LETTERE
Il vizio di minimizzare su Bibbiano
di Nadia Belli e Domenico Muollo*

Interveniamo in merito al video apparso sui canali social di Mauro Terzoni, candidato consigliere nella lista dell’attuale sindaco di Fidenza, Andrea Massari. Il sindaco viene ripreso durante una sagra, mentre è accompagnato dall’assessore ai Servizi sociali, membri della lista e “compagni” di merende. Si riconosce la voce del sindaco che commenta e interloquisce con l’autore del video, finché non si sente dire: “le cotiche di Bibbiano”. Da qui, i commenti al post in questione, e ci piace sottolineare come lo sdegno sia stato bipartisan.
Si può ironizzare sugli orrori di Bibbiano?
Fidenza non merita questa figuraccia. Gli interessati hanno tentato di sminuire come loro solito, e affermano che il commento non sia stato del sindaco. Qualcuno è stato, e queste persone in modo diretto o indiretto oggi amministrano Fidenza, pur riuscendo a ironizzare sui bambini di Bibbiano. Tutto questo dopo il consiglio comunale, nel corso di cui il sindaco ha tentato di sminuire quello che sta succedendo nella triste vicenda del comune Reggiano, dando per paranoici chi osa accostare il problema affidi a Fidenza con questa uscita infelice. Un problema di insensibilità nei confronti di chi soffre per essere stato privato ingiustamente di un figlio per colpa degli assistenti sociali, che ha portato il problema direttamente in giunta comunale.
LETTERE
“Psichiatri, forze dell’ordine e medici, entrati in casa mia per questo motivo”

Dopo aver pubblicato diverse segnalazioni (qui e qui), riceviamo e pubblichiamo questa nuova lettera di una signora di San Donato Milanese, sperando che chi di competenza si occupi del caso.
Buonasera redazione Rec News,
Oggi – la mail è del 30 marzo, ndr – si sono presentati davanti a casa di mia sorella Michela la psichiatra D.S., un infermiere di nome Sergio, tre agenti della polizia locale, l’assistente sociale G.S. Hanno preteso di entrare in casa, hanno fatto un giro per vedere dove si trova Michela. Ho fatto entrare sole tre persone perché fuori erano almeno 10 persone! Assurdo. Ho provato a spiegare che stava in ospedale per riabilitazione dovuta al operazione protesi anca ma non mi hanno creduta e se non li facevo entrare partiva una denuncia “per sequestro di persona“.
E’ inutile dire che ho fatto presente le loro violazioni ma in risposta mi hanno detto che c’è un altra ordinanza del sindaco Marco Segala di San Giuliano Milanese. Ho chiesto alla dottoressa D.S. come mai a dicembre 2022 Michela si trovava a Vaprio D’Adda e mi ha risposto che era in riabilitazione, in risposta ho detto che prima doveva operarsi e poi si riabilita. Comunque l’infermiere ha voluto che aprissi le ante armadio della camera di mamma per vedere se avevo nascosto Michela nell’armadio.
Ho fatto vedere qualche foto di Michela scattata a dicembre 2022 ma non ho visto tracce sui loro volti di umanità. La dottoressa D.S. mi ha detto che vuole sapere lo pschiatra, chi segue Michela, ho detto il nome ma non le è bastato. In conclusione se non li facevo entrare avrebbero chiamato i pompieri per entrare in casa…Non capisco ci sono innumerevoli articoli del codice civile e del codice deontologico medico che non obbligano la persona ad andare o seguire una prescrizione farmacologica, per diritto ogni individuo è libero di scegliere il medico, costruire un rapporto di fiducia e la cura più adatta.
In questo Paese non siamo più liberi a questo punto e non credo minimamente che la dottoressa D.S. finisce di infastidire Michela anche se andrà da un altro psichiatra. Non c’è nessuna perizia che dica che Michela è schizofrenica paranoide anzi nel 2019 il perito psichiatra aveva fatto una relazione che era sana di mente. I medici che avevano visitato e richiesto TSO e ASO lavorano nella stessa struttura anche se cps è a San Donato. La dottoressa D.S. lavora come dirigente medico al reparto psichiatrico di Melegnano Vizzolo Pedrabissi.
La legge prevede uscita e visita di due psichiatri che non lavorino nello stesso luogo. Comunque oggi mi hanno messo in guardia che se Michela non si fa trovare parte una denuncia di sequestro di persona, ma Michela si trova adesso in ospedale lontano chilometri per cercare di tornare a camminare! Mi sono rivolta associazione diritti umani non li ho più sentiti. Sono pochissimi gli avvocati che seguono questi casi. Spero sempre che tutto finisca come un brutto sogno. Grazie per tutto, cordiali saluti A. M.
