
Coronavirus, la versione di Xi Jinping smentita da una relazione medica
Le autorità cinesi erano a conoscenza dell’esistenza del patogeno almeno dal 16 dicembre. Lo dice un report, lo confermano il primo nome scientifico del virus e un bando pubblico
Il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ha affermato nel corso di una riunione dei dirigenti del partito comunista che il governo sarebbe stato messa a conoscenza dell’esistenza del Coronavirus una settimana dopo l’inizio del 2020. La sua versione è tuttavia smentita dalla relazione dell’equipe di 29 medici pubblicata da The Lancet.
Il 16 dicembre le autorità furono allertate ufficialmente, ma il primo caso è anteriore
In questa si afferma, testuale, che “le autorità sono state messe a conoscenza dei primi casi il 16 dicembre”, mentre un contagio era già stato registrato il primo dicembre. A non fare il paio con le dichiarazioni del presidente della Rpc sono inoltre i nomi scientifici del virus (nCov-2019 e Covid-19 per la malattia): non a caso il primo è stato sostituito con il più generico SARS-CoV-2.
L’evacuazione in tempi non sospetti e il bando pubblico per gestire “una situazione di emergenza complessa”
Come se non bastasse e come riportato da noi, Wuhan era stata evacuata in tempi non sospetti ben prima del 7 gennaio, tanto che si era preparata con scorte di frutta, verdura, carne, riso e petrolio raffinato per gestire una situazione di “emergenza complessa”. Il dato è riscontrabile in un bando pubblicato dalle autorità, come si può leggere seguendo il link.
ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
ESTERI
Putin annuncia la creazione di nuove agenzie di sicurezza in Ucraina

Si è tenuta ieri la riunione del Servizio di Sicurezza Federale russo cui ha partecipato, oltre al presidente della Federazione, anche il direttore dei servizi di sicurezza Alexander Bortnikov. Vladimir Putin, ripercorrendo quanto rimane della “operazione militare speciale” in Ucraina, ha annunciato la “creazione di agenzie di sicurezza nelle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle regioni di Zaporozhye e Kherson”. Annunciato anche un rafforzamento del contingente FSB nei territori di confine.
ESTERI
Ron DeSantis nomina una commissione per la gestione del parco di Walt Disney

Il governatore della Florida Ron DeSantis ieri ha firmato un disegno di legge per l’elezione di una commissione straordinaria per sovraintendere la gestione del parco di Walt Disney. Lo riporta Reuters. Il parco era interessato dal un sistema fiscale speciale abolito dallo stesso governatore repubblicano ad aprile dello scorso anno, ufficialmente per frenare l’erogazione di fondi pubblici verso le realtà che si dedicano ad attività di propaganda potenzialmente dannose per i minori. La questione, tuttavia, non si esaurisce con questo, come chiarito nell’ultimo provvedimento.
La commissione, formata da cinque supervisori, si occuperà infatti dei servizi municipali tradizionali, del decoro urbano e della manutenzione delle strade nella regione in cui opera Disney World. L’autorità potrà inoltre rimodulare i costi dei servizi di Disneyland per far sì che il Parco possa sanare i debiti accumulati con la pubblica amministrazione. “Un parco a tema – è stato il commento del governatore – non può avere un proprio governo ed essere trattato in maniera speciale rispetto a tutti gli altri parchi a tema. Riteniamo che non sia stata una buona politica”.
ESTERI
Ucraina, le Nazioni Unite approvano la “Risoluzione per la pace”

E’ stata approvata dalle Nazioni Unite la “Risoluzione per la Pace” in Ucraina con 141 voti favorevoli, 32 astenuti e 7 contrari. L’Italia ha votato a favore. A un anno dallo scoppio formale del conflitto si delinea un possibile clima di distensione tra Russia e Ucraina, rafforzato dalle recenti esternazioni del sottosegretario americano Victoria Nuland, che ha affermato di essere pronta “già domani” a discutere con la Russia il riavvio del trattato New Start sul disarmo nucleare.
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