

POLITICA
Lollobrigida fa ammenda: “Piantedosi non si tocca”
“Piantedosi non si tocca”. Francesco Lollobrigida, cognato della Meloni, lo dice oggi dalle colonne del Tempo dopo la fuga di notizie dai palazzi che davano per buono un tentativo di sostituzione a opera della stessa premier. Uno spoiler che รจ costato una retromarcia immediata, e che ha costretto il ministro dell’Agricoltura a precisare la “fiducia” che ci sarebbe verso il ministro dell’Interno. “Il al suo posto? Lo escludo”, il suo commento.
POLITICA
Edilizia scolastica, stanziati 936 milioni per 399 istituti. Gli interventi regione per regione

Il Ministero dellโIstruzione e del Merito ha pubblicato lโelenco di 399 interventi di edilizia scolastica indicati dalle Regioni a seguito dello stanziamento di risorse aggiuntive avvenuto con decreto del Ministro del 7 dicembre 2022 e finanziati con circa 936 mln di risorse nellโambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, immediatamente attuativi.
Gli interventi sono dedicati a messa in sicurezza degli istituti, alla riqualificazione, all’adeguamento sismico e antincendio, all’eliminazione delle barriere architettoniche e sono stati individuati nei Piani presentati dalle Regioni entro lo scorso 17 febbraio. I Comuni e le Province possono avviare subito la definizione delle progettazioni e le procedure per lโappalto dei lavori. Con successivo decreto verranno autorizzati alcuni ulteriori interventi, utilizzando i residui della programmazione.


ESTERI
Cooperazione russo-cinese, annunciata la firma di documenti bilaterali

Il 20 marzo 2023 il presidente cinese Xi Jinping si recherร in visita di Stato in Russia. Durante i colloqui verranno discusse questioni inerenti lo sviluppo del partenariato globale e della cooperazione strategica tra Russia e Cina. In agenda anche la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Da parte del Cremlino l’annuncio della firma di “importanti documenti bilaterali”.
POLITICA
Un’altra incongruenza della Riforma Cartabia

Si tratta di una materia tecnica e articolata, ma ha un effetto diretto su centinaia di migliaia di famiglie italiane, quelle cioรจ che hanno unโesecuzione immobiliare in corso. Una casa in asta, insomma. Solo nel 2022 sono state pubblicate sul Portale di Vendite Pubbliche oltreย 191.000 aste, da sommare alle centinaia di migliaia di lotti pubblicati negli anni precedenti e non assorbiti dal mercato. E con il D. Lgs n. 149/2022, attuativo dellaย Riforma Cartabia, cambiano molte cose. Il 30 giugno entrerร in vigore, tra lโaltro, una novitร che ha un impatto diretto sulle esecuzioni immobiliari.ย Peccato che ci sia unโincongruenza che potrebbe rendere del tutto nulla la novitร . Lo spiegaย Lucjiana Lozancic, amministratore delegato di Case Italia e Rendimento Etico, societร di servizi immobiliari specializzati nella risoluzione del debito.
โCon la riforma Cartabia, il legislatore introduce la โvendita direttaโ dei beni esecutati in alternativa alla vendita allโasta โordinariaโ. In parole semplici, chi si รจ visto pignorare la casa avrร la possibilitร di venderla ad acquirenti privati. Lo scopo รจ coinvolgere lโesecutato nella vendita del bene pignorato. Perchรฉ dovrebbe farlo? Semplice: per evitare che, in caso di asta deserta, la casa sia rimessa in vendita a un prezzo inferioreโ. Infatti, spiega l’esperta, “la vendita in asta di una casa spesso non risolve i problemi di debito dei proprietari”. I meccanismi delle aste portano spesso alla svalutazione dellโimmobile, con il risultato che nella maggior parte di casi la vendita non soddisfa i diritti dei creditori.
โRiteniamo che la vendita diretta potrebbe rappresentare unโalternativa interessante per la persona con la casa in asta. Inoltre, la riforma vorrebbe tutelare i creditori dalla svalutazione del bene. Peccato che la vendita diretta al momento risulti โmoncaโ. Infatti, chiunque voglia presentarsi a unโasta, sa che vi รจ la possibilitร di offrire fino al 25% in meno rispetto al prezzo base dโasta, partecipando con unโofferta minima. Se lโacquirente acquista direttamente dallโesecutato, stando alle interpretazioni attuali della riforma, deve corrispondere il prezzo base. Insomma: non gli conviene”.
“E questo dettaglio – prosegue Lozancic – fa la differenza: potrebbe rappresentare un passo indietro per la risoluzione definitiva del debito. Riteniamo che per la risoluzione del debito lโattivitร dei professionisti in grado di trattare direttamente con i creditori, continuerร ad essere indispensabile anche dopo lโattuazione della riforma, anche perchรฉ cercare una soluzione professionale PRIMA che la casa vada allโasta รจ sempre preferibile e spesso anche possibileโ.
ECONOMIA
BTP Italia, il bilancio del MEF

Il Ministero dellโEconomia e delle Finanze ha comunicato i dettagli relativi alla Seconda Fase della diciannovesima emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato allโinflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi) con scadenza a 5 anni. La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si รจ svolta il 9 marzo nellโarco di 2 ore, ha registrato 178 contratti per un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 1.353,653 milioni di euro. Questo dato, insieme a quello della Prima Fase di collocamento che ha visto un ammontare di 8.563,209 milioni di euro acquistati da piccoli risparmiatori, ha determinato una raccolta complessiva finale di quasi 10 miliardi di euro.
Sempre con riferimento alla Seconda Fase di collocamento, le informazioni raccolte daiย Dealer eCo-Dealerย permettono di ottenere delle statistiche quasi totalmente rappresentative dellโammontare complessivamente allocato. In particolare, il 43 per cento dellโammontare emesso nella Seconda Fase รจ stato collocato presso le banche mentre il 33,9 per cento pressoย asset manager.ย Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 23,1 per cento dellโemissione (in particolare il 5,6 per cento รจ andato ad assicurazioni, mentre il 17,5 per cento รจ stato allocato a istituzioni governative).
Il collocamento del titolo nella Seconda Fase ha visto una predominante presenza di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto lโ84,7 per cento. Il restante 15,3 per cento dellโemissione รจ stato sottoscritto da investitori europei, in particolare residenti in Svizzera (5,7 per cento), in Francia (4,7 per cento), in Germania (2,7 per cento), nel Regno Unito (1,3 per cento) e presso altri paesi europei (0,9 per cento).