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Legambiente Lazio pubblica i dati inediti della Raccolta Differenziata a Roma riguardanti il primo semestre del 2020, numeri fonte Ama e Roma Capitale: la percentuale di differenziata a metà dello scorso anno era al 44,9 %, non solo non è cresciuta ma ha avuto una contrazione, scendendo di 0,5% rispetto all’anno precedente e rimanendo sostanzialmente uguale rispetto agli ultimi 4 anni (2017-2020). Confrontando questi dati con quelli del 1°semestre 2019 emerge anche una riduzione complessiva dei rifiuti prodotti dell’8,7% (da 856.167 Tonnellate a 781.558); rispetto a questa riduzione è preoccupante quella della frazione organica recuperata che si riduce addirittura del 17,7%, più del doppio della percentuale totale, come si fosse interrotto il recupero dell’organico in 2 municipi interi.

“I dati della raccolta differenziata a Roma anche nel primo semestre dello scorso anno, continuano a certificare il fallimento totale della giunta Raggi nella gestione dei rifiuti a Roma – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – la percentuale di differenziata addirittura scende rispetto all’anno precedente e, se la guardiamo negli ultimi quattro anni il risultato è un’incredibile crescita zero, in totale contrasto rispetto a quanto necessario, ma anche ad annunci e rendering che si sono susseguiti negli anni senza mai vedere nessun risultato. D’altro canto su tutto il fronte dei rifiuti nella Capitale stiamo vedendo il peggio: non c’è capacità impiantistica per gestire a Roma neanche un chilo di immondizia figurarsi oltre un milione e mezzo di tonnellate annue prodotte, con conferimento fuori ambito e sulla pelle di altri territori; si torna indietro di quindici anni con cassonetti-discarica che riprendono il posto del porta a porta in interi quartieri; nessuna nuova isola ecologica; nessun impianto per l’economia circolare a partire dai biodigestori anaerobici per l’organico, frazione che addirittura viene raccolta meno degli anni precedenti.

“Tutto dovrà cambiare, bisogna porre l’Ambiente al centro verso la Roma che vogliamo, per costruire un’idea di futuro della Capitale: con il porta a porta a tutti; la differenziata oltre il 70%, la tariffazione puntuale che oggi, con questi dati, non è minimamente ipotizzabile; 50 nuove isole ecologiche e biodigestori anaerobici, per la gestione di almeno 400mila tonnellate annue di rifiuto organico. Tutti questi impianti vanno fatti in ogni quadrante, con il recupero di spazi abbandonati e fatiscenti come per esempio può essere l’ex oleificio della Magliana o il residence Bravetta, operazioni in grado di trasformare positivamente i quartieri”.

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Roma, aria di riqualificazione per Spinaceto

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Roma, aria di riqualificazione per Spinaceto | Rec News dir. Zaira Bartucca

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Largo Cannella, l’anfiteatro e il cosiddetto “Manufatto” di Spinaceto saranno riqualificati. E’ finalmente la volta buona per i luoghi simbolo del quartiere residenziale di Roma Sud, nato nel 1962 sotto la spinta dell’idea di un luogo a misura di cittadino. Un sogno radicato nel polmone verde della Capitale, che però si è concretizzato a singhiozzi. E i segni si notano ancora oggi: nelle aspirazioni mal riposte dei due complessi Garda, nelle sacche di degrado e – tuttora – nella carenza di determinati servizi per il cittadino. Ma ecco cosa cambierà.

Per il Manufatto una “Città dei 15 minuti” in miniatura

Il Manufatto, edificio polifunzionale ripetutamente vandalizzato, verrà riqualificato nell’ambito del masterplan “Città dei 15 minuti”, approvato il 27 luglio del 2023 per il quale sono stati già stanziati 1,5 milioni di euro. Si parla tanto di Città dei 15 minuti spesso per criticarla, ma in questo caso gli interventi promossi permetteranno di sanare i numerosi casi di occupazioni abusive da parte di associazioni non in regola e di insediare una serie di servizi: attività sportive al piano terra, uffici di co-working e alloggi per gli studenti al primo piano, aree adibite a verde per mettersi al riparo dalla calura estiva.

