
Sanzioni per il caso Navalny, la risposta della Russia gela l’Ue
La reazione del Cremlino non si è fatta attendere, tra divieti di ingresso nella Federazione e ritiro di alcuni ambasciatori
I medici che hanno effettuato studi clinici e tossicologici su Alexei Navalny – l’estremista di sinistra detrattore del presidente Vladimir Putin – sono stati chiari: il malore dello scorso settembre non è da attribuire a un avvelenamento, ma ad una banale pancreatite che a detta della stessa moglie sarebbe stata la conseguenza di una dieta drastica. Referti medici e ammissioni che non hanno convinto l’Unione europea, che come è noto ha predisposto sanzioni nei confronti della Russia sulla base di quanto dichiarato dall’attivista. Quest’ultimo in Patria non è visto come “il principale oppositore di Putin” o “il leader dell’opposizione russa” (secondo il ritratto che ne fa il mainstream), ma come un provocatore simbolo di un movimento che ha percentuali più risicate di Italia Viva. Eppure la narrazione che si tenta di far passare (il copione è simile a quello bielorusso) torna comoda ad organismi come l’Unione europea. Lo stesso Putin, del resto, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno ha parlato del ruolo di disturbatore degli affari nazionali di Navalny, che secondo il governo russo agirebbe da anni nell’interesse di Paesi terzi.

“Violati i principi di Helsinki”
Proprio in direzione del Consiglio presieduto da Charles Michel ha tuonato il Cremlino dopo aver appreso della conferma delle sanzoni. Mosca ha, infatti, fatto allungare ulteriormente la lista dei divieti di ingresso nel territorio della Federazione russa, che ora riguarda anche i pezzi grossi dell’Europa. Il ministro degli Esteri Lavrov ha inoltre predisposto il ritiro degli ambasciatori di Germania, Francia e Svezia, ma quello che è più grave è che la Russia lamenta la violazione dei principi di Helsinki (che impongono di non interferire negli affari interni degli Stati aderenti) e dei trattati internazionali che fanno capo alle Nazioni Unite.
Non esattamente una bazzecola, tanto che per alcuni osservatori il botta e risposta potrebbe fungere da scintilla in grado di far scoppiare la miccia per una sorta di guerra fredda del terzo millennio, che questa volta avrebbe come contendente – oltre alla Russia – un’Unione europea a rischio sfacelo.
ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
ESTERI
Putin annuncia la creazione di nuove agenzie di sicurezza in Ucraina

Si è tenuta ieri la riunione del Servizio di Sicurezza Federale russo cui ha partecipato, oltre al presidente della Federazione, anche il direttore dei servizi di sicurezza Alexander Bortnikov. Vladimir Putin, ripercorrendo quanto rimane della “operazione militare speciale” in Ucraina, ha annunciato la “creazione di agenzie di sicurezza nelle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle regioni di Zaporozhye e Kherson”. Annunciato anche un rafforzamento del contingente FSB nei territori di confine.
ESTERI
Ron DeSantis nomina una commissione per la gestione del parco di Walt Disney

Il governatore della Florida Ron DeSantis ieri ha firmato un disegno di legge per l’elezione di una commissione straordinaria per sovraintendere la gestione del parco di Walt Disney. Lo riporta Reuters. Il parco era interessato dal un sistema fiscale speciale abolito dallo stesso governatore repubblicano ad aprile dello scorso anno, ufficialmente per frenare l’erogazione di fondi pubblici verso le realtà che si dedicano ad attività di propaganda potenzialmente dannose per i minori. La questione, tuttavia, non si esaurisce con questo, come chiarito nell’ultimo provvedimento.
La commissione, formata da cinque supervisori, si occuperà infatti dei servizi municipali tradizionali, del decoro urbano e della manutenzione delle strade nella regione in cui opera Disney World. L’autorità potrà inoltre rimodulare i costi dei servizi di Disneyland per far sì che il Parco possa sanare i debiti accumulati con la pubblica amministrazione. “Un parco a tema – è stato il commento del governatore – non può avere un proprio governo ed essere trattato in maniera speciale rispetto a tutti gli altri parchi a tema. Riteniamo che non sia stata una buona politica”.
ESTERI
Ucraina, le Nazioni Unite approvano la “Risoluzione per la pace”

E’ stata approvata dalle Nazioni Unite la “Risoluzione per la Pace” in Ucraina con 141 voti favorevoli, 32 astenuti e 7 contrari. L’Italia ha votato a favore. A un anno dallo scoppio formale del conflitto si delinea un possibile clima di distensione tra Russia e Ucraina, rafforzato dalle recenti esternazioni del sottosegretario americano Victoria Nuland, che ha affermato di essere pronta “già domani” a discutere con la Russia il riavvio del trattato New Start sul disarmo nucleare.
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