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Giornata senza tabacco, Fondazione Veronesi e Aiom: tassarlo funziona’

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(Adnkronos) – Aumentare la tassazione sul tabacco è una misura fondamentale, efficace e largamente accettata. Lo dimostrano i dati provenienti da Francia e Irlanda raccolti e analizzati dal Centro di ricerche sulla Gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (Cergas) di Sda Bocconi School of Management e una nuova indagine condotta da AstraRicerche su richiesta di Fondazione Veronesi. A partire da questi risultati, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità, Fondazione Umberto Veronesi Ets richiama l’attenzione su una delle misure più efficaci nella lotta al tabagismo: l’aumento delle tasse sul tabacco. Per questo, la Fondazione e l’Associazione italiana oncologia medica (Aiom) chiedono una strategia integrata e una fiscalità più coraggiosa. Mentre in Italia il prezzo medio di un pacchetto da 20 sigarette supera di poco i 5 euro, con incrementi minimi negli ultimi anni – informa una nota – in Francia è passato da 7,05 euro nel 2017 a quasi 11 euro nel 2023, con l’obiettivo di arrivare a 13 euro entro il 2027. In parallelo, il Paese ha osservato un calo significativo del consumo di tabacco, soprattutto tra i giovani: in soli 5 anni, tra il 2017 e il 2022, la quota di fumatori quotidiani tra i diciassettenni francesi è scesa dal 25,1% al 15,6%. In Irlanda, dove in seguito a una politica di aumenti intrapresa nel 2015 un pacchetto costa oggi oltre 15 euro, la percentuale di fumatori è scesa dal 23% al 18% tra il 2015 e il 2021.  "Francia e Irlanda – afferma Amelia Compagni, direttrice Cergas di Sda Bocconi School of Management
e professoressa associata dipartimento di Scienze sociali e politiche Università Bocconi – hanno adottato strategie fiscali ambiziose per contrastare il tabagismo, con prezzi delle sigarette tra i più alti in Europa. Negli ultimi anni, entrambi i Paesi hanno ottenuto riduzioni significative nel consumo di prodotti del tabacco, controbilanciate però da un aumento nell’utilizzo delle sigarette elettroniche. Emerge quindi l’importanza di una politica fiscale guidata da obiettivi di salute pubblica, e integrata da misure di educazione, prevenzione e trattamento, per creare la prima generazione libera dal tabacco". Secondo l’indagine AstraRicerche su un campione rappresentativo di oltre mille adulti italiani (18-65 anni), più della metà degli italiani riconosce che una tassazione più elevata sul tabacco aiuta a prevenire l’iniziazione, ridurre il consumo e favorisce la cessazione. Il 60% degli intervistati si dichiara favorevole a un aumento deciso delle tasse, che punti almeno a raddoppiare il prezzo del pacchetto, portandolo a 11-12 euro, come già avviene in altri Paesi europei. Solo il 20% sarebbe sfavorevole. Queste percentuali non cambiano se la misura includesse anche le sigarette elettroniche. Inoltre, se il prezzo del pacchetto di sigarette raddoppiasse, quasi un terzo delle persone dichiara che smetterebbe, mentre un altro terzo calerebbe i consumi: al contempo, non aumenterebbe la propensione all’acquisto di tabacco da fonti illegali come il contrabbando. 
Gli italiani chiedono anche un impiego mirato delle risorse fiscali raccolte: la maggioranza vorrebbe destinarle a educazione scolastica, prevenzione delle malattie fumo-correlate e servizi di disassuefazione dal fumo. L’esperienza internazionale e l’opinione pubblica convergono su un punto chiave: è urgente adottare una strategia integrata che combini leva fiscale, educazione, campagne informative, rispetto dei divieti, monitoraggio del mercato e supporto per chi vuole smettere. Il tabacco è la principale causa prevenibile di malattia e morte nel mondo. L’Oms stima 8 milioni di vittime all’anno, di cui 1,2 milioni di non fumatori esposti al fumo passivo. In Europa, si contano circa 700mila morti l’anno attribuibili al tabacco, di cui oltre 90mila in Italia, quasi la metà per tumori. Si stima che i costi diretti e indiretti dovuti al tabagismo tocchino i 26 miliardi di euro l’anno nel nostro Paese. Il fumo, inoltre, aggrava le disuguaglianze socioeconomiche, colpendo più duramente chi ha meno risorse per difendersi dalla promozione del tabacco, per accedere alla diagnosi precoce o alle cure. "L’uso di tabacco – sottolinea Giulia Veronesi, direttore Chirurgia Toracica ospedale San Raffaele, professore ordinario Università Vita e Salute San Raffaele di Milano e membro del Comitato di lotta al Fumo di Fondazione Umberto Veronesi Ets – è responsabile di circa l’85% dei decessi per tumore del polmone, dei bronchi e della trachea. A fronte di questi danni risaputi, l’Italia è rimasta indietro nella politica di lotta al tabagismo nel panorama internazionale secondo i criteri dell’Oms. Le evidenze ci sono e sono chiare: alzare le tasse sul tabacco significa ridurre i consumi e prevenire malattie e decessi evitabili e liberare risorse utili per il Sistema sanitario nazionale". Anche l’Aiom è fortemente impegnata nella promozione della prevenzione primaria e secondaria del cancro. "Agli stili di vita scorretti, e tra questi prima di tutto il fumo di sigaretta – rimarca Francesco Perrone, presidente Aiom – si attribuisce circa il 40% delle diagnosi di cancro, che in Italia si stimano nell’ordine di 390mila all’anno, oltre mille al giorno. Per questo motivo Aiom si è schierata a favore della campagna per ottenere dal governo un drastico aumento delle accise sul tabacco, forse l’unica strategia che abbia dimostrato di ridurre in maniera efficace il numero di fumatori, come dimostrato dai dati Cergas, con innegabili vantaggi per la salute dei cittadini. E, non ultimo, con notevoli risparmi per il Ssn a cui si potrebbero anche destinare i ricavi derivanti dall’aumento delle accise". Il tema del World No Tobacco Day 2025 – Unmasking the Appeal – punta a ‘smascherare’ le strategie dell’industria del tabacco che, attraverso marketing, packaging e lobbying, continua a rendere ‘attraente’ un prodotto letale. Fondazione Umberto Veronesi ETs è da più di vent’anni quotidianamente impegnata nella lotta al fumo, anche attraverso attività di advocacy per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sui danni causati dal tabagismo. Dal 2008 sul territorio nazionale sono stati realizzati progetti e iniziative dedicate alla dipendenza dal tabacco e ai danni del fumo di sigaretta, con attività educative e campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte a giovani ed adulti. Allo stesso tempo la Fondazione – conclude la nota – sostiene il finanziamento alla ricerca scientifica d’eccellenza per migliorare la diagnosi e la cura dei tumori correlati al fumo e realizza attività di well being aziendale al fine di promuovere una cultura no-smoking per i dipendenti. Per maggiori informazioni, fondazioneveronesi.it. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Damiano David e la tv giapponese, morra cinese e martellate – Video

