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La vita riparte nell’ultimo singolo dei Boomdabash

Il gruppo pugliese fa il botto con una canzone caratterizzata dalla speranza del ritorno a una vita normale

La vita riparte nell'ultimo singolo dei Boomdabash | RN dir. Zaira Bartucca

Le stazioni affollate, le folle oceaniche dei concerti live, i bambini che giocano spensierati, il contatto con i propri cari senza rischiare punizioni orwelliane. Sono tutte cose che continuano a mancare, e che si possono rivivere tutte ascoltando Don’t worry dei Boomdabash. Una canzone di speranza che in questo momento può essere interpretata come una canzone di denuncia, dove la vita riparte ed esplode con tutta la sua forza, con quella normalità fatta di tante piccole cose semplici ma concrete (non mediate dalla distanza a tutti i costi) che qualcuno vorrebbe cancellare.

Enigmatico il video, che propone le immagini di una bambina al chiuso in solitudine che sembra rimpiangere i momenti di svago con gli amici.

Quando tutta questa sabbia finirà
Il sole esploderà come tutte le stelle
(Don’t worry, don’t worry)

Vorrei squarciare questo velo bianco del cielo
Per vedere il cielo come appare davvero
(Don’t worry, don’t worry)

E sconfiggere i mostri
E sussurrarti piano all’orecchio
(Don’t worry, don’t worry)

Una nonna che fa il bucato
Davanti a una bambina che mangia il gelato
Un ragazzo che guarda il gol della serie B

Per me la speranza c’è ancora
Per me la speranza è questa
Sono gli arrivi in aeroporto
I pianti che si fanno a dirotto

Confusi tra tristezza e gioia
Confusi tra tristezza e gioia
(don’t worry)
(Don’t worry, don’t worry)

Guarda quanti bimbi a giocare giù in piazza
Con gli zainetti hanno fatto una porta
Fanno casino, una vecchia s’incazza
Ma son ragazzi e quindi li sopporta

Sotto un palco vedo un mare di persone che
Tutte insieme fanno un coro dedicato a te
Cantando a squarciagola una canzone d’amore (d’amore)
Che ti accompagni lungo tutto il viaggio
Quando sarà finito anche il coraggio

Che faccia luce quando è sera
Per chi c’è stato e per chi non c’era
Per chi è stato sincero
Per chi ci ha sempre creduto
Per chi ha soltanto promesso
E non ha mai mantenuto
(Don’t worry)
(Don’t worry, don’t worry)

Mentre ricorri il treno che parte
Del mio cuore hai preso una parte in più
Se ti allontani sento che batte più forte
Ogni istante una melodia suona per te
Soltanto per te

(Coro) Alle galassie irraggiungibili
Alla fermata del tram
(Don’t worry, don’t worry)
Dagli abissi del pacifico
A questo bar
(Don’t worry, don’t worry)
Tra mille voci che ora cantano
A questa qua
(Don’t worry, don’t worry)

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Chi è Sarafine, la quota alternativa che ha alzato il livello di X Factor

Chi è Sarafine, la quota alternativa che ha alzato il livello di X Factor | Rec News dir. Zaira Bartucca

Diciamocelo subito: in un programma cento per cento commerciale che ha come unico guizzo le esternazioni di Morgan, ascoltare Sarafine – al secolo Sara Sorrenti – è abbastanza spiazzante. C’è chi l’ha definita la “quota stile” di questa edizione di X Factor, ma rappresenta, in realtà, forse quella quota alternativa di cui c’era assoluta necessità. Calabrese di Vibo Valentia, producer, cantante di tutto rispetto e 34enne: Sarafine fino a questo momento ha catturato il pubblico con una rivisitazione di un’aria della Carmen di Bizet, con un gradevole stravolgimento di “Get up stand up” di Bob Marley per la serata dedicata alle canzoni ribelli e con un arrangiamento geniale di “Eleanor Rigby” dei Beatles (in basso).

Un’esplosione di energia, qualità e creatività che ha ancora più valore se si fa qualche paragone. Perché ne corre di differenza tra lei e l’umore plumbeo di Gaetano De Caro – eliminato nell’ultima puntata – tra la sua volontà di dare nuova vita anche a canzoni trite e ritrite e gli acuti tutt’altro che piacevoli degli Stunt Pilots e, ovviamente, tra la sua voce e i miagolii sconnessi di Settembre.