LETTERE
TSO ingiusti, ci giunge una segnalazione inquietante da San Donato Milanese

E’ giunta in redazione una seconda segnalazione (qui la prima) su un caso di TSO “ingiusto” che starebbe avvenendo a San Donato Milanese ai danni di una 54enne. L’uso del condizionale è d’obbligo, visto che i fatti riportati sono ancora oggetto di verifica da parte nostra. Riportiamo la seconda missiva così come ci è giunta, provvedendo ad abbreviare i nomi riportati per intero. Come si leggerà, è una missiva piuttosto inquietante, che racconta di una donna ridotta in stato di disabilità da una serie di ASO e di TSO. Questi sono considerati ingiusti dalla sorella, che riporta anche una serie di violazioni dei diritti umani che si sarebbero verificate. Siamo a disposizione delle associazioni e dei colleghi giornalisti che vorranno occuparsi della vicenda e anche di chiunque altro volesse fornire la sua versione dei fatti.
Buonasera redazione di Rec News, vorrei segnalare che ancora ad oggi avvengono questi ricoveri da parte del CPS di San Donato Milanese i dottori D.S. e G. (cognomi) con la collaborazione di G.S. (nome e cognome) un’assistente sociale che è poco del sociale. Queste persone continuano ad attestare che mia sorella è pazza, che è una schizofrenica. Nel 2019 mia sorella Michela aveva fatto fare una relazione medica da parte di una psichiatra iscritto al Foro di Lodi come perito.
Questo psichiatra dopo una serie di incontri aveva comunque concluso che Michela era una persona che non era assolutamente disturbata da un punto di vista psichiatrico, una persona praticamente normale. Questa relazione è stata anche depositata al Tribunale di Lodi presso l’area di volontaria giurisdizione. Nonostante ciò, dopo cinque anni si può dire che ogni mese se mia sorella Michela si rifiuta di fare questo puntura a base di cocktail di psicofarmaci c’è sempre questa dottoressa D.S. Del CPS di San Donato Milanese che fa fare ordinanze da parte del sindaco di San Giuliano Milanese per fare ASO e se mia sorella Michela si ribella a queste decisioni della dottoressa D. S. di fare queste cure partono i ricoveri coatti detti TSO.
Oggi è successo che ci siamo visti arrivare la polizia locale per l’ennesima volta e ci hanno costretti ad andare con l’ambulanza all’ospedale di Melegnano con la scusa di un controllo, ma un controllo non era, c’era una psichiatra con una puntura con una siringa che ha iniettato il braccio di mia sorella e continuava a ripetere che ci sono dieci psichiatri dell’ospedale di Melegnano di Vizzolo che attestano che Michela M. è pazza, schizofrenica.
Quando poi ho chiesto di sapere i nominativi di questi dottori, non mi sono stati assolutamente forniti. Dopo avergli somministrato questo cocktail di farmaci hanno preso mia sorella, l’hanno praticamente sbattuto su una lettiga e l’hanno lasciata lì a marcire per tre ore dopo che la polizia locale aveva assicurato che almeno il rientro a casa sarebbe avvenuto con un’ambulanza chiamata e pagata dall’ospedale di Melegnano Vizzolo Predabissi.
Altro fatto sconcertante è che oltre che aver piegato completamente la volontà di mia sorella, si può dire plagiato e manipolato, l’aspetto più pesante è l’abbandono totale di una persona ridotta oramai in uno stato di totale invalidità. Mia sorella Michela dopo tutti questi massacranti psicofarmaci somministrati non è più autonoma non solo se deve fare anche una visita medica, perché magari sta male fisicamente.
I dottori hanno dei preconcetti che mia sorella si inventi le malattie intanto all’ospedale dove sono, Vizzoli Predebissi, mia sorella all’ultimo ricovero TSO è venuta a novembre 2022 e hanno trascurato completamente una necrosi alla testa del femore e anca gamba destra. Ormai non si può fare neanche più nulla che sostituirla con una protesi ma siamo dovuti andare in un’altra struttura ospedaliera perché a Melegnano si sono rifiutati di procedere a fare l’operazione di protesi.
Sta facendo dei passi indietro ci si chiede come mai una persona si ritrova con questi problemi in un’età adulta di 54 anni. La prima segnalazione al CPS di San Donato Milanese è stata fatta da tre parenti, due sorelle e un cognato di nome O., R. e C. Queste persone hanno fatto false segnalazioni e queste persone invece che lavorano al GPS hanno creduto a tale versione e hanno in questo caso forzato a dei ricoveri TSO presso l’ospedale di Vizzolo. L’unica sono io che non dico falsità: mia sorella non è una malata mentale e nemmeno ci sono parenti o discendenti che abbiano avuto malattie mentali.
