
Il vaccino che ci salverà è quello della disobbedienza civile. “Ecco perché penso sia necessaria”
“Ad un certo punto, anch’io ho pronunciato il mio Vaffa. Esasperato da questa schizofrenia della disciplina, ho pubblicato un post dal titolo emblematico: disobbedisco”
L’Ordine degli Avvocati di Roma ha rotto il muro di silenzio che sta caratterizzando diversi organismi sull’illegittimità e l’incostituzionalità dei provvedimenti seguiti alla dichiarazione dello stato di emergenza. Lo ha fatto con un evento formativo destinato a essere ricordato, che ci è stato segnalato dall’avvocato Roberto Martina e che abbiamo deciso di buon grado di riportare per l’interesse di pubblica utilità che riveste. Si può dire che dopo oltre un anno di imposizioni e di provvedimenti illogici sia arrivato il fatidico punto di rottura: quattro esperti hanno smontato – pezzo dopo pezzo – la narrativa dominante sull’utilità di determinate decisioni, leggi e Costituzione alla mano. Ieri abbiamo dato conto dell’analisi dell’avvocato Di Lorenzo, oggi è la volta di quella del Presidente Unione Camere Civili Italiane Antonio de Notaristefani, autore di uno scritto dal titolo emblematico: “Disobbedisco”.
“Oggi al vertice della gerarchia delle fonti c’è la paura”
“Ad un certo punto – racconta il legale riportando in apertura la sua esperienza personale – anch’io ho pronunciato il mio Vaffa. Esasperato da questa schizofrenia della disciplina, ho pubblicato sulla pagina delle Camere Civili un post intitolato “Disobbedisco”. In questo periodo abbiamo alterato la gerarchia delle fonti. Oggi al vertice delle nostre fonti del diritto in realtà c’è la paura. La realtà è questa”. Notaristefani ha quindi analizzato i tentativi di scardinare i capisaldi della Costituzione, cosa ritenuta impossibile fino a qualche tempo fa: “Non sempre – ha detto il legale – sono stati rispettati i criteri di proporzionalità e ragionevolezza, anche per quello che riguarda il lockdown. Il diritto alla libertà e il diritto alla salute non sono stati correttamente bilanciati”.
La verità sul coprifuoco. In tempo di guerra serve a evitare i bombardamenti, in tempo di pace a vietare il contatto sociale
Notaristefani ha poi parlato dell’introduzione del coprifuoco: “Nasce dopo la guerra perché serviva a evitare i bombardamenti notturni. Le città, al buio, non erano facilmente individuabili dall’aviazione nemica. Ma oggi perché è vietato uscire di notte? Perché l’uscita notturna aumenta il rischio del contagio? La verità è che è vietato uscire di notte perché la movida in molte città costituiva un momento di aggregazione, e l’aggregazione era considerata pericolosa. Anziché vietarla, hanno quindi vietato di uscire la sera. Ecco, il mio Vaffa nasce un po’ da questo contesto. Nel periodo dell’instaurazione dei divieti mia figlia era stata operata, e io tornavo a casa dall’ospedale dopo le dieci di sera. Sono stato multato perché violavo il coprifuoco. Si è arrivato a sanzionare un padre che si trovava fuori la sera perché aspettava che la figlia uscisse dalla sala operatoria. La verità è che tutti noi, per paura, credendo di fare bene a noi e alle nostre famiglie, abbiamo acriticamente accettato qualsiasi disposizione, anche quando queste si scontravano con i diritti di libertà individuale”.
La (presunta) tutela della salute collettiva può prevalere sulla salute del singolo?
