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ECONOMIA

Inflazione alle stelle, cresce il costo dei generi di prima necessità

Rincari a +6,7%, quasi ai livelli del 1986. Nuova mazzata per le famiglie a medio e basso reddito: crescono i prezzi dei beni alimentari, quelli per la cura della persona e della casa e quelli ad alta frequenza d’acquisto

Inflazione alle stelle, cresce il costo dei generi di prima necessità | Rec News dir. Zaira Bartucca

Continuano ad aumentare i prezzi del “carrello della spesa”, calcolato in base alle stime del paniere sui beni di maggiore consumo e di prima necessità. Rincari che arrivano a +6,7%, come non accadeva dal 1986, quando i prezzi avevano toccato il +7,2%. Nuova mazzata per le famiglie a medio e basso reddito: crescono i prezzi dei beni alimentari, quelli per la cura della persona e della casa e quelli ad alta frequenza d’acquisto. Collassa il settore dei freschi ma anche quello degli alimentari lavorati (+6,6%). E’ quanto rende noto l’ISTAT contestualmente alla pubblicazione dei dati relativi all’inflazione di maggio 2022.

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Assegno inclusione, sms Inps a 360mila famiglie: domande dal 1° luglio

Assegno inclusione, sms Inps a 360mila famiglie: domande dal 1° luglio

(Adnkronos) – Circa 360 mila nuclei familiari che percepiscono l’Assegno di inclusione (Adi) stanno ricevendo in queste ore un sms firmato Inps: “Hai percepito le 18 mensilità di Adi. Per riprendere a ricevere la prestazione potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese”. Lo spiega Rocco Lauria, direttore centrale Inclusione dell’Istituto intervenendo alla trasmissione Uno Mattina: “La legge prevede che la prestazione duri 18 mesi; dopo un mese di sospensione si può ripresentare la richiesta”. Le nuove domande potranno essere inoltrate da martedì 1 luglio tramite il portale www.inps.it (accesso con Spid, Cie o Cns) oppure rivolgendosi a patronati e CAF. I pagamenti ripartiranno da agosto.  

“La misura è finanziata anche per tutte le domande di rinnovo, non c’è alcun problema di coperture”, assicura Rocco Lauria parlando del rinnovo dell’Assegno di inclusione. La prestazione, partita a gennaio 2024, si ferma dopo 18 mesi e riprende – su domanda – con un nuovo ciclo di 12 mesi; seguiranno ulteriori stop tecnici di un mese ad ogni scadenza annuale. “Vogliamo evitare ritardi: per questo stiamo inviando sms, potenziando la comunicazione sui social, sul sito Inps e tramite i media”, aggiunge il manager. 

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sta predisponendo, in via eccezionale, un contributo straordinario relativo all’Assegno di inclusione per l’anno 2025, allo scopo di rafforzare gli interventi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Lo stanziamento, tuttora in fase di definizione tecnica, si affiancherà ai cicli ordinari dell’Adi, garantendo un sostegno addizionale ai nuclei familiari più fragili. L’Inps assicura ‘piena collaborazione e supporto operativo’ al Ministro per l’attuazione della misura. 

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Porti, AdSP Mtcs: in primo trimestre movimentate 2,94 milioni di tonnellate

Porti, AdSP Mtcs: in primo trimestre movimentate 2,94 milioni di tonnellate

(Adnkronos) – I dati statistici del primo trimestre 2025, con un totale di 2.936.430 tonnellate movimentate, evidenziano un lieve calo (-1,9%) del traffico commerciale complessivo del network dei Porti di Roma e del Lazio rispetto al primo trimestre del 2024. Calo fondamentalmente dovuto alla significativa flessione dei prodotti raffinati (jet fuel) in arrivo al porto di Fiumicino. “I dati del primo trimestre del 2025 – commenta il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino – confermano che il sistema portuale laziale continua la sua fase di crescita che diventerà ancora più evidente grazie al completamento delle infrastrutture che stiamo realizzando e che renderanno i nostri scali ancora più competitivi. Per il momento, è già importante la grande ripresa, dopo una lunga fase di stallo legata essenzialmente a fattori esogeni, di uno degli asset trainanti per il porto di Civitavecchia, ovvero il settore dell’automotive”.  

Entrando nello specifico dei dati di traffico, il porto di Civitavecchia chiude il primo trimestre dell’anno in corso con un +2,4% e un traffico complessivo di 1.778.713 tonnellate. In aumento del 2,1% anche il numero complessivo di accosti che passa da 438 a 447. Si rileva un incremento delle rinfuse liquide (essenzialmente prodotti raffinati) dell’11,1% (+23.742 tonnellate) per un totale di 237.095 tonnellate movimentate, mentre le rinfuse solide diminuiscono del 10,9% (-25.910) con movimentazione pari a 210.867 tonnellate. Tra queste ultime, continua a pesare il progressivo azzeramento del carbone legato alla centrale di Torrevaldaliga Nord (-97,1%, -65.787 tonnellate) per un totale di 1.997 tonnellate movimentate, mentre crescono del 56% i prodotti metallurgici (+62.132) per un totale di 173.049 tonnellate e del 52,9% le “altre rinfuse solide” (+4.264 tonnellate) per un totale di 12.317 tonnellate. In aumento del 34,2% (+7.114) i contenitori T.E.U per un totale di 27.943, con un significativo incremento di quelli pieni (17.660 TEU, +39,7%).  

