
5G e IA, la Russia chiarisce la sua posizione: “Tenere a mente anche i rischi”
Il monito di Putin: “Tutto quanto deve servire a migliorare la qualità della vita di tutte le persone. Bisogna anche garantire il rispetto di tutti i diritti dei cittadini”
Si è tenuta negli scorsi giorni la Artificial Intelligence Journey Conference cui hanno preso parte esperti, rappresentanti delle aziende ed esponenti della politica, tra cui il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Un’ottima occasione per esplicitare a livello internazionale la posizione della Russia sull’intelligenza artificiale e sulla tecnologia di quinta generazione, in un momento in cui la gestione della cosiddetta pandemia preme per una digitalizzazione forzata e accelerata.
Queste sono, del resto, le voglie della Cina assecondate senza batter ciglio dal governo Conte. Molto più moderata la visione della Russia, riassunta da Putin. “Ci sono pericoli o rischi nel contesto digitale?“, si è domandato retoricamente il presidente della Federazione. “Sì, ci sono – la risposta – tutti possono vedere il ruolo che Internet gioca nella vita dell’individuo e dell’intera umanità oggi. Ci sono anche dei rischi, e Internet deve seguire le stesse regole che sono state utilizzate fino ad ora. Mi riferisco principalmente alle norme legali e agli standard morali ed etici che l’umanità ha elaborato nel corso dei millenni. Internet è una nuova sfera, un nuovo tipo di attività: i nuovi sistemi devono essere gestiti come si gestiscono gli altri campi. Dobbiamo tenere a mente i rischi e pensare in anticipo ai modi per neutralizzarli“.
“L’intelligenza artificiale – ha proseguito Putin – non sostituirà mai gli umani. Questo è il motivo per cui ho detto che, sì, le macchine influiranno sulle persone in larga misura, come fanno molti altri dispositivi tecnologici moderni, ma in ultima analisi saranno le persone a dover controllare le macchine. Tuttavia, l’intelligenza artificiale sta diventando anche un utile assistente che apre nuovi orizzonti per l’attuazione dei numerosi compiti che l’umanità deve affrontare. L’umanità ne trarrà vantaggio se, ovviamente, queste enormi risorse verranno utilizzate correttamente“.
“La tecnologia deve essere utilizzata per migliorare il benessere e il tenore di vita di tutti i cittadini. Miliardi di rubli andranno alla trasformazione digitale della pubblica amministrazione e al trasferimento di quasi tutti i servizi pubblici in un formato elettronico. La maggior parte di essi verrà fornita automaticamente. Ad esempio, quando una famiglia ha un figlio, gli algoritmi rilasceranno i documenti e i certificati necessari, compresi quelli necessari per ottenere il capitale di maternità. È così che dovrebbe funzionare il meccanismo del servizio pubblico nel mondo moderno. Dobbiamo creare un ecosistema pubblico che sia conveniente e facile da usare e, ovviamente, sicuro in termini di protezione dei dati personali”, è quanto ha affermato il Presidente della Federazione Russa.
“Tutto quanto – è il monito di Putin – deve essere effettuato in vista di un miglioramento della qualità della vita di tutte le persone. Bisogna garantire il rispetto di tutti i diritti dei cittadini. Bisogna tuttavia espandere l’insegnamento dell’informatica, in modo che gli studenti imparino ad utilizzare la tecnologia per lanciare le proprie startup e per ottenere le cosiddette soft skills, cioè la capacità di lavorare insieme agli altri. Tutto ciò che facciamo persegue l’obiettivo principale: il progresso tecnologico e le sue più grandi conquiste devono garantire la prosperità, redditi più alti e aumentata qualità della vita per ogni famiglia“.
Da questo punto di vista, attenzione è stata dedicata anche ai rischi della digitalizzazione per le risorse umane e per i livelli occupazionali. “Sui posti di lavoro avvertiti come in esubero – è stato il monito di Putin – dobbiamo pensare in anticipo a come assumere le persone, come riqualificarle e come prepararci per nuove realtà“.
ESTERI
Viale del tramonto per i Biden

Non è un buon momento per i Biden, tra la richiesta di impeachment avanzata dai repubblicani che pende sul capo di Joe e l’incriminazione di Hunter. Quest’ultimo – già al centro di vicende opache come i rapporti di interesse con l’azienda ucraina Burisma – è destinatario di tre capi di accusa che riguardano, stando all’atto depositato presso la corte federale del Delaware, la detenzione di un revolver, il consumo di droghe e alcune false dichiarazioni.
Non solo. Hunter Biden è anche il perno di diverse indagini per reati fiscali e si trova attualmente sotto inchiesta per la violazione della legge sui lobbisti che operano per conto di entità straniere. Rec News ha scritto di questo ultimo aspetto ben tre anni fa, quando ha riportato in esclusiva il contenuto del rapporto Kamenar e ha svelato il progetto Truman e la Blue Star Stategies.
Una valanga che, nonostante il tentativo dei democratici americani di minimizzare, ha travolto e sta travolgendo i vertici del partito. Questa volta la cintura di contenimento dei media mainstream – che già tentano di fare di Hunter un martire e parlano di “mancanza di prove” – potrebbe non bastare. Intanto il presidente della Camera Kevin McCarthy ha autorizzato l’avvio del processo di impeachment ufficiale contro Joe Biden.
ESTERI
Bilaterale ricostruzione Ucraina | Cosa ha detto il primo ministro Shmyhal

