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Che primo maggio è, se il lavoro non è più un diritto | Rec News dir. Zaira Bartucca Che primo maggio è, se il lavoro non è più un diritto | Rec News dir. Zaira Bartucca

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Che primo maggio è, se il lavoro non è più un diritto

di Edoardo Bortolotto*

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Il Primo Maggio deve tornare ad essere una vera festa del lavoro, la festa al diritto di vivere dignitosamente. L’elogio e la difesa di tale diritto devono essere orientati al miglioramento ed al rinnovo della contrattualistica nazionale nonché al sommo reclamo con trattative quotidiane che sfociano poi nel Primo Maggio quale celebrazione del raggiungimento di obiettivi collettivi. Al contrario il rischio è la celebrazione di un veglione fine a se stesso, una mera manifestazione canora di piazza.

Non si corra il rischio di renderlo una data di transizione per un ponte e null’altro. Servono diritti maggiori per padri e madri di famiglia che lavorano in ambienti usuranti, crescenti garanzie locali per asili nido a prezzo estremamente agevolato e con orario sufficientemente prolungato per i figli al fine di evitare le dimissioni dei genitori e conseguente incidenza sulla denatalità, serve maggiore sicurezza individuale quale diritto alla vita. I giovani trovano una occupazione in età sempre più avanzata e, in prospettiva, dovranno godere di trattamenti previdenziali sempre più esigui. Dobbiamo tutelare con sforzo titanico la sicurezza nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro affinché non accadano mai più tristi e recenti episodi di infortuni anche mortali. Non è accettabile.

Sviluppo e precarietà cozzano con l’autostima e valorizzatore del lavoratore tanto quanto lo sviluppo decade di qualità al cospetto del mercato. Condivido appieno le parole del Presidente Mattarella, il lavoro sia inteso coscientemente come motore di crescita e coesione sociale. Le imprese cercano personale qualificato e formato, la precarietà stride con le finalità di crescita e sviluppo. Vicenza è un distretto dove si tiene il passo con la tecnologia, dove la competizione regge quella internazionale grazie alla qualità stessa del lavoro.

Il tasso di partecipazione femminile risulta tra i più bassi d’Europa e le donne che rientrano al lavoro dopo una gravidanza perdono il passo a discapito di diritti che si riflettono indirettamente sulla famiglia e sulla tutela e mantenimento dei figli. Dobbiamo lottare, a maggiore ragione nelle vesti di sindaci quali rappresentanti di intere comunità, per contrastare l’esecrabile discriminazione di genere che perdura nella fase delle assunzioni.

Questo sia il Primo Maggio, raggiungimento di diritti e reclamo dei mancanti. Un sindaco – insiste Bortolotto – deve ispirare e partecipare attivamente al raggiungimento quotidiano di obiettivi e accordi trasversali, atti a tutelare una formazione di qualità. Formazione, sviluppo e sicurezza devono essere l’antibiotico contro il persistere della precarietà, del divario salariale, della crescita del costo della vita, della stagnazione retributiva e condizioni di sicurezza personale. Il mio augurio del Primo Maggio, nel suo nobile significato, lo rivolgo a coloro che nel 2022 in Veneto ed anche a Vicenza erano tra gli oltre 323mila disoccupati, di cui oltre 34mila inoccupati. Purtroppo il 58% prevalentemente donna.

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Stop immediato alla coercizione psichiatrica. Ma c’è chi vorrebbe convincerci che siamo tutti matti

di CCDU*

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Stop immediato alla coercizione psichiatrica. Ma c'è chi vorrebbe convincerci che siamo tutti matti

Il 9 ottobre 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno pubblicato le loro linee guida finali su “Salute mentale, diritti umani e legislazione” che condannano il ricovero involontario, l’uso della contenzione e dell’isolamento, e il “trattamento” coatto, compreso l’elettroshock. Si impegna a sostenere una tolleranza “zero” nei confronti delle pratiche psichiatriche coercitive e vuole che anche tutti i governi facciano lo stesso. Il CCHR International (associazione statunitense ‘cugina’ del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani) è stato invitato e ha partecipato al lancio delle linee guida.

Le raccomandazioni sono le più forti che abbiamo visto per assicurare alla giustizia gli abusi psichiatrici e fornire protezione ai pazienti, tra cui:

• “La legislazione dovrebbe vietare chiaramente tutte le misure involontarie”.

• Le “pratiche coercitive nell’assistenza alla salute mentale violano il diritto di essere protetti dalla tortura o da trattamenti crudeli, inumani e degradanti…”.

• “Una persona non deve somministrare o eseguire su un’altra persona nessuna delle seguenti attività: (a) terapia del sonno profondo; b) terapia del coma insulinico; c) psicochirurgia; e (d) qualsiasi altra operazione o trattamento vietato [fuorilegge] dalla normativa.

• I pazienti devono avere il diritto di rifiutare le cure e di scegliere un aiuto medico alternativo.

• L’elettroshock provoca danni cerebrali e dovrebbe essere proibito ai bambini.

• La legislazione deve garantire la responsabilità per eventuali trasgressioni delle leggi, prevedendo “sanzioni civili, amministrative o penali” e risarcimenti.

Si tratta di diritti a lungo combattuti che, una volta implementati a livello globale, potrebbero sradicare le pratiche psichiatriche dannose.

Proprio in questi giorni, invece, gli psichiatri, sostenuti dall’industria psicofarmacologica multimiliardaria, battono la grancassa per convincere i nostri governanti che siamo tutti matti ed è necessario diagnosticarci presto, in modo da poter prescrivere a sempre più persone le loro pillole magiche. Gli elisir della felicità più propagandati in questi giorni sono sostanze psichedeliche simili all’LSD, che alcuni genitori vengono convinti a somministrare ai loro figli per “curare” presunte “condizioni di salute mentale” nonostante i rischi documentati d’indurre comportamento suicidario.

