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A Young Innovators Business Forum Mazda conferma impegno sostenibilità e innovazione

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(Adnkronos) – "Soprattutto in una fase di transizione come quella che stiamo vivendo l’obiettivo di una mobilità a zero emissioni di CO2 non può essere perseguito con una sola tecnologia, ma richiede un approccio olistico, che consideri tutte le soluzioni disponibili". Lo ha sottolineato Erika Giandomenico, Used Car & Fleet Account Manager di Mazda Italia, partecipando al Young Innovators Business Forum, la prestigiosa manifestazione promossa da ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), che ha visto come main sponsor il brand giapponese, un appuntamento in cui la casa di Hiroshima ha confermato il proprio impegno verso una mobilità sostenibile, intelligente e profondamente centrata sull’essere umano.  Nelle parole di Erika Giandomenico per Mazda "è importante offrire la tecnologia più adatta in base al cliente e al contesto economico-sociale in cui viene applicata. Per questo motivo, Mazda ha scelto un approccio multi-soluzione: crediamo che non esista una soluzione unica per tutti, bensì soluzioni multiple per soddisfare le esigenze di vari mercati e clienti". "Mazda – ha concluso – si impegna a rendere i propri propulsori sempre più efficienti e sta adottando veicoli completamente elettrici con l’obiettivo di sostituire in futuro le vetture con motore a combustione”. Il Forum, tra i principali appuntamenti dedicati all’innovazione in Italia e in Europa, rappresenta una piattaforma di confronto strategico sui temi della crescita economica, dello sviluppo tecnologico, della sostenibilità e della transizione digitale. L’evento riunisce esponenti di primo piano del mondo istituzionale, imprenditoriale e accademico, offrendo una visione completa sulle sfide e le opportunità per il futuro del Paese. Mazda, da sempre orientata all’innovazione responsabile, ha scelto di sostenere il Forum per ribadire il proprio impegno verso una mobilità più sostenibile, intelligente e centrata sull’uomo. Tra i progetti più significativi condivisi durante il Forum, anche l’impegno di Mazda per la neutralità carbonica entro il 2050, con tappe intermedie come la carbon neutrality dei propri stabilimenti globali entro il 2035. In linea con gli obiettivi europei, Mazda promuove una mobilità a basse emissioni attraverso l’evoluzione costante della propria gamma e un’attenta informazione verso i consumatori. —sostenibilita/mobilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Lidl, missioni di trasporto a zero emissioni con camion full electric

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(Adnkronos) – Daimler Truck Italia, LC3 Trasporti e Lidl Italia annunciano l’avvio di un'iniziativa congiunta per una mobilità sostenibile. Grazie alla consegna del primo eActros 600 in Italia, il trattore full electric per il trasporto a lungo raggio prodotto dal gruppo Daimler Truck, i tre partner daranno avvio alle missioni di trasporto a zero emissioni per Lidl Italia. Il veicolo rifornirà i punti vendita dell’insegna in Trentino-Alto Adige e nella zona lago di Garda, in particolare durante il periodo estivo.  LC3 Trasporti, con l’acquisto di 30 nuovi eActros 600, ha deciso di mettere in campo una flotta di veicoli all'avanguardia nel settore del trasporto merci. La partnership con Daimler Truck Italia ha consentito a LC3 di essere tra le prime aziende a introdurre questo veicolo nel panorama logistico. Il supporto di Rossi Veicoli, partner di lunga data di LC3 e Daimler Truck Italia, è stato determinante in questa scelta. Da parte sua, con l’impiego di alcuni di questi veicoli elettrici, Lidl non solo abbatterà le emissioni di CO2, ma promuoverà anche una logistica più efficiente e responsabile, confermando il proprio impegno verso un futuro più sostenibile nel trasporto delle merci.  Il trattore elettrico eActros 600 consegnato a Lidl è agganciato ad un semirimorchio refrigerato con alimentazione ad Azoto (N2), un binomio ancora più ecologico per un trasporto delle merci ad impatto zero. Il semirimorchio ed il trattore presentano una livrea speciale che mette in evidenza e valorizza la partnership tra le tre aziende. Il Nuovo eActros 600 è la proposta del brand Mercedes-Benz Trucks per il trasporto a lungo raggio full electric, eletto Truck of the Year 2025 per il suo concept innovativo.  