
I “vaccini” a mRNA saranno (finalmente) analizzati
La decisione del Tribunale di Pesaro, che potrebbe aprire un nuovo capitolo per i danneggiati che tentano invano di rivalersi per le lesioni e per i danni subiti in seguito alla somministrazione e dopo la sperimentazione umana promossa dai governi Conte e Draghi
Il Tribunale di Pesaro ha disposto l’analisi dei cosiddetti “vaccini anti-covid” a mRNA. La decisione è scaturita dalla vicenda di un libero professionista che, contratto il virus, si era rifiutato di farsi iniettare il siero genico. Dall’esercizio della libertà di scelta era però scaturita una illegittima limitazione della libertà di circolazione e, perfino, una sanzione, di fronte a cui il 50enne ha deciso di fare ricorso davanti al giudice civile.
Da qui, l’accoglimento da parte del Tribunale dell’istanza ricevuta: i periti dovranno ora accertare da cosa sono realmente composti i vaccini a mRNA. Da lì in poi si potrebbe aprire un nuovo capitolo per i danneggiati che tentano invano di rivalersi per le lesioni e i danni subiti in seguito alla somministrazione e dopo la sperimentazione umana promossa dai governi Conte e Draghi.
“Volevamo capire – ha detto il legale del denunciante al Messaggero – se il consenso informato alla cui firma sarebbe obbligato sia compatibile con l’obbligatorietà, se siano presenti eccipienti ad uso non umano o dannosi per la salute o enzimi già ritrovati in analisi recentemente pubblicate”. Casi analoghi a quello di Pesaro stanno proliferando un po’ ovunque in Italia.
Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
SPECIALI
A settembre la Giornata per ricordare le persone decedute e rese disabili dai vaccini
Gli eventi promossi da Condav Odv. A Palazzo Santa Chiara a Roma cerimonia in memoria dei morti da vaccino, poi convegno e dibattito

Si terrà sabato 10 settembre dalle 12.30 alle 17.30 la XIX Giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini promossa da Condav Odv. Gli eventi si svolgeranno presso Palazzo Santa Chiara (Piazza di Santa Chiara n.14) a Roma.
Per le 12.30 è previsto il saluto del presidente Condav Nadia Gatti, per le 13.00 la lettura della preghiera in ricordo dei morti a seguito di somministrazione vaccinale.
Dalle 13.20 il Convegno “Covid e vaccini fra ricatti e imposizioni: il sottile confine fra verità e inganno”. Alle 16.45, in conclusione, il dibattito con il pubblico presente.
Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
VACCINI
Schiaffo alla memoria del sottufficiale Paternò: deceduto “a causa del vaccino”, la Procura archivia. Ma i dubbi rimangono
Il militare aveva contratto il covid. Non aveva sintomi, ma si era prestato alla vaccinazione in seguito alle disposizioni del ministero della Salute e del Cts, che stabilivano che le Forze dell’Ordine fossero classe prioritaria da vaccinare. Avrebbe potuto contare sugli anticorpi naturali? Se non avesse aderito alla campagna vaccinale, oggi Paternò sarebbe ancora vivo?

