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Un nuovo prodotto da cucina e da pasticceria “altamente ecologico” potrebbe sostituire gli oggetti di plastica provenienti dalla Cina, per giunta “a prezzi molto più concorrenziali”. È l’idea che da qualche mese sta portando avanti Nicola Dell’Erba, titolare della ditta “Petra” di Bronte (Catania), una decina di dipendenti ai piedi dell’Etna, specializzata nell’arte, nell’innovazione e nel design attraverso la lavorazione di qualsiasi tipo di pietra, dal marmo al basalto lavico.

“Dallo scorso dicembre – dice Dell’Erba – realizziamo oggetti di uso comune che sostituiscono le materie plastiche. Ci stiamo specializzando negli utensili usati quotidianamente in cucina e in pasticceria”. Quali? In primo luogo lo “spalmino” interamente in pietra, creato in vari colori e personalizzabile (il resto è top secret “per evitare – puntualizza Dell’Erba – che ci rubino l’idea”): “Serve a distribuire la crema nei panettoni, nelle colombe e sulle fette di pane, ma anche per raccoglierla dai contenitori”.

Il progetto si chiama “plaka”, dalla parola greca “piastra”, da cui deriva il nome del più antico quartiere di Atene. L’iniziativa ha incuriosito diverse aziende locali – anche grosse – impegnate nella lavorazione della crema al pistacchio (specialità brontese per antonomasia; ma anche alla fragola, alla nocciola, al cioccolato, all’arancia, eccetera), specie nella farcitura di panettoni e di colombe, e in pochi mesi stanno piovendo le richieste. “In poche parole”, spiega Nicola, “ricicliamo gli scarti della pietra che provengono dall’industria marmifera e facciamo dei piccoli manufatti utilissimi a determinati scopi: a cominciare dall’industria agroalimentare, in quanto possono entrare a contatto con gli alimenti.”

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A Venezia la sesta edizione della Bitesp, la borsa internazionale del turismo esperienziale

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A Venezia la sesta edizione della Bitesp, la borsa internazionale del turismo esperienziale | Rec News dir. Zaira Bartucca
Comunicato stampa

E’ iniziato il countdown per la BITESP 2023 che si svolgerà a Venezia il 23 e 24 novembre prossimo, a cui parteciperanno oltre 120 buyers internazionali,  centinaia di operatori italiani  come seller ed espositori, enti di promozione regionali, consorzi, reti d’impresa, operatori del turismo incoming, migiaia di visitatori. Il turismo esperienziale è una strategia che si propone di valorizzare il territorio e soddisfare i nuovi trend del mercato turistico.

I dati statistici confermano che rappresenta la tipologia di vacanza più richiesta da chi vuole scoprire la cultura e le tradizioni del territorio. Bitesp 2023 nel suo complesso prevede l’area espositiva con gli stand degli espositori, l’area workshop riservata a buyers e sellers e l’area eventi per convegni e seminari.

Durante le due giornate di Bitesp 2023 saranno trattate tutte le tematiche per ricercare le strategie più efficaci allo sviluppo del turismo nazionale. Gli operatori internazionali che saranno coinvolti provengono da Stati Uniti, Canada e Brasile per l’area delle Americhe, dalla Scandinavia Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia per quanto riguarda i Paesi nordici e da Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, Italia, Polonia, Rep. Ceca, Ungheria, Slovenia e Romania per quanto riguarda l’area europea/contigua all’Europa. Presenti anche buyers provenienti dal Medio e dall’estremo Oriente, in particolare da Israele, Emirati Arabi e India.

Focus della manifestazione rimane il turismo esperienziale e l’incoming. Le novità del settore saranno approfondite attraverso una serie di appuntamenti tra buyers e sellers, eventi, incontri e convegni. Novità 2023, la “Bitesp Academy” dedicata a step formativi gratuiti per gli operatori.

Bitesp 2023 prevede inoltre per quest’anno due segmenti speciali: Il turismo delle Radici e il turismo dei Borghi. Confermato anche il video contest Travel Experience Festival, finalizzato alla promozione e alla valorizzazione del turismo esperienziale e realizzato sui canali social. Il contest è aperto a tutti e permette di votare l’esperienza turistica più coinvolgente ed emozionante tra quelle presentate dagli operatori che partecipano a Bitesp 2023. L’esperienza più votata dagli utenti, sarà premiata con il Travel Experience Award. 

Operatori presenti a Bitesp 2023: Hotels e Strutture Ricettive – Agenzie e Tour Operator, DMC, Fornitori di esperienze, Enti di promozione turistica, Turismo Culturale – Turismo Enogastronomico – Enoturismo – Turismo Sportivo – Cicloturismo – Turismo Sostenibile – Slow Tourism – Natura e Parchi – Mare – Montagna – Terme e Benessere – Luxury Travel – Città d’Arte e Borghi antichi – Relais e Dimore Storiche – Comuni – Pro Loco – Consorzi – Associazioni – Enti di Promozione Regionali.  