Il truck, grazie all’elevata capacità delle 3 batterie (oltre 600 kWh) e al nuovo assale elettrico che incorpora i due motori elettrici, l’inverter e la trasmissione a quattro rapporti, è in grado di percorrere fino ad oltre 500 chilometri senza ricarica intermedia. Le batterie di nuova concezione litio ferro fosfato (Lfp) hanno una vita utile di 1,2 milioni di chilometri e sono predisposte per essere ricaricate, con le prossime stazioni megawatt charger, con una potenza di circa un megawatt, dal 20 all’80% in meno di 30 minuti.  Per Luca Ros, direttore Logistica Lidl Italia, "la logistica è un comparto cruciale per il nostro business e renderla più sostenibile è un impegno imprescindibile. Per questo, da anni, abbiamo intrapreso un percorso di graduale decarbonizzazione dei trasporti, che si realizza anche attraverso la scelta di mezzi di trasporto più sostenibili”. “Siamo molto fieri di aver raggiunto questo nuovo traguardo, ancora una volta, con due grandi partner, come Lidl e Daimler Truck Italia -osserva Michele Ambrogi, direttore operativo di LC3 Trasporti – Sulla base di queste sinergie, da oltre 15 anni, abbiamo tracciato una nuova strada per il trasporto sostenibile, aprendo alle innovazioni volte a ridurre sempre di più nel tempo il nostro impatto ambientale e le emissioni nocive, andando sempre più incontro alle esigenze dell’ambiente e della clientela più virtuosa”. “La mobilità sostenibile è al centro della nostra strategia e questa collaborazione con LC3 Trasporti e Lidl Italia è un esempio concreto di come possiamo fare la differenza. Il nostro eActros 600 è un veicolo rivoluzionario che segna un importante passo nel futuro della logistica, e siamo entusiasti di vederlo in azione al servizio di Lidl Italia”, afferma Maurizio Pompei, Ceo di Daimler Truck Italia. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Expo 2025, Pefc: Padiglione Italia tra i più green con l’85% di legno certificato

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(Adnkronos) – Con oltre l’85% dei suoi 742 mc di legno certificato Pefc, il Padiglione Italia si distingue come una delle strutture più sostenibili di Expo Osaka 2025 (13 aprile – 13 ottobre 2025). Progettato dallo Studio Mca-Mario Cucinella Architects, il Padiglione avrà, poi, una seconda vita: ogni elemento sarà trasformato in nuove configurazioni, tra cui case ad alta efficienza energetica in Giappone. Il punto è stato fatto in occasione della visita al Padiglione Italia del presidente Pefc Italia e Uncem Marco Bussone e del segretario generale Pefc Italia Antonio Brunori, accolti da Elena Sgarbi, commissario aggiunto per l'Italia a Expo 2025 Osaka.  “Il Padiglione Italia rappresenta il punto di incontro tra innovazione architettonica e sostenibilità ambientale, esaltando l’eccellenza del design italiano attraverso l’utilizzo di legno proveniente da filiere locali o comunque certificate per la loro gestione sostenibile, simbolo di una gestione responsabile delle risorse forestali”, sottolinea Bussone. “Sin dalle fasi strategiche di progettazione, il nostro Commissariato si è posto l’obiettivo di realizzare un Padiglione Italia che avesse nella sostenibilità uno dei suoi punti di forza – osserva Sgarbi – Nasce da questa esigenza la scelta di creare una struttura in legno certificato che garantisse un uso consapevole delle materie prime. Il legno impiegato per la creazione del Padiglione potrà essere riutilizzato dando vita a una nuova costruzione”. In occasione dell’Expo, Pefc Italia ha inoltre sottoscritto una dichiarazione congiunta che riafferma il ruolo fondamentale della certificazione forestale nella costruzione di una società sostenibile, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Il documento è stato firmato da Pefc International, dai programmi Pefc di Danimarca, Indonesia, Giappone, Spagna, Thailandia, Austria, dalla Forestry Agency del Governo Giapponese e dalla Japan Association for the 2025 World Expo. L’obiettivo condiviso è ambizioso: espandere le foreste certificate Pefc a livello mondiale, promuovere materiali e prodotti certificati nei mercati globali e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della certificazione forestale come strumento per tutelare e valorizzare le risorse naturali.   