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Il conto di Lucano? Formalmente a secco. Niente di intestato all’ex sindaco di Riace se non un’auto. Dalla distrazione di fondi destinati all’accoglienza il presidente di fatto di Città futura sembra non ci abbia ricavato nemmeno un euro. Lo sostiene lui, lo sbandierano i suoi supporters. Abbiamo, tuttavia, già documentato come il sistema Riace servisse anzitutto a creare una comoda rete di benefici concessi a scopo elettorale ad amici e sodali delle associazioni, ma che riguardavano anche parenti stretti come la figlia o il cognato. C’era, ovviamente, anche Lemlem Tesfahun a beneficiare del sistema Riace. I conti? Lucano fa un viaggio in Argentina, e quando rientra in Italia spiega al telefono: “Da quando sono tornato non ho più il conto corrente”. Quando, poi, i militari della Guardia di Finanza sorprendono la compagna di Lucano in Casa Lamberti – invisibile ai censimenti delle abitazioni relative all’accoglienza – è sistemata a Riace da oltre dieci anni e “lautamente pagata da Città futura”, per citare le Fiamme gialle. Non proprio una rifugiata bisognosa. Eppure abita gratis, senza pagare alcun canone di locazione, nell’immobile donato nel 2013 dai familiari di un giudice all’associazione affinché accogliesse i migranti che versavano in condizioni di indigenza. Quelli, sia detto per inciso, che l’Italia in genere manco la raggiungono.

Come al solito, tutto finisce nella rendicontazione Sprar

Città Futura con il denaro da destinare ai rifugiati ci acquista anche i mobili per arredare la casa di Lemlem. Le spese vengono scaricate nelle rendicontazioni Sprar, com’è costume consolidato nell’ambito del sistema Riace. A mettere ancora di più sul chi va là gli investigatori sui benefits illecitamente elargiti alla fiamma di Lucano è, inoltre, una conversazione del 10 luglio 2017 avvenuta a Palazzo Pinnarò, nel corso di cui Lucano, Ierinò e Capone commentano l’andamento del conto corrente dell’associazione, cercando di risalire alle spese sostenute. E’ Capone ad affermare che “a Lemlem gli abbiamo dato pure 1500 liquidi”.

Il denaro contante elargito da Lucano

La compagna di Lucano poteva, dunque, contare sulla disponibilità di diverso denaro contante, che proveniva in via principale dallo stesso Lucano. Quello del conto a secco. “Ti ho dato 500”, “ti ho dato 100”, “ti ho dato 50”, si legge spesso nelle intercettazioni. E’ poi Lemlem a pagare in nero di tasca propria, stando a quanto affermato da testimoni diretti, i pochi progetti reali che vengono intavolati a Riace. Un quadro allarmante, e per delinearlo ulteriormente gli inquirenti firmano il decreto di ispezione, perquisizione e sequestro dell’otto febbraio 2018. Dentro ci sono diverse abitazioni teoricamente destinate all’accoglienza tra cui, appunto, casa Lamberti.

I rilievi della Gdf: tre camere da letto, arredi e porte-balconi con vetrocamera a spese dello Stato

Nel corso dell’ispezione è stato possibile riscontrare come l’abitazione si presentasse in ottimo stato d’uso, ristrutturata per non meno di 13mila euro nei pavimenti e negli infissi e arricchita, per quello che riguarda il tetto, da travi in legno a vista. Nella cifra vanno considerate anche le migliorie apportate alla casa dell’amica Abeba, che abita in un appartamento “gemello”. Il bianco, si sa, illumina gli ambienti. Lemlem lo predilige, e così fa installare tre porte balconi con vetrocamera e ante in alluminio bianco. Tanto paga lo Stato. Non quello etiope, quello italiano. L’immobile è arredato di tutto punto e composto da un ingresso, un soggiorno, una cucina, un bagno e tre camere da letto, ed è Lemlem stessa a confermare ai militari che tutto il complesso abitativo è di proprietà di Città futura, arredi compresi. I tre presenti, un capitano, un maggiore colonnello e un finanziere, mettono a verbale. “Città futura – è quanto si sarà ben presto in grado di desumere – destina gratuitamente casa Lamberti a una dipendente legata sentimentalmente al sindaco Lucano”. Tanto che i militari, assieme ad altre case, ne decideranno lo sgombero e il sequestro. Stando a quanto ammesso dai beni informati, attualmente Lemlem abita a Roccella Jonica, dove conterebbe su una casa di proprietà.

