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Chi si è trovato (ben presto suo malgrado) nell’ambiente lo sa: Michetti, forse complice la tensione, ha cambiato pelle. O, forse, più semplicemente è sempre stato così: prossimo alla politica ma desideroso di apparire anti-politico per definizione. E più di uno ci è cascato. Una favola, quella del Michetti “civico”, un’illusione che si è infranta con i risultati elettorali e con il ballottaggio, quando le carte sono state scoperte e tante cose sono venute a galla. Tra il sostegno a candidati quasi di famiglia (è il caso del suo condomino candidato nella lista Rinascimento Sgarbi Cambiamo che – casualmente – potrebbe strappare un posto da consigliere comunale in caso di vittoria al ballottaggio) e il dialogo con associazioni discutibili, si frantuma il sogno della nuova Roma, di Roma Caput Mundi, dei cittadini prima di tutto. In questa fase, a venir prima sono le linee guida dettate dai partiti, e in caso di elezioni non potrà essere che peggio.

Così, tra giochi fatti, spartizione di poltrone, copioni già scritti, elezioni farsa e chiusura verso ogni forma di dialogo, l’ascendente del fantomatico nuovo che avanza è sempre più fievole. Un “no” secco verso determinate incoerenze è arrivato oggi dal segretario Nazionale di Rivoluzione Animalista Gabriella Caramanica, che ha ritirato il suo appoggio a Michetti per il ballottaggio. “Il candidato a sindaco Michetti – riferisce Caramanica – non ha ritenuto di inserire nel suo programma le iniziative di controllo del business illegale e dello spreco di denaro pubblico nel settore della lotta al randagismo e si è anzi rifiutato di incontrare i rappresentanti del nostro Partito, anche solo per acquisire precise informazioni in tal senso. Anzi, sono stati riscontrati contatti ed il “fumus” di accordi con alcune organizzazioni del terzo settore che hanno storicamente a che fare con il grande flusso di denaro pubblico che ruota intorno ai servizi di tutela degli animali, flusso su cui Rivoluzione Animalista avrebbe auspicato una serie di valutazioni e di accurati controlli”.

Ancora: “Per tale motivo, Rivoluzione Animalista, compagine politica storicamente interessata alla trasparenza e alle fattive iniziative di tutela degli animali più che al consenso dei grandi partiti e ad eventuali “poltrone”, in assenza di risposte chiare ha in queste ultime settimane rallentato suo malgrado la sua campagna elettorale e ora, relativamente al ballottaggio in corso, in accordo con tutta la dirigenza del Partito, ha deciso di ritirare formalmente il supporto al Candidato Michetti, comunicando tale decisione anche pubblicamente ai propri elettori e supporters. Riguardo la presenza del logo di Rivoluzione Animalista sul materiale propagandistico del partito con cui precedentemente era in coalizione, vale a dire la Lista Rinascimento-Cambiamo, si riserva di tutelarsi per far sì che il proprio simbolo non venga più associato nel prosieguo della campagna elettorale a tale schieramento“. Non è che l’inizio di una campagna elettorale per il ballottaggio che si annuncia frastagliata, complici la mancanza di trasparenza e la pioggia di ricorsi dei candidati al Comune e ai municipi che potrebbe invalidare l’intera tornata elettorale.

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Direttore e Founder di Rec News, Giornalista. Inizia a scrivere nel 2010 per la versione cartacea dell'attuale Quotidiano del Sud. Presso la testata ottiene l'abilitazione per iscriversi all'Albo nazionale dei giornalisti, che avviene nel 2013. Dal 2015 è giornalista praticante. Ha firmato diverse inchieste per quotidiani, siti e settimanali sulla sanità calabrese, sulle ambiguità dell'Ordine dei giornalisti, sul sistema Riace, sui rapporti tra imprenditoria e Vaticano, sulle malattie professionali e sulle correlazioni tra determinati fattori ambientali e l'incidenza di particolari patologie. Più di recente, sull'affare Coronavirus e su "Milano come Bibbiano". Tra gli intervistati Gunter Pauli, Vittorio Sgarbi, Armando Siri, Gianmarco Centinaio, Michela Marzano, Antonello Caporale, Vito Crimi, Daniela Santanché. Premio Comunical 2014. Autrice de "I padroni di Riace - Storie di un sistema che ha messo in crisi le casse dello Stato". Sito: www.zairabartucca.it

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Lazio, proposta di legge per rendere “abitabili” scantinati e garage

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Lazio, proposta di legge per rendere "abitabili" scantinati e garage | Rec News dir. Zaira Bartucca

In Regione Lazio si è tenuta negli scorsi giorni l’audizione della X Commissione consiliare permanente “Urbanistica, politiche abitative, rifiuti” sulla Proposta di Legge n.83 del 22 settembre 2023 sul “Recupero Vani e Locali Seminterrati”. In Commissione è intervenuto anche il presidente di Legambiente Roberto Scacchi.