In generale, sottolinea Pefc Italia, l’Expo 2025 ha acceso i riflettori sull’uso sostenibile del legno a partire dal Grand Ring, la gigantesca architettura circolare, fulcro centrale dell'Esposizione giapponese: progettata da Sou Fujimoto, è una delle più grandi opere in legno al mondo grazie all'impiego di 27mila metri cubi di legno, di cui 7mila per il tetto interamente certificati Pefc e 4.500 provenienti dalla regione di Fukushima. Rispetto agli altri padiglioni, l’Italia presenta una delle strutture più virtuose. “L’utilizzo di legno certificato è fondamentale per garantire una gestione responsabile delle risorse forestali e per contribuire alla lotta contro la deforestazione. La certificazione rilasciata dal Pefc assicura che il legno provenga da foreste gestite in modo sostenibile e legale, in cui si rispettano rigorosi criteri ambientali, sociali ed economici: la tutela della biodiversità, la rigenerazione naturale delle foreste e il supporto alle comunità locali che vivono e lavorano in queste aree. Inoltre, il legno certificato è tracciabile lungo tutta la filiera, garantendo trasparenza e affidabilità al consumatore finale – spiega Brunori – Impiegare legno certificato in progetti architettonici al posto di materiali più energivori, come nel caso del Padiglione Italia all'Expo 2025, significa ridurre l’impatto ambientale e valorizzare una risorsa rinnovabile senza compromettere gli equilibri naturali”. Il Padiglione Italia – che con il tema 'L’Arte Rigenera la Vita' – reinterpreta la Città Ideale del Rinascimento e promuove l’immagine dell’Italia attraverso le sue eccellenze artistiche, tecnologiche e scientifiche – è stato progettato dall'architetto Mario Cucinella e dallo Studio Mca-Mario Cucinella Architects. Noto per il suo impegno nell’architettura sostenibile, lo studio, insieme a Invitalia e ministero degli Esteri italiano, ha scelto di privilegiare l’utilizzo di una delle risorse a più alta disponibilità locale, come il legno proveniente da filiere locali e certificate.  In particolare, il legno impiegato comprende 529,5 metri cubi di travi lamellari in pino e abete rosso certificati Pefc, 102,31 metri cubi di pannelli Clt (X-Lam) realizzati con legno certificato legale e locale, e 110,76 metri cubi di compensato. Tutti i componenti in legno rispettano standard rigorosi, tra i quali la certificazione Pefc del legno lamellare impiegato, sottolinea Pefc Italia.  La sostenibilità del Padiglione sta anche nell’idea progettuale: è infatti concepito come un laboratorio dinamico che, al termine del suo ciclo espositivo, potrà trasformarsi. L’intento è far sì che il legno del Padiglione possa continuare a vivere: ogni singolo elemento potrà essere riutilizzato in nuove configurazioni, tra cui case in Giappone ad alta efficienza energetica, stoccando carbonio e generando una reale economia circolare. “L’Italia, attraverso una scelta progettuale consapevole, dimostra quindi non solo di saper usare il legno in grandi quantità, ma anche di farlo nel rispetto dei criteri più rigorosi di sostenibilità, tracciabilità e riutilizzo, trasformando il proprio padiglione in un simbolo concreto di architettura circolare”, conclude Bussone. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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L’Arena di Verona si accende di energia verde certificata da fonti sostenibili

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(Adnkronos) –
L’Arena di Verona si accende di energia verde certificata. Il Gruppo Agsm Aim diventa green energy partner dell’Opera Festival 2025 e, per tutta l’estate, porterà nell’anfiteatro scaligero energia elettrica e luce di origine certificata da fonti sostenibili. Nasce una nuova partnership tra Fondazione Arena di Verona e Agsm Aim, la multiutility veneta attiva nei settori dell'energia elettrica, del gas, del teleriscaldamento, dell'efficienza energetica e dell'illuminazione. Per celebrare questa sinergia, l’Arena si accenderà di verde nella Giornata mondiale dell’ambiente. 