Il presidente delle Camere Civili si è poi soffermato sul caso AstraZeneca: “Mentre erano in corso degli accertamenti per capire se quel vaccino era pericoloso oppure no, si è continuato a vaccinare. La mattina in cui AstraZeneca è stato sospeso mi trovavo in un centro vaccinale e ho visto le facce delle persone a cui veniva proposto il preparato nel momento in cui sapevano che ci poteva essere un rischio di pericolo dopo la somministrazione. Anche il quel caso è stato ritenuto che la tutela della salute collettiva dovesse prevalere sulla salute del singolo. E’ giusto questo? Non lo so. Possiamo, noi cittadini, disobbedire a provvedimenti anche legislativi che riteniamo incostituzionali?”
Disobbedisco
A questo punto, il clou dell’intervento dell’avvocato Notaristefani. Che vuol dire disobbedire? E’ giusto farlo, nel momento in cui la legge diventa palesemente incostituzionale? “Sappiamo tutti – ha detto l’esperto – cos’è la disobbedienza civile. Ha avuto la sua espressione massima in India, con Gandhi. E’ uno strumento che serve a denunciare l’illegittimità di una legge, avendo come scopo immediato quello di farla modificare. Facendo una valutazione di carattere tecnico, io credo che sia consentito ai cittadini di non rispettare una legge incostituzionale. Poi ovviamente esiste la decisione di legittimità che è affidata alla Corte, anche se credo che a volte determinate nozioni base vengano dimenticate. La Costituzione è una norma di rango sopraelevato rispetto alla legge ordinaria, e il cittadino è tenuto ad osservare prima la Costituzione”.
“La disobbedienza non serve solo a denunciare la gravità e criticità del momento, ma è anche costituzionalmente legittima”
“Certi fenomeni di disobbedienza – riflette ancora l’esperto di diritto – non solo hanno la funzione di denunciare la gravità e la criticità della situazione in cui ci troviamo, ma sono anche costituzionalmente legittimi. Chi pagherà il costo sociale drammatico e spaventoso di questa pandemia? La crisi economica è impressionante. Fino a questo momento si è andati avanti con provvedimenti denominati ristori che fanno sorgere diverse perplessità a livello etico per la batosta inferta a determinate fasce sociali. Ora che il momento dell’emergenza più drammatica sembra volgere al termine, il bilanciamento con i diritti e gli interessi legittimi individuali va messo in pratica e la Corte Costituzionale deve essere un momento essenziale della valutazione di legittimità. Gli avvocati devono chiedersi se e in che misura devono intervenire. Se, cioè, è venuto il momento di smettere di accettare acriticamente per cominciare a fare una valutazione critica di quello che è stato fatto e delle conseguenze della compressione dei diritti individuali, che è stata eccessiva. Questo, in nome della funzione di tutela che ricopriamo nei riguardi della società”.
ATTUALITA'
Diplomifici, parte l’indagine ispettiva del MIM. Reclutati 146 ispettori

In merito all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici” dal titolo «Maturità: boom dei diplomi facili», il Ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una indagine ispettiva. Nel frattempo, sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). “Sotto il profilo normativo – fa sapere il MIM – verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici”.
ATTUALITA'
Concorsi pubblici, il 15% dei posti disponibili va per decreto ai volontari del Servizio Civile

Secondo quanto previsto dal Decreto Legge sulla Pubblica amministrazione, il 15% dei posti disponibili nei concorsi pubblici sarà riservato ai volontari del Servizio Civile. La riserva si aggiunge a quelle, già presenti, previste dalla Legge 68 del 1999, dal DPR 3 del 1957 e dal Decreto Legislativo 165 del 2001. Le quote riservate dal governo a questa particolare categoria riguarderanno tutte le amministrazioni dello Stato, cioè gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado, le aziende e le amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, enti come Regioni Province, Comuni e Comunità montane. Ancora, le istituzioni universitarie, le Camere di Commercio, Artigianato e Agricoltura e le associazioni a esse collegate, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale.
