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“Sebbene abbiamo una varietà di opinioni riguardo al modo migliore per interpretare gli statuti e la Costituzione, siamo tutti d’accordo su questo: la nazione non potrebbe chiedere un candidato più qualificato del professore che abbiamo imparato a conoscere”. E’ un ritratto davvero edificante quello che un gruppo di studenti ha fatto sulla loro ex professoressa, che negli ultimi giorni è assurta agli onori della cronaca. E’ Amy Coney Barrett, nominata nuovo giudice della Corte Suprema americana in sostituzione dell’estinta Ruth Ginzburg.

“Ci ha insegnato l’importanza di sfidare le idee piuttosto che attaccare le persone”

“Ci ha insegnato – hanno raccontato le studentesse che l’hanno conosciuta presso la Notre Dame Law School – a pensare in modo più critico e ad impegnarci. (…) Ci ha mostrato silenziosamente attraverso il suo esempio l’importanza di sfidare le idee piuttosto che attaccare le persone, così come la necessità di mettere da parte le convinzioni personali quando si valuta la risposta a una domanda legale. Inoltre, ha ricordato ai suoi studenti che i casi canonici della Corte Suprema non devono essere ridotti a esercizi puramente accademici, perché influenzano, a volte radicalmente, i mezzi di sussistenza degli stessi esseri umani davanti alla corte”.  

Amy Coney Barrett raccontata dai suoi ex studenti. Il WSJ: "Farà rivivere i principi costituzionali" | Rec New dir. Zaira Bartucca
Robert Franklin (AP)

“Forse la cosa più importante – hanno proseguito le ragazze – è che Barrett ci ha insegnato a diventare donne integre e virtuose. Tratta ogni persona con il massimo rispetto, gentilezza e calore. Il suo genuino interesse per i suoi studenti, ha rafforzato in noi la convinzione che c’è di più nella vita oltre alla ricerca di riconoscimenti professionali. Abbiamo tutti imparato da Barrett a chiederci prima come siamo chiamati a essere utili, piuttosto che semplicemente salire la scala della carriera. Abbiamo imparato che dovremmo perseguire l’eccellenza come individui in tutto ciò che facciamo, piuttosto che preoccuparci delle aspettative degli altri”.

“Questa lezione fondamentale ci è stata trasmessa nel discorso di laurea che ha tenuto a molti di noi quando la nostra classe l’ha selezionata come professore dell’anno nel 2016. Il confronto è il ladro della gioia, ha detto citando Teddy Roosevelt, è una combinazione unica e irripetibile di punti di forza e di debolezza, gioie e dolori. Amy Coney Barrett è una donna dall’intelletto profondo e dal profondo cuore. Siamo donne, amiche e avvocati migliori per averla conosciuta e imparato. Ha arricchito la vita di tutti coloro che l’hanno conosciuta alla Notre Dame Law School, e possiamo solo sperare che anche l’intero paese riceverà il beneficio del suo esempio e del suo servizio”.

Il Wall Street Journal: “Momento cardine per la magistratura”

Altrettanto portatrici di speranza sono state le parole del WSJ. “La nomina del presidente Trump di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema – scrive la Redazione del noto quotidiano economico – è un momento clou della sua presidenza e forse un momento cardine per la magistratura. La storia e l’intelletto del giudice Barrett suggeriscono che può unirsi agli altri incaricati del signor Trump nel far rivivere i principi costituzionali fondamentali nella legge e nella vita americana”.

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Miele adulterato, “bloccare le frodi, più controlli sulle importazioni”

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Miele adulterato, "bloccare le frodi, più controlli sulle importazioni" | Rec News dir. Zaira Bartucca

“L’apicoltura è un’attività fondamentale non solo per il ruolo che riveste nel mercato agroalimentare europeo, ma soprattutto per la funzione vitale che esercita a difesa della biodiversità. Per questo, è necessario potenziare i controlli sulle importazioni e aggiornare subito l’elenco dei metodi di laboratorio per individuare e bloccare le frodi”. È quanto dichiara l’europarlamentare Francesca Peppucci a seguito della sottoscrizione dell’atto con cui il Parlamento europeo interroga la Commissione sulle azioni da intraprendere contro il miele adulterato.

“I più recenti risultati dell’azione coordinata dell’UE mostrano, infatti, che il 46% dei campioni di miele importati sembra essere adulterato e non conforme alle disposizioni della direttiva sul miele 2001/110/CE e che tale adulterazione sembra avvenire attraverso l’aggiunta di sciroppi di zucchero, additivi e coloranti, con l’obiettivo di ridurre il prezzo e di mascherare la vera origine geografica del nettare, falsificando le informazioni sulla tracciabilità”, dice ancora l’interessata.

