I casi in cui è prevista la decadenza (e la restituzione) del Reddito di cittadinanza
Dei modi di ottenere il Reddito di cittadinanza e di come quest’ultimo può essere utilizzato abbiamo già parlato. Ci sono anche circostanze, tuttavia, in cui il Rdc può essere ridotto o addirittura tolto. I casi particolari contemplati e diramati dal governo sono sostanzialmente questi:
1) non viene sottoscritta la dichiarazione di disponibilità al lavoro;
2) non vengono sottoscritti il patto per il lavoro o il patto per l’inclusione sociale;
3) non si prende parte alle iniziative previste per aiutare il beneficiario ad uscire dalla precarietà e non si aderisce ai progetti per la collettività;
4) Non si accettano le offerte di lavoro proposte;
5) non viene comunicato il cambio delle condizioni occupazionali o si fanno dichiarazioni false per ottenere un Rdc maggiore;
6) non viene presentata la documentazione aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
7) si viene colti nel corso delle ispezioni mentre si svolge attività di lavoro dipendente o attività di lavoro autonomo o di impresa senza averlo comunicato.
Chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere o omette informazioni dovute, è poi punito con la reclusione da due a sei anni. Il carcere da uno a tre anni è invece previsto nei casi in cui si omettano le comunicazioni delle variazioni di reddito o patrimonio altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi è prevista la decadenza del beneficio e la restituzione di quanto percepito.
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