Per quanto riguarda i dati relativi al traffico passeggeri, ancora in aumento il traffico crocieristico (+0,7%) per un totale di 253.920 crocieristi e 62 accosti. In diminuzione, invece, del 7,8% il traffico di linea per un totale di 144.821 passeggeri. In aumento anche il traffico di automezzi che registra un totale di 152.308 e un +14,1% (+18.837). Tra questi ultimi si evidenzia la significativa crescita della sottocategoria “autovetture in polizza” (+53,8%; +18.167) per un totale di 51.964 autovetture movimentate mentre cresce di uno 0,6% quella “autopasseggeri” imbarcati/sbarcati per un totale di 37.967. 

Per quanto concerne gli altri due porti del network laziale, i primi tre mesi del 2025 fanno registrare un aumento del traffico complessivo, rispetto allo stesso periodo del 2024, nel porto di Gaeta il cui traffico totale risulta di 467.301 tonnellate movimentate con un incremento pari al 9,9%, dovuto essenzialmente alla crescita delle merci solide (+36,5%). In significativo aumento, del 43,9% il numero degli accosti. 

Nel porto di Fiumicino, il totale delle merci è pari a 690.416 tonnellate (- 17,1%) rappresentato dai prodotti raffinati (jet fuel) che servono il vicino aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci. 

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Istat, la stima: scende fiducia dei consumatori, sale quella delle imprese

Istat, la stima: scende fiducia dei consumatori, sale quella delle imprese

(Adnkronos) – A giugno 2025 scende la fiducia dei consumatori, ma sale quella delle imprese. A stimarlo è l’Istat negli ultimi dati del mese. 

L’Istituto stima quindi una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 96,5 a 96,1). Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in peggioramento eccetto i giudizi e le attese sulla situazione economica generale e le attese sulla disoccupazione.  

I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti evidenziano variazioni eterogenee: il clima economico aumenta da 97,5 a 99,6; il clima futuro rimane stabile a 93,7, mentre il clima personale e quello corrente diminuiscono, rispettivamente, da 96,1 a 94,8 e da 98,6 a 97,9. 

L’Istat stima che l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 93,1 a 93,9. Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia migliora in tutti i settori ad eccezione del commercio al dettaglio. In particolare, l’indice di fiducia sale nel comparto manifatturiero (da 86,6 a 87,3), nei servizi di mercato (da 94,5 a 95,6) e nelle costruzioni (da 102,1 a 103,4). Viceversa, il commercio al dettaglio registra un calo (da 102,8 a 101,9) per effetto del deterioramento dell’indice nella grande distribuzione. 

Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura calano i giudizi sugli ordini mentre migliorano le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in decumulo. Nel comparto delle costruzioni il miglioramento delle attese sull’occupazione si abbina ad una stabilità dei giudizi sugli ordini.  

Nei servizi di mercato si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari; le attese sugli ordini rimangono sostanzialmente invariate. Tra i settori coperti dall’indagine, i servizi di trasporto e magazzinaggio mostrano l’aumento più marcato mentre i servizi turistici una riduzione. Con riferimento al commercio al dettaglio, si stima una dinamica positiva per i giudizi sulle vendite, mentre le relative attese sono in diminuzione, influenzate dal forte ribasso di tale componente nella grande distribuzione. Quanto alle scorte, sono giudicate in lieve flessione. 

A giugno 2025, l’indice di fiducia delle imprese cresce quindi per il secondo mese consecutivo. L’aumento si estende a tutti i settori salvo quello del commercio al dettaglio. Specificamente, le componenti prospettiche guidano il miglioramento nell’industria, contrariamente a quanto avviene nel settore dei servizi, il commento dell’Istat.  

La fiducia dei consumatori torna a calare dopo la crescita dello scorso mese, sintetizzando un peggioramento di tutte le variabili che compongono l’indicatore ad eccezione dei giudizi e delle aspettative sulla situazione economica del Paese e delle attese sulla disoccupazione. 

 

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Made in Italy: convivialità ed emozioni autentiche da condividere al centro della nuova campagna

Made in Italy: convivialità ed emozioni autentiche da condividere al centro della nuova campagna

Simbolo di condivisione per gli italiani, da oltre 100 anni, la stella di Negroni e il suo jingle ‘Le stelle sono tante, milioni di milioni…’ si confermano icone senza tempo nell’immaginario collettivo. Ed è proprio la condivisione di momenti di qualità, che il marchio pone al centro della propria campagna di comunicazione, diretta da Paolo Genovese, regista di Perfetti sconosciuti e Follemente, e firmata dall’agenzia Armando Testa. Il nuovo posizionamento di Negroni, dunque, vuole rinforzare il proprio legame con le persone e portare al centro della narrazione la quotidianità e le emozioni autentiche da condividere.

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