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«Il presidente Trump prende chiaramente medicine. E chiunque di noi assuma farmaci di quella serietà è in uno stato alterato. Ci sono articoli di professionisti che dimostrano come ciò potrebbe avere un impatto sulla capacità di giudizio di una persona». E’ lo stralcio di una recente dichiarazione della Speaker della Camera Nancy Pelosi. La democratica – che in questi giorni sta tentando di strumentalizzare il 25esimo emendamento della Costituzione americana per allontanare Trump dalla Casa Bianca – ha presentato ieri una proposta di legge per la creazione di un’apposita commissione, che nelle sue intenzioni dovrebbe occuparsi di verificare l’idoneità del presidente in carica di terminare il suo mandato e di correre per il nuovo.

In caso di inadeguatezza, subentrerebbe Mike Pence. Ma se un domani vincesse Biden?

Secondo la Costituzione Usa, in caso di inadeguatezza a subentrare provvisoriamente sarebbe il vicepresidente, cioè il repubblicano Mike Pence. Ma che succederebbe se Joe Biden vincesse? Niente che farebbe piacere a Nancy Pelosi, in quanto anche il democratico Biden fa un utilizzo frequente di medicine per far fronte alla sua patologia principale, mentre Kamala Harris rimane incandidabile per effetto dell’articolo 2 della Costituzione americana. Biden soffre, tra le altre cose, di fibrillazione atriale: presenta cioè un battito cardiaco irregolare che lo espone a un rischio quintuplicato di ictus e raddoppiato per infarto e demenza. Questo si evince dal giornale sanitario Heart Talk e dalla relazione medica resa pubblica e firmata lo scorso 15 dicembre 2019 dal dottor Kevin C. ‘O Connor, del dipartimento di Medicina della George Washington University.

L'autogol di Nancy Pelosi: "Farmaci alterano, Trump va sostituito". Ma il vero malato è Biden. La relazione medica | Rec News dir. Zaira Bartucca

Secondo Heart Talk ha “un rischio di demenza raddoppiato”

Sì, colui che un giorno potrebbe stringere in mano il pulsante delle testate nucleari, rischia di contrarre la demenza, e come si può leggere più avanti ha già avuto due aneurismi cerebrali. Non solo. Biden soffre anche di Iperlipidemia, reflusso gastroesofageo e allergie stagionali. Ha – si legge “una storia di diabete, malattie della tiroide, ipertensione, utilizzo di tabacco, angina, infarto del miocardio, malattia polmonare cronica e ostruttiva, ulcera, malattie infiammatorie, disordini neurologici, cancro della pelle”.

L'autogol di Nancy Pelosi: "Farmaci alterano, Trump va sostituito". Ma il vero malato è Biden. La relazione medica | Rec News dir. Zaira Bartucca

H avuto due aneurismi cerebrali, solo uno è stato rimosso

“Biden – scrive il dottor ‘O Connor – ha avuto esperienza di una emorragia intracranica e di un aneurisma cerebrale nel 1988. Il suo aneurisma è stato rimosso chirurgicamente. Durante questo processo, il suo team (medico, nda) ha scoperto un secondo aneurisma, che non è stato rimosso. E’ stato solo trattato. (Biden) non ha più contratto altri aneurismi. Un angiogramma del 2014 ha mostrato che non presenta più i sintomi della malattia. Nel 1988 – continua il medico – ha avuto complicanze post-operatorie che hanno riguardato una trombosi e un’embolia polmonare. Per precauzione, una vena di un arto inferiore è stata rimossa. E’ stato trattato con un anticoagulante a somministrazione orale per diversi mesi. (…) i coaguli erano da attribuire alla sua immobilizzazione; gli anti-coagulanti sono stati sospesi”.