Non è esagerato dire che Sarafine dopo il mancato recupero di Anna Castiglia (che aveva acceso le speranze di chi non vuole sentire solo roba commerciale) è riuscita ad alzare il livello medio di X Factor. Certo, ci sono ancora in gara gli Astromare, Il Solito Dandy e il lanciatissimo Matteo Alieno che in fatto di ascolti mensili ha surclassato – a sorpresa – tutti, ma i motivi per scommettere sulla vittoria di questo giovane talento meridionale ci sono tutti.

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Karting Academy Trophy, chi è il giovane talento che rappresenterà l’Italia

Tutto pronto per l’evento Motorsport che ogni anno seleziona le promesse sportive di diverse nazioni

Karting Academy Trophy, chi è il giovane talento che rappresenterà l'Italia | Rec News direttore Zaira Bartucca
Comunicato stampa

Tutto pronto per l’undicesima edizione del CIK-FIA Karting Academy Trophy, l’evento Motorsport che ogni anno seleziona le promesse sportive provenienti da diverse Nazioni per una sfida su tre eventi, alla scoperta di nuovi talenti da proiettare tra le nuove stelle dell’automobilismo. Il 2021 sarà l’anno di Riccardo Ianniello, il giovanissimo pilota di Grottaferrata, Roma, che dopo una stagione in cui si è aggiudicato tra i più importanti titoli in palio, è stato designato da ACI Sport Karting per rappresentare il tricolore italiano nell’importante evento internazionale di Karting. Ianniello, pilota di punta del Team KGT Motorsport di Stefano Tredicine, è stato designato “Campione Internazionale” sul Circuito internazionale di Franciacorta nella categoria Junior RoK, oltre ad aver vinto il Campionato italiano Aci-Karting Rok e il Campionato italiano Rok.

Ianniello scenderà in pista per il primo Round il prossimo 29 Aprile 2021, sul circuito Adria International Raceway; il pilota romano incontrerà altri 51 talenti provenienti da altrettante nazioni. Il Trofeo toccherà poi il Circuito tedesco di Wackersdorf, il 17 giugno, e quello svedese di Kristianstad per il terzo round finale, il 2 settembre. La scelta della divisione Karting dell’ACI rappresenta per Riccardo una grande opportunità, il coronamento di una stagione portata avanti con l’esperienza acquisita in cinque anni di testa a testa sulla linea del traguardo.

Ianniello avrà la possibilità di avvicinarsi al suo sogno di diventare un pilota professionista, per ora in go-kart. Il CIK-FIA Karting Academy Trophy, in questi 10 anni, ha lanciato piloti come Charles Leclerc, George Russell ed Esteban Ocon. CIK-FIA Karting Academy Trophy è una formula che offre la massima garanzia in termini di uguaglianza sportiva. Telaio, motori e pneumatici sono identici per ogni partecipante, che estrae a sorte la propria attrezzatura. I motori vengono cambiati regolarmente durante ogni evento. tra le poche regolazioni permesse dal regolamento, solo quella del telaio.

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Quando c’era il calore dei tifosi. Un format racconterà le storie dei principali stadi italiani

Dall’Olimpico al San Siro, dall’Ara al Marassi, venti puntate dedicate ai luoghi del calcio che hanno fatto la storia, alle partite celebri e ai momenti più emozionanti

Quando c'era il calore dei tifosi. Un format racconterà le storie dei principali stadi italiani | Rec News direttore Zaira Bartucca
Comunicato stampa

Nuova produzione Alma Tv, con un format di venti puntate, nelle quali Alberto De Chiara ed Enzo Bucchioni raccontano il prestigio e le storie dei principali stadi italiani. “Un amore di stadio” debutta l’8 Marzo 2021. Le puntate saranno visibili dal lunedì al venerdi alle 20.30. Replica dal 9 Marzo alle 08.30. Il racconto percorre le origini, gli eventi sportivi, le emozioni e le grandi pagine del calcio vissute negli storici impianti, da Milano San Siro al Friuli di Udine, passando da Genova Marassi, l’Olimpico di Roma, il Dall’Ara a Bologna, il Sant’Elia di Cagliari ed il Bentegodi di Verona, tra gli altri. 24 minuti di produzione ricchi di immagini inedite, cenni storici, aneddoti, direttamente dalle voci di chi ha vissuto gli stadi da giocatore di serie A, con tanto di testimonianze giornalistiche. Si ripercorreranno le partite celebri, gli episodi rimasti negli annali del calcio, si passeranno in rassegna i campioni e gli allenatori del calcio che hanno impresso nella memoria dei tifosi alcune delle più belle pagine del calcio italiano.  