Non sarebbe invece restituito alla cittadinanza tutto il seminterrato, che secondo i piani dell’amministrazione comunale dovrebbe essere assegnato alla Protezione Civile. Il progetto dello Studio Pineschi De Pasqale prevede poi la la collocazione di pannelli fotovoltaici.

Anche l’anfiteatro che piace ai partiti verrà riqualificato

Anche l’anfiteatro o “piazzetta rossa” verrà riqualificato tramite interventi di manutenzione e pulizia straordinari. E’ qui che si svolgono gli eventi quartiere più importanti ed è qui che nel 2021 i partiti di centro-destra chiusero la campagna elettorale per le amministrative romane, tra mura vandalizzate nascoste agli obiettivi di cameramen e fotografi e intere aree coperte dalla parete pop-up. Adesso, stando a quanto annunciato ieri nel corso di un’inaugurazione dalla presidente del IX Municipio Teresa Maria di Salvo, tutta l’area – affidata a una Società – sarà oggetto di interventi di manutenzione straordinaria e pulizia.

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Lazio, proposta di legge per rendere “abitabili” scantinati e garage

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Lazio, proposta di legge per rendere "abitabili" scantinati e garage | Rec News dir. Zaira Bartucca

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In Regione Lazio si è tenuta negli scorsi giorni l’audizione della X Commissione consiliare permanente “Urbanistica, politiche abitative, rifiuti” sulla Proposta di Legge n.83 del 22 settembre 2023 sul “Recupero Vani e Locali Seminterrati”. In Commissione è intervenuto anche il presidente di Legambiente Roberto Scacchi.

“Questa proposta di legge – le parole dell’interessato – è sbagliata e pericolosissima per l’ambiente e la vivibilità: rendere abitabili, garage, cantine e seminterrati è l’opposto delle necessarie politiche di adattamento del territorio davanti ai mutamenti climatici. Siamo del tutto contrari a questa proposta, perché non guarda alla messa in sicurezza delle persone dal rischio idrogeologico e all’aumento evidentissimo dei fenomeni climatici estremi ma anche perché aumenterebbe il carico fognario, con buona pace della salute di fiumi, laghi e mare, così come il numero enorme di automobili a invadere lo spazio pubblico”.

“La norma – prosegue Scacchi – sarebbe addirittura attuabile su edifici dove in passato possono essere state proposte istanze di sanatoria edilizia, cioè su edilizia potenzialmente illegittima. Se si vuole proporre una norma che aiuti la rigenerazione urbana e anche il settore edilizio, ci sono milioni di metri cubi di edifici abbandonati dove poter agire non mettendo le persone a rischio sotto i piani stradali. Se si vuole contrastare il consumo di suolo si generi un percorso legislativo con il quale ridurre fortemente le previsioni cementificatorie dei Piani Regolatori comunali, non infilando persone, turisti, studenti o fasce deboli della popolazione a vivere negli scantinati”.

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TVA Roma, Legambiente: “Salvaguardare monumenti e salute pubblica”

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TVA Roma, Legambiente: "Salvaguardare monumenti e salute pubblica" | Rec News dir. Zaira Bartucca

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Ieri in aula Giulio Cesare nell’Assemblea Capitolina c’è stata in ordine del giorno la “Situazione della Tramvia Termini-Vaticano-Aurelio”. Sull’argomento è intervenuta Legambiente, che si è rivolta ai consiglieri di Roma Capitale.

“Chiediamo al Campidoglio di spingere per la realizzazione del Tram TVA e di tutte le linee programmate – ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – perché il Tram ridisegna la città, è il mezzo moderno che migliora le capacità del trasporto con efficacia ed efficienza, in grado di creare un nuovo paesaggio anche nel centro storico, dove salvaguarda i monumenti e la salute pubblica, unendo la città, a misura di persone e ambiente”.

“Invitiamo l’Aula a un chiaro segnale – ha continuato Sacchi – perché non si perda neanche un secondo per l’avvio di questo grande cantiere. La TVA sarà un salto in avanti positivo per la cura del ferro che la stragrande maggioranza di romane e romani sostengono con forza”.

Avanti con questo grande progetto – conclude Scacchi – contro il quale si schierano soltanto pochi vecchi potentati comunicativi e politici anti-ambientalisti che fanno solo il gioco delle potenti lobby del fossile e della mobilità automobilistica privata”.