Il 5 giugno, dalle 21.30, l’anfiteatro sarà illuminato del colore che richiama l’ambiente e la natura per ricordare ai cittadini e ai turisti che tutta l’energia utilizzata per il Festival sarà pulita e certificata, permettendo di risparmiare 800 tonnellate di CO2 rispetto alle normali emissioni di una macchina produttiva grande quanto l’Opera Festival. 
La partnership tra le due importanti realtà scaligere entrerà inoltre nelle case di migliaia di persone e famiglie. Fondazione Arena di Verona ha realizzato una speciale playlist con i brani più celebri eseguiti dall’Orchestra e dal Coro dell’Arena. I clienti Agsm Aim riceveranno in bolletta un QR code dal quale sarà possibile ascoltare una selezione delle pagine più belle dalle opere in cartellone. Ai clienti Agsm Aim sarà riservato anche uno speciale sconto per l’acquisto dei biglietti dell’Arena Opera Festival 2025. Una collaborazione che rafforza la sinergia territoriale tra istituzioni, aziende e società a sostegno di una delle eccellenze italiane, portabandiera nel mondo di musica e arte: l’Arena di Verona.  "Siamo tutti insieme per il bene di Verona – dichiara Cecilia Gasdia, sovrintendente di Fondazione Arena – una città strepitosa. Mi colpiscono i concetti chiave ben espressi dal presidente Testa e del consigliere Russo, e li condivido: i valori di Cultura e Sostenibilità, per rafforzare il legame tra energia e vita culturale di Verona. La sostenibilità sostiene la cultura, la cultura sostiene la sostenibilità: un gioco di parole indovinato che è anche un valore. Come Fondazione Arena siamo molto onorati e orgogliosi di aver iniziato un bellissimo rapporto con Agsm Aim. Ogni giorno è una nuova fucina di idee, una più bella dell’altra per il bene della nostra meravigliosa città, e Fondazione vuole ringraziare di questa fantastica collaborazione appena iniziata".  "Essere Green Energy Partner dell’Opera Festival 2025 significa per noi unire due valori in cui crediamo profondamente – dice Federico Testa, presidente Gruppo Agsm Aim – la cultura e la sostenibilità. Fornire energia verde certificata alla stagione lirica dell’Arena di Verona è per noi un gesto concreto che testimonia il nostro impegno per un futuro più sostenibile, valorizzando al tempo stesso la bellezza delle grandi tradizioni italiane. Anche l’arte può diventare motore di cambiamento, e siamo orgogliosi di contribuire a rendere questo appuntamento simbolo di un’evoluzione energetica sempre più responsabile".  Per Alessandro Russo, consigliere delegato Gruppo Agsm Aim, "con questa partnership vogliamo rafforzare il legame tra la nostra energia e la vita culturale della città di Verona. Offrire ai nostri clienti la possibilità di vivere l’esperienza unica dell’Arena di Verona con uno sconto dedicato e contenuti esclusivi è per noi un modo concreto per dire grazie e per rendere accessibile a sempre più persone la bellezza dell’opera. In Agsm Aim crediamo che l’energia non debba solo illuminare i luoghi, ma anche accendere emozioni, creare connessioni e sostenere la cultura. Unire sostenibilità, innovazione e partecipazione è il nostro modo di interpretare il ruolo di multiutility al servizio del territorio".  "È fondamentale che le realtà del territorio dialoghino e facciano squadra – osserva l'assessora al Commercio e alle Attività Produttive, Alessia Rotta – Fondazione Arena di Verona lo fa già da diverso tempo con tante istituzioni e aziende, penso al progetto 67 Colonne, all’Art Bonus per il restauro dell'anfiteatro. Guardiamo al bene della città, sono certa che anche questo progetto va in questa direzione e per questo siamo molto orgogliosi e grati ad Agsm-Aim".  "Proseguiamo il percorso avviato in questi anni con tutti i player della città – conclude Stefano Trespidi, vicedirettore artistico di Fondazione Arena – Solamente attraverso dialogo e comunicazione con le altre realtà veronesi si possono ottenere dei grandi risultati. È stato il primo obiettivo che il Sovrintendente ci ha dato e che stiamo portando avanti. Il presidente Testa qualche settimana fa ci disse che bisogna guardare non solo ai numeri ma a migliorare l’ecosistema nel quale viviamo. Questo è lo spirito che ci anima, cerchiamo di mettere energia e passione in tutto ciò che facciamo".   —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Riuso acque depurate, Gruppo Cap accede a sistema Water Credit Volontari