ATTUALITA'
Radio Roma compie 48 anni

Radio Roma spegne 48 candeline e in vista del primo mezzo secolo di vita anticipa le prossime novità che completeranno il processo di evoluzione della storica emittente della Capitale nel primo brand multimediale del Lazio: oltre alla radio in Fm, nata il 16 giugno 1975 e protagonista da marzo 2021 di una “nuova ripartenza”, negli ultimi mesi sono stati lanciati tre nuovi canali televisivi e il sito di informazione www.radioroma.it, che funge da vetrina editoriale del gruppo, oltre ad essere un vero e proprio quotidiano online sempre aggiornato con l’attualità regionale e nazionale.
Un processo di rilancio editoriale che è passato attraverso uno sviluppo digital del network e dei contenuti con ingenti investimenti per l’ottimizzazione delle frequenze su scala regionale, il restyling degli studi e del centro di produzione radiotelevisivo, un importante potenziamento degli organici in ambito tecnico e redazionale che oggi conta 50 dipendenti e ulteriori collaboratori, ed una serie di sinergie con partner di assoluto rilievo.
Intrattenimento e informazione sono le colonne fondanti dell’offerta editoriale del network che, attraverso la logica della piattaforma cross-mediale, consente di raggiungere una quota di pubblico cospicua, ma già profilata per target e piattaforme differenziati: quasi 200mila ascoltatori giornalieri tra i molteplici canali e piattaforme, un polo multimediale fruibile ovunque, grazie ad un network di siti web che supera i 5 milioni di utenti unici con oltre 100 notizie di attualità prodotte ogni giorno dalla redazione sul sito e indicizzate su Roma e il Lazio. Circa 700mila i “followers” tra i vari profili e pagine social, app e tecnologia HBBTV che diffondono tutti i canali, le repliche dei programmi e i diversi contenuti su tutte le principali piattaforme di streaming e podcast.
Nello specifico il network è oggi così composto: Radio Roma, emittente di infotainment in onda su FM e DAB in tutto il Lazio, che trasmette i grandi successi del presente e del passato; Radio Roma Television, al canale 14 nella Regione Lazio, una “all news” di programmi televisivi tematici e talk show di approfondimento giornalistico dedicati all’informazione quotidiana locale su tutta l’area metropolitana di Roma e della Regione Lazio; Radio Roma Tv, in onda sull’Lcn 15 del digitale terrestre in tutto il territorio regionale dedicato agli amanti dell’intrattenimento e dell’infotainment,in cui si mixano videoclip musicali, interventi legati al racconto dell’attualità del territorio, e interviste ai personaggi del mondo dello spettacolo più amati dal grande pubblico.
Una forma di intrattenimento che, unita alla trasmissione delle classiche news con notiziari nazionali e locali, garantisce allo spettatore la giusta compagnia dove spettacolo e informazione scandiscono l’intera giornata attraverso palinsesti e contenuti totalmente autoprodotti. Novità di giugno 2023 è la nascita di Radio Roma Network, emittente nazionale in onda con tecnologia BBTV (jump) al canale 222 del digitale terrestre, che racchiude il meglio di tutti i contenuti che il network produce.
La squadra di conduttori e giornalisti assicura una produzione in onda h24, 7 giorni su 7. Nel team ricordiamo: Claudio Micalizio (Extra), Elisa Mariani (Non Solo Roma), Andrea Bozzi (Roma di Sera), Matteo Demicheli (A Viso Scoperto), Max Tamanti (Disco Volante), Alessandra Paparelli (Roma Magazine), Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti (Social Trend), Maurizio Martinelli (A Casa di Amici), Ovidio Martucci (Obiettivo Sport), Rush (Breaking Bad), Danilo Brugia e Paciullo (Show Time), Eleonora Pezzella (Kiss & Go), Francesco Foderà (Connection), Lele Sarallo e Lory (Drive Time), Marco Rollo e Andrea Candelaresi (Cattivissimo), iVanale (Genio e Più Genio), Henry Pass (Roma Party), Lucas Dj, Tony Cortese (Radio Roma By Night), Gabriele Silvestri, Daniele Silvestri, Giacomo Chiuchiolo, Silvia Corsi, Elena Gianturco, e tanti altri.
