
Scrutini bloccati e timori di brogli, è caos per le amministrative romane
A due giorni di distanza dal voto mancano i risultati definitivi per i candidati al Comune e per quelli municipali e aumentano i malumori tra chi è stato coinvolto in questa tornata elettorale e ora lamenta diverse “stranezze”
E’ attesa infinita per le elezioni amministrative romane. A due giorni di distanza dal voto mancano i risultati definitivi per i candidati al Comune e per quelli municipali e aumentano i malumori tra chi è stato coinvolto in questa tornata elettorale e ora lamenta diverse “stranezze”. Dopo gli episodi delle schede elettorali sbagliate, dell’interruzione delle votazioni in molte sezioni, della mancanza di scrutatori e presidenti di seggio, manca pure la quadra sui risultati. Se il ballottaggio tra il big del centrodestra e quello del centrosinistra con Calenda ago della bilancia era storia già scritta da mesi, a non tornare ora sono i numeri relativi alle candidature in Assemblea Capitolina e in alcuni municipi. Tanto che i risultati del ministero dell’Interno e dello stesso Comune sono congelati, rispettivamente, da oltre 24 e 12 ore.
Le elezioni romane dove davvero tutto è possibile e tutto è concesso – è il bilancio provvisorio – hanno permesso a perfetti signor nessuno che hanno rifiutato la campagna elettorale sul territorio di accumulare centinaia e in qualche caso migliaia di preferenze, lasciando inspiegabilmente a bocca (quasi) asciutta professionisti provenienti dal mondo dell’associazionismo, dello sport e dello spettacolo che hanno la possibilità di attingere a vasti bacini elettorali e – lamentano – si sono trovati inspiegabilmente con una manciata di voti.
C’è il candidato ai municipi che si è votato assieme alla moglie ma ha preso zero voti, c’è la madrina degli animali che vanta più di un decennio di impegno sul territorio ma ha strappato un risultato risicato, c’è il presidente di associazioni e gruppi sportivi con un “giro” di decine di migliaia di contatti che contava di aggiungere due zeri a quanto ha raccolto. Non casi isolati, ma un vero e proprio fenomeno elettorale (di cui si cercano le cause) che riguarda anche volti noti. Dove sono finiti i voti? Di chi è questa volta – se c’è stata – la “manina”? Questi i quesiti protagonisti di tanti discorsi e riunioni che si stanno susseguendo in queste ore nella Capitale, questi gli interrogativi già materia per le Procure. Sono infatti diversi i candidati che hanno annunciato ricorsi e che intendono tutelarsi di fronte a risultati che considerano sottostimati e “inverosimili”.
Il problema si è registrato soprattutto nelle liste emergenti, i cui dirigenti devono aver deciso di sfidare le leggi della statistica e della matematica. Schede cestinate “senza motivo”, lamentano alcuni osservatori oculari, trionfo di schede registrate come bianche o senza preferenza, schede consegnate in assenza del presidente di seggio, scrutatori che non conoscono le regole o non le vogliono applicare, rappresentanti di lista troppo zelanti. E’ il bilancio amaro dell’elezione che doveva cambiare il volto di Roma, ma che invece servirà – si teme – solo a cambiare vestito al vecchio che si fingerà nuovo, con civici già trasformati in politici navigati e meta-partiti che hanno cooptato e fagocitato i candidati eletti a priori, quelli che dovevano vincere a tutti i costi. Tutto, pur di non dare spazio a chi vuole cambiare qualcosa.
Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
LAZIO
Musica, animazione, dirette. L’estate dei romani e gli eventi da non perdere ad agosto e settembre

Porta di Roma Live è stato solo il primo degli appuntamenti estivi imperdibili promossi da Radio Roma, la prima radio tv della capitale che quest’anno è al suo quarantottesimo anno di attività. Dopo il successo della kermesse di luglio, ad agosto e poi a settembre si entra ancor più nel vivo dell’intrattenimento, del relax e della musica, con le voci degli speaker che accompagneranno i romani direttamente dal parco acquatico Hydromania.
Proprio l’acquapark di Casale Lumbroso quest’anno attende, per la stagione estiva, circa 300mila presenze. Ad avvicinarle un’offerta ampia e variegata, a cui ora si aggiungeranno le apprezzate voci di Radio Roma (iVanale, Brugia&Paciullo, Rush e tanti altri), che tutti i giorni dalle 10 alle 13 fino al 10 settembre coinvolgeranno i presenti e accompagneranno le loro giornate, rendendole indimenticabili.
Un tuffo, letteralmente, nel divertimento e nella freschezza. Le dirette si possono seguire su Radio Roma (FM 104 a Roma e nel Lazio) e su Radio Roma TV, canale 15 del digitale terrestre a Roma e nel Lazio), ma anche sul sito www.radioroma.it e sulle app collegate.
LAZIO
L’Italia è l’outlet d’Europa: il Colosseo sarà gestito dalla francese Socotec
Cosa farà la multinazionale a Roma e come potrebbe cambiare il volto della Capitale per Expo 2030

Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
LAZIO
Dopo le critiche ai termovalorizzatori, il secondo di Legambiente passa al Comune di Roma
L’associazione appena qualche giorno fa aveva criticato la volontà di Roberto Gualtieri di avviare una stagione tutt’altro che attenta all’ambiente nella Capitale. Oggi l’annuncio dell’ingresso nell’Ufficio “Clima” del gabinetto del sindaco

Edoardo Zanchini, già vicepresidente e membro della segreteria nazionale di Legambiente, è stato nominato direttore dell’Ufficio “Clima” del Comune di Roma, emanazione del Gabinetto del sindaco. L’associazione appena qualche settimana fa aveva criticato la volontà di Roberto Gualtieri di avviare una stagione tutt’altro che attenta all’ambiente nella Capitale, con la previsione della costruzione di nuovi termovalorizzatori. Quale sarà la posizione di Zanchini sull’argomento? Non si sa, e comunque a passaggio avvenuto le acque si sono calmate e il clima si annuncia più che disteso.
Legambiente ha già inviato il suo bigliettino virtuale di felicitazioni: “Auguri di buon lavoro per il nuovo prestigioso incarico. Roma ha bisogno della sua competenza ed esperienza”. I termovalorizzatori ora non sono più un problema: il baricentro si è già spostato sulla “diffusione degli impianti a fonti rinnovabili, gli interventi per l’efficientamento energetico degli edifici e i progetti di forestazione per contribuire a combattere la crisi climatica”: questi i punti indicati dal presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani assieme alla “decarbonizzazione”.
LAZIO
Termovalorizzatore a Roma, critica e delusa Legambiente
L’associazione guarda a nuove isole ecologiche e a biodigestori per l’organico: “Incentivare ciclo virtuoso e pulito, con i termovalorizzatori l’impatto ambientale non è nullo”

Dall’Aula Giulio Cesare e dal sindaco Gualtieri è stata manifestata oggi l’intenzione di realizzare a Roma un Termovalorizzatore da 600mila tonnellate annue di rifiuti. Durissima la reazione di Legambiente: “La costruzione di quello che sarebbe il secondo più grande Termovalorizzatore italiano nella Capitale è una scelta totalmente sbagliata, contraria alle politiche ambientaliste e ai principi di sviluppo ecosostenibile ed economia circolare”. Lo dichiarano Roberto Scacchi – presidente di Legambiente Lazio – e Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente. “Un progetto simile – proseguono – andrebbe in direzione esattamente contraria anche a percorsi virtuosi messi in campo da questa stessa amministrazione”.
“Secondo i dati Ispra – riporta Legambiente – la capitale ha una produzione di 1.700.000 tonnellate annue di rifiuti (con la sola eccezione del dato più basso del 2020 anno del lockdown), 600.000 tonnellate sarebbero quindi l’enorme residuo, se si arrivasse al 65% di raccolta differenziata e non oltre, obiettivo di legge che ogni comune avrebbe dovuto raggiungere entro il 2012, da 10 anni”.
“Il dimensionamento ipotizzato per questo impianto, – concludono i rappresentanti dell’associazione – condannerebbe addirittura Roma a non poter superare il 65% di differenziata, proprio per la necessità di alimentarlo di rifiuti: immaginare poi che un Termovalorizzatore del genere possa provocare un impatto ambientale sostanzialmente nullo come abbiamo letto, è chiaramente falso. Chiediamo al Campidoglio di tornare indietro e faremo tutto il necessario perché ciò avvenga. Bisogna invece spingere il porta a porta a tutte le utenze domestiche, puntare ad una differenziata altissima, alla tariffa puntuale, a nuove isole ecologiche e biodigestori per l’organico, dinamiche che sembravano essere parte delle scelte dell’amministrazione capitolina e che invece verrebbero spazzate via in un attimo dall’idea di costruire un enorme Termovalorizzatore”.
Le elezioni sono sempre state una farsa e la frode ha sempre trionfato, a cominciare dai plebisciti risorgimentali. Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 è un altro esempio famoso: la Monarchia aveva vinto.