Nonostante ciò ogni mese la polizia locale di San Giuliano Milanese si presenta davanti al cancello e fa irruzione nell’abitazione di mia sorella Michela violando in questo caso anche la proprietà privata con la minaccia che se non si fa ricoverare immediatamente partono subito TSO e sono sempre fatti da personale e ospedale di Vizzolo Melegnano con l’autorizzazione del sindaco.
Io ritengo che è stato violato comunque il diritto di tutti noi esseri umani non solo di mia sorella, il diritto di libertà di scelta del medico e delle cure. Ci sono un infinito repertorio di leggi costituzionali che sono state violate da questi individui. Questa cosa non finirà perché ogni mese si ripresenta inesorabilmente, perché non dicono quando smetteranno con queste cure balorde che somministrano alla povera Michela, persona comunque indifesa che tutto il resto della società umana tranne voi della redazione si sono completamente dimenticati di aiutarla e applicare quelle che sono le regole del buon samaritano.
Non ci vuole poi tanto, talvolta basterebbe anche un sorriso e lasciare le persone libere di scegliere e andare dai dottori più idonei, dove viene riposta fiducia. Vi chiedo gentilmente di aggiungere questa comunicazione alla vostra testata giornalistica. Vi ringrazio siete gli unici che mi avete dato una mano, mi sono rivolta anche a più di un’associazione dei diritti umani ma non sono mai stata contattata nemmeno dall’avvocato C. Ringrazio di cuore, Anna M.

La psicologia ha da qualche tempo cercato di rendersi conto della natura dei fatti artistici in riferimento alla psiche umana, sollevando una serie di problemi ai quali, se non una soluzione, ha dato almeno una impostazione seria e chiara.
Il tentativo di spiegare psicologicamente l’arte e l’artista incontra naturalmente i suoi limiti in due ordini di fatti: il primo è che la psicologia non è ancora in grado di precisare metodi e soluzioni definitive rivolgendosi a un campo, l’interiorità umana, che proprio per sua natura è molto difficile a cogliere in modo sperimentale nella sua purezza.
Il secondo è che la psicologia artistica vale, in ogni caso, ad illuminare un tipo di condizioni dell’esperienza estetica dell’uomo, ma non già l’esperienza estetica nella sua complessità e varietà di piani: i suoi risultati saranno perciò inadeguati a una completa spiegazione del fenomeno artistico.
È tuttavia di grande importanza rivelare i problemi che la psicologia moderna ha sollevato nel campo dell’estetica. Tali studi sono stati condotti soprattutto negli USA in corrispondenza alla tendenza generale della cultura di quel Paese di risolvere con lo psicologismo l’intera vita spirituale. Una prima serie di questioni s’innesta all’osservazione dell’attività creativa. Si studia, in questo caso, il funzionamento della mente dell’artista nella misura in cui essa può essere sperimentata.
Si procede a distinguere diverse fasi: una di preparazione, una di incubazione, una di illuminazione, una di verifica, e si riconosce in questo processo un atteggiamento particolare dell’artista verso gli oggetti della sua esperienza; atteggiamento che, a confronto dell’uomo normale, rivela maggiore attività del soggetto e una sua tendenza a esprimere qualche cosa da sé. La fonte di questi studi è naturalmente costituita in gran parte dalle confessioni degli stessi artisti.
È per esempio comune a molti di essi lavorare per molto tempo alla ricerca di una felice intuizione che rischiari tutta l’opera e che si verifichi solo più tardi e improvvisamente; dunque la psicologia forma l’ipotesi che il cosiddetto lavoro senza frutto sia in realtà necessario perché un meccanismo psichico si organizzi e riesca, alla fine, a produrre un risultato positivo. Un altro genere di analisi è rivolto a scoprire le reazioni psicologiche dell’artista nel corso della stessa esecuzione dell’opera: le bozze, le correzioni, le prove, i rifacimenti possono testimoniare il succedersi di reazioni emotive che hanno guidato il lavoro dell’artista e che la psicologia cerca di rintracciare e spiegare.
L’indagine psicologica si rivolge poi all’ambiente culturale e sociale in cui vive l’artista e cerca di trarre un duplice ordine di conclusioni: anzitutto accertare l’influenza dell’ambiente sulla formazione mentale dell’artista, e, in secondo luogo, scoprire come l’artista stesso reagisca alle condizioni in cui gli è stato dato di vivere. In questo caso possono costituire materia di informazioni alla scienza sia le opere, sia il comportamento dell’artista nelle sue relazioni sociali.
