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Amy Coney Barrett e il “test religioso”

Le convinzioni di Ruth Bader Ginsburg – abortista, femminista, garantista con i trafficanti di essere umani – sono sempre entrate nella Corte Suprema. Ma la giudice pro-life…

Amy Coney Barrett e il "test religioso" | Rec News dir. Zaira Bartucca

Le convinzioni politiche e sociali di Ruth Bader Ginsburg – abortista, femminista, garantista con i trafficanti di esseri umani – sono sempre entrate nella Corte Suprema. Al contrario, Amy Coney Barrett – giudice pro-life, madre di sette figli, contraria all’uccisione dei bambini in grembo – è considerata da qualcuno come fuori luogo, non in tono con l’establishment. Barrett, insomma, quale inno ambulante alla vita, alla solarità e alla trasparenza, è sgradita a determinata parte politica. Non lo dicono solo i trumpiani, ma anche gli addetti ai lavori.

“Le élite culturali americane non vogliono affidare la legge a un Cristiano”

E’ il caso del giudice della Corte Suprema del Wisconsin Brian Hagedorn, che dalle colonne del Wall Street Journal ha lanciato strali infuocati all’indirizzo dei detrattori di Barrett. “L’ho già visto prima e non è carino. I critici del giudice Amy Coney Barrett stanno inquadrando il loro scetticismo con un pretesto dal suono nobile: i giudici non dovrebbero portare le loro opinioni personali in aula. Ma la loro vera preoccupazione è molto più agghiacciante. Per dirla senza mezzi termini, le élite culturali americane non sono sicure che a un cristiano fedele possa essere affidata la legge “.

“Giudicatela in base ai suoi meriti”

“La carriera del giudice Barrett – prosegue Hagedorn – dimostra che puoi essere una persona di fede e un giudice fedele. Mentre Washington discute la sua nomina, la mia richiesta è questa: giudicatela in base ai suoi meriti, non in base alla sua fede. Non imponiamo un test religioso per le cariche pubbliche “.

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