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Mimmo Lucano è stato “liberato”, “scagionato”, “assolto” -> Non è assolutamente vero. Semplicemente nella giornata di ieri la Cassazione ha depositato le sue motivazioni. La Cassazione non si è espressa tramite sentenza, cosa che come sanno anche i bambini dell’asilo avviene dopo tre gradi di giudizio. Inoltre, la prima seduta del processo salvo cambiamenti è prevista per domani.

“Lucano potrà tornare a Riace” -> La semplice richiesta di rivedere il divieto di dimora avanzata nella giornata di ieri, non basta a far sì che seduta stante Lucano ci torni. La richiesta verrà valutata ed è prematuro dire se verrà accolta o meno.

“Le accuse su Lucano sono state demolite” -> Le accuse, che riguardano sei reati, rimangono tutte in piedi perché solo da domani i giudici potranno demolirle, sempre che riusciranno a bypassare quello che i pm hanno definito un “panorama indiziario grave”.

“Lucano è accusato solo di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Stando ai dispositivi della Procura di Locri e alle successive integrazioni di Michele Permunian e altri giudici, Lucano allo stato è imputato per associazione a delinquere, truffa, falso, concorso in corruzione, abuso d’ufficio e malversazione. Nel del 2017 era stato già indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello Stato e dell’Unione europea, concussione e abuso d’ufficio.

“Si deciderà o no se affrontare il processo” – > Se la legge è uguale per tutti e se Lucano, imputato, non è un privilegiato, il processo si dovrà affrontare.

“Lucano si difenderà nel processo” – > Lo stesso processo che chi diffonde Fake News sta negando parlando di assoluzione e simili. E qui si svelano le paradossalità messe in piedi dalla macchina della disinformazione.

“Il Viminale deve chiedere scusa” -> Il Viminale, come la Prefettura di Reggio Calabria, è parte lesa nel procedimento che vede imputato Mimmo Lucano.

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Telemedicina, l’impegno per un “uso responsabile”

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Telemedicina, l'impegno per un "uso responsabile" | Rec News dir. Zaira Bartucca

Un “uso responsabile” e “un’introduzione appropriata” della Telemedicina, contro – si spera – le derive transumaniste e gli eccessi sulle sperimentazioni degli ultimi anni. E’ l’impegno assunto dalla Federazione Nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che ieri presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati ha fatto il punto su quanto bolle in pentola in ambito sanitario. Hanno preso parte ai lavori Teresa Calandra (presidente della federazione), Diego Catania (vicepresidente) e Marta Schifone (componente della XII Commissione Affari sociali alla Camera dei Deputati).

Dalla sanità di prossimità ai percorsi di accesso alla professione e alla formazione, dall’evoluzione dei profili professionali ai fragili, è in corso una revisione complessa e articolata che, hanno promesso i relatori della conferenza, sarà in grado di ridare centralità e dignità al paziente, che a volte suo malgrado si trova a essere “protagonista di fatti di cronaca” che possono riguardare i casi di malasanità oppure la sicurezza delle cure.

La sintesi si tenterà di trovarla il 29 e 30 settembre a Rimini, quando si terrà il terzo Congresso Nazionale della Federazione nazionale degli ordini sanitari (FNO TSRM e PSTRP) istituiti dalla Legge 3/2018. Tema di discussione sarà anche il tavolo tecnico concernente i DM 70 e 77.

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Minori sottratti, indagata curatrice per omissione d’atti d’ufficio

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Minori sottratti, indagata curatrice per omissione d'atti d'ufficio

Secondo la famiglia di una minore negli scorsi anni al centro di un caso di sottrazione ingiustificata, avrebbe nascosto delle relazioni e dei documenti che attestavano l’idoneità di uno dei genitori ad esercitare la patria potestà. Adesso B.B., curatrice dei minori, è indagata per omissione d’atti d’ufficio (Art. 328 c.p.). L’udienza in camera di consiglio è fissata per il 31 gennaio del 2024, il giudice designato è la dottoressa Giulia Costantino.

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Caso Caroccia, la prova che dimostra che il tracciato ECG non è mai giunto in Centrale Operativa

Giunto “verosimilmente” all’UTIC di Paola

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Caso Caroccia, la prova che dimostra che il tracciato ECG non è mai giunto in Centrale Operativa | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il tracciato ECG di Antonio Caroccia – il 72 enne di Guardia Piemontese deceduto a seguito di un caso di malasanità documentato da Rec News – non è mai giunto in Centrale Operativa per “problema linea dati”. Non è arrivato, dunque, a tutte le destinazioni utili ad ottenere una corretta diagnosi. Lo testimonia la Relazione dell’Asp di Cosenza che abbiamo pubblicato in esclusiva e di cui riproponiamo uno stralcio (in basso). Stando a quanto rilevato dal direttore della Centrale Operativa Riccardo Borselli, inoltre, lo stesso tracciato ECG è giunto “verosimilmente” (il che significa probabilmente) presso l’UTIC di Paola.

Il caso Caroccia è giunto fino al ministero della Salute (che dopo la pubblicazione dell’inchiesta ha inviato una risposta alla famiglia) e sulla scrivania del governatore Roberto Occhiuto. Sono inoltre stati aperti dei procedimenti presso alcune Procure. Grazie alla partnership con l’emittente Radio Roma, l’inchiesta di Rec News approda adesso anche in TV sul canale 222 della TV nazionale e sul canale 14 per la regione Lazio.

L’appuntamento è per questa sera alle 22 quando, nel corso della trasmissione “A viso scoperto”, il direttore di Rec News Zaira Bartucca racconterà i tratti salienti della vicenda (con tanto di riferimenti documentali) spiegando perché si tratta di un caso assolutamente emblematico. Presente in video-collegamento anche la figlia di Antonio Caroccia, Valentina, che racconterà il dramma vissuto dalla famiglia e gli sviluppi della vicenda.

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Se l’alimentazione diventa terreno di sperimentazione

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Se l'alimentazione diventa terreno di sperimentazione | Rec News dir. Zaira Bartucca

Modificare le abitudini alimentari comuni in nome di una fantomatica “sostenibilità”. Costringere i bambini ad assumere preparati a base di insetti come Vexo e sostenere che lo si fa in nome del benessere animale e del Pianeta. La libertà oggi si nega in più settori, e in ultima analisi anche nel piatto. Questa sera “A viso aperto” – programma di Radio Roma Television condotto da Matteo Demicheli – approfondirà questi e altri temi a partire dalle 22. Nella prima parte ospite in video-collegamento ci sarà il direttore di Rec News Zaira Bartucca, che commenterà alcune nostre inchieste.

Nella seconda parte si torna invece a parlare di Giustizia per Valeria Fioravanti con i suoi genitori Tiziana Santoro e Stefano Fioravanti. La trasmissione è visibile sul canale 222 (Smart Tv), per il Lazio sul canale 14 e in streaming sul sito di Radio Roma.

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