
Ecomafie, Legambiente presenta i dati del 2020
Numeri sconfortanti nella Capitale, sia per quanto riguarda gli abusi edilizi che per lo smaltimento dei rifiuti
Rapporto Ecomafia 2020. Lazio sempre 5° Regione per illegalità ambientali: nel 2019 sono 2.692 gli ecoreati accertati, 7,3 al giorno e in aumento rispetto all’anno precedente. 3° Regione per reati nel ciclo dei Rifiuti e 4° per Cemento illegale. Numeri sconfortanti sia per gli abusi edilizi che per lo smaltimento illecito di rifiuti, soprattutto a Roma dove a causa della situazione catastrofica nella Capitale, le ecomafie trovano praterie dove agire indisturbate, devastando l’ambiente. Su questo si è soffermata Legambiente, che ha presentato il Rapporto Ecomafia 2020 con i numeri dell’illeciti ambientali, raccogliendo insieme i dati delle forze dell’ordine impiegate nel territorio. Nel Lazio sono stati accertati nel 2019 ben 2.692 ecoreati; 2.802 le persone denunciate, 47 gli arresti e 974 sequestri: con questi numeri la regione continua a rimanere nella 5° per numero di reati ambientali, solo dopo le regioni a tradizionale presenza mafiosa.
Va ancor peggio guardando il numero di illeciti nello smaltimento dei rifiuti: con 716 reati il Lazio sale alla 3° posizione assoluta tra le regioni; sono 894 le persone denunciate, 365 i sequestri e ben 42 gli arresti, numero più alto d’Italia. Pesa su questo enorme numero i 297 reati commessi nella Città metropolitana di Roma, 3° dopo le provincie di Napoli e Cosenza, e i 224 a Latina che è 8° in assoluto. Male anche la situazione legata ai reati di abusivismo edilizio e con 948 reati il Lazio è al 4° posto tre le regioni, 795 le denunce, 18 arresti e 123 sequestri. In questo caso è la provincia di Latina la peggiore con 427 reati che ne fanno la 5 peggiore d’Italia, al 7° posto quella di Roma con 339 illeciti.

“È veramente sconfortante il numero di illegalità ambientali che continuano ad esserci nel nostro territorio – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – in particolare per quanto riguarda l’abusivismo edilizio a Roma, Latina e nelle rispettive provincie. Ancor più grave è la situazione dei reati di smaltimento illecito dei rifiuti, soprattutto a Roma e provincia dove i numeri sono in peggioramento e dove pesa come un macigno la situazione catastrofica del ciclo dei rifiuti della Capitale: qui l’amministrazione non costruisce politiche adeguate alla gestione corretta dei rifiuti e le ecomafie trovano praterie dove poter agire indisturbate, arricchendosi con lo smaltimento illecito e devastando l’ambiente, basti pensare al numero impressionante di discariche abusive di cui purtroppo è cosparso il territorio.
Nota positiva è la grande azione delle forze dell’ordine che emerge dal numero di arresti legati al ciclo illegale dei rifiuti, il più altro tra le Regioni; ringraziando tutti i corpi che combattono la criminalità ambientale, mettiamo a disposizione tutta la nostra associazione per aiutare in questa grande battaglia, così come lo facciamo nei confronti della Regione alla quale chiediamo di aggredire maggiormente il tema, ricostituendo l’osservatorio Ambiente e Legalità”.
ATTUALITA'
Miele adulterato, “bloccare le frodi, più controlli sulle importazioni”

