisiologica riduzione dell’appetito, la scelta preferibile sarebbe quella orientarsi verso pasti più leggeri, meno elaborati e ad alta densità idrica. L’obiettivo è fornire nutrienti essenziali senza affaticare l’apparato digerente, favorendo allo stesso tempo l’omeostasi termica". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Mauro Minelli, immunologo clinico e docente di Nutrizione Umana dell'Università Lum "Gli alimenti ideali in questo periodo sono quelli ricchi di acqua, vitamine, sali minerali e antiossidanti naturali. Frutta e verdura di stagione come anguria, melone, pesche, albicocche, pomodori, cetrioli, zucchine e insalate rappresentano un’ottima base alimentare perché, oltre a idratare, apportano fibre che favoriscono il transito intestinale. Un’utile azione di contrasto allo stress ossidativo tipico dell’esposizione solare, è quella offerta da sostanze fitochimiche come, ad esempio, il licopene contenuto nei pomodori e il betacarotene di carote e albicocche in grado di svolgere un’importante azione fotoprotettiva e antinfiammatoria", ricorda Minelli.  
Anche sul piano proteico "è preferibile optare per fonti leggere e di facile digestione, come pesce (soprattutto azzurro), carni bianche, uova o legumi che possono essere consumati anche freddi, all’interno di insalate o piatti unici. I cereali integrali – suggerisce – come farro, orzo, riso o cous cous, combinati a verdure e proteine magre, permettono di ottenere pasti completi, bilanciati e adatti al clima estivo. Preparazioni come la pasta fredda o le insalate miste rappresentano soluzioni gustose e funzionali alla termoregolazione".  
È fondamentale anche porre attenzione all’idratazione: "Bisogna incrementare l’apporto di liquidi, privilegiando acqua naturale e bevande non zuccherate, come tisane fredde o tè verde, che possono aiutare a reintegrare i fluidi persi senza introdurre calorie vuote. È consigliabile – continua l'immunologo Minelli – invece limitare il consumo di alcolici, bevande gassate e cibi molto salati o ricchi di grassi saturi, poiché questi ultimi rallentano la digestione e aumentano la sensazione di calore corporeo". In sintesi, "nutrirsi in modo consapevole durante i mesi estivi significa assecondare i bisogni del corpo, scegliendo alimenti freschi, stagionali e leggeri, capaci di sostenere l’organismo senza sovraccaricarlo. Una dieta estiva equilibrata, unita a una corretta idratazione, non solo migliora la tolleranza al caldo, ma contribuisce anche al benessere generale, alla vitalità e alla prevenzione di disturbi legati alla disidratazione e allo stress termico", conclude Minelli.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Hiv, terapie long acting, l’infettivologa Iaria “Cambiamento epocale per prevenzione e cura”

(Adnkronos) – “Una terapia vantaggiosa perché permette al paziente di non dover assumere ogni giorno la classica compressa. Questo aspetto riduce il rischio di dimenticanze, migliora l’aderenza terapeutica e incide positivamente anche sulla qualità della vita psicologica delle persone, che si sentono meno vincolate dalla malattia”. Così Chiara Iaria, direttore dell’Uoc di Malattie infettive e tropicali dell’Arnas Civico di Palermo, commenta, a margine del secondo Meeting internazionale ‘Malattie infettive: nuovi modelli di governance clinico-gestionali in sanità’ che si è tenuto ieri a Palermo, le opportunità terapeutiche offerte dalle terapie long acting che stanno rivoluzionando il trattamento dell’Hiv.  Con un’iniezione ogni due mesi, i pazienti possono beneficiare di una copertura terapeutica efficace senza la necessità di una somministrazione quotidiana. “È come se il paziente non facesse quasi nessuna terapia – spiega Iaria – e questo rende il trattamento più facile, più leggero e più maneggevole, pur mantenendo la stessa efficacia delle terapie tradizionali”. Secondo la specialista, l’Hiv oggi può essere considerata una patologia cronica e, come tale, richiede una gestione a lungo termine. In questo scenario, la terapia long acting rappresenta un supporto prezioso, non solo per la sua praticità ma anche per il fatto che risponde a un’esigenza reale espressa dai pazienti. “C’è una forte richiesta – racconta Iaria – alcuni pazienti ci propongono spontaneamente il cambio di terapia perché desiderano sentirsi più liberi. Altri, invece, vengono informati da noi sulle nuove opzioni disponibili, e sono ben contenti di