ATTUALITA'
Giovani, società e istituzioni, “ecco perché il servizio civile è importante”

“Il Servizio Civile Universale è l’unico Istituto della nostra Repubblica che assolve alla funzione di educare i giovani alla cittadinanza, ne accresce il senso civico e contribuisce, in questo modo, alla costruzione di una società più equa e solidale”. È quanto afferma il Presidente del Forum Nazionale del Servizio Civile, Enrico Maria Borrelli, in occasione della Festa della Repubblica. Nella ricorrenza del 2 giugno il Forum Nazionale del Servizio Civile ribadisce l’importanza cruciale del coinvolgimento dei giovani nella vita delle istituzioni e nella difesa della Patria, per costruire una rinnovata alleanza necessaria ad affrontare le crisi del nostro tempo. Il FNSC sottolinea, inoltre, il valore del Servizio Civile Universale quale strumento fondamentale per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni.
“È un’esperienza – continua Borrelli – che permette ai giovani di vivere in modo concreto l’impegno sociale e comunitario, al fianco delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni no-profit, contribuendo al benessere della nostra società e alla formazione individuale. Non di meno, rappresenta un’ottima opportunità per i giovani di acquisire conoscenze e competenze preziose per il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro. Nel giorno in cui si festeggia la Repubblica, un riconoscimento particolare desideriamo darlo proprio al mondo del Servizio Civile, a partire dalle ragazze e dai ragazzi che vi partecipano, alle donne e agli uomini, ai volontari e ai professionisti, agli enti pubblici e alle organizzazioni di terzo settore, che fanno di questo Istituto una politica italiana ammirata e presa a modello in tutta Europa”.
Intanto nei giorni scorsi il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale ha reso noti i dati relativi ai programmi e ai progetti presentati dagli enti per il 2023: un totale di 622 programmi sviluppati in 3.515 progetti, per una richiesta di 83.538 operatori volontari. Tra questi, 33 sono programmi di servizio civile da svolgersi all’estero, costituiti da 191 progetti per un totale di 1.339 operatori volontari. 392 programmi (che coinvolgono 58.666 volontari) provengono dagli enti iscritti alla sezione nazionale dell’Albo di servizio civile universale; mentre 230 programmi (che coinvolgono 24.872 volontari) sono stati presentati dagli enti iscritti alle sezioni regionali e alle province autonome di Trento e Bolzano.
“I dati diffusi dal Dipartimento certificano – spiega il Presidente del Forum – la straordinaria vitalità dell’Istituto, che ha da poco compiuto 50 anni di storia. Attraverso il Servizio Civile Universale lo Stato coinvolge ogni anno decine di migliaia di giovani e condivide con loro la responsabilità di attuare le politiche di inclusione, quelle ambientali e di sviluppo sostenibile, di educazione e di promozione sociale e sportiva, di tutela del patrimonio storico-artistico-monumentale, di turismo e agricoltura sociale”.“Come FNSC, continueremo ad agire nella direzione intrapresa, promuovendo il Servizio Civile Universale non soltanto come strumento fondamentale per l’educazione civica e la crescita personale dei giovani, per il benessere della nostra società e per la difesa della nostra Patria, ma affinché, dopo 50 anni, diventi finalmente una politica strutturale del nostro ordinamento. Con questo auspicio – conclude Borrelli – e con questo impegno, come Forum Nazionale per il Servizio Civile auguriamo a tutto questo mondo una buona Festa della Repubblica”.
-
TECHArticolo
Settore marittimo, in arrivo la nuova classe di navi all’avanguardia Porrima
-
ARTE & CULTURAArticolo
This is Wonderland a Roma, tra limiti e alto potenziale
-
MADE IN ITALYArticolo
EGOInternational: metà dell’export nazionale è realizzato dalle PMI
-
RN WALLArticolo
Olimpiadi invernali Milano-Cortina, a rischio cinque ettari di bosco per una pista bob