E 23mila euro volano in Africa

Non solo. Dagli accertamenti bancari risulta che dal 2013 al 2017 Lemlem Tesfahun ha inviato all’estero tramite Wester Union, 23.572,11 euro. Sono una ventina i beneficiari, che riportiamo alla fine dell’articolo con le date e le somme dei versamenti puntando parte del nome. Le somme si vanno ad aggiungere a quelle corrisposte al padre e al cugino per corromperlo nel corso del viaggio in Etiopia, e a quelle che, come detto, le consentivano di pagare i pochi ammessi a progetti reali: la povera Becky Moses apparentemente compianta da Lucano e morta a San Ferdinando, non ci rientrerà, e proprio per volere di Lemlem.

A favore di “Abera T.”
03 giugno 2013 € 990,00
11 giugno 2013 € 999,00
06 settembre 2013 € 100,00
17 agosto 2015 € 550,00
17 dicembre 2015 € 500,00
13 gennaio 2016 € 965,00
08 febbraio 2016 € 965,00
11 aprile 2016 € 300,00
23 agosto 2016 € 150,00
06 settembre 2016 € 100,00
21 dicembre 2016 € 969,50
20 febbraio 2017 € 200,00
29 maggio 2017 € 500,00

A favore di “Gashaneh T.”
06 settembre 2013 € 150,00
24 marzo 2014 € 999,00
24 aprile 2014 € 200,00
11 agosto 2014 € 600,00
08 settembre 2014 € 200,00
20 ottobre 2014 € 150,00
A favore di “Suium M.”
09 settembre 2013 € 100,00
13 dicembre 2013 € 500,00
04 aprile 2014 € 300,00
A favore di “Baraki M.”
13 dicembre 2013 € 150,00

A favore di “Brhanu O. G.”

06 novembre 2014 € 100,00
10 novembre 2014 € 200,00
14 novembre 2014 € 100,00
20 novembre 2014 € 200,00
24 novembre 2014 € 100,00
04 dicembre 2014 € 150,00
09 dicembre 2014 € 800,00
22 dicembre 2014 € 100,00
30 dicembre 2014 € 200,00
08 gennaio 2015 € 200,00
13 gennaio 2015 € 200,00
20 gennaio 2015 € 300,00
28 gennaio 2015 € 200,00
02 febbraio 2015 € 200,00
03 marzo 2015 € 300,00
12 marzo 2015 € 150,00
20 marzo 2015 € 250,00
07 aprile 2015 € 150,00
14 aprile 2015 € 400,00
23 aprile 2015 € 200,00
30 aprile 2015 € 200,00
13 maggio 2015 € 300,00
01 dicembre 2015 € 500,00
03 dicembre 2015 € 400,00
31 gennaio 2017 € 200,00
A favore di “Mohamed M. S. “
10 febbraio 2015 € 700,00
A favore di “Arega F.”

30 marzo 2015 € 200,00
A favore di “Efenadju D. I.”

15 aprile 2015 € 25,00
A favore di “Fthawit D.”

24 febbraio 2016 € 200,00

A favore di “Ghiwot K. R.”

30 marzo 2016 € 200,00

A favore di “Enaney T.”

18 aprile 2016 € 100,00
06 settembre 2016 € 100,00

A favore di “Selamawit T.”


12 maggio 2016 € 200,00

A favore di “Abdelmabod Y.”


29 giugno 2016 € 45,10
02 agosto 2016 € 45,10
06 settembre 2016 € 55,00

A favore di “Bernahu. W.G.”


15 marzo 2017 € 150,00
27 settembre 2017 € 400,00
23 agosto 2016 € 135,00
06 settembre 2016 € 100,00

A favore di “Setegn B.”


26 settembre 2016 € 100,00
30 giugno 2017 € 300,00
26 luglio 2017 € 700,00
15 settembre 2017 € 850,00
20 febbraio 2017 € 200,00

A favore di “Diankang S.”


31 gennaio 2017 € 246,00
28 giugno 2017 € 289,00

A favore di “Addisu M.”


09 febbraio 2017 € 151,50

A favore di “Tsedalu B. A.”


09 marzo 2017 € 400,00
22 maggio 2017 € 383,26
04 settembre 2017 € 359,65

A favore di “Dessie A. L.”


27 settembre 2017 € 200,00
TOTALE € 23.572,11

Direttore e Founder di Rec News, Giornalista. Inizia a scrivere nel 2010 per la versione cartacea dell'attuale Quotidiano del Sud. Presso la testata ottiene l'abilitazione per iscriversi all'Albo nazionale dei giornalisti, che avviene nel 2013. Dal 2015 è giornalista praticante. Ha firmato diverse inchieste per quotidiani, siti e settimanali sulla sanità calabrese, sulle ambiguità dell'Ordine dei giornalisti, sul sistema Riace, sui rapporti tra imprenditoria e Vaticano, sulle malattie professionali e sulle correlazioni tra determinati fattori ambientali e l'incidenza di particolari patologie. Più di recente, sull'affare Coronavirus e su "Milano come Bibbiano". Tra gli intervistati Gunter Pauli, Vittorio Sgarbi, Armando Siri, Gianmarco Centinaio, Michela Marzano, Antonello Caporale, Vito Crimi, Daniela Santanché. Premio Comunical 2014. Autrice de "I padroni di Riace - Storie di un sistema che ha messo in crisi le casse dello Stato". Sito: www.zairabartucca.it