“Sarà appassionante raccontare il confronto tra Parma e Milan nella Supercoppa Europea del 1993 – ammette Alberto Di Chiara – quando al Tardini, Papin trafisse la rete dei ducali, che tornarono a San Siro per ribaltare il pronostico, conquistando una memorabile vittoria degli undici di Nevio Scala” . “Un viaggio affascinante – rivela Enzo Bucchioni – se si pensa ai confronti tra Sampdoria e Genoa a Marassi, che ha sempre visto emozioni fortissime nei derby, oppure per il Diego Armando Maradona di Napoli, che è stata la casa del grande numero 10 argentino, che proprio in Italia ha compiuto gesta sportive straordinarie”.

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“Destinations”, nuovo singolo per i Medusa’s Spite

Nuovo traguardo per la band romana fondata dai fratelli Stefano e Paolo Daniele. Il brano mixato a Londra agli Abbey Road Studios da Paul Pritchard

"Destinations", nuovo singolo per i Medusa's Spite | Rec News dir. Zaira Bartucca

“Destinations”, il nuovo singolo della band electro-pop Medusa’s Spite è fuori. Negli anni 2000 la band con Someone by my side raggiunse il successo di ascolti su radio e tv portando nei grandi media un suono assolutamente innovativo. Ad oggi Destinations in una sola settimana ha superato i 21mila streaming su Spotify. Un successo di ascolti che si sta rafforzando di ora in ora. Il brano scritto da Stefano Daniele e arrangiato insieme al fratello Paolo – co-fondatore della band e responsabile delle parti elettroniche – è stato mixato a Londra agli Abbey Road Studios da Paul Pritchard e, come per tutti gli album della band, si è avvalso della post produzione e mastering al The Exchange di Mike Marsh titolare di una nomination agli ultimi Grammy.

Produzione “Onirica”

Il video ha visto la direzione artistica dei Medusa’s Spite ed è stato montato da Alessio Borgonuovo. La produzione è di Onirica, etichetta e casa di produzione fondata dai fratelli Daniele, caratterizzata da sempre per il taglio  onirico delle sue produzioni suggestioni. Onirica con i video di Will Hunting e Soon ha vinto diversi premi tra i quali la miglior regia al PIVI (MEI di Faenza), Premio Italiano Videoclip Indipendente assegnato a Simone Pellegrini come miglior regia.

Le registrazioni tra Roma e Liverpool e la masterizzazione a Londra

I Medusa’s Spite nascono nel 1996 e iniziano una ricerca approfondita nel campo della musica elettronica muovendosi verso un misto di generi diversi come electro, techno e hardcore. Floating Around, il loro primo album, prende forma tra il 1997 e il 1998 (vanta 36.000 copie vendute tra Italia, Germania, Austria e Svizzera). Dopo Floating Around, la band ha prodotto i due album Morning Doors e Morning Doors (The Glass Path), un concept di due cd dove li troviamo anche come produttori esecutivi. L’intero lavoro è stato registrato e mixato tra Roma (Spite room) e Liverpool (Parr street studios) e masterizzato a Londra presso “The Exchange”, lo stesso luogo in cui il suono di Floating around ha ottenuto il suo colore definitivo.

Brani scelti come colonna sonora di serie, film e programmi tv

Life in the year 2001, Will hunting, Soon e Cat Black D sono i video diretti da Simone Pellegrini con cui la band continua a collaborare attualmente. “Soon” in particolare ha ottenuto 4 nomination e il premio per la migliore regia al MEI 2008 – Independent Italian Video Awards. La musica della band è stata usata più volte come colonna sonora per programmi TV, serie e film. Destinations si pone come primo di una serie di singoli che verranno raccolti nel progetto aperto Polaris. Il single prodotto dalla band viene mixato negli Abbey Road Studios da Paul Pritchard e masterizzato a Exmouth al The Exchange sempre da Mike Marsh. Onirica è la label dietro la produzione sonora e video dai fratelli Stefano e Paolo Daniele, fondatori del gruppo.

Una nuova fase per la band

I Medusa’s Spite attualmente sono formati da Stefano Daniele, Paolo Daniele (nucleo fondatore) insieme ad Axel Donnini e Guido Cascone. “Usciti dagli Abbey Road Studios di Londra avevamo la percezione di aver realizzato un grande single. Destionations riesce ad emozionare e a contagiare chi lo ascolta. Siamo più maturi nella gestione dei suoni, nelle strutture dei brani e nel dare profondità alle nostre atmosfere.” dice Stef, frontman del gruppo.

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