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Dazi, Trump: “Tariffe al 50% a Ue da giugno”

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(Adnkronos) – "E' molto difficile trattare con l'Unione europea, che è stata formata con l'intento primario di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio". E' quanto scrive Donald Trump nel post su Truth in cui afferma che "le nostre conversazioni con loro non stanno portando da nessuna parte".  "Quindi io raccomando di andare direttamente a dazi del 50% a partire dal primo giugno 2025", annuncia quindi il presidente americano, che sembra fare marcia indietro rispetto alla pausa di 90 giorni dell'applicazione dei dazi per favorire i negoziati, annunciata dal tycoon il 9 aprile scorso.   L'annuncio del presidente Usa affonda subito le Borse europee. Milano è la peggiore, con un calo del 3,07% che la fa scivolare sotto alla soglia dei 40mila punti (39.020). Non vanno troppo meglio le consorelle, con Parigi che lascia sul parterre il 2,73% e Francoforte che cede il 2,54%. Unica a resistere è Londra, che limita le perdite a quota -1,20%. A metà mese era arrivata la svolta nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina con la sospensione per 90 giorni di parte delle misure tariffarie. In una dichiarazione congiunta, diffusa dalla Casa Bianca, i governi degli Stati Uniti e della Repubblica Popolare cinese si sono impegnati a procedere "entro il 14 maggio". In quell'occasione Trump aveva accusato l'Unione europea di essere "per molti versi più cattiva della Cina". "Abbiamo tutte le carte in regola. Ci trattano in modo molto ingiusto", aveva aggiunto il presidente, riferendosi ancora all'Ue.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Comune di Roma, assessore Onorato: “Mio comportamento specchiato, ecco perché querelo”

