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E’ fissata per il primo aprile presso il Tribunale di Locri l’udienza preliminare nei confronti dei trenta imputati dell’operazione Xenia. Tra i volti noti della politica riacese che erano al contempo presidenti o componenti delle associazioni preposte all’accoglienza a convenienza, c’è soprattutto in qualità di “promotore e organizzatore dell’intera struttura” – cioè del sodalizio criminale che permetteva la distrazione di fondi e di derrate alimentari per fini personali, l’utilizzo di immobili per fini diversi dall’accoglienza, i matrimoni di comodo e una serie di benefits economici ovviamente illeciti – l’ex sindaco di Riace.

Niente archiviazione per i ventinove e per Mimmo Lucano, “tuttora sottoposto – si legge nell’Avviso di fissazione dell’udienza firmato dal Cancelliere Maria Grazia Riganello – alla misura cautelare del divieto di dimora nel territorio comunale di Riace”. I trenta passano dunque formalmente da semplici indagati a imputati, status tipico di persone nei confronti di cui è stato acclarato, a seguito di ulteriori indagini, il fatto di aver commesso reati. Aspetto confermato dalla richiesta di rinvio a giudizio (con cui com’è noto si predispone l’avvio del processo penale), depositato nella giornata di ieri e firmato dal sostituto procuratore Michele Permunian.

Ribadito l’impianto iniziale, con un quadro di reati commessi da gennaio 2014 a giugno 2017: tre anni (quelli per il momento noti) che sono serviti a imbastire l’immagine della Riace che accoglie e, contestualmente, trarne i più svariati (e illeciti) profitti, che per il momento sono stati quantificati in quasi due milioni e mezzo (2.300.615,00), un milione dei quali a capo della sola Città Futura, lo specchio per le allodole fondato da Lucano e l’ex moglie Giuseppa Sgrò che permetteva di “premiare” i sodali interni al sistema ma anche chi il sistema in vesti diverse lo promuoveva. Il giro di denaro potrebbe, tuttavia, essere stato ben più vasto, basti guardare alle quasi mille pagine della relazione della Guardia di Finanza sulla situazione patrimoniale dei componenti del Sistema Riace.

Ormai avvezzi alla bella vita, tra vasti appezzamenti di terra nel territorio calabrese, numerose proprietà, investimenti, fiumi di libretti di risparmio come nel caso della segretaria che se ne era intestata a decine. Tutto rimesso in circolo, tutto “mascherato” per rendere impossibile (nei fatti, solo meno agevole) il lavoro degli inquirenti. E anche Lucano aveva i suoi tornaconti, tra cui figuravano il mantenimento delle onerose “necessità” di Lemlem, costantemente rifornita di denaro contante, e quello delle spese universitarie di Martina, la figlia fuori sede. L’ex sindaco è accusato nell’ambito dell’operazione Xenia di associazione a delinquere, truffa, falso, concorso in corruzione, abuso d’ufficio e malversazione. I reati si sommano a quelli già imputati nel 2017, tra cui figurano la truffa ai danni dello Stato e ai danni dell’Unione Europea.

Gli imputati sono assistiti da 21 legali, mentre parti offese sono il ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria.

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Morti bianche “strage del nuovo millennio, ora più tutele per i lavoratori”

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Morti bianche "strage del nuovo millennio, ora più tutele per i lavoratori" | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il 25 maggio in Italia sono morte cinque persone sul luogo di lavoro: tre nella sola Lombardia, una in Sardegna e un’altra in Calabria. Una strage silenziosa che che nel 2022 ha contato ben 1.500 morti, ai quali si sommano le centinaia di persone che hanno già perso la vita nel corso dei primi cinque mesi del 2023. Una tendenza inarrestabile e in continuo aumento, a riprova del fatto che le tutele sul luogo di lavoro sono sempre più flebili, complici i costi legati all’imprenditoria che spesso portano a dover tagliare – sbagliando – proprio sulla sicurezza dei dipendenti.