Il discorso del primo ministro ucraino Denys Shmyhal, intervenuto al termine della sessione plenaria. Traduzione di Denys Shevchenko
Durante questa visita verranno firmati diversi memorandum e accordi tra l’Ucraina e l’Italia, che rafforzeranno le nostre relazioni e la cooperazione. In particolare, questo Memorandum tra il Ministero degli Affari Esteri ucraino e l’Agenzia per il Commercio Estero per l’attivazione di relazioni commerciali, il Memorandum per la protezione dell’ambiente, che ha sofferto molto in Ucraina a causa dell’aggressione russa. Poi il Memorandum sulla cooperazione nel settore industriale e il Memorandum tra le ferrovie ucraine e la società Hermek, specializzata nella diagnostica dei binari ferroviari. Il memorandum tra le associazioni agricole dei nostri Paesi, che contribuirà all’attuazione di moderni progetti agroalimentari durante la ripresa dell’Ucraina, nonché il memorandum tra la società VIBYLT e Ukrhydroenergo sulla cooperazione nella costruzione di centrali idroelettriche in Ucraina.
Saranno inoltre firmati memorandum tra l’Oblast di Kharkiv e la regione Emilia Romagna e tra l’Oblast di Kyiv e la Toscana. Questi sono anche memorandum importanti che dimostrano la cooperazione a livello delle nostre comunità. L’agenzia di credito all’esportazione dell’Italia è pronta a riprendere il lavoro con l’Ucraina ora. Anche questo è un segnale molto importante per il business italiano e per le aziende ucraine che hanno partner in Italia. Oltre alla linea di cinquecento milioni di euro, l’agenzia è pronta, secondo i nostri dati, a stanziare un altro miliardo di euro per sostenere il commercio e operazioni finanziarie, in particolare nel settore della sanità e delle infrastrutture. E questo è estremamente importante per l’Ucraina oggi.
Siamo grati per questo. L’istituto finanziario italiano di sviluppo SIMEST sosterrà gli investimenti delle imprese italiane, la ricostruzione dell’Ucraina attraverso gli strumenti dei crediti all’esportazione, finanziamenti agevolati e investimenti diretti in progetti di nuove produzioni in Ucraina nell’anno 2025. È un grande convegno, ma lo annuncerà la stessa presidente del Consiglio dei ministri. Tutti questi accordi creano un nuovo livello di partenariato e relazioni alleate tra Ucraina e Italia. Naturalmente, uno dei temi principali della nostra visita da discutere con i nostri partner italiani è la ricostruzione dell’Ucraina, che inizia già quest’anno.
Siamo uniti nella difesa e saremo uniti nella restaurazione. Nel 2023, l’Ucraina ha bisogno di oltre quattordici miliardi di dollari per una rapida ripresa. Questa è la quantità necessaria per soddisfare i bisogni più elementari delle persone, come un tetto sopra la testa, la luce, il caldo in inverno. Le nostre cinque priorità per quest’anno sono l’energia, l’edilizia abitativa, lo sminamento, i trasporti e le infrastrutture sociali critiche, nonché il ripristino dell’attività economica per le piccole e microimprese. Alle persone dovrebbe essere data l’opportunità di guadagnare denaro. Un numero enorme di posti di lavoro economici è andato perso. I paesi del G7 si stanno infatti unendo alla ripresa dell’Ucraina. E gli Stati Uniti hanno già stanziato 2,3 miliardi di dollari.
Naturalmente, ci aspettiamo un aiuto come quello dall’agenzia per un importo di un miliardo, che aiuterà l’Ucraina a ripristinare l’economia, a ripristinare le infrastrutture e ripristinare i bisogni umanitari e sociali di base della nostra gente. Ci aspettiamo inoltre che la conferenza italo-ucraino di oggi contribuisca al coinvolgimento attivo delle imprese italiane in progetti rilevanti. Li abbiamo preparati. Anche oggi siamo pronti a condurre un dialogo molto sostanziale con le imprese italiane su come il capitale aziendale possa essere coinvolto in progetti in Ucraina, e faremo del nostro meglio per facilitare questo. Invitiamo le imprese italiane a venire in Ucraina e realizzare progetti.
Separatamente ho ringraziato il Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché il governo italiano per aver costantemente sostenuto tutti i pacchetti di sanzioni dell’UE contro la Russia. Le sanzioni funzionano, dimostrano la loro efficacia. È importante non fermarsi a metà. Sono necessarie ulteriori restrizioni sanzionatorie, in particolare prezzi del petrolio, riduzione delle relazioni commerciali con la Russia, ritiro delle società europee dal mercato russo, sanzioni contro l’industria nucleare della Federazione Russa. E, naturalmente, ne abbiamo discusso anche con la signora Presidente del Consiglio dei ministri. Questo è il controllo delle sanzioni e delle cosiddette sanzioni ripetute e il rispetto delle restrizioni già introdotte. Abbiamo prestato particolare attenzione alle questioni dell’integrazione europea euro-atlantica dell’Ucraina, verso cui l’Italia, che ringraziamo, ha avuto un ruolo cardine.
ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
ESTERI
Putin annuncia la creazione di nuove agenzie di sicurezza in Ucraina

Si è tenuta ieri la riunione del Servizio di Sicurezza Federale russo cui ha partecipato, oltre al presidente della Federazione, anche il direttore dei servizi di sicurezza Alexander Bortnikov. Vladimir Putin, ripercorrendo quanto rimane della “operazione militare speciale” in Ucraina, ha annunciato la “creazione di agenzie di sicurezza nelle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle regioni di Zaporozhye e Kherson”. Annunciato anche un rafforzamento del contingente FSB nei territori di confine.
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