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Emergenza casa a Roma, Rocca: “Gualtieri sgomberi immobili occupati, basta connivenza con abusivismo”

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Emergenza casa a Roma, Rocca: "Gualtieri sgomberi immobili occupati, basta connivenza con abusivismo" | Rec News dir. Zaira Bartucca
Comunicato stampa

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“Gli unici sgomberi che si stanno facendo riguardano immobili dell’Ater, quindi è la Regione che sta liberando le strutture di sua proprietà per ripristinare la legalità, mentre Roma Capitale non sta sgomberando immobili di proprietà di Roma Capitale: anzi, in molti casi tutela le occupazioni abusive, perché c’è connivenza con i movimenti per la casa e addirittura in alcuni edifici ci avete messo dentro i richiedenti asilo“. Così Federico Rocca, Presidente della Commissione controllo, garanzia e trasparenza in Campidoglio, ai microfoni di Radio Roma Television riaccende la polemica sulle occupazioni abusive nella capitale.

Ospite del programma “La Voce di Roma” condotto da Luca Bedini, il consigliere comunale di FdI ha attaccato il Presidente della Commissione Politiche abitative Yuri Trombetti (Pd) sulla gestione delle occupazioni, tornando anche sulla recente approvazione del provvedimento che attribuisce la residenza agli abusivi: “A Roma il problema dell’occupazione è trentennale – spiega Federico Rocca – ma la questione è che chi occupa, ovvero chi grida di più, sottrae un diritto a chi è in graduatoria e civilmente e in silenzio attende una casa popolare. Regione Lazio sta sgomberando gli immobili occupati abusivamente per ripristinare la legalità mentre non altrettanto sta facendo il Campidoglio: Gualtieri chieda lo sgombero degli immobili di Roma Capitale, ma è evidente che c’è un problema politico perché la sinistra è solidale con chi tutela le occupazioni abusive, c’è convivenza con i movimenti della casa. E dei 57 immobili Ater assegnati a sedi politiche, 21 sono del PD e di queste 19 risultano morose“.

Trombetti ha respinto gli attacchi politici e rivendicato il lavoro sin qui svolto dall’amministrazione comunale: “Abbiamo un tavolo composto da Comune, Prefettura e Ater che sta lavorando molto sugli sgomberi e, grazie al lavoro delle istituzioni e a un’azione coordinata e mirata, si stanno facendo sgomberi importanti che forse in passato non sono stati mai fatti. Tra l’altro al Dipartimento Patrimonio, su mio emendamento al piano casa, abbiamo approvato un tavolo che si è già riunito anche con la partecipazione della Regione, per definire con quali criteri fare gli sgomberi, perché diverse volte ci siamo trovati in situazioni drammatiche di difficoltà vera. Discorso diverso è la residenza: l’aver dato la residenza per permettere, anche a chi ha occupato una casa, di poter avere il medico di famiglia, la scuola e una serie di diritti, non inficia assolutamente sull’occupazione e non dà alcun diritto. Poi con l’Assessore regionale Pasquale Ciacciarelli stiamo portando avanti un grande lavoro per liberare insieme alla Regione via del Policlinico”.

Parole che però hanno riacceso la polemica con Federico Rocca davanti alle telecamere dell’emittente televisiva: “Il decreto Lupi del 2014, che vietava l’allaccio delle utenze agli occupanti abusivi, è uno strumento di deterrenza all’occupazione – ha attaccato il presidente della Commissione controllo, garanzia e trasparenza del Campidoglio -; se invece oggi a chi occupa viene consentito di allacciare le utenze, non solo le persone occupano ma da là non se ne andranno più. Voi avete reinterpretato il decreto Lupi laddove prevede che in casi di fragilità il Sindaco può disporre il riconoscimento della residenza, mettendo una casistica di situazioni di fragilità in cui praticamente ci rientrano tutti: addirittura ci avete messo – l’ho fatto presente al Prefetto e spero che intervenga – i richiedenti asilo che invece, per legge, dovrebbero stare nei centri messi a disposizione dallo Stato e attendere la risposta alla loro domanda, non occupare abusivamente una casa”.

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