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(Adnkronos) – Valorizzare ogni goccia d’acqua trattata, trasformandola in risorsa ambientale ed economica. Con questo obiettivo Gruppo Cap accede al sistema internazionale dei water credit volontari basati sul riuso delle acque depurate. La green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano è il primo gestore idrico in Italia ad avviare questa iniziativa, aprendo di fatto un nuovo capitolo per la finanza sostenibile applicata alle utility.  Il progetto nasce in collaborazione con Hypercube, gruppo svizzero attivo nella tokenizzazione degli impatti ambientali che nel 2024 ha introdotto i Wtr, il primo sistema internazionale di water credit volontari, e con il supporto di Aon in qualità di advisor tecnico-strategico. In un contesto nazionale in cui solo il 4% delle acque reflue viene riutilizzato, a fronte di un potenziale stimato da Arera pari al 21%, Gruppo Cap è tra i principali promotori del riuso delle acque depurate, pratica che consiste nell’impiego delle acque reflue trattate per usi non potabili come irrigazione e industria. I 40 impianti del Gruppo trattano ogni anno 350 milioni di metri cubi di acque reflue, di cui il 34% viene riutilizzato. I depuratori operano anche come bioraffinerie: trattano oltre 80mila tonnellate di fanghi all’anno, trasformandoli in fertilizzanti, energia e risorse per l’agricoltura, in linea con un modello di economia circolare avanzata.  I crediti originati da Gruppo Cap si basano nello specifico sulle acque depurate presso l’impianto di Bresso-Niguarda, dove una parte delle acque viene riutilizzata per l'irrigazione di Parco Nord Milano; qui, una condotta dedicata, che connette la rete di trasporto delle acque depurate al sistema di irrigazione del parco, consentirà di aumentare la capacità di riutilizzo fino a 500mila metri cubi all’anno, contro i 20mila forniti attualmente. Queste risorse saranno destinate all’irrigazione dei prati e all’alimentazione di fontane e canali, migliorando l’efficienza nell’uso delle acque superficiali. L’intervento, realizzato grazie a un investimento di 250mila euro, riduce drasticamente il prelievo da falda valorizzando la risorsa idrica in un’ottica circolare, ambientale e sociale. A ogni metro cubo di acqua riutilizzata corrisponde un water credit Wtr, generato tramite tecnologia blockchain secondo i più rigorosi standard Esg (Csrd, Gri, Sdg Onu). Tali crediti possono essere acquistati da aziende water-intensive per ridurre o bilanciare la propria impronta idrica, in particolare la componente 'hard-to-abate', con un sistema trasparente e verificabile, che consente anche al cittadino di tracciarne l’origine e l’utilizzo.  “In un contesto in cui l’acqua è sempre più una risorsa preziosa, Cap offre un esempio concreto di come la transizione ecologica possa passare anche da modelli economici e gestionali capaci di generare valore ambientale, sociale e finanziario. Con questo progetto Cap consolida il proprio ruolo di apripista a livello nazionale nel campo dell’innovazione ambientale. Siamo convinti che il riuso dell’acqua non sia solo una buona pratica, ma anche un’opportunità per creare valore sul territorio, ridurre la pressione sugli ecosistemi e sviluppare nuovi strumenti di finanza sostenibile”, dichiara Michele Falcone, direttore generale di Gruppo Cap.  Il valore dei water credit emessi da Hypercube, nel corso del 2024, è cresciuto di oltre il 70% indicando un fortissimo interesse sia del settore pubblico, sia del settore privato verso l’adozione di strumenti che possano accelerare su larga scala l’implementazione di processi e iniziative orientate all’efficienza idrica. Oltre a valorizzare processi virtuosi già in atto, il sistema dei water credit prevede che parte delle risorse generate dalla vendita dei crediti venga reinvestita in nuove progettualità sul territorio lombardo, con l’obiettivo di rafforzare infrastrutture, promuovere il riuso e ampliare l’impatto ambientale sostenibile. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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