L'autogol di Nancy Pelosi: "Farmaci alterano, Trump va sostituito". Ma il vero malato è Biden. La relazione medica | Rec News dir. Zaira Bartucca

Ha sofferto di asma e occasionalmente soffre di infezioni alle vie respiratorie superiori

Se poi da un lato Donald Trump sembra essere stato esposto solo di recente a lievi problemi legati al “coronavirus”, l’ultra 77enne Biden ha sofferto di “asma fin da teenager”, oltre a soffrire di occasionali “broncospasmi con infezioni delle vie respiratorie superiori“. “Questo paziente – prosegue ancora l’esperto che lo ha visitato per ufficializzare il suo stato di salute prima della sua candidatura alle presidenziali – è stato trattato per iperplasia benigna prostatica. E’ stato inizialmente trattato con medicazioni e poi è stato definitivamente trattato chirurgicamente. La colecisti di questo paziente è stata rimossa nel 2003. In più, ha ricevuto svariati trattamenti medici e chirurgici per vari problemi ortopedici. L’apnea notturna ostruttiva è stata considerata, ma i suoi sintomi non sono significativi dopo un intervento chirurgico al setto nasale”.

L'autogol di Nancy Pelosi: "Farmaci alterano, Trump va sostituito". Ma il vero malato è Biden. La relazione medica | Rec News dir. Zaira Bartucca

Biden vincolato all’utilizzo dei farmaci che secondo Pelosi “alterano”

“Dopo un apposito screening colonoscopico – inoltre – sono stati trovati dei diverticoli e un adenoma non canceroso nel 2008. Il vicepresidente – a dicembre 2019 il vicepresidente era già Mike Pence, nda – ha trascorso molto tempo al sole nella sua giovinezza. Ha avuto dei cancri della pelle localizzati rimossi chirugicamente. Queste lesioni sono completamente guarite, anche se è in costante sorveglianza dermatologica”. Messo in buon conto l’umano dispiacere per qualunque stato di salute precario – colpisca un democratico, un repubblicano o un estremista – viene da domandarsi: Biden potrebbe mai essere presidente (sempre ammesso che riesca a sconfiggere Trump) con questa storia clinica e con le attuali patologie persistenti? Secondo il dottore che ha stilato la relazione pubblica, sì: “Biden – conclude ‘O Connor – è un uomo anziano di 77 anni in salute e vigoroso, che può ricoprire la carica di presidente e altri incarichi istituzionali”. Ma, si evince dalla relazione, solo con l’ausilio di diverse medicine, le stesse che secondo Nancy Pelosi “alterano”.

Direttore e Founder di Rec News, Giornalista. Inizia a scrivere nel 2010 per la versione cartacea dell'attuale Quotidiano del Sud. Presso la testata ottiene l'abilitazione per iscriversi all'Albo nazionale dei giornalisti, che avviene nel 2013. Dal 2015 è giornalista praticante. Ha firmato diverse inchieste per quotidiani, siti e settimanali sulla sanità calabrese, sulle ambiguità dell'Ordine dei giornalisti, sul sistema Riace, sui rapporti tra imprenditoria e Vaticano, sulle malattie professionali e sulle correlazioni tra determinati fattori ambientali e l'incidenza di particolari patologie. Più di recente, sull'affare Coronavirus e su "Milano come Bibbiano". Tra gli intervistati Gunter Pauli, Vittorio Sgarbi, Armando Siri, Gianmarco Centinaio, Michela Marzano, Antonello Caporale, Vito Crimi, Daniela Santanché. Premio Comunical 2014. Autrice de "I padroni di Riace - Storie di un sistema che ha messo in crisi le casse dello Stato". Sito: www.zairabartucca.it

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Abbandono scolastico, audizione presso la settima commissione del Senato

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Abbandono scolastico, audizione presso la settima commissione del Senato | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il testo dell’audizione presso la 7° Commissione del Senato che si è tenuta il 9 maggio su contrasto a povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica

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Premierato, oggi Meloni chiede le stesse cose che voleva ottenere D’Alema con la Bicamerale

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Premierato, oggi Meloni chiede le stesse cose che voleva ottenere D'Alema con la Bicamerale del '97 | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il tentativo del governo Meloni di superare l’assetto istituzionale attuale è solo l’ultimo in ordine di tempo (come spiega il professore Musacchio in un’interessante analisi pubblicata su Rec News), ma tanti ne sono stati fatti dalla cosiddetta Seconda Repubblica in poi. Farà riflettere senz’altro gli elettori di centrodestra come uno dei primi esponenti politici a volere un premierato sia stato l’ex leader della sinistra Massimo D’Alema, tesserato del PCI nel 1968 e tra i padri fondatori del Partito democratico della sinistra.

