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Sognando… Ballando con le stelle, stasera 23 maggio la semifinale: gli ospiti

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(Adnkronos) – Il terzo e penultimo appuntamento di 'Sognando… Ballando con le stelle' andrà in onda questa sera, venerdì 23 maggio, su Rai 1 alle 21.35 in diretta dall’Auditorium Rai del Foro Italico di Roma.  
Francesca Michielin, Rocco Hunt, The Kolors, Settembre, Francesco Gabbani, Marcella Bella, Noemi e Sal Da Vinci sono gli ospiti della semifinale.  Milly Carlucci, affiancata sempre da Paolo Belli, in occasione del ventesimo compleanno di Ballando con le Stelle, festeggia il traguardo, dando la possibilità a un maestro professionista di diventare un maestro di Ballando con le Stelle.  La scelta avverrà con il supporto della giuria composta da Carolyn Smith, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni, Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto e del pubblico a casa che può votare attraverso i social. Con la giuria, la band, ci sono anche i tribuni: Simone Di Pasquale, Sara Di Vaira e Rossella Erra, la new entry Matteo Addino e a 'bordo campo' sempre Alberto Matano. Ecco gli abbinamenti degli 8 aspiranti maestri con i maestri di Ballando con le stelle, che si esibiranno nel corso della semifinale:  – Chiquito con Anastasia Kuzmina – Aly-Z con Moreno Porcu – Yuri con Alessandra Tripoli – Vanessa con Carlo Aloia – Mario con Veera Kinnunen – Hugo con Giada Lini – Janiya con Pasquale La Rocca – Valentina con Nikita Perotti  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Usa, agenti aprono il fuoco davanti alla sede della Cia: un ferito

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(Adnkronos) – Gli agenti a guardia della sede della Cia a Langley hanno aperto il fuoco in quello che viene definito "un incidente di sicurezza" in cui una persona è rimasta ferita in modo non fatale. Lo riporta la Nbc, citando fonti informate dell'incidente avvenuto poche ore dopo l'attentato in cui i due diplomatici israeliani, Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim, sono stati uccisi di fronte al Jewish Museum di Washington. Non ci sono elementi che indicano che questi due incidenti siano collegati, aggiunge l'emittente.  "C'è stato un incidente di sicurezza a cui gli agenti hanno risposto all'esterno del quartier generale della Cia- ha detto a Nbc un portavoce dell'agenzia di intelligence – l'ingresso principale è al momento chiuso, i dipendenti devono usare ingressi alternativi. Altri dettagli saranno forniti quando sarà appropriato".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Fecondazione, Roccella: “Cancellare il papà non è un progresso”

