
La mossa dell’Elefante: il colpo di Stato 2.0 ordito dai dem e la trappola dei repubblicani
Intelligence e NSA avrebbero monitorato per anni le conversazioni dei democratici. Mail, telefonate, chat, informazioni operative: nelle mani di Trump ora sembra esserci davvero tutto. Trapela una sorta di colpo di Stato 2.0, contro cui i repubblicani avrebbero agito in anticipo con una trappola degna di una spy-story
Nulla sarebbe casuale nel post elezioni americane, nemmeno le attese e quella che solo in apparenza è la caduta del presidente in carica. Trump, del resto, aveva già largamente anticipato fin dalle scorse settimane i brogli elettorali e quella che ha annunciato essere la “truffa” dei dem basata sul voto per posta. Il motivo della sua sicurezza è presto detto: Intelligence e NSA avrebbero monitorato per anni le conversazioni dei democratici. Mail, telefonate, chat, informazioni prettamente operative: nelle mani di Trump e dei vertici della Sicurezza nazionale americana ora sembra esserci davvero tutto, e il malloppo va ben al di là dell’ultima tornata delle presidenziali.
Il sistema che trapela in questo caso è quello che riguarda una sorta di colpo di Stato 2.0., ordito nei minimi dettagli ma con vistose lacune e scivoloni, come quelli che varie volte hanno tradito pubblicamente Biden e Pelosi, tanto che quest’ultima ha dato per scontato – molto prima del 3 novembre – l’elezione del candidato democratico, sventolando un fantomatico insediamento per il 20 gennaio.
Una sicurezza motivata proprio dal sistema che sarebbe stato messo in piedi dai dem tramite il controverso voto per posta: le fughe di notizie provenienti dagli States raccontano di schede contraffatte fabbricate all’estero, che avrebbero fatto lievitare a dismisura la conta a favore di “Sleepy Joe” tramite preferenze fasulle. I dem, tuttavia, sarebbero caduti in una trappola altrettanto ben studiata che ricorda una spy-story: su ogni scheda legale sarebbe infatti stato inserito un particolare segno di riconoscimento nanometrico, invisibile ad occhio nudo, che permetterebbe di rintracciare ovunque le schede elettorali e di stabilire con certezza quali schede siano regolari e quali no.
Quanto detto da Trump qualche ora fa in conferenza stampa (“Contate tutti i voti legali) assumerebbe così tutto un altro sapore: se quanto trapela fosse confermato, ai repubblicani basterebbe scartare i “voti cinesi” contraffatti per far emergere la vittoria schiacciante che secondo gli osservatori diretti in realtà ha permesso a Trump di superare la soglia dei 290 grandi elettori, ben al di là dei 270 necessari.
ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherà in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
ESTERI
Putin annuncia la creazione di nuove agenzie di sicurezza in Ucraina

Si è tenuta ieri la riunione del Servizio di Sicurezza Federale russo cui ha partecipato, oltre al presidente della Federazione, anche il direttore dei servizi di sicurezza Alexander Bortnikov. Vladimir Putin, ripercorrendo quanto rimane della “operazione militare speciale” in Ucraina, ha annunciato la “creazione di agenzie di sicurezza nelle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle regioni di Zaporozhye e Kherson”. Annunciato anche un rafforzamento del contingente FSB nei territori di confine.
ESTERI
Ron DeSantis nomina una commissione per la gestione del parco di Walt Disney

Il governatore della Florida Ron DeSantis ieri ha firmato un disegno di legge per l’elezione di una commissione straordinaria per sovraintendere la gestione del parco di Walt Disney. Lo riporta Reuters. Il parco era interessato dal un sistema fiscale speciale abolito dallo stesso governatore repubblicano ad aprile dello scorso anno, ufficialmente per frenare l’erogazione di fondi pubblici verso le realtà che si dedicano ad attività di propaganda potenzialmente dannose per i minori. La questione, tuttavia, non si esaurisce con questo, come chiarito nell’ultimo provvedimento.
La commissione, formata da cinque supervisori, si occuperà infatti dei servizi municipali tradizionali, del decoro urbano e della manutenzione delle strade nella regione in cui opera Disney World. L’autorità potrà inoltre rimodulare i costi dei servizi di Disneyland per far sì che il Parco possa sanare i debiti accumulati con la pubblica amministrazione. “Un parco a tema – è stato il commento del governatore – non può avere un proprio governo ed essere trattato in maniera speciale rispetto a tutti gli altri parchi a tema. Riteniamo che non sia stata una buona politica”.
ESTERI
Ucraina, le Nazioni Unite approvano la “Risoluzione per la pace”

E’ stata approvata dalle Nazioni Unite la “Risoluzione per la Pace” in Ucraina con 141 voti favorevoli, 32 astenuti e 7 contrari. L’Italia ha votato a favore. A un anno dallo scoppio formale del conflitto si delinea un possibile clima di distensione tra Russia e Ucraina, rafforzato dalle recenti esternazioni del sottosegretario americano Victoria Nuland, che ha affermato di essere pronta “già domani” a discutere con la Russia il riavvio del trattato New Start sul disarmo nucleare.