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(Adnkronos) –
Alessandro Onorato è l’assessore allo Sport, alla Moda e ai Grandi Eventi del Comune di Roma. Da alcuni giorni è stato chiamato in causa in un’inchiesta del quotidiano Domani e poi attaccato da alcuni esponenti dell’opposizione. Finora ha fatto rispondere i suoi legali. Querelare un giornale non è bello da parte di un politico. Perché lo ha fatto? "Perché Domani ha diffuso ricostruzioni che mi hanno profondamente amareggiato, su alcune mie vicende personali peraltro pubbliche da molto tempo. Non ho intenzione di alimentare polemiche rabbiose. Ognuno fa il suo mestiere. Ho scelto, quindi, altre sedi per ristabilire la mia onorabilità. Non coltivo risentimenti, piuttosto amarezza e dolore". Però il tema di scegliere se fare il politico o l’imprenditore esiste, che ne pensa? "Non ho mai svolto la politica come una 'professione'. Faccio sin da giovanissimo l'imprenditore. La politica, per me, è una passione, un impegno civico, l'occasione per un prezioso rapporto con gli altri. Oggi qualcuno mi critica per aver cercato di mettere insieme questi due aspetti della mia vita. Mi dispiace. Sono convinto, infatti, che la politica solo come mestiere che ti dà da vivere abbia contribuito a determinare il suo impoverimento e l'allontanamento dai cittadini. Con questo spirito ho contribuito alle elezioni del sindaco Roberto Gualtieri e poi alla straordinaria esperienza del suo governo della città, che mi ha coinvolto come assessore. Oggi è un mio obbligo verso Roma, e anche verso me stesso, chiarire nel dettaglio e nel modo più sereno la correttezza dei miei comportamenti. E' un obbligo anche verso lo stesso Sindaco che mi ha nominato e che ha la responsabilità ultima di fronte ai cittadini dell'interpretazione politica di tutta la vicenda". Ma lei ha fatto in un certo senso lo sponsor della società Stardust spa? "Non sono stato in alcun modo lo sponsor di Stardust spa, società che due anni fa era già leader in Italia dell’influncer marketing come confermano centinaia di articoli di stampa. Tale società è posseduta da un grande gruppo quotato in borsa come Gedi, della famiglia Elkann. L’amministratore Simone Giacomini era già, allora, un personaggio noto nel mondo del marketing e della musica e aveva fondato insieme a Fabrizio Ferraguzzo, manager dei Maneskyn, e Shablo un Hub di musica a Milano, 'Moysa', dove tutti i più grandi cantanti italiani e stranieri registrano i loro album. Stardust spa, dunque, non aveva certo bisogno di me per proporsi al comune di Roma. Era stimata da tutti. Lavorava con le più grandi aziende di Stato e private, fatturando decine di milioni di euro. Infatti, i 15.000 euro che hanno ottenuto da Zetema, società di servizio del governo di Roma, si riferiscono a un’attività del tutto autonoma, la promozione della 'Notte dei Musei', che nulla ha a che fare con il mio dipartimento e le mie deleghe da assessore". Ma Stardust non ha comunque lavorato indirettamente con il comune di Roma? "E' pubblicamente noto che Stardust spa è apparsa sul manifesto dell'evento del capodanno del 2023 di cui ha curato la diretta social. E' stato, tuttavia, l'organizzatore privato del concerto ad affidargli un incarico e non il Comune di Roma, così come l’organizzatore ha scelto autonomamente chi ha montato il palco, chi ha fatto la sicurezza, su quali giornali inserire la pubblicità… Inoltre, si dimentica di sottolineare che il primo concerto del Capodanno di Roma del 2023 organizzato dalla nostra Giunta (con la presenza di Elodie, di San Giovanni e Franco126) è costato 1,4 mln di euro, vale a dire 1,1 mln di euro in meno di quello organizzato dalla giunta Raggi nel 2019, l’ultimo pre Covid, che costò in totale 2,5 mln di euro". La Raggi è un’altra storia. Torniamo alle ricostruzioni che la coinvolgono: è vero che ha venduto una sua casa a chi aveva lavorato direttamente e indirettamente con il comune di Roma? "Sulla vendita della mia casa ci sono state allusioni davvero offensive. Vale a dire che l'avrei venduta a un prezzo maggiore di quello di mercato. Inoltre, ho venduto la mia casa a Stardust Srl di Simone Giacomini e non a Stardust spa di Gedi, quella che ha lavorato col Comune di Roma nei termini modesti dei 15.000 euro sopra citati. Simone Giacomini di questa società era amministratore e oramai socio di minoranza. Il socio di maggioranza era la famiglia Elkann. La verità piuttosto è che nella transazione ho subito perfino alcuni danni economici". In realtà si parla di una plusvalenza di 130.000 euro. "La differenza tra prezzo di acquisto nel 2018, 430.000 euro, e di rivendita, 560.000 euro nel 2024 (più basso del prezzo di mercato), è come evidente giustificata non solo dai 6 anni trascorsi (che hanno visto salire i valori immobiliari a Roma ancor più che in altre città) ma anche dai costosi lavori di ristrutturazione, documentati, che ho effettuato a mie spese dopo l'acquisto e dagli altrettanto costosi mobili su misura con cui ho arredato l'immobile. Insomma, è chiaro, che ho venduto senza ricavarci alcun vantaggio. Novantuno mq a 6,1 mila al mq a Monti, a tre mesi dal Giubileo, è una quotazione bassa rispetto al mercato. Ma va bene così perché le esigenze famigliari sono cambiate e non c'era più ragione di mantenere la proprietà di quell'immobile. Ho venduto a una persona, appunto Simone Giacomini, che conoscevo, che in quel momento appariva capace professionalmente, ampiamente conosciuto anche a Roma, e valutato positivamente. Con Giacomini ho poi condiviso una fase di amicizia, avendo i figli della stessa età, e talvolta delle vacanze insieme". Qual è la cosa che le ha dato più fastidio? "Oltre agli articoli, in una trasmissione televisiva, il direttore del Domani mi ha accostato ad altre vicende relative ad altri politici. Non lo posso accettare perché tengo a ribadire la mia onestà e la mia estraneità a ogni vicenda, anche fosse soltanto considerata inopportuna. Se un politico non può neanche vendere una casa per esigenze familiari, al giusto prezzo, vuol che nessuno può far più politica in Italia". Torniamo indietro. Tutto partirebbe dall’inchiesta su banca Progetto. "Si e' alluso anche che lo scandalo dei prestiti Banca Progetto abbia qualcosa a che fare con me. Assolutamente no. Io non so nulla delle attività di Simone Giacomini, dei suoi soci e di quanto letto sui giornali. Non ho mai avuto rapporti di nessun tipo con Banca Progetto, i suoi amministratori, dipendenti e agenti". Però Lei fa il direttore generale di Bazr spa che ha a fare eccome con Giacomini. Non crede ci possa essere un conflitto d’interesse con il suo ruolo d’assessore? "Quando ho deciso di accettare il ruolo di direttore generale di Bazr spa, del tutto coerente con il mio percorso personale, l’ho comunicato immediatamente al comune di Roma ed è visibile sulla sezione 'amministrazione trasparente' del sito e sui miei canali social, tanto che la notizia è nota da oltre un anno. In ogni caso, non c’è nessun conflitto d’interesse perché Bazr spa è una piattaforma di e-commerce per la vendita di prodotti ai consumatori finali. Vende tramite degli influencer: make-up, abbigliamento, elettronica su una piattaforma online. Nulla c’entra con il comune di Roma, con la mia attività di assessore e con altre pubbliche amministrazioni. Peraltro dopo il successo del lancio al Festival di Sanremo dello scorso febbraio ha assunto dimensioni talmente grandi che ho deciso di dimettermi nel marzo scorso, dopo il raggiungimento di un accordo tra le parti. Ho deciso di farlo perché proseguire un impegno di lavoro diventato più gravoso avrebbe tolto qualcosa al mio ruolo di Assessore. Mi sono trovato di fronte a una scelta difficile. Alla fine, concordando anche con il Sindaco, Roberto Gualtieri, ho scelto di continuare la mia attività amministrativa e politica nella dimensione civica che mi appartiene e che è fondamentale per avvicinare i cittadini alle istituzioni. So che chi governa è sempre esposto, non me ne rammarico. L'importante, tuttavia, è ricostruire e spiegare gli atti autentici che personalmente hai compiuto e ti riguardano. Perché sono questi che contano e sono sereno circa il mio comportamento specchiato". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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‘Heil Hitler’, il coro di Kanye West fa scandalo a Los Angeles – Video