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Sanità tra liste d’attesa congelate e detassazioni farsa

di Barbara Guidolin*

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Sanità tra liste d'attesa congelate e detassazioni farsa | Rec News dir. Zaira Bartucca

Le detassazioni degli straordinari e dei premi di risultato del governo Meloni non risolvono il problema della carenza degli infermieri e della lunghezza delle liste d’attesa del nostro sistema sanitario. Ancora una volta questo esecutivo dimostra di muoversi alla cieca, di tagliare risorse sulla salute dei cittadini e di agire con il solo obiettivo di ingannarli.

Le misure sulla detassazione sono una vera e propria presa in giro, esattamente come lo sono le indennità per le liste d’attesa che, se tutto va bene, entreranno in funzione nel 2025.

Il governo Meloni continua a fare annunci mirabolanti che non trovano nessun riscontro nella realtà. Per governare un Paese come il nostro e affrontare le difficoltà del sistema sanitario nazionale servono serietà e coraggio, tutte caratteristiche che questo esecutivo sembra non avere.

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Da osservatore a candidato. La mia sfida a sindaco di Reggio Calabria

di Luigi Palamara*

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Da osservatore a candidato. La mia sfida a sindaco di Reggio Calabria | Rec News dir. Zaira Bartucca

Per anni ho osservato con occhio critico i danni causati dalle varie amministrazioni nella nostra amata città di Reggio Calabria. Il livello degli amministratori, in molti casi, è stato davvero scarso, con rare eccezioni che non fanno che confermare questa triste realtà. Questa lunga riflessione, insieme alle considerazioni e sollecitazioni da parte della gente che mi ha incoraggiato a mettermi in gioco, mi ha portato a una decisione importante. E ora, eccomi qui, pronto ad affrontare una nuova sfida: mi candido come Sindaco di Reggio Calabria.

Può sembrare una boutade, ma come diceva mio cugino Peppe, “si candidano cani e porci”, quindi perché no? La mia scelta non è stata difficile, è semplicemente la logica conseguenza di ciò che sono e di ciò che faccio. Amo le persone, anche se devo ammettere che non tutte sono di mio gradimento. Le persone che mi interessano sono quelle comuni, normali, che non si montano la testa o diventano snob. Senza pregiudizi e con il cuore in mano, sono quelle che mi stanno a cuore.

In ogni cosa che faccio, metto il cuore. La vita non è sempre stata facile, e ho subito molte ingiustizie che mi hanno reso più forte. Sono disposto a subire mille ingiustizie in nome della Giustizia. Questo non è solo un motto, ma uno stile di vita. Ora è il momento di agire. Inizierò creando prima un’associazione culturale e poi la mia candidatura. Tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questa iniziativa saranno i benvenuti, previo screening iniziale da parte di un gruppo di persone incaricate di selezionare i partecipanti. La politica è una cosa seria, è servizio.

L’esperienza, la libertà e l’indipendenza saranno le nostre guide in questo viaggio. La capacità, il talento e la professionalità che mi accompagneranno saranno la nostra carta d’identità. Iniziate pure il vostro dossieraggio, ma tenete presente che non sarà un compito facile. Reggio Calabria ha bisogno di un cambiamento radicale, e noi siamo qui per portarlo avanti. Tu, cittadino, fai la tua parte. Ci vedremo nei quartieri, nelle periferie, affronteremo le battaglie e, soprattutto, presenteremo proposte concrete. In un momento critico come questo, dobbiamo fare fronte comune per il bene della nostra città.

Reggio Calabria può cambiare, e noi siamo pronti a mettere il nostro cuore e la nostra determinazione in questa missione. Ora è il momento: o cambiamo, o la città muore. Noi faremo la nostra parte, e ti chiediamo di unirti a noi.

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Sul finanziamento della Medio Savuto

di Roberto Sirianni*

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Sul finanziamento della Medio Savuto | Rec News dir. Zaira Bartucca

Il completamento dei lavori, da troppo tempo quasi fermi, è sicuramente un grande risultato politico per l’area interna della Calabria. Soddisfazione per il finanziamento di 3 milioni di euro per le opere ed i lavori del secondo tronco stradale della Mediosavuto fra gli svincoli di “Soveria Mannelli Nord – Borboruso” e la SS. 616.

Grazie all’interessamento dell’assessore Regionale Filippo Pietropaolo, del vicepresidente della Provincia di Catanzaro Francesco Fragomele, e dell’intera Giunta Regionale guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, si potranno ultimare i lavori di questa strada che rappresenterà un importantissimo volano di crescita per l’intera area del Reventino e del Savuto. Un’opera che nel corso degli anni ha visto la ripresa dei lavori grazie all’impegno degli allora presidenti della Provincia di Catanzaro Michele Traversa e Wanda Ferro, da sempre vicini al nostro territorio.

La nostra zona, ricca di aziende che operano su scala nazionale ed internazionale, soffre per la carenza di infrastrutture adeguate all’alto livello produttivo locale. Ora, grazie agli esponenti dei Fratelli d’Italia in Regione, finalmente si potrà dare un input di crescita per le aziende con un conseguente aumento occupazionale. Quello che la politica dovrebbe fare ad ogni livello. Per questo è doveroso un sentito ringraziamento da parte mia personale e di tutti i tesserati dei Fratelli d’Italia di Soveria Mannelli all’Assessore Regionale Filippo Pietropaolo, al vicepresidente della Provincia di Catanzaro Francesco Fragomele, ed all’intera Giunta Occhiuto.

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