Perché tanta insistenza? Se l’è domandato il vicepresidente del Copasir Urso, che negli scorsi giorni ha scoperchiato il lato italiano della contro-inchiesta sul Russiagate
Uno dei pezzi forti finiti nel calderone della crisi di governo è la delega ai Servizi Segreti. Matteo Renzi chiede che venga messa sul piatto dal premier Conte, e che dopo un rimpastone – questo il malcelato intento – finisca nelle disponibilità dei democratici. Ma perché tanta insistenza? Se l’è domandato il vicepresidente del Copasir Adolfo Urso, che negli scorsi giorni ha scoperchiato il lato italiano della contro-inchiesta sul Russiagate, cioè il cosiddetto Obamagate.
Urso ha invitato il fondatore di Italia Viva a riferire al Copasir sull’argomento: “Se Renzi sa qualcosa in merito lo venga a riferire qui invece di lanciare oscuri messaggi trasversali, tanto più che le motivazioni per cui Barr si recò a Roma riguardano, sembra, la cosiddetta contro-inchiesta sul Russiagate, quindi episodi avvenuti durante i governi guidati dallo stesso Renzi e comunque da esponenti del Partito democratico. Gli italiani si chiedono come mai la delega ai servizi segreti sia diventata, in questa verifica, più importante del recovery fund, più importante della compagine ministeriale, più importante persino della sorte della legislatura. Forse qualche chiarimento sarà necessario”.
E se i chiarimenti non dovessero arrivare dall’interno, forse potrebbero arrivare dall’esterno. Stando a quanto affermato dall’insider John Solomon, Donald Trump avrebbe infatti messo mano ai documenti relativi all’Obamagate, declassificati dall’FBI e dal Dipartimento di Giustizia.
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