“L’apicoltura è un’attività fondamentale non solo per il ruolo che riveste nel mercato agroalimentare europeo, ma soprattutto per la funzione vitale che esercita a difesa della biodiversità. Per questo, è necessario potenziare i controlli sulle importazioni e aggiornare subito l’elenco dei metodi di laboratorio per individuare e bloccare le frodi”. È quanto dichiara l’europarlamentare Francesca Peppucci a seguito della sottoscrizione dell’atto con cui il Parlamento europeo interroga la Commissione sulle azioni da intraprendere contro il miele adulterato.
“I più recenti risultati dell’azione coordinata dell’UE mostrano, infatti, che il 46% dei campioni di miele importati sembra essere adulterato e non conforme alle disposizioni della direttiva sul miele 2001/110/CE e che tale adulterazione sembra avvenire attraverso l’aggiunta di sciroppi di zucchero, additivi e coloranti, con l’obiettivo di ridurre il prezzo e di mascherare la vera origine geografica del nettare, falsificando le informazioni sulla tracciabilità”, dice ancora l’interessata.
“Una pratica di concorrenza sleale che mette a rischio il settore apistico europeo, italiano e umbro, compromettendo il lavoro prezioso di tanti apicoltori. Sono convinta che il nome dell’Italia o di qualsiasi altro Stato membro, debba essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale, specificando in etichetta ‘miscela di mieli originari della Ue’ nel caso in cui il prodotto provenga da più Paesi dell’Unione”, conclude Peppucci.
ATTUALITA'
Tribunale unico dei Brevetti, la sede distaccata in una città italiana
L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei

Una sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) è stata istituita a Milano. L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei. L’intesa, negoziata per l’Italia dai ministeri degli Esteri e della Giustizia, sarà sottoposta a formalizzazione nel corso della prossima riunione del Comitato Amministrativo. La sezione milanese giudicherà su contenziosi che riguardano brevetti unitari provenienti da tutti i Paesi europei che fanno parte del TUB.
A seguito dell’uscita del Regno Unito dalla UE e dall’Accordo che istituisce l’organismo, è emersa la questione se si dovesse ricollocare ad altra sede quella prevista a Londra, che si affiancava alla sede centrale di Parigi e quella distaccata a Monaco di Baviera. In queste settimane il governo sta completando le procedure giuridiche e operative perché la sede sia operativa in un anno, riferiscono fonti istituzionali.
ATTUALITA'
La Germania dice addio al nucleare: “Pericoloso”. L’Italia invece ci si butta dentro

Il 15 aprile per la Germania è stata la data dell’addio al nucleare. Lo Stato europeo, simbolicamente entro la mezzanotte scoccata, ha chiuso Isar 2, Emsland e Neckarwestheim 2, ormai spettri industriali di un qualcosa che è ritenuto pericoloso per l’uomo e per l’ambiente. Dopo il noto disastro di Fukushima del 2011, l’allora cancelliere Angela Merkel – forse facendo la scelta più lungimirante della sua lunga e criticata carriera politica – ha deciso di avviare l’iter che porta oggi a mettere un paletto importante per la Germania, che ha deciso di puntare tutto sull’energia pulita e sull’eolico in particolare.
“I rischi associati all’energia nucleare sono decisamente incontrollabili”, ha dichiarato a questo proposito il ministro dell’Ambiente, Steffi Lemke. Non la pensa così il governo Meloni, che di recente ha offerto sostegno al governo Macron per l’inserimento del nucleare tra le “energie pulite”. Una presa in giro di tenore europeista che spiana la strada a un ambientalismo decisamente ipocrita e pericoloso: le scorie radioattive necessitano di essere smaltite e non esiste un nucleare che non le produca. Possono volerci anche migliaia di anni, mentre assieme alla produzione di energia cresce l’incidenza di patologie dovute a fattori ambientali.
ATTUALITA'
Educare alla pace e al dialogo. Il contest
L’iniziativa destinata agli studenti delle scuole primarie e secondarie

La Fondazione Fratelli tutti di concerto con il ministero dell’Istruzione promuove il “Contest della Fraternità” destinato alle scuole primarie e secondarie. Agli istituti che quest’anno hanno aderito è stato proposto di realizzare percorsi di approfondimento e studio, fatti di incontri, letture, visioni di film e documentari e dibattiti in classe dedicati al tema della fraternità. Gli studenti sono stati invitati a realizzare elaborati di vario tipo per rappresentare il tema della fraternità: creazioni grafiche, video, disegni, testi in prosa o poetici, ricerche, considerazioni, manufatti, ecc.
Una giuria composta da rappresentanti del MIM e dell’organizzazione del meeting sceglierà dai 20 ai 30 lavori. I rappresentanti delle scuole selezionate si riuniranno la mattina dell’evento a Roma e voteranno l’opera più rappresentativa. Lo studente vincitore sarà invitato a presentare il proprio elaborato nel corso della manifestazione, in Piazza San Pietro.