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Il periodo che stiamo attraversando è pieno di incertezze e interrogativi. Tante realtà imprenditoriali e commerciali rischiano di vedere andare in fumo sacrifici e passioni. Ma, non tutto è perduto. La parola d’ordine è andare avanti, senza abbassare le saracinesche in segno di resa. Ecco che in questo periodo c’è chi, mostrando entusiasmo e coraggio, si pone alcune domande: cosa succede quando un gruppo di professionisti si ritrova a riflettere sull’attuale situazione dell’economia territoriale?

Semplice. Nascono idee, connessioni e occasioni di rilancio per il territorio. Nasce, ad esempio, il sito Open Up Gift, online e totalmente gratuito sia per chi aderisce che per chi acquista la gift-card. Openup.gift è un progetto generato da un’idea di Altrama Italia con il sostegno di diversi professionisti, che hanno deciso di scendere operativamente in campo per realizzare un sistema concreto di aiuto per e con le aziende che hanno visto ridursi, se non azzerarsi, il loro volume d’affari. Si rivolge sia alle aziende che agli operatori dell’arte, della cultura e dello spettacolo.

Si tratta di un sito web dove i cittadini potranno acquistare gift card di importi diversi spendibili alla riapertura delle attività aderenti al progetto. L’intento è aiutare le piccole realtà locali ad avere una boccata d’ossigeno economica con un minimo di liquidità immediata, aiutandole ad abbattere le spese fisse che anche in questo periodo di inattività restano, nonostante la chiusura e nonostante i mancati incassi.

Il circuito virtuoso “Acquisto un buono – pago – usufruisco post lockdown – e al contempo aiuto un commerciante”, oltre a stimolare le possibilità di un tessuto economico disconnesso dal periodo storico che stiamo vivendo, offre anche una sana e consapevole intenzione di investimento territoriale del cittadino, a reale chilometro zero.

Abbiamo lanciato Openup.gift per aiutare le attività locali a superare questo periodo. Noi non ci guadagniamo nulla, vogliamo sfruttare quello che sappiamo fare meglio per dare una mano, cioè usare la tecnologia, i canali digitali e la comunicazione – dichiarano unanimi i professionisti coinvolti. L’ambizione è di raggiungere in breve tempo più operatori possibili ed aggiungere settori nuovi alla piattaforma secondo un modello di sostegno reciproco e verso un processo di co-marketing e progettazione integrata per trasformare le difficoltà contingenti in concrete opportunità per il futuro. È importante essere solidali ora perché dopo l’emergenza i nostri esercenti preferiti potrebbero non essere più in grado di riaprire. Tutti gli esercenti possono aderire al progetto e ognuno dei clienti può comprare una gift card e fare in modo che il tessuto economico e sociale della nostra città o paese, fatto di piccole storie, gesti e interazioni, resti vivo e coeso anche, e soprattutto, adesso”.

Al momento tutte le aziende che hanno aderito, circa 100, sono territorialmente radicate in Calabria, ed offriranno, a chi vorrà acquistare, servizi e beni di varia tipologia e categoria merceologica. Questa diffusione esponenziale è dovuta innanzitutto al passaparola sui social.

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Morti bianche “strage del nuovo millennio, ora più tutele per i lavoratori”

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Morti bianche "strage del nuovo millennio, ora più tutele per i lavoratori" | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il 25 maggio in Italia sono morte cinque persone sul luogo di lavoro: tre nella sola Lombardia, una in Sardegna e un’altra in Calabria. Una strage silenziosa che che nel 2022 ha contato ben 1.500 morti, ai quali si sommano le centinaia di persone che hanno già perso la vita nel corso dei primi cinque mesi del 2023. Una tendenza inarrestabile e in continuo aumento, a riprova del fatto che le tutele sul luogo di lavoro sono sempre più flebili, complici i costi legati all’imprenditoria che spesso portano a dover tagliare – sbagliando – proprio sulla sicurezza dei dipendenti.