“Questa proposta di legge – le parole dell’interessato – è sbagliata e pericolosissima per l’ambiente e la vivibilità: rendere abitabili, garage, cantine e seminterrati è l’opposto delle necessarie politiche di adattamento del territorio davanti ai mutamenti climatici. Siamo del tutto contrari a questa proposta, perché non guarda alla messa in sicurezza delle persone dal rischio idrogeologico e all’aumento evidentissimo dei fenomeni climatici estremi ma anche perché aumenterebbe il carico fognario, con buona pace della salute di fiumi, laghi e mare, così come il numero enorme di automobili a invadere lo spazio pubblico”.

“La norma – prosegue Scacchi – sarebbe addirittura attuabile su edifici dove in passato possono essere state proposte istanze di sanatoria edilizia, cioè su edilizia potenzialmente illegittima. Se si vuole proporre una norma che aiuti la rigenerazione urbana e anche il settore edilizio, ci sono milioni di metri cubi di edifici abbandonati dove poter agire non mettendo le persone a rischio sotto i piani stradali. Se si vuole contrastare il consumo di suolo si generi un percorso legislativo con il quale ridurre fortemente le previsioni cementificatorie dei Piani Regolatori comunali, non infilando persone, turisti, studenti o fasce deboli della popolazione a vivere negli scantinati”.

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TVA Roma, Legambiente: “Salvaguardare monumenti e salute pubblica”

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TVA Roma, Legambiente: "Salvaguardare monumenti e salute pubblica" | Rec News dir. Zaira Bartucca

Ieri in aula Giulio Cesare nell’Assemblea Capitolina c’è stata in ordine del giorno la “Situazione della Tramvia Termini-Vaticano-Aurelio”. Sull’argomento è intervenuta Legambiente, che si è rivolta ai consiglieri di Roma Capitale.

“Chiediamo al Campidoglio di spingere per la realizzazione del Tram TVA e di tutte le linee programmate – ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – perché il Tram ridisegna la città, è il mezzo moderno che migliora le capacità del trasporto con efficacia ed efficienza, in grado di creare un nuovo paesaggio anche nel centro storico, dove salvaguarda i monumenti e la salute pubblica, unendo la città, a misura di persone e ambiente”.

“Invitiamo l’Aula a un chiaro segnale – ha continuato Sacchi – perché non si perda neanche un secondo per l’avvio di questo grande cantiere. La TVA sarà un salto in avanti positivo per la cura del ferro che la stragrande maggioranza di romane e romani sostengono con forza”.

Avanti con questo grande progetto – conclude Scacchi – contro il quale si schierano soltanto pochi vecchi potentati comunicativi e politici anti-ambientalisti che fanno solo il gioco delle potenti lobby del fossile e della mobilità automobilistica privata”.

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Emergenza casa a Roma, Rocca: “Gualtieri sgomberi immobili occupati, basta connivenza con abusivismo”

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Emergenza casa a Roma, Rocca: "Gualtieri sgomberi immobili occupati, basta connivenza con abusivismo" | Rec News dir. Zaira Bartucca
Comunicato stampa

“Gli unici sgomberi che si stanno facendo riguardano immobili dell’Ater, quindi è la Regione che sta liberando le strutture di sua proprietà per ripristinare la legalità, mentre Roma Capitale non sta sgomberando immobili di proprietà di Roma Capitale: anzi, in molti casi tutela le occupazioni abusive, perché c’è connivenza con i movimenti per la casa e addirittura in alcuni edifici ci avete messo dentro i richiedenti asilo“. Così Federico Rocca, Presidente della Commissione controllo, garanzia e trasparenza in Campidoglio, ai microfoni di Radio Roma Television riaccende la polemica sulle occupazioni abusive nella capitale.

Ospite del programma “La Voce di Roma” condotto da Luca Bedini, il consigliere comunale di FdI ha attaccato il Presidente della Commissione Politiche abitative Yuri Trombetti (Pd) sulla gestione delle occupazioni, tornando anche sulla recente approvazione del provvedimento che attribuisce la residenza agli abusivi: “A Roma il problema dell’occupazione è trentennale – spiega Federico Rocca – ma la questione è che chi occupa, ovvero chi grida di più, sottrae un diritto a chi è in graduatoria e civilmente e in silenzio attende una casa popolare. Regione Lazio sta sgomberando gli immobili occupati abusivamente per ripristinare la legalità mentre non altrettanto sta facendo il Campidoglio: Gualtieri chieda lo sgombero degli immobili di Roma Capitale, ma è evidente che c’è un problema politico perché la sinistra è solidale con chi tutela le occupazioni abusive, c’è convivenza con i movimenti della casa. E dei 57 immobili Ater assegnati a sedi politiche, 21 sono del PD e di queste 19 risultano morose“.