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(Adnkronos) – "Cancellare per scelta dalla vita dei bambini il papà non potremo mai considerarlo un progresso sulla via dei diritti, ma la sottrazione al bambino di uno dei suoi diritti fondamentali". E' il commento della ministra per la Famiglia, Natalità e Pari Opportunità Eugenia Roccella, dopo che la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto per la madre intenzionale, ovvero quella non biologica, di riconoscere il figlio nato in Italia in seguito alla procreazione medicalmente assistita all'estero. Sancendo in pratica, così il via libera al riconoscimento da parte di entrambe le mamme per i figli di coppie lesbiche. "Dalla lettura delle due sentenze depositate oggi dalla Corte Costituzionale discendono alcune considerazioni. Innanzi tutto – afferma Roccella -, non è in discussione alcun atto di questo governo e di questa legislatura, e in ogni caso non è richiesto dalla Consulta alcun intervento normativo, né sulla legge 40 né su altri punti dell'ordinamento. In secondo luogo, per l'ennesima volta la Corte conferma il disvalore dell'utero in affitto, al punto da giungere a differenziare l'attribuzione dello status genitoriale per le coppie di uomini e di donne, proprio sulla base della differenza naturale dei corpi sessuati, che l'ideologia oggi vorrebbe negare".  "D'altro canto, però – aggiunge la ministra -, l'interesse del bambino a vedersi riconosciute due figure genitoriali viene sancito, nella sentenza sulle 'due mamme', prescindendo completamente dai fondamenti biologici della riproduzione e della generazione, come se l'estromissione e la cancellazione programmata della figura del padre non fosse a sua volta un disvalore e una scelta contraria al miglior interesse del minore. In Italia nessun bambino ha una limitazione di diritti, perché anche in caso di coppie dello stesso sesso c'è l'adozione in casi particolari che garantisce il rapporto del minore con entrambi, la responsabilità di entrambi nei suoi confronti e l'inserimento in una rete di parentela anche sotto il profilo patrimoniale".  "Trovo gravissima la decisione della Consulta che legittima le due madri, cancellando la figura paterna con un tratto di penna" denuncia l'avvocato Simone Pillon, già vicepresidente della commissione parlamentare infanzia e ora presidente dell'associazione 'San Tommaso Moro'. "I bambini nascono da mamma e papà. Imporre costrutti ideologici che sovvertono il diritto naturale è pericoloso per il diritto e drammatico per la vita dei bambini". "E poi mi dovete spiegare: perché due mamme si e due papà no? Di questo passo sarà presto legittimato anche l'utero in affitto. E poi ancora, perché la Corte si sostituisce per l'ennesima volta al legislatore? Una invasione di campo istituzionale e un grave errore che spero siano presto corretti dal Parlamento", conclude Pillon. "Con la sentenza 68 del 2025 la Corte Costituzionale si è trovata costretta ad affermare un principio minimo di civiltà e di umanità che il Parlamento non ha saputo tutelare: i diritti e gli interessi preminenti di una bambina o di un bambino devono essere sempre protetti e garantiti indipendentemente dalle modalità in cui sia avvenuta la nascita" dichiara il segretario di +Europa, Riccardo Magi. "È esattamente il principio che abbiamo provato ad affermare con una proposta di legge a mia prima firma depositata alla Camera ormai tre anni fa”.  “E avevamo ragione anche quando accusavamo il Governo Meloni e il Ministro Piantedosi di fare la guerra ai bambini, punendo loro per colpire le madri. La Corte ha finalmente chiarito che la registrazione all’anagrafe dello status giuridico di figli di chi si è assunto la responsabilità genitoriale, anche nel caso in cui si tratti di due madri, deve essere garantita fin dalla nascita. Impedire questo, come ha provato a fare in questi anni il Ministero dell’Interno, intasando i tribunali con i suoi ricorsi, è gravemente lesivo degli interessi del minore”, conclude Magi. “Sono commosso. Avevo deciso, come sindaco e nonno, di combattere questa battaglia di civiltà fino in fondo a fianco delle mamme, delle piccole e dei piccoli. Oggi vincono i diritti fondamentali di tutte e tutti, gli interessi inalienabili delle bambine e dei bambini" dichiara in una nota il sindaco di Padova, Sergio Giordani, che dal 2017 aveva iniziato a registrare i certificati anagrafici di 33 bambini con due mamme. "Un passo avanti per l’Italia che abbiamo costruito con tenacia anche da Padova con tante associazioni e cittadini che non hanno mai mollato. Ho sempre detto che sulla Costituzione ho giurato e che la Costituzione avrei applicato, e questa pronuncia mi ripaga di tanto fango ricevuto da chi mi accusava di essere fuori legge. Una posizione, la loro, inumana e da oggi pure incostituzionale. Guardare negli occhi quei neonati e quelle mamme resta tutt’oggi una delle emozioni più grandi che ho provato e continuo a provare come primo cittadino”.  A Padova la decisione del comune fu prima impugnata dalla procura, poi il tribunale la dichiarò inammissibile, ma ministero dell’Interno e procura generale presentarono un nuovo ricorso.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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POLITICA

Terzo mandato su misura. Ecco chi agevolerebbe

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Terzo mandato su misura. Ecco chi agevolerebbe | Rec News

Quest’anno si torna alle urne per decretare sei nuovi governatori, quelli di Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Di questi solo due sono investiti dal problema del terzo mandato: Vincenzo De Luca in Campania e Luca Zaia in Veneto.

In teoria anche la Puglia di Michele Emiliano rientrerebbe nella conta dei presidenti di regione che hanno già compiuto due mandati ma lo stesso Emiliano ha annunciato la sua intenzione di farsi da parte per garantire il ricambio generazionale. Diverso il caso di Lombardia e Friuli Venezia Giulia: due regioni dove si potrebbe porre il problema del terzo mandato visto che sia Attilio Fontana che Massimiliano Fedriga stanno compiendo il loro secondo giro alla presidenza. Ma il tema è decisamente prematuro perché, in assenza di crisi politiche, le due regioni andranno al voto solo nel 2028.