“Credo fermamente che, in questa vicenda, sia le imprese, sia lo Stato debbano fare la loro parte per mettere fine a quella che si può a tutti gli effetti definire una strage del nuovo millennio”, afferma Andrea Tiberti, presidente nazionale della Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo-ETS. Occorrono – prosegue – interventi seri da un punto di vista normativo ed un controllo puntuale e severo all’interno dei luoghi di lavoro in cui le strumentazioni di sicurezza non sono a norma“, conclude.

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Maturità 2023, online le commissioni d’esame

Si parte mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi

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Maturità 2023, online le commissioni d'esame | Rec News dir. Zaira Bartucca

Sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito sono disponibili, da oggi, le commissioni dell’Esame conclusivo del II ciclo di istruzione. L’apposito motore di ricerca con le commissioni è raggiungibile all’indirizzo: https://matesami.pubblica.istruzione.it/. Quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), mentre le commissioni sono 14.000,per un totale 27.895 classi.

La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente:

  • Licei: 267.758
  • Istituti Tecnici: 173.892
  • Istituti Professionali: 94.358

Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e da tre interni all’istituzione scolastica. La pubblicazione delle commissioni rappresenta un’altra tappa di avvicinamento alle prove di giugno. Si parte mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.

Per quanto riguarda il I ciclo di istruzione, l’Esame conclusivo coinvolgerà, quest’anno, 560.932 candidati (554.798 interni e 6.134 esterni). I calendari e le prove sono predisposti, in questo caso, dalle singole scuole.

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Miele adulterato, “bloccare le frodi, più controlli sulle importazioni”

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Miele adulterato, "bloccare le frodi, più controlli sulle importazioni" | Rec News dir. Zaira Bartucca

“L’apicoltura è un’attività fondamentale non solo per il ruolo che riveste nel mercato agroalimentare europeo, ma soprattutto per la funzione vitale che esercita a difesa della biodiversità. Per questo, è necessario potenziare i controlli sulle importazioni e aggiornare subito l’elenco dei metodi di laboratorio per individuare e bloccare le frodi”. È quanto dichiara l’europarlamentare Francesca Peppucci a seguito della sottoscrizione dell’atto con cui il Parlamento europeo interroga la Commissione sulle azioni da intraprendere contro il miele adulterato.

“I più recenti risultati dell’azione coordinata dell’UE mostrano, infatti, che il 46% dei campioni di miele importati sembra essere adulterato e non conforme alle disposizioni della direttiva sul miele 2001/110/CE e che tale adulterazione sembra avvenire attraverso l’aggiunta di sciroppi di zucchero, additivi e coloranti, con l’obiettivo di ridurre il prezzo e di mascherare la vera origine geografica del nettare, falsificando le informazioni sulla tracciabilità”, dice ancora l’interessata.

“Una pratica di concorrenza sleale che mette a rischio il settore apistico europeo, italiano e umbro, compromettendo il lavoro prezioso di tanti apicoltori. Sono convinta che il nome dell’Italia o di qualsiasi altro Stato membro, debba essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale, specificando in etichetta ‘miscela di mieli originari della Ue’ nel caso in cui il prodotto provenga da più Paesi dell’Unione”, conclude Peppucci.

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Tribunale unico dei Brevetti, la sede distaccata in una città italiana

L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei

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Tribunale unico dei Brevetti, la sede distaccata in una città italiana | Rec News dir. Zaira Bartucca

Una sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) è stata istituita a Milano. L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei. L’intesa, negoziata per l’Italia dai ministeri degli Esteri e della Giustizia, sarà sottoposta a formalizzazione nel corso della prossima riunione del Comitato Amministrativo. La sezione milanese giudicherà su contenziosi che riguardano brevetti unitari provenienti da tutti i Paesi europei che fanno parte del TUB.

A seguito dell’uscita del Regno Unito dalla UE e dall’Accordo che istituisce l’organismo, è emersa la questione se si dovesse ricollocare ad altra sede quella prevista a Londra, che si affiancava alla sede centrale di Parigi e quella distaccata a Monaco di Baviera. In queste settimane il governo sta completando le procedure giuridiche e operative perché la sede sia operativa in un anno, riferiscono fonti istituzionali.

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