intraprenderle”. L'efficacia delle long acting non si limita solo al benessere individuale. Esse rappresentano anche un potente strumento di sanità pubblica. “Queste terapie permettono di mantenere azzerata la carica virale – sottolinea Iaria – e questo non solo è fondamentale per la salute del paziente ma riduce in maniera significativa il rischio di trasmissione del virus. È una strategia importante per il controllo dell’Hiv su larga scala. Studi recenti dimostrano che anche pazienti meno aderenti alle terapie classiche possono ottenere una soppressione virale efficace con i long acting, contribuendo a contenere la diffusione del virus nella popolazione”, osserva. Inoltre, l’uso delle terapie long acting si estende anche alla prevenzione, con la cosiddetta Prep (profilassi pre-esposizione). “È in fase di approvazione in Italia -– spiega l'infettivologa – ma in altri Paesi è già impiegata. Garantisce una maggiore copertura rispetto alla Prep convenzionale, perché anche qui l’aderenza gioca un ruolo cruciale. Non è un vaccino, ma è un’importante strategia preventiva che ha già dimostrato di funzionare, anche in contesti ad alta incidenza come l’Africa o il Sudafrica, dove si sta testando su larga scala”. Questa nuova frontiera terapeutica si inserisce in un panorama in continua evoluzione, che guarda anche alla crescente complessità del profilo dei pazienti Hiv-positivi, spesso affetti da altre comorbidità con l’avanzare dell’età. “Le long acting aiutano a semplificare i regimi terapeutici e garantiscono una maggiore aderenza, riducendo il rischio di fallimenti terapeutici e migliorando la qualità della vita complessiva”, conclude Iaria. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Salute, RimiWellness riporta al centro il benessere intimo femminile

(Adnkronos) – La salute intima femminile trova voce, spazio e rispetto a RiminiWellness 2025, il più importante evento internazionale dedicato a fitness e benessere, con Vaginaverso, l'ecosistema educativo promosso da Bayer Italia attraverso il brand Gyno-Canesten Inthima Cosmetic Lenitivo, nato con l'obiettivo di abbattere i tabù legati alla salute intima femminile e supportare una cultura dell'informazione chiara, inclusiva e accessibile. Fino al 1 giungo saranno molteplici le occasioni di incontro con contenuti, attività e condivisione per riportare al centro dell'attenzione il benessere intimo della donna. "Con Vaginaverso – spiega Cristina Tomasoni, Brand Lead Bayer Consumer Health – vogliamo promuovere la salute intima femminile e favorire un'informazione chiara ed accessibile. Per questo ci impegniamo in attività educative e di confronto non solo digitali, ma anche sul territorio. Eventi come Riminiwellness, dove il benessere fisico e mentale si incontrano, rappresentano per noi un’occasione imperdibile per dare visibilità al benessere intimo della donna e non solo".  Nel dettaglio – informa una nota – lo stand di Vaginaverso accoglierà il pubblico in uno spazio interattivo pensato per informare, ascoltare e coinvolgere, ma anche per prenotare consulenze gratuite e riservate con la psicoterapeuta e sessuologa Sabina Fasoli e con la ginecologa Monica Calcagni (info su vaginaverso.it). Entrambe le specialiste sono volti noti del Vodcast di Vaginaverso, on-air da aprile e punto di riferimento per un racconto autentico e accessibile sul benessere intimo femminile. Allo stand sarà inoltre possibile incontrare le farmaciste di Atìda eFarma, per ricevere consigli personalizzati. Non mancheranno momenti di edutainment e gaming pensati per abbattere insieme i tabù sulla salute intima e sul benessere femminile. La presenza si estenderà anche sul palco Devayogamynd School, dove ogni giorno si terranno talk pubblici con le dottoresse Fasoli, Calcagni e la C-Iayt yoga therapist Sayonara Motta, per approfondire temi legati a sport, benessere intimo, sessualità, corpo femminile e salute mentale. Questa sera è previsto un appuntamento speciale: una sessione gratuita di Yoga Terapeutico al tramonto con Sayonara Motta.  Quella di Vaginaverso a RiminiWellness – conclude la nota – non è solo una presenza fieristica, ma un vero e proprio invito a cambiare prospettiva: restituire spazio, voce e visibilità a un tema centrale per il benessere femminile, attraverso l’ascolto, il confronto e la condivisione. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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