Trombetti ha respinto gli attacchi politici e rivendicato il lavoro sin qui svolto dall’amministrazione comunale: “Abbiamo un tavolo composto da Comune, Prefettura e Ater che sta lavorando molto sugli sgomberi e, grazie al lavoro delle istituzioni e a un’azione coordinata e mirata, si stanno facendo sgomberi importanti che forse in passato non sono stati mai fatti. Tra l’altro al Dipartimento Patrimonio, su mio emendamento al piano casa, abbiamo approvato un tavolo che si è già riunito anche con la partecipazione della Regione, per definire con quali criteri fare gli sgomberi, perché diverse volte ci siamo trovati in situazioni drammatiche di difficoltà vera. Discorso diverso è la residenza: l’aver dato la residenza per permettere, anche a chi ha occupato una casa, di poter avere il medico di famiglia, la scuola e una serie di diritti, non inficia assolutamente sull’occupazione e non dà alcun diritto. Poi con l’Assessore regionale Pasquale Ciacciarelli stiamo portando avanti un grande lavoro per liberare insieme alla Regione via del Policlinico”.

Parole che però hanno riacceso la polemica con Federico Rocca davanti alle telecamere dell’emittente televisiva: “Il decreto Lupi del 2014, che vietava l’allaccio delle utenze agli occupanti abusivi, è uno strumento di deterrenza all’occupazione – ha attaccato il presidente della Commissione controllo, garanzia e trasparenza del Campidoglio -; se invece oggi a chi occupa viene consentito di allacciare le utenze, non solo le persone occupano ma da là non se ne andranno più. Voi avete reinterpretato il decreto Lupi laddove prevede che in casi di fragilità il Sindaco può disporre il riconoscimento della residenza, mettendo una casistica di situazioni di fragilità in cui praticamente ci rientrano tutti: addirittura ci avete messo – l’ho fatto presente al Prefetto e spero che intervenga – i richiedenti asilo che invece, per legge, dovrebbero stare nei centri messi a disposizione dallo Stato e attendere la risposta alla loro domanda, non occupare abusivamente una casa”.

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Lazio, se la fiera “eco green” la vince un inceneritore

L’associazione: “Trovata esilarante”

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Lazio, se la fiera "eco green" la vince un inceneritore | Rec News dir. Zaira Bartucca

L’associazione ambientalista Fare Verde ETS ODV ha espresso “forti perplessità” in merito alla premiazione ricevuta da Acea Ambiente per l’impianto di San Vittore del Lazio alla fiera eco-green sull’economia circolare Ecomondo 2023, anche in considerazione delle “numerose segnalazioni alla Commissione Europea e alla varie procure inerenti la scarsa sostenibilità dell’impianto e addirittura la presunta erronea classificazione ad “impianto a recupero energetico”.

“L’area dove è ubicato l’impianto – fanno sapere dall’associazione – è considerata area di risanamento per ciò che concerne i PM10. Lo stesso sembrerebbe non essere autorizzabile ad operazioni a recupero energetico e quindi assimilabile a “termovalorizzazione”, ma in maniera inverosimile risulta piuttosto essere un semplice inceneritore a terra.  Che un semplice inceneritore possa essere premiato ad una fiera “eco-green” – rimarcano gli interessati – è alquanto esilarante, soprattutto in considerazione del fatto che l’impianto è causa di un problema di doppio inquinamento, scaturito dal mancato utilizzo ogni anno di enormi quantitativi di energia termica che in Comuni ad alta densità di popolazione devono poi essere prodotti attraverso combustibili fossili, pellet, lega ecc., e di “triplo inquinamento” dovuto al fatto che la maggior parte dei rifiuti trattati provengano dal Comune Roma distante circa 150 km da San Vittore”.

“Circa 15.000 viaggi all”anno su appositi camion adibiti al trasporto di rifiuti conducono – concludono dall’associazione – a un’immissione in atmosfera di una quantità di anidride carbonica superiore a quella direttamente derivante dall’attività dell’inceneritore stesso. Senza alcun pregiudizio e convinti del fatto che gli organizzatori non potevano essere a conoscenza di quanto esposto, si invita gli stessi ad effettuare valutazioni più attente e conformi”.

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