Stefano Paternò, sottufficiale della Marina, è uno dei tanti militari che si sono prestati alla somministrazione del siero sperimentale “anti-covid” in forza alle disposizioni del ministero della Salute e del Cts. Uno dei tanti che dopo l’iniezione ha iniziato un breve e fulmineo calvario, che lo ha portato nel giro di poco al decesso. La moglie, Caterina Arena, lo scorso anno ha iniziato una battaglia legale per chiedere giustizia e per individuare responsabilità precise per quello che è accaduto al marito. Giovane, sano, aveva contratto una forma di covid che non gli provocava sintomi (“soggetto positivo asintomatico” lo ha definito il procuratore Sabrina Gambino), e forse avrebbe potuto contare sugli anticorpi naturali.
Ma il vaccino ha stravolto nel giro di poco la sua esistenza e quella della sua famiglia. Per Caterina Arena in questi giorni è arrivata la doccia fredda: secondo la Procura di Siracusa, pur essendoci correlazione, non ci sono responsabili perché – in soldoni – Paternò si è fatto vaccinare tenendo conto “delle prescrizioni delle massime autorità nazionali”. Se, insomma, ci è cascato – sembra di leggere in controluce al provvedimento di archiviazione – è un suo problema. Certo non di Speranza, dei virologi che invitavano alla vaccinazione di massa in nome di un virus che si poteva curare anche con l’aspirina: oggi, quando è ormai tardi, lo ammette anche il virologo Bassetti.
Ma i punti sono due: Paternò avrebbe potuto essere ancora vivo se non si fosse prestato alla somministrazione del vaccino? E in cosa è realmente consistito l’accordo intercorso tra il governo Conte, AstraZeneca e l’amministratore delegato dell’azienda Lorenzo Wattum, scagionato da ogni responsabilità? Esisteva l’obbligo di piazzare un certo numero di dosi in forza di accordi commerciali che poi si sarebbero ripercossi su chi, come Paternò, è corso all’Hub non in quanto soggetto fragile, ma per rispondere ai moniti martellanti delle istituzioni e per scongiurare il rischio annunciato di perdere il posto di lavoro? Domande che non sembrano aver sfiorato gli inquirenti, che hanno deciso di liquidare la morte del sottufficiale con un’archiviazione che non può che sollevare domande sulle reali responsabilità insite alla campagna vaccinale.
Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
VACCINI
“Il vaccino può alterare il codice genetico”, sentenzia il giudice. Le Regioni intanto riaprono gli hub
“Talmente invasivi da insinuarsi nel Dna, alterandolo in modo che potrebbe risultare irreversibile”. Sono lapidarie le parole del giudice civile Susanna Zanda, che ha emesso un provvedimento d’urgenza per il reintegro di una psicologa sospesa dal lavoro per aver esercitato il suo diritto alla libertà di scelta

I vaccini “sperimentali” sono “talmente invasivi da insinuarsi nel Dna, alterandolo in modo che potrebbe risultare irreversibile, con effetti ad oggi non prevedibili per la vita e la salute”. Sono lapidarie le parole del giudice civile Susanna Zanda, che ha emesso un provvedimento d’urgenza per il reintegro di una psicologa sospesa dal lavoro per il rifiuto di farsi inoculare il siero cosiddetto anti-covid.
Una provvedimento che dovrebbe come minimo indurre a una riflessione e permettere l’avvio di un serio dibattito sul tema, mentre quel che resta del governo è proiettato verso un nuovo round della campagna vaccinale e le Regioni riaprono gli hub per l’avvio di una nuova somministrazione di massa.

Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
COVID
Covid, fioccano denunce e querele per Draghi e per Figliuolo
Il generale accusato di omicidio colposo, crimini contro l’Umanità, abuso di autorità, violenza privata, procurato allarme e diffusione di notizie false. Premier e governo denunciati a Messina, a Biella e nel Varesotto per sequestro di persona e per la discriminazione dei non vaccinati. La querela di ALI – Avvocati Liberi per i “delitti commessi contro la personalità dello Stato”