“Una pratica di concorrenza sleale che mette a rischio il settore apistico europeo, italiano e umbro, compromettendo il lavoro prezioso di tanti apicoltori. Sono convinta che il nome dell’Italia o di qualsiasi altro Stato membro, debba essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale, specificando in etichetta ‘miscela di mieli originari della Ue’ nel caso in cui il prodotto provenga da più Paesi dell’Unione”, conclude Peppucci.

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Tribunale unico dei Brevetti, la sede distaccata in una città italiana

L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei

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Tribunale unico dei Brevetti, la sede distaccata in una città italiana | Rec News dir. Zaira Bartucca

Una sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) è stata istituita a Milano. L’organismo si occuperà di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei. L’intesa, negoziata per l’Italia dai ministeri degli Esteri e della Giustizia, sarà sottoposta a formalizzazione nel corso della prossima riunione del Comitato Amministrativo. La sezione milanese giudicherà su contenziosi che riguardano brevetti unitari provenienti da tutti i Paesi europei che fanno parte del TUB.

A seguito dell’uscita del Regno Unito dalla UE e dall’Accordo che istituisce l’organismo, è emersa la questione se si dovesse ricollocare ad altra sede quella prevista a Londra, che si affiancava alla sede centrale di Parigi e quella distaccata a Monaco di Baviera. In queste settimane il governo sta completando le procedure giuridiche e operative perché la sede sia operativa in un anno, riferiscono fonti istituzionali.

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La Germania dice addio al nucleare: “Pericoloso”. L’Italia invece ci si butta dentro

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La Germania dice addio al nucleare: "Troppo pericoloso". L'Italia invece ci si butta dentro | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il 15 aprile per la Germania è stata la data dell’addio al nucleare. Lo Stato europeo, simbolicamente entro la mezzanotte scoccata, ha chiuso Isar 2, Emsland e Neckarwestheim 2, ormai spettri industriali di un qualcosa che è ritenuto pericoloso per l’uomo e per l’ambiente. Dopo il noto disastro di Fukushima del 2011, l’allora cancelliere Angela Merkel – forse facendo la scelta più lungimirante della sua lunga e criticata carriera politica – ha deciso di avviare l’iter che porta oggi a mettere un paletto importante per la Germania, che ha deciso di puntare tutto sull’energia pulita e sull’eolico in particolare.

“I rischi associati all’energia nucleare sono decisamente incontrollabili”, ha dichiarato a questo proposito il ministro dell’Ambiente, Steffi Lemke. Non la pensa così il governo Meloni, che di recente ha offerto sostegno al governo Macron per l’inserimento del nucleare tra le “energie pulite”. Una presa in giro di tenore europeista che spiana la strada a un ambientalismo decisamente ipocrita e pericoloso: le scorie radioattive necessitano di essere smaltite e non esiste un nucleare che non le produca. Possono volerci anche migliaia di anni, mentre assieme alla produzione di energia cresce l’incidenza di patologie dovute a fattori ambientali.

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Educare alla pace e al dialogo. Il contest

L’iniziativa destinata agli studenti delle scuole primarie e secondarie

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La Fondazione Fratelli tutti di concerto con il ministero dell'Istruzione promuove il “Contest della Fraternità” destinato alle Scuole primarie e secondarie | Rec News dir. Zaira Bartucca

La Fondazione Fratelli tutti di concerto con il ministero dell’Istruzione promuove il “Contest della Fraternità” destinato alle scuole primarie e secondarie. Agli istituti che quest’anno hanno aderito è stato proposto di realizzare percorsi di approfondimento e studio, fatti di incontri, letture, visioni di film e documentari e dibattiti in classe dedicati al tema della fraternità. Gli studenti sono stati invitati a realizzare elaborati di vario tipo per rappresentare il tema della fraternità: creazioni grafiche, video, disegni, testi in prosa o poetici, ricerche, considerazioni, manufatti, ecc.

Una giuria composta da rappresentanti del MIM e dell’organizzazione del meeting sceglierà dai 20 ai 30 lavori. I rappresentanti delle scuole selezionate si riuniranno la mattina dell’evento a Roma e voteranno l’opera più rappresentativa. Lo studente vincitore sarà invitato a presentare il proprio elaborato nel corso della manifestazione, in Piazza San Pietro.

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