Premierato, oggi Meloni chiede le stesse cose che voleva ottenere D'Alema con la Bicamerale del '97 | Rec News dir. Zaira Bartucca

Sua l’idea – come molti ricorderanno – di instaurare nel 1997 una Commissione bicamerale per le riforme istituzionali, formata da 70 parlamentari. L’obiettivo era sempre lo stesso, e cioè accentrare ancora più poteri nelle mani del presidente del Consiglio, chiamato – tra le altre cose – a nominare e revocare i ministri a suo piacimento. L’esito della Bicamerale fu tutt’altro che scontato: i democratici di sinistra di D’Alema votarono ovviamente a favore, mentre i berlusconiani – oggi incarnati da Tajani e più vicini al premierato – votarono assieme alla Lega Nord a favore del semipresidenzialismo, come testimonia un articolo dell’epoca (in basso).

“L’Unità” del 05/06/1997

I lavori della Commissione si interruppero bruscamente un anno dopo, nel 1998, perché i partiti non riuscirono a trovare una quadra e perché le manovre di palazzo risultavano incomprensibili per l’elettorato. Un copione che potrebbe ripetersi anche stavolta.

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Istat, a picco i consumi delle famiglie italiane

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Istat, a picco i consumi delle famiglie italiane | Rec News dir. Zaira Bartucca

Forte calo della spesa delle famiglie. Lo registra Istat nella nota sull’andamento dell’economia italiana di febbraio appena pubblicata. “Lo scenario internazionale – rileva l’Istituto Nazionale di Statistica – resta caratterizzato da un elevato grado di incertezza e da rischi al ribasso. Si inizia a profilare un percorso di rientro dell’inflazione più lungo di quanto inizialmente previsto. Il Pil italiano, nel quarto trimestre 2022, ha segnato una lieve variazione congiunturale negativa a sintesi del contributo positivo della domanda estera netta e di quello negativo della domanda interna al netto delle scorte”. In basso il report integrale

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TSO a una 54enne, ci scrive il sindaco di San Giuliano Milanese

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TSO a una 54enne, ci scrive il sindaco di San Giuliano Milanese | Rec News dir. Zaira Bartucca

Negli scorsi giorni abbiamo pubblicato una segnalazione da San Donato Milanese da parte di una signora – Anna M. – che riferiva di “quattro TSO ingiusti” a cui sarebbe stata sottoposta la sorella. In quel contesto ci siamo appellati ai colleghi giornalisti e alle associazioni di settore che avessero voluto occuparsi del caso, registrando la totale assenza da parte degli uni e degli altri. Ci è però giunta una risposta dal sindaco di San Giuliano Milanese, che pubblichiamo per completezza di informazione.

“La funzione svolta dal sindaco in materia di TSO e ASO, si riconduce al ruolo svolto quale autorità sanitaria locale, come previsto dalle norme vigenti (Legge n.180 e Legge n.833 del 1978). Il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e l’Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO), rappresentano atti di carattere eccezionale rispetto alla generalità dei trattamenti sanitari volontari. Infatti il superamento dell’obbligo del consenso cosciente ed informato, avviene per tutelare la salute del paziente in quanto bene ed interesse della collettività, oltre che del soggetto stesso. Per tali ragioni i suddetti trattamenti sono due strumenti cautelari che richiedono una proposta da parte di medici competenti, condizione necessaria per la predisposizione dell’ordinanza da parte del sindaco quale autorità sanitaria locale. Cordiali Saluti”.

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