La vittoria di quanti sostengono che il Covid è una malattia come tante che si può curare è arrivata oggi. Sono passati mesi dalle rimostranze di medici, isolati esponenti politici e della società civile, ma alla fine l’ordinanza in grado di fare la differenza (e di salvare vite) è arrivata
In Italia la vittoria di quanti sostengono che il Covid è una malattia come tante che si può curare è arrivata solo oggi. Sono passati mesi dalle rimostranze di molti medici, di alcuni isolati esponenti politici, della società civile, ma alla fine l’ordinanza in grado di fare la differenza (e di salvare vite) è arrivata. L’ha scritta la III sezione del Consiglio di Stato, che “ha accolto – scrive Italia Oggi – il ricorso di un gruppo di medici di base e ha sospeso la nota del 22 luglio 2020 di Aifa che vietava la prescrizione off label dell`idrossiclorochina per la lotta al Covid 19″.
La testata riporta anche le motivazioni: “La perdurante incertezza circa l’efficacia terapeutica dell’idrossiclorochina, ammessa dalla stessa AIFA a giustificazione dell’ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati – scrive il Consiglio di Stato – non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale da parte dei medici curanti (…). La scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia, deve essere dunque rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico (…) in scienza e coscienza”.
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