
Gli Stati Uniti e la presidenza fantasma
Il democratico delegittimato e il repubblicano non completamente destituito, una Washington trincerata dove gli alti ranghi militari acquistano sempre più margine d’azione. Chi comanda davvero negli States?
Biden lo aveva detto il 20 gennaio: “Vedrete più Fauci che me”. Certo nessuno si aspettava che – da allora – sarebbe stato praticamente introvabile. E’ stato anzitutto il grande assente del Forum di Davos, sostituito appunto dal Direttore dell’Istituto nazionale di allergia e malattie infettive. Ieri la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha dovuto esprimersi sulle mancate presenze che stanno diventando piuttosto sospette: “Stiamo prendendo una serie di passaggi creativi, un po’ fuori dagli schemi. Certamente, la sua preferenza (di Biden, nda) sarebbe quella di prendere un aereo e volare in tutto il paese.”
Se non lo fa – è il sunto delle giustificazioni del capo della segreteria di Biden – è per colpa del virus. Il risultato immediato, dice Psaki, è una certa difficoltà a “raccogliere sostegno”, e – si direbbe – anche a tenere a bada i repubblicani che pure inizialmente avevano (in parte) mostrato qualche apertura. “Non può governare al telefono, presidente”, è la critica che è arrivata da una senatrice negli scorsi giorni.
Sempre che di governo si possa parlare, in una Washington sempre più militarizzata e trincerata. Quella Guardia Nazionale che doveva servire a proteggere l’esecutivo in fase di insediamento dal rischio di possibili rivolte e attentati, in realtà non se n’è mai andata, ed è l’unica presenza concreta nell’area attigua a una Casa Bianca desolata. Gli osservatori statunitensi ne deducono – forti di un provvedimento dello scorso 9 gennaio, a ridosso dei fatti di Capitol Hill – che in realtà le leve del comando siano passate proprio ai militari, e che addirittura gli Stati Uniti si preparino a un passaggio che riguarderà la forma di governo.
A sostegno di questa lettura, i quindici incarichi recentemente affidati al tenente generale Charles A. Flynn, fratello di Micheal Flynn, consigliere per la Sicurezza Nazionale dell’amministrane Trump fino al 2017. Stanziali in una “Green Zone” inacessibile a chiunque, ai soldati sarebbe stato affidato l’incarico di traghettare gli States in una fase di transizione nel corso di cui Biden è delegittimato (anche per effetto dei brogli elettorali) e Trump non completamente destituito.

Da Mar-a-Lago, residenza presidenziale e molto più che maxi-tenuta in cui fare sfoggio di un lusso fine a se stesso, Trump continua a tenere le fila della sua politica. Glielo permettono decine di saloni istituzionali, dove negli scorsi anni sono stati ricevuti capi di Stato come Shinzo Abe e Xi Jinping, e dove continuano senza sosta gli appuntamenti. Lì, infatti, Trump ha ufficialmente insediato l’ufficio del Former President, smentendo i presunti provvedimenti dei residenti di Palm Beach in queste ore secondo la stampa commerciale vorrebbero allontanarlo dalla dimora presidenziale: a detta dei detrattori, può essere occupata solo per piccoli periodi. “Non esiste alcun documento di questo tipo”, fanno sapere dall’entourage di Trump.
ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
ESTERI
Putin annuncia la creazione di nuove agenzie di sicurezza in Ucraina

Si è tenuta ieri la riunione del Servizio di Sicurezza Federale russo cui ha partecipato, oltre al presidente della Federazione, anche il direttore dei servizi di sicurezza Alexander Bortnikov. Vladimir Putin, ripercorrendo quanto rimane della “operazione militare speciale” in Ucraina, ha annunciato la “creazione di agenzie di sicurezza nelle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle regioni di Zaporozhye e Kherson”. Annunciato anche un rafforzamento del contingente FSB nei territori di confine.
ESTERI
Ron DeSantis nomina una commissione per la gestione del parco di Walt Disney

Il governatore della Florida Ron DeSantis ieri ha firmato un disegno di legge per l’elezione di una commissione straordinaria per sovraintendere la gestione del parco di Walt Disney. Lo riporta Reuters. Il parco era interessato dal un sistema fiscale speciale abolito dallo stesso governatore repubblicano ad aprile dello scorso anno, ufficialmente per frenare l’erogazione di fondi pubblici verso le realtà che si dedicano ad attività di propaganda potenzialmente dannose per i minori. La questione, tuttavia, non si esaurisce con questo, come chiarito nell’ultimo provvedimento.
La commissione, formata da cinque supervisori, si occuperà infatti dei servizi municipali tradizionali, del decoro urbano e della manutenzione delle strade nella regione in cui opera Disney World. L’autorità potrà inoltre rimodulare i costi dei servizi di Disneyland per far sì che il Parco possa sanare i debiti accumulati con la pubblica amministrazione. “Un parco a tema – è stato il commento del governatore – non può avere un proprio governo ed essere trattato in maniera speciale rispetto a tutti gli altri parchi a tema. Riteniamo che non sia stata una buona politica”.
ESTERI
Ucraina, le Nazioni Unite approvano la “Risoluzione per la pace”

E’ stata approvata dalle Nazioni Unite la “Risoluzione per la Pace” in Ucraina con 141 voti favorevoli, 32 astenuti e 7 contrari. L’Italia ha votato a favore. A un anno dallo scoppio formale del conflitto si delinea un possibile clima di distensione tra Russia e Ucraina, rafforzato dalle recenti esternazioni del sottosegretario americano Victoria Nuland, che ha affermato di essere pronta “già domani” a discutere con la Russia il riavvio del trattato New Start sul disarmo nucleare.
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