“Credo fermamente che, in questa vicenda, sia le imprese, sia lo Stato debbano fare la loro parte per mettere fine a quella che si può a tutti gli effetti definire una strage del nuovo millennio”, afferma Andrea Tiberti, presidente nazionale della Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo-ETS. Occorrono – prosegue – interventi seri da un punto di vista normativo ed un controllo puntuale e severo all’interno dei luoghi di lavoro in cui le strumentazioni di sicurezza non sono a norma“, conclude.

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Maturità 2023, online le commissioni d’esame

Si parte mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi

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Maturità 2023, online le commissioni d'esame | Rec News dir. Zaira Bartucca

Sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito sono disponibili, da oggi, le commissioni dell’Esame conclusivo del II ciclo di istruzione. L’apposito motore di ricerca con le commissioni è raggiungibile all’indirizzo: https://matesami.pubblica.istruzione.it/. Quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), mentre le commissioni sono 14.000,per un totale 27.895 classi.

La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente:

  • Licei: 267.758
  • Istituti Tecnici: 173.892
  • Istituti Professionali: 94.358

Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e da tre interni all’istituzione scolastica. La pubblicazione delle commissioni rappresenta un’altra tappa di avvicinamento alle prove di giugno. Si parte mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.

Per quanto riguarda il I ciclo di istruzione, l’Esame conclusivo coinvolgerà, quest’anno, 560.932 candidati (554.798 interni e 6.134 esterni). I calendari e le prove sono predisposti, in questo caso, dalle singole scuole.

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Miele adulterato, “bloccare le frodi, più controlli sulle importazioni”

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Miele adulterato, "bloccare le frodi, più controlli sulle importazioni" | Rec News dir. Zaira Bartucca

“L’apicoltura è un’attività fondamentale non solo per il ruolo che riveste nel mercato agroalimentare europeo, ma soprattutto per la funzione vitale che esercita a difesa della biodiversità. Per questo, è necessario potenziare i controlli sulle importazioni e aggiornare subito l’elenco dei metodi di laboratorio per individuare e bloccare le frodi”. È quanto dichiara l’europarlamentare Francesca Peppucci a seguito della sottoscrizione dell’atto con cui il Parlamento europeo interroga la Commissione sulle azioni da intraprendere contro il miele adulterato.

“I più recenti risultati dell’azione coordinata dell’UE mostrano, infatti, che il 46% dei campioni di miele importati sembra essere adulterato e non conforme alle disposizioni della direttiva sul miele 2001/110/CE e che tale adulterazione sembra avvenire attraverso l’aggiunta di sciroppi di zucchero, additivi e coloranti, con l’obiettivo di ridurre il prezzo e di mascherare la vera origine geografica del nettare, falsificando le informazioni sulla tracciabilità”, dice ancora l’interessata.

“Una pratica di concorrenza sleale che mette a rischio il settore apistico europeo, italiano e umbro, compromettendo il lavoro prezioso di tanti apicoltori. Sono convinta che il nome dell’Italia o di qualsiasi altro Stato membro, debba essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale, specificando in etichetta ‘miscela di mieli originari della Ue’ nel caso in cui il prodotto provenga da più Paesi dell’Unione”, conclude Peppucci.

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Tribunale unico dei Brevetti, la sede distaccata in una città italiana

L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei

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Tribunale unico dei Brevetti, la sede distaccata in una città italiana | Rec News dir. Zaira Bartucca

Una sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) è stata istituita a Milano. L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei. L’intesa, negoziata per l’Italia dai ministeri degli Esteri e della Giustizia, sarà sottoposta a formalizzazione nel corso della prossima riunione del Comitato Amministrativo. La sezione milanese giudicherà su contenziosi che riguardano brevetti unitari provenienti da tutti i Paesi europei che fanno parte del TUB.

A seguito dell’uscita del Regno Unito dalla UE e dall’Accordo che istituisce l’organismo, è emersa la questione se si dovesse ricollocare ad altra sede quella prevista a Londra, che si affiancava alla sede centrale di Parigi e quella distaccata a Monaco di Baviera. In queste settimane il governo sta completando le procedure giuridiche e operative perché la sede sia operativa in un anno, riferiscono fonti istituzionali.

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