Le Regioni che andranno al voto nel 2025, come detto, sono sei. Certamente quella più al centro delle polemiche è la Campania: i cittadini dovranno scegliere il successore di Vincenzo De Luca (Pd). Al voto anche le Marche governate da Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia), la Puglia guidata da Michele Emiliano (Pd), la Toscana di Eugenio Giani (Pd), la Regione speciale della Valle d’Aosta governata da Renzo Testolin (Union Valdôtaine), subentrato in corso d’opera ad Erik Lavévaz (dimessosi nel 2023 a seguito di una forte crisi politica) e il Veneto guidato da Luca Zaia (Lega).


 Complessa è la situazione del Veneto. Perché, con una rincorsa partita già da un anno, è in gioco il nome di Luca Zaia, che allo stato non sarebbe ricandidabile ad una presidenza numero 3 nel 2025. Formalmente Luca Zaia è al secondo incarico consecutivo, perché la legge regionale che ha introdotto il limite dei due mandati ininterrotti per le cariche elettive – recependo la norma nazionale 2004 – è stata approvata dal Consiglio Veneto nel 2012, con decorrenza dal 2015, fatto salvo il mandato che era già in corso. Zaia in quel momento era al suo primo quinquennio da presidente, dopo l’elezione-plebiscito del 2010. L’eventuale ricandidatura – per la prossima legislatura – aprirebbe di fatto per l’esponente leghista la possibilità di una quarta elezione a presidente del Veneto.

Anche in Valle d’Aosta, seppur in forme diverse, c’è un acceso dibattito intorno al limite dei mandati per le cariche apicali all’interno della Giunta regionale. La vicenda, in particolare, riguarda l’attuale presidente della Regione, Renzo Testolin, e il vice presidente, Luigi Bertschy, entrambi esponenti dell’Union valdotaine. Le forze di opposizione sostengono che, secondo la legge regionale 21/2007, entrambi non potranno ricoprire incarichi nella prossima Giunta, anche se eletti (il voto è previsto nel settembre 2025). Ovvero al massimo dovranno “accontentarsi” di fare il semplice consigliere. Della vicenda è stata investita la presidenza del Consiglio regionale.  (ANSA)

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Barolo Tabai Riserva Vintage 2019: Un tesoro enologico per il Mercato di Hong Kong

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Barolo Tabai Riserva Vintage 2019: Un tesoro enologico per il Mercato di Hong Kong
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Il Barolo Tabai Riserva Vintage edizione numerata del 2019 sta catturando l’attenzione degli intenditori e degli appassionati di vino di tutto il mondo. Questo vino d’eccezione non solo incarna la tradizione vitivinicola piemontese, ma si distingue anche per la sua qualità. L’edizione limitata lo rende particolarmente ambito nel mercato internazionale, con Hong Kong in testa.

Caratteristiche distintive del Barolo Tabai Riserva 2019

Il Barolo Tabai Riserva Vintage 2019 è frutto di una vendemmia eccezionale che si riflette nel suo carattere ricco e complesso. Al palato si presenta con una struttura solida e tannini eleganti, promettendo una longevità che lo rende perfetto per collezionisti ed estimatori.

Edizione numerata: un elemento di prestigio

Ogni bottiglia del Barolo Tabai Riserva 2019 è numerata, offrendo un’esperienza unica e irripetibile. Questa esclusività non solo accresce il suo valore, ma crea anche un senso di unicità e prestigio che è molto apprezzato dai connoisseur di Hong Kong, un mercato che valorizza i prodotti di lusso e di alta qualità.

Il Mercato di Hong Kong: il palcoscenico ideale

Hong Kong è rinomata per essere uno dei più importanti hub commerciali per il vino in Asia. La crescente domanda di vini di alta fascia fa del Barolo Tabai Riserva 2019 un protagonista indiscusso nelle migliori enoteche e ristoranti della città. I consumatori di Hong Kong, sempre alla ricerca di novità e prodotti esclusivi, trovano in questo Barolo un perfetto mix di tradizione e innovazione.

Come acquistare il Barolo Tabai Riserva 2019

Il Barolo Tabai Riserva Vintage 2019 è difficile da trovare, praticamente introvabile, perché il prezzo elevato che aumenta con il tempo e la rarità delle edizioni limitate numerate lo rendono un bene molto richiesto sia dai collezionisti che dagli intenditori.

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