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L’italian sounding al centro della IX Cabina di Regia per le imprese italiane all’estero

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L'italian sounding al centro della IX Cabina di Regia per le imprese italiane all'estero | Rec News dir. Zaira Bartucca
Foto Denys Shevchenko/REC NEWS

L’italian sounding non è altro che l’imitazione dei prodotti Made in Italy che avviene all’estero. E’ lì che il parmigiano reggiano diventa il “Parmesan”, o che la salsa di pomodoro nostrana si trasforma in “Pomarola”, la pasta in “Makkaroni” e la mozzarella in “Zottarella”, con un ampio ricorso di tricolori e di riferimenti all’Italia, ovviamente falsi. Una pratica fraudolenta che genera un danno di oltre cento miliardi all’economia nazionale. Tanto pesa l’invenduto – a causa di pratiche scorrette che l’Unione europea fa finta di non vedere – nella filiera alimentare del nostro Paese, tanti sono i mancati introiti che se venissero recuperati potrebbero dare nuova linfa alle imprese del settore.

Se ne è discusso alla Farnesina nell’ambito della IX Cabina di Regia per l’internazionalizzazione alla presenza dei ministri Tajani (Esteri), Schillaci (Salute), Urso (Imprese e Made in Italy) Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità Alimentare) e delle principali sigle del mondo dell’imprenditoria e dell’industria. Giorgetti (Economia e Finanze) è intervenuto in video-collegamento). Rec News ha seguito i lavori. “La diplomazia economica – ha detto il ministro degli Esteri in apertura – è essenziale. Pensiamo al mercato dell’italian sounding: perché lasciare spazio alla copia quando noi abbiamo l’originale?”

Da Schillaci, invece, la riflessione su altre pratiche economiche scorrette piuttosto usuali: “Quante volte abbiamo sentito parlare di influenza aviaria, di peste suina e di morbi vari? Sono allarmismi che vengono spesso usati per colpire i prodotti italiani”. Da Lollobrigida la promessa di “proteggere le aziende che vanno in difficoltà. Ambiamo a essere – ha detto – una superpotenza della qualità”. Chiusura dei lavori affidata agli interventi degli organismi di settore.

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L’Italia riparte dal Turismo delle Radici, 21 milioni nella legge di Bilancio

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L'Italia riparte dal Turismo delle Radici, 21 milioni nella legge di Bilancio | Rec News dir. Zaira Bartucca
Foto Denys Shevchenko/REC NEWS

Ripartire dagli italiani all’estero, dai piccoli borghi, dal singolo che diventa ambasciatore dell’italianità e del bello di farne parte. Sono questi gli elementi del Turismo delle radici, il programma in undici punti voluto dal governo per il quale sono stati previsti 21 milioni della Legge di Bilancio. Se ne è parlato questa mattina presso la Sala Conferenze Internazionali della Farnesina alla presenza del vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, del ministro del Turismo Daniela Santanché, del ministro dell’Istruzione, del Merito Giuseppe Valditara e del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Rec News ha seguito i lavori.

“Tanti italiani nel mondo – ha detto Tajani in apertura – tornano nel nostro Paese per scoprire le nostre tradizioni. Gli italiani stessi devono essere ambasciatori della bellezza del nostro Paese, della nostra cultura della nostra identità. Abbiamo una potenzialità enorme e potremmo triplicare le presenze turistiche con la giusta strategia. É un lavoro di squadra con diversi ministeri. La cucina particolare di un Comune, il turismo religioso, le Chiese: tutto quello che c’è deve essere conosciuto nel modo migliore”.

Dello stesso tenore quanto espresso da Santanché: “Il turismo – ha detto la titolare del dicastero di riferimento – è uno snodo cruciale. Esiste un bacino di utenza di circa 80 milioni di persone costituito dagli italiani di seconda e terza generazione che hanno ancora un forte legame emotivo e vogliono tornare in Italia. Sono loro i cosiddetti turisti delle radici. Questo tipo di turisti nel 2021 ha generato un indotto di oltre 4 miliardi, con tempi di permanenza di 6 giorni e più. E’ importante per l’artigianato, i prodotti tipici e per l’agroalimentare. Bisogna avere un’ottica strategica, l’offerta turistica deve essere organizzata in pacchetti. Italia.it permetterà di promuovere i mercati chiave, mettendo in contatto domanda e offerta. Un altro aspetto chiave – ha concluso – è la formazione”.

