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Minori sottratti, indagata curatrice per omissione d'atti d'ufficio Minori sottratti, indagata curatrice per omissione d'atti d'ufficio

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Minori sottratti, indagata curatrice per omissione d’atti d’ufficio

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Secondo la famiglia di una minore negli scorsi anni al centro di un caso di sottrazione ingiustificata, avrebbe nascosto delle relazioni e dei documenti che attestavano l’idoneità di uno dei genitori ad esercitare la patria potestà. Adesso B.B., curatrice dei minori, è indagata per omissione d’atti d’ufficio (Art. 328 c.p.). L’udienza in camera di consiglio è fissata per il 31 gennaio del 2024, il giudice designato è la dottoressa Giulia Costantino.

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Telemedicina, l’impegno per un “uso responsabile”

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Telemedicina, l'impegno per un "uso responsabile" | Rec News dir. Zaira Bartucca

Un “uso responsabile” e “un’introduzione appropriata” della Telemedicina, contro – si spera – le derive transumaniste e gli eccessi sulle sperimentazioni degli ultimi anni. E’ l’impegno assunto dalla Federazione Nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che ieri presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati ha fatto il punto su quanto bolle in pentola in ambito sanitario. Hanno preso parte ai lavori Teresa Calandra (presidente della federazione), Diego Catania (vicepresidente) e Marta Schifone (componente della XII Commissione Affari sociali alla Camera dei Deputati).

Dalla sanità di prossimità ai percorsi di accesso alla professione e alla formazione, dall’evoluzione dei profili professionali ai fragili, è in corso una revisione complessa e articolata che, hanno promesso i relatori della conferenza, sarà in grado di ridare centralità e dignità al paziente, che a volte suo malgrado si trova a essere “protagonista di fatti di cronaca” che possono riguardare i casi di malasanità oppure la sicurezza delle cure.

La sintesi si tenterà di trovarla il 29 e 30 settembre a Rimini, quando si terrà il terzo Congresso Nazionale della Federazione nazionale degli ordini sanitari (FNO TSRM e PSTRP) istituiti dalla Legge 3/2018. Tema di discussione sarà anche il tavolo tecnico concernente i DM 70 e 77.

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Caso Caroccia, la prova che dimostra che il tracciato ECG non è mai giunto in Centrale Operativa

Giunto “verosimilmente” all’UTIC di Paola

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Caso Caroccia, la prova che dimostra che il tracciato ECG non è mai giunto in Centrale Operativa | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il tracciato ECG di Antonio Caroccia – il 72 enne di Guardia Piemontese deceduto a seguito di un caso di malasanità documentato da Rec News – non è mai giunto in Centrale Operativa per “problema linea dati”. Non è arrivato, dunque, a tutte le destinazioni utili ad ottenere una corretta diagnosi. Lo testimonia la Relazione dell’Asp di Cosenza che abbiamo pubblicato in esclusiva e di cui riproponiamo uno stralcio (in basso). Stando a quanto rilevato dal direttore della Centrale Operativa Riccardo Borselli, inoltre, lo stesso tracciato ECG è giunto “verosimilmente” (il che significa probabilmente) presso l’UTIC di Paola.

Il caso Caroccia è giunto fino al ministero della Salute (che dopo la pubblicazione dell’inchiesta ha inviato una risposta alla famiglia) e sulla scrivania del governatore Roberto Occhiuto. Sono inoltre stati aperti dei procedimenti presso alcune Procure. Grazie alla partnership con l’emittente Radio Roma, l’inchiesta di Rec News approda adesso anche in TV sul canale 222 della TV nazionale e sul canale 14 per la regione Lazio.

L’appuntamento è per questa sera alle 22 quando, nel corso della trasmissione “A viso scoperto”, il direttore di Rec News Zaira Bartucca racconterà i tratti salienti della vicenda (con tanto di riferimenti documentali) spiegando perché si tratta di un caso assolutamente emblematico. Presente in video-collegamento anche la figlia di Antonio Caroccia, Valentina, che racconterà il dramma vissuto dalla famiglia e gli sviluppi della vicenda.

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Se l’alimentazione diventa terreno di sperimentazione

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Se l'alimentazione diventa terreno di sperimentazione | Rec News dir. Zaira Bartucca

Modificare le abitudini alimentari comuni in nome di una fantomatica “sostenibilità”. Costringere i bambini ad assumere preparati a base di insetti come Vexo e sostenere che lo si fa in nome del benessere animale e del Pianeta. La libertà oggi si nega in più settori, e in ultima analisi anche nel piatto. Questa sera “A viso aperto” – programma di Radio Roma Television condotto da Matteo Demicheli – approfondirà questi e altri temi a partire dalle 22. Nella prima parte ospite in video-collegamento ci sarà il direttore di Rec News Zaira Bartucca, che commenterà alcune nostre inchieste.

Nella seconda parte si torna invece a parlare di Giustizia per Valeria Fioravanti con i suoi genitori Tiziana Santoro e Stefano Fioravanti. La trasmissione è visibile sul canale 222 (Smart Tv), per il Lazio sul canale 14 e in streaming sul sito di Radio Roma.

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Industria alimentare, ok
a emendamento contro nomi ingannevoli

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Nuova follia europea per "ridurre lo spreco": un'etichetta farà passare i cibi scaduti per buoni | Rec News dir. Zaira Bartucca

“Non troveremo più sugli scaffali dei nostri supermercati etichette con nomi come “bistecca” di soia o di tofu, “hamburger” veg, “mortadella” vegana o altri”. Lo affermano i senatori della Lega Gian Marco Centinaio e Giorgia Maria Bergesio, firmatari di un emendamento al DL sugli alimenti e mangimi sintetici approvato dalla IX Commissione di Palazzo Madama.

Con la modifica si vieta l’utilizzo di nomi che fanno riferimento alla carne e ai suoi derivati per prodotti trasformati che invece contengono esclusivamente proteine vegetali. “Si tratta di denominazioni che ingannano i consumatori, che possono convincersi di acquistare prodotti che contengono anche proteine di origine animale, quando invece non è così. Con l’approvazione del nostro emendamento assicuriamo il diritto a un’informazione corretta dei cittadini per tutelare la loro salute e i loro interessi”.

“Riconosciamo – proseguono gli interessati – e difendiamo anche il valore culturale, socio-economico e ambientale dei nostri prodotti zootecnici e delle imprese produttrici. Siamo convinti infatti che chi vende prodotti con etichette ambigue compia una concorrenza sleale. Anche per questo, con la nuova norma rischierà pesanti sanzioni”.

Il vicepresidente del Senato e il senatore auspicano infine “che il testo arrivi presto in aula a Palazzo Madama, per poi completare il proprio iter alla Camera”. La corretta informazione sulla composizione degli alimenti è, chiariscono i firmatari dell’emendamento, “fondamentale per tutelare consumatori e imprese, sia quando si tratta di smascherare allarmi infondati come il Nutriscore e le etichette irlandesi sul vino, sia quando bisogna distinguere prodotti originali da copie più o meno ingannevoli”.

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