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(adnkronos) – Nel 2018 i tributi pagati dagli italiani hanno sfondato il tetto dei 500 miliardi di euro, arrivando a 504 miliardi. Rispetto al 2008 hanno dovuto versare 42,2 miliardi in più, con un incremento del 9,1%. Le imposte dirette sono arrivate a quota 248,9 miliardi, in aumento di 9,1 miliardi registrando un incremento del 3,8%. Mentre le imposte indirette sono arrivate a 253,6 miliardi, lievitando di 32 miliardi (+14,5%).

I dati sono contenuti nelle tabelle della Banca dati delle amministrazioni pubbliche del Tesoro, ed elaborati da Adnkronos. Al totale contribuiscono anche le imposte in conto capitale, che da 12,3 miliardi sono crollate a 1,5 miliardi. La promessa di ridurre le tasse, fatta dai diversi governi che si sono susseguiti nell’ultimo decennio, per ora resta solo sulla carta mentre nei fatti il prelievo continua a lievitare con sempre maggiori sacrifici per i contribuenti.

Tra le entrate che contribuiscono al bilancio dello Stato vanno calcolati i contributi sociali, che nel 2018 sono stati pari a 235 miliardi di euro; rispetto al 2008 si registra un incremento di 22,1 miliardi di euro (+10,3%). I contributi sociali effettivi sono arrivati a 230,8 miliardi di euro mentre quelli figurativi a 4,1 miliardi, aumentando rispettivamente di 21,7 miliardi (+10,3%) e poco più di 300 milioni. Lo scoro anno, tra tributi e contributi, gli italiani hanno pagato 739 miliardi (+64,3 mld pari a un incremento del 9,5%).

Le due voci hanno contribuito in modo consistente a incrementare le entrate complessive, che nel 2018 sono arrivate a quota 816,1 miliardi, cioè 78,4 miliardi in più rispetto al 2008 (+10,6%). Ma lo sforzo crescente richiesto agli italiani non è bastato per coprire le spese, che sono aumentate di 72,9 miliardi di euro, arrivando a 853,6 miliardi (+9,3%).

La spesa che occupa il primo posto è quella per prestazioni sociali in denaro, come le pensioni o gli assegni familiari, che è arrivata a 348,9 miliardi di euro, in aumento di 71,6 miliardi di euro (+12,6%). Al secondo posto, tra le uscite, ci sono i consumi intermedi che sono arrivati a 143,8 miliardi di euro; rispetto al 2008 si registra un incremento di 17,9 miliardi (+10,5%). Poi ci sono le spese per i redditi da lavoro dipendente che sono arrivati a 171,8 miliardi; in questo caso l’aumento è stato solo di 1,5 miliardi (0,9%). Incrementi ridotti si sono registrati anche per la spesa sanitaria che è arrivata a 115,4 miliardi, cioè 5,9 miliardi in più rispetto al 2008 (+5,4%).

ECONOMIA

PNNR e PMI, stanziati 4 miliardi con il Fondo 394

Cosa prevede, le condizioni di finanziamento e chi può accedere

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PNNR e PMI, stanziati 4 miliardi con il Fondo Simest 394 | Rec News dir. Zaira Bartucca
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Quattro miliardi alle imprese italiane, con un’attenzione per quelle piccole e medie che desiderano espandersi all’estero. E’ la dotazione del Fondo Simest 394 che è stato presentato questa mattina alla Farnesina alla presenza del vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. Nel corso dei lavori la firma del protocollo d’avvio da parte del presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas.

Cosa prevede il Fondo 394

Il fondo sostiene solo le filiere che si occupano di export e che sposano i programmi inerenti la transizione ecologica e digitale. Previste “condizioni dedicate” per le imprese che hanno interessi in aree quali i Balcani occidentali e nei territori alluvionati dell’Emilia Romagna. Nel dettaglio, il fondo 394 prevede finanziamenti a tassi agevolati fino allo 0,464% (tasso luglio 2023), a cui si aggiunge una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%. Sei le linee di intervento: transizione digitale o ecologica, inserimento mercati, certificazioni e consulenze, fiere ed eventi, e-commerce e temporary manager.

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ECONOMIA

“L’Euro digitale dovrebbe affiancare il contante, non abolirlo”

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"L'Euro digitale dovrebbe affiancare il contante, non abolirlo" | Rec News dir. Zaira Bartucca

“Mentre i pagamenti stanno diventando sempre più digitali, per molte persone il contante rimane il re. L’euro digitale dovrebbe integrare il contante, ma non sostituirlo. Sono lieto di constatare che la Commissione sta pensando a come trattenere il contante come mezzo di pagamento.” Così l’eurodeputato Markus Ferber, portavoce del gruppo PPE nella Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo. Il commento è arrivato contestualmente alla presentazione in Commissione del pacchetto sulla moneta unica, che include un “quadro giuridico” sulla moneta digitale.

“Gli attuali elementi di progettazione suggeriscono che l’euro digitale sarà essenzialmente utilizzato solo per i pagamenti al dettaglio. I maggiori vantaggi, tuttavia, di una valuta digitale sarebbero nel mondo degli affari. Dobbiamo almeno mantenere aperta la possibilità di futuri aggiornamenti. Se introduciamo una versione digitale della moneta unica, deve essere pronta a cogliere le opportunità del mondo digitale”, ha concluso Ferber.

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ECONOMIA

Istat: le famiglie italiane hanno sempre meno potere d’acquisto

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Istat: le famiglie italiane hanno sempre meno potere d'acquisto | Rec News dir. Zaira Bartucca

Crolla, nel quarto trimestre del 2022, il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Lo sottolinea l’Istat, secondo cui la crescita del reddito disponibile, accompagnata da un aumento dei prezzi al consumo particolarmente forte, ha comportato una significativa diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, pari a -3,7%. fsc/gtr

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Istat, a picco i consumi delle famiglie italiane

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Istat, a picco i consumi delle famiglie italiane | Rec News dir. Zaira Bartucca

Forte calo della spesa delle famiglie. Lo registra Istat nella nota sull’andamento dell’economia italiana di febbraio appena pubblicata. “Lo scenario internazionale – rileva l’Istituto Nazionale di Statistica – resta caratterizzato da un elevato grado di incertezza e da rischi al ribasso. Si inizia a profilare un percorso di rientro dell’inflazione più lungo di quanto inizialmente previsto. Il Pil italiano, nel quarto trimestre 2022, ha segnato una lieve variazione congiunturale negativa a sintesi del contributo positivo della domanda estera netta e di quello negativo della domanda interna al netto delle scorte”. In basso il report integrale

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