Su questo si è concentrato l’intervento del ministro Valditara, che a inizio intervento ha ricordato la collaborazione del MIUR avviata col MAECI. “Il Turismo delle radici – ha detto – è volto a rafforzare l’attrattività del nostro territorio. Il sistema scolastico deve contribuire a questo rilancio dedicando spazio nell’offerta formativa ai beni culturali e alle tradizioni. Gli studenti devono essere adeguatamente formati per acquisire le competenze di settore. Senza memoria e condivisione delle radici, non c’è presente. Dalla fine del 1800 agli anni ’70, 30 milioni di italiani sono andati all’estero: gli italo-americani oggi rappresentano quasi il 6% della popolazione statunitense totale. Sono cifre importanti, così come è importante la presenza in Italia di 500 istituti turistici, 400 alberghieri e 300 agrari. Bisogna lavorare alla creazione di itinerari ad hoc e alla formazione di operatori turistici specializzati. Importante anche ruolo degli ITS Academy, caratterizzati da partenariati pubblico-privati. Non bisogna dimenticare – ha concluso – la valorizzazione dei piccoli borghi”.

L’intervento di Bernini si è invece concentrato sull’importanza dei Beni Culturali e della ricerca. “È solo attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e scientifico – ha detto il ministro – che si costruisce il futuro. L’Università, la comunità accademica e gli studenti veicolano un’immagine e determinata dell’Italia. La ricerca è un altro tema fondamentale. In Italia è di altissimo livello: la meccatronica, l’astronomia: la nostra Patria è all’avanguardia in un modo che nemmeno immaginiamo. E’ da ribadire l’importanza della formazione artistica e coreutica, perché l”Arte è un detonatore di bellezza e di benessere. Abbiamo radici di eccellenza. Come si fa a drenare la fuga di cervelli? Bisogna dare loro ragioni valide per tornare. Dobbiamo essere orgogliosi di noi stessi e di quello che siamo stati per avere un futuro di crescita”.

L’intervento conclusivo della sessione istituzionale è stato affidato al sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, che ha parlato in rappresentanza del ministro Gennaro Sangiuliano. “Oggi – ha detto il sottosegretario – lanciamo un’iniziativa strategica per l’Italia. Investiamo su un patrimonio sociale che sono gli italiani all’estero, per rafforzare il loro legame affettivo e culturale con il nostro Paese. La vacanza di queste persone è quasi una esperienza di vita, con cui loro si riappropriano delle loro radici. Sicuramente una dinamica che può contribuire – ha concluso – alla crescita del nostro Paese”.

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Il vino italiano protagonista a Praga

A Palác Žofín la dodicesima edizione dell’Italian Wine Emotion, il tradizionale evento dedicato ai vini italiani organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Praga e ICE Agenzia

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Il vino italiano protagonista a Praga con Italian Wine Emotion | Rec News dir. Zaira Bartucca

Nei suggestivi saloni del Palác Žofín, sull’isola Slovanský nel cuore della capitale ceca, si è tenuta la dodicesima edizione dell’Italian Wine Emotion, il tradizionale evento dedicato ai vini italiani organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Praga e ICE Agenzia.

La manifestazione ha visto la presenza di 27 aziende vitivinicole in rappresentanza di oltre 180 etichette di 10 regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto), che hanno presentato i propri prodotti a distributori e importatori locali. Al termine degli incontri B2B si è tenuto un ricevimento cui hanno partecipato numerosi ospiti cechi, tra cui rappresentanti delle istituzioni, imprenditori, operatori della filiera enogastronomica, giornalisti e personaggi pubblici.

L’Ambasciatore d’Italia, Mauro Marsili ha sottolineato come “la dodicesima edizione dell’Italian Wine Emotion” sia “l’occasione per celebrare un anno dal lancio della campagna mondiale di nation branding BeIT, che ha nella Repubblica Ceca uno dei Paesi obiettivo. L’IWE 2022 ci offre inoltre l’opportunità di promuovere la candidatura di Roma ad ospitare EXPO 2030. Roma è l’unica città europea candidata ed è un modo per riportare l’EXPO in Europa, oltre che in Italia, dopo il successo di Milano nel 2015.”

Il vino italiano protagonista a Praga con l'Italian Wine Emotion | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il presidente CAMIC Danilo Manghi ha confermato l’importanza delle attività promozionali B2B per il rafforzamento del Made in Italy sul mercato ceco: “L’Italia è ampiamente il primo fornitore di vino in RC, l’import ha superato i 60 milioni di euro nel 2021, segnando un trend di crescita fenomenale nell’ultimo decennio. Questo grazie a un potere di acquisto sempre maggiore, ma anche all’apertura del consumatore ceco a vini meno noti, di piccole produzioni e di regioni emergenti nella viticoltura, che spesso vengono conosciuti durante i viaggi in Italia e ricercati al rientro. Gli importatori cechi lo sanno e sono molto attenti e preparati in questo senso”.

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