Ancora, la psicologia studia il formarsi del gusto e il particolare sviluppo che la mentalità dell’artista segue per arrivare a compiere la propria destinazione estetica. In definitiva, questa parte della psicologia artistica si pone il problema di indagare le condizioni fisiopsichiche della creazione artistica e che cosa le faccia differire dalla struttura psicologica dell’uomo normale.
Una seconda serie di ricerche si appunta invece ai valori estetici delle opere d’arte per sapere a quali reazioni psicologiche corrisponda nel contemplare l’esperienza della bellezza. Si tratta, in altre parole, di vedere quali sono le qualità di un’opera che suscitano in noi emozioni tali per cui noi affermiamo di trovarci dinnanzi alla bellezza artistica. Si possono allora distinguere, nel fenomeno della contemplazione, gli elementi riguardanti l’atteggiamento dello spettatore (visione disinteressata, intuizione, catarsi ecc.) e vedere a quali elementi obiettivi si debba riferirli.
L’estetica sperimentale studia appunto la forma oggettiva e le singole emozioni e reazioni che possono suscitare in noi e che, coi processi della psicologia, possono essere controllate e verificate. Studi di tal genere si propongono per esempio di accertare il valore emotivo delle pure forme geometriche (il perfetto rettangolo, la migliore croce, il profilo dorato), la piacevolezza dei colori, l’espressività delle linee e gli effetti della musica.
A proposito di quest’ultima, in particolare, sono state condotte indagini per rilevare il riflesso della melodia e del ritmo sui processi organici, l’umore che essi suscitano, l’uniforme tonalità sentimentale che creano nell’uditorio, il valore altamente emotivo del tempo veloce e del tempo lento con le particolari variazioni dei ritmi. A sua volta di fronte alla musica si distinguono i vari atteggiamenti dell’ascoltatore: c’è il tipo intersoggettivo che reagisce con impulso eccitativo, il tipo associativo che analizza e critica gli elementi della composizione, il tipo caratterizzatore che interpreta con qualità umane (morbidezza, allegria, misticismo) la musica stessa.
Allo stesso modo la recitazione e la lettura dei versi del periodo in prosa, la particolare cadenza della voce, la pausa, ecc. sono altrettanti piani d’indagine per uno studio che voglia fissare i riflessi psicologici della poesia e della letteratura. Analoghe ricerche vengono pure condotte per ogni altra arte.
Il termine «psicologia artistica» vale anche a significare la psicologia dei personaggi nelle opere di letteratura, specie nel romanzo. In tal caso si possono distinguere la posizione naturalistica che tende a riprodurre esattamente i movimenti fisiopsichici dell’agire umano e quella idealizzante che risolve i problemi psicologici in schemi ideali, per cui si sviluppa una psicologia che non è più quella dell’uomo reale, ma è un elemento della composizione artistica a cui concorre e alle cui leggi estetiche si sottomette. La psicologia diviene la forma stessa in cui si ordina l’agire dell’uomo nella letteratura.
LETTERE
“Mia sorella sottoposta senza motivo a quattro TSO”

Buongiorno gentilissima redazione. Vorrei narrarvi la storia di mia sorella di 54 anni, 4 tso e altrettanti ASO. Ultimo oggi, con obbligo iniezione con farmaco psichiatrico. È partito tutto da alcuni parenti che hanno segnalato al CPS di San Donato Milanese, dopodiché da anni siamo bersagliate da continue pressioni a fare cure inadeguate. Per evitare i TSO mia sorella ha dovuto accettare di fare questa iniezione mensile. Ci siamo rivolti a diverse associazioni e anche ad avvocati chiedendo aiuto, ma nulla è servito.
Mia sorella, M.M., ha fatto una relazione psichiatrica ed è stata riconosciuta sana di mente, ma dall’ospedale di Melegnano sostengono il contrario. Per loro mia sorella non è sana di mente, per loro è una persona schizofrenica e paranoide. Non hanno mai fatto una perizia che dimostri questa loro teoria, ma comunque loro continuano a fare ricoveri forzati e a propinare tutti questi farmaci che comunque nel tempo hanno lasciato i loro segni. Io stessa che non ho subito una violenza come il TSO ma ne subisco indirettamente gli effetti mi sento impotente, avvilita, priva di forze e sconfitta davanti a un sistema che ritengo sia dittatoriale.
Perché priva non solo la persona ma tutta la famiglia delle libertà di scelta di andare dal medico che ispira fiducia e scegliere le cure con piena consapevolezza. Chiedo a voi di pubblicare questa lettera e attendo vostre notizie speranzosa, ringraziando porgo cordiali saluti. A.M.
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