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Abbandono scolastico, audizione presso la settima commissione del Senato

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Abbandono scolastico, audizione presso la settima commissione del Senato | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il testo dell’audizione presso la 7° Commissione del Senato che si è tenuta il 9 maggio su contrasto a povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica

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Premierato, oggi Meloni chiede le stesse cose che voleva ottenere D’Alema con la Bicamerale

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Premierato, oggi Meloni chiede le stesse cose che voleva ottenere D'Alema con la Bicamerale del '97 | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il tentativo del governo Meloni di superare l’assetto istituzionale attuale è solo l’ultimo in ordine di tempo (come spiega il professore Musacchio in un’interessante analisi pubblicata su Rec News), ma tanti ne sono stati fatti dalla cosiddetta Seconda Repubblica in poi. Farà riflettere senz’altro gli elettori di centrodestra come uno dei primi esponenti politici a volere un premierato sia stato l’ex leader della sinistra Massimo D’Alema, tesserato del PCI nel 1968 e tra i padri fondatori del Partito democratico della sinistra.

Premierato, oggi Meloni chiede le stesse cose che voleva ottenere D'Alema con la Bicamerale del '97 | Rec News dir. Zaira Bartucca

Sua l’idea – come molti ricorderanno – di instaurare nel 1997 una Commissione bicamerale per le riforme istituzionali, formata da 70 parlamentari. L’obiettivo era sempre lo stesso, e cioè accentrare ancora più poteri nelle mani del presidente del Consiglio, chiamato – tra le altre cose – a nominare e revocare i ministri a suo piacimento. L’esito della Bicamerale fu tutt’altro che scontato: i democratici di sinistra di D’Alema votarono ovviamente a favore, mentre i berlusconiani – oggi incarnati da Tajani e più vicini al premierato – votarono assieme alla Lega Nord a favore del semipresidenzialismo, come testimonia un articolo dell’epoca (in basso).

“L’Unità” del 05/06/1997

I lavori della Commissione si interruppero bruscamente un anno dopo, nel 1998, perché i partiti non riuscirono a trovare una quadra e perché le manovre di palazzo risultavano incomprensibili per l’elettorato. Un copione che potrebbe ripetersi anche stavolta.

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Istat, a picco i consumi delle famiglie italiane

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Istat, a picco i consumi delle famiglie italiane | Rec News dir. Zaira Bartucca

Forte calo della spesa delle famiglie. Lo registra Istat nella nota sull’andamento dell’economia italiana di febbraio appena pubblicata. “Lo scenario internazionale – rileva l’Istituto Nazionale di Statistica – resta caratterizzato da un elevato grado di incertezza e da rischi al ribasso. Si inizia a profilare un percorso di rientro dell’inflazione più lungo di quanto inizialmente previsto. Il Pil italiano, nel quarto trimestre 2022, ha segnato una lieve variazione congiunturale negativa a sintesi del contributo positivo della domanda estera netta e di quello negativo della domanda interna al netto delle scorte”. In basso il report integrale

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TSO a una 54enne, ci scrive il sindaco di San Giuliano Milanese

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TSO a una 54enne, ci scrive il sindaco di San Giuliano Milanese | Rec News dir. Zaira Bartucca

Negli scorsi giorni abbiamo pubblicato una segnalazione da San Donato Milanese da parte di una signora – Anna M. – che riferiva di “quattro TSO ingiusti” a cui sarebbe stata sottoposta la sorella. In quel contesto ci siamo appellati ai colleghi giornalisti e alle associazioni di settore che avessero voluto occuparsi del caso, registrando la totale assenza da parte degli uni e degli altri. Ci è però giunta una risposta dal sindaco di San Giuliano Milanese, che pubblichiamo per completezza di informazione.

“La funzione svolta dal sindaco in materia di TSO e ASO, si riconduce al ruolo svolto quale autorità sanitaria locale, come previsto dalle norme vigenti (Legge n.180 e Legge n.833 del 1978). Il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e l’Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO), rappresentano atti di carattere eccezionale rispetto alla generalità dei trattamenti sanitari volontari. Infatti il superamento dell’obbligo del consenso cosciente ed informato, avviene per tutelare la salute del paziente in quanto bene ed interesse della collettività, oltre che del soggetto stesso. Per tali ragioni i suddetti trattamenti sono due strumenti cautelari che richiedono una proposta da parte di medici competenti, condizione necessaria per la predisposizione dell’ordinanza da parte del sindaco quale autorità sanitaria locale. Cordiali Saluti”.

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