Fioccano denunce e querele per il presidente del Consiglio Mario Draghi e per il commissario all’Emergenza sanitaria Francesco Paolo Figliuolo. Provengono da tutta Italia e sembra si moltiplichino a ogni passo (falso), a ogni acuirsi delle restrizioni e a ogni protrarsi di provvedimenti anticostituzionali. Una bella gatta da pelare per i due, tanto che all’ex “generalissimo” prontamente è stato tolto il comando della Logistica dell’Esercito in salsa emergenziale. Il potentino che voleva “vaccinare chiunque passa“, tuttavia, continua a conservare l’incarico istituzionale all’interno del Comando Operativo di Vertice Interforze, senza rossore alcuno per il ministero della Difesa. Passando a Draghi, secondo gli osservatori mainstream dopo l’uscita di scena di Berlusconi (che avevamo anticipato e che non abbiamo mai considerato come opzione), si prospetterebbe la corsa al Colle, ma anche qui potrebbe trattarsi del solito bluff per spianare la strada al vero candidato che metterebbe tutti d’accordo. Insomma, messa da parte la politica, a restare sul tavolo sono le migliaia di pagine presentate all’attenzione delle Procure di tutta Italia, che comunque potrebbero avere ovvie ripercussioni anche sulle scelte di partiti che non intendono rimanere imbrigliati in affari giudiziari.
Il generale accusato di omicidio colposo, crimini contro l’Umanità, abuso di autorità, violenza privata, procurato allarme e diffusione di notizie false
Per quanto riguarda Figliuolo, sono pesantissime le accuse formulate dall’ingegnere Giuseppe Reda, il ricercatore dell’Unical che ha denunciato l’operato del militare alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia. Sotto la lente degli inquirenti finirà il papello di riferimenti alle misure controverse che secondo Reda ha reso colpevole Figliuolo dei reati di abuso di autorità, violenza privata, diffusione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico, procurato allarme, omicidio colposo, crimini contro l’umanità, violazione della Costituzione Italiana agli art. 2, 32, 54, 76, 78. Di più: Figliuolo ha ammesso candidamente di essere stato al servizio della sperimentazione umana in Italia dei preparati cosiddetti anti-covid: “Mai nella storia dell’uomo – sono le dichiarazioni gravi fatte dal militare in Piemonte alla presenza di Alberto Cirio – si è iniettato in pochissimo tempo decine di milioni di dosi di vaccini, senza saperne esattamente l’esito. Se non quello sperimentale che ha portato all’approvazione da parte della comunità scientifica”.
In fila per denunciare Draghi
A Biella, addirittura, pur di denunciare Mario Draghi e il suo operato ci si mette in fila. Nel mirino, la gestione della pandemia alla Conte, con un Dpcm dietro l’altro con il fine di introdurre una sorta di obbligo vaccinale di fatto e di estorcere la vaccinazione anche in chi – in realtà – non avrebbe voluto sottoporvisi. Una condotta che per i denuncianti avrebbe comportato la violazione dell’articolo 610 del codice penale, che recita che “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”. E non è vero, come riporta La Stampa, che si tratta di istanze senza futuro, perché “dal 20 non si potrà più agire in giudizio per la propria tutela personale, in quanto per potervi accedere bisognerà esibire l’infame tessera verde”: perfino il decreto del 7 gennaio – nei fatti – specifica che denuncianti, testimoni e accusati sono esentati dalla presentazione del Green Pass. A Messina, Draghi e il governo sono stati denunciati per sequestro di persona e violenza privata, per aver impedito ai siciliani – perfino a chi doveva spostarsi per necessità chirurgiche – di raggiungere la Penisola in forza dei blocchi imposti all’imbarco dei traghetti tramite l’introduzione del Green Pass. A Varese, ancora, pioggia di denunce per le discriminazioni compiute dall’esecutivo e dal premier ai danni di chi non si è voluto o potuto vaccinare, ma la lista sembra essere più lunga e alimentarsi di ora in ora.
La querela di ALI contro Draghi, Conte Speranza per i delitti commessi contro la personalità dello Stato, tra cui eversione dell’ordine democratico, cospirazione, attentato contro la Costituzione e gli organi costituzionali
C’è poi – per ultima ma non da ultima – l’azione promossa dal team di legali che si sono uniti sotto la sigla ALI – Avvocati Liberi – che ha querelato il presidente del Consiglio Mario Draghi, il suo predecessore Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza per diversi e gravi delitti “contro la personalità dello Stato”. Gli avvocati hanno presentato una querela di oltre 30 pagine, in cui si fa riferimento al reato di associazione con finalità di eversione dell’ordine democratico (articolo 270 bis c.p.), cospirazione politica mediante accordo (Art. 304 c.p.), Attentato contro la Costituzione dello Stato (Art. 283 c.p.), Attentato e atti violenti contro gli organi costituzionali e contro le Assemblee Regionali (Art. 289 c.p.), Attentato per finalità terroristiche o di eversione (Art. 280 c.p.), pubblica estorsione.