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(Adnkronos) – Kanye West ingaggia un coro che si esibisce davanti alla stella di P. Diddy, sulla Walk of Fame di Los Angeles, intonando 'Heil Hilter'. La 'performance' è stata rilanciata su X da Kanye West. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Mara Venier risponde a Fiorello e lo invita a Domenica In: “Perché dopo di me? Vieni in trasmissione”

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(Adnkronos) – Fiorello ipotizza scherzosamente un futuro approdo a 'Domenica In', e Mara Venier replica a strettissimo giro. A Tv Talk, la regina della domenica risponde allo showman siciliano: "Lui ha detto dopo Mara, ma io invece faccio un invito. Fiorello perché dopo Mara? Si fa con Mara". L'intervista completa a Mara Venier sarà trasmessa domani alle 15 su Raitre.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Roland Garros, Errani eliminata: “Finisce la mia carriera nel singolare”

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(Adnkronos) – E' finita al Roland Garros la carriera in singolare di Sara Errani. La tennista azzurra, che aveva preannunciato l'addio al singolare durante gli Internazionali d'Italia, ha giocato il suo ultimo match, battuta dalla tedesca Friedsam in tre set nel secondo turno delle qualificazioni dello Slam parigino. Un'uscita di scena che Sara ha accompagnato con una lunga lettera pubblicata su Instagram. "Parigi, 22 Maggio 2025, non so da dove iniziare…non riesco a smettere di piangere per il dispiacere: oggi è stata la mia ultima partita di singolo a tennis. Non mi piace essere al centro dell’attenzione e non ho voluto dare importanza a questo momento… forse perché inconsciamente volevo giocarla come tutte le altre, pensando solo a lottare e a provare a vincerla, senza distrazioni, senza pensieri o emozioni strane legate al fatto che fosse l’ultima. Ma ora mi è venuto tutto addosso… forse mi sto pentendo di averla gestita così, senza aver fatto venire tutte le persone importanti della mia vita: la mia famiglia, i miei amici, tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo lunghissimo e pazzesco viaggio che è stato il tennis. Senza aver dato a questo momento l’importanza che forse meritava. Ma forse questo rispecchia ciò che sono… mi sarei sentita in imbarazzo a far venire tutti lì per me, ad essere al centro dell’attenzione".  La lunga lettera dell'azzurra si chiude con un ringraziamento alla famiglia: "Vorrei ringraziare la mia famiglia: mio babbo, mia mamma, mio fratello. Siete stati la mia forza silenziosa, la mia base…Se sono arrivata fin qui è anche e soprattutto grazie a voi. Grazie anche a tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi anni. E oggi, anche se saluto una parte di me, lo faccio con il cuore pieno. Ci rivediamo prestissimo in campo. Il doppio e il misto mi aspettano". Intanto, Flavio Cobolli approda in finale del torneo Atp 500 di Amburgo. Il romano, numero 35 del mondo, ha superato l'argentino Tomas Martin Etcheverry, numero 55 del ranking Atp, con il punteggio di 2-6, 7-5, 6-4 in due ore e 48 minuti. L'italiano affronterà in finale il vincitore tra il 27enne russo Andrey Rublev, numero 17 del mondo e terza testa di serie e il 24enne canadese Felix Auger-Aliassime, numero 30 del ranking e 6 del seeding. 
Finale anche per Novak Djokovic, al torneo Atp 250 di Ginevra. Il 38enne serbo, numero 6 del mondo, ha superato il britannico Cameron Norrie, numero 90 del ranking Atp, con il punteggio di 6-4, 6-7 (6-8), 6-1 in due ore e 15 minuti. Domani Djokovic andrà alla caccia del suo centesimo titolo contro il polacco Hubert Hurkacz, numero 31 del mondo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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