
Pedopornografia, l’allarme di un politico: “Le mie figlie esposte da gente malata”
Il racconto: “Morbosità verso bambine, ambito criminale e gente impunita”. Il sito che trasforma le minorenni in oggetti idealmente alla mercé di malintenzionati
“Quelle parole individuano un immaginario estremamente pericoloso, violento e pedopornografico tipico di chi ha scritto questo testo. E’ un immaginario pericolosissimo perché, ripeto, pedopornografico. (…) Di fronte a che grado di malattia ci troviamo? Qui stiamo parlando di malattia e di morbosità verso bambine”.

Una delle immagini utilizzate dal sito, che ritrae una bimba incinta
“L’espressione “siano usate come vacche da monta” come può emergere senza un immaginario malato? (…) Non siamo più nell’ambito “ignoro”, qui siamo in un ambito criminale. Qui siamo in un contesto in cui i signori che scrivono queste frasi da anni inpunemente sono imbevuti di cultura pedopornografica”.
Sono alcuni dei passaggi di un’intervista che Mario Adinolfi ha rilasciato a Rec News, che si può leggere integralmente cliccando in basso.
CONTRASTO PEDOFILIA
Lezione di civiltà dal Perù. Così il presidente Castillo protegge i bambini dai pedofili
“Basta con tanta violenza: i crimini contro i bambini non saranno tollerati da questo governo, né rimarranno impuniti”, ha detto Castillo dopo l’ennesimo orrore che ha provocato lo shock e l’indignazione del Paese

Castrazione chimica per i pedofili che si macchiano di crimini contro i bambini. E’ quanto ha disposto il presidente del Perù Pedro Castillo. Il Paese dell’America Latina è uno tra i più devastati dalla piaga degli abusi contro i minori, ma la legislazione in vigore è – ovviamente – tutt’altro che tollerante: per punire gli orchi che si macchiano di atrocità inqualificabili è già in vigore la pena di morte, ma Castillo si è detto risoluto a fare ancora di più.
“Basta con tanta violenza: i crimini sessuali contro i bambini non saranno tollerati da questo governo, né rimarranno impuniti”, ha detto Castillo dopo l’ennesimo orrore che ha provocato lo shock e l’indignazione del Paese. Il provvedimento proposto dal capo dello Stato passerà ora al vaglio del parlamento.
Il Perù non è l’unico Paese che impartisce lezioni di civiltà agli Stati che si nascondono dietro il pericoloso ombrello della “tolleranza” giustificando, occultando e ignorando i crimini perpetrati dai pedofili. Anche la Russia porta avanti una politica di repressione di questo dramma sociale: oltre che con la castrazione chimica, nella Federazione i reati commessi dai pedofili vengono puniti con l’ergastolo e con il lavoro forzato nelle miniere siberiane. Per quanto riguarda la castrazione chimica, è applicata anche in Moldova, Polonia, Corea del Sud e Indonesia.
CONTRASTO PEDOFILIA
Crimini online, altro colpo agli orchi da tastiera. Sgominata rete di pedofili in Germania
Il club degli orrori contava su migliaia di adepti, impegnati a scambiarsi materiale dal contenuto raccapricciante

Una rete degli orrori che contava su migliaia di adepti, soggetti occupati a scambiarsi nel dark web (il web nascosto) video e immagini raccapriccianti che riguardavano minorenni e bambini. Drammi, abusi e gravissimi disagi psichiatrici cui l’Anticrimine tedesca ha messo fine con una serie di blitz congiunti che hanno portato ad arresti in tutto il Paese.
CONTRASTO PEDOFILIA
Reati online, sei denunciati nell’ambito dell’operazione Cometa
Decisiva la segnalazione di una madre. I soggetti coinvolti sono ora chiamati a rispondere di gravissimi reati che vanno dalla detenzione di materiale pedopornografico ad atti sessuali contro una minorenne

Le attività investigative della Polizia Postale di Brescia e Milano con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia hanno portato alla denuncia in stato di libertà di sei uomini responsabili di detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con minorenne. Per l’avvio delle indagini risolutiva è stata la determinazione della madre di una 14enne, che dopo aver scoperto una serie di immagini raccapriccianti sullo smartphone della figlia non ha esitato a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Le perquisizioni informatiche e domiciliari eseguite nell’ambito dell’operazione denominata “Cometa” (nome che ricorda il Comet del Pizzagate) hanno consentito di rinvenire nei dispositivi degli indagati le chat incriminate e foto e video a sfondo pedopornografico. I sei soggetti coinvolti sono chiamati ora rispondere di gravissimi reati che vanno dalla detenzione di materiale pedopornografico ad atti sessuali contro una minorenne.
Riferimenti esterni: Pedopornografia online, 6 denunciati e una 14enne in salvo
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