La stampa estera riporta le dinamiche che hanno portato al decesso, avvenuto il 2 agosto ma trapelato più tardi
Osman Aslan, il “muezzin” (il servo di una moschea che chiama i musulmani alla preghiera) è deceduto. In vita sostenne l’islamizzazione ormai compiuta della Basilica di Santa Sofia. Secondo i media indipendenti esteri, il decesso è avvenuto il 2 agosto (anche se è trapelato solo ieri) proprio tra le mura di Hagìa Sofia. Sarebbe stato causato da un attacco di cuore.
La Basilica di Santa Sofia dopo la decisione del presidente turco Erdogan di trasformarla in moschea, è al centro di un contenzioso diplomatico tra Stati e confessioni religiose. Di recente il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha avviato un confronto con la Grecia di Mitsotakis, nel tentativo di stabilire nuove sfere d’influenza.
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questo che ha lottato volutamente contro Cristo, in quanto Dio e dunque datore della vita, ha consapevolmente lottato contro la vita . Una basilica non è una semplice costruzione, ma è la croce e la resurrezione di Cristo… ed è un luogo che Dio sceglie per edificare il suo regno celebrando la morte e resurrezione di Gesù Cristo.. li si celebra questo.
Ogni singolo musulmano che prega in quel luogo, prega dunque in modo inconsapevole, la misericordia di Dio nel sacrificio di Cristo. Chi invece è consapevole e lo rifiuta, fa inevitabilmente la fine di quel musulmano morto di arresto cardiaco.. Quel musulmano è morto anche fisicamente , non solo spiritualmente.. Alcuni muoiono solo spiritualmente, per qualche ragione da appurare… , ma alla fine , chiunque entrerà in quella Basilica e pregherà, sarà inevitabilmente guidato da Gesù Cristo …. (soprattutto per salvarsi.)