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(Adnkronos) – Damiano David e la 'morra cinese', con tanto di martellate in testa, nello show della tv giapponese. Il cantante, in questo periodo in Giappone, è ospite del programma Day Day dell'emittente Ntv. Il programma diffonde le clip dal proprio profilo TikTok e il video rimbalza su X grazie in particolare al profilo Grande Flagello.  Damiano David è protagonista di una sfida particolare in studio. Inginocchiato, si esibisce in un match di morra cinese – o qualcosa di simile – e in base al risultato del duello deve attrezzarsi rapidamente per proteggere la testa con un casco da cantiere. Altrimenti, si rischia una martellata… —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Hamas e le condizioni “inaccettabili” sul piano Usa. Witkoff : “Così si torna indietro”

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(Adnkronos) – Torna ad allontanarsi l'orizzonte di una tregua a Gaza. Ieri Hamas ha risposto alla proposta Usa per il cessate il fuoco ma ponendo condizioni bollate come "inaccettabili" dall'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff e liquidate come un "rifiuto" dal governo di Israele che ha invece accettato l'offerta americana. Hamas ha chiesto garanzie per un cessate il fuoco permanente ed un pieno ritiro israeliano. Non solo. Il governo palestinese vorrebbe che il rilascio degli ostaggi avvenisse in cinque fasi invece che in due fasi nella prima settimana di tregua. E questo per garantire che l'accordo resti in vigore per i 60 giorni proposti dall'inviato americano. Un cambiamento teso a impedire – ha spiegato a Times of Israel una fonte direttamente coinvolta nei negoziati – che il premier Benjamin Netanyahu abbandoni i colloqui per il cessate il fuoco permanente dopo i rilasci dei 10 ostaggi o si rifiuti del tutto di prendervi parte. Hamas sarebbe pronto a rilasciare quattro ostaggi in vita il primo giorno della tregua di 60 giorni, altri due il 30esimo giorno e nell'ultimo giorno dell'accordo altri quattro. Mentre offre di consegnare i corpi degli ostaggi morti il 30esimo e il 50esimo giorno della tregua. Condizioni che irritano profondamente il mediatore Usa che bolla come "totalmente inaccettabile. Ci riporta soltanto indietro", afferma Witkoff. "Hamas dovrebbe accettare lo schema che abbiamo presentato come base dei colloqui che potrebbero iniziare immediatamente la prossima settimana", ha insistito l'inviato di Trump. Dal canto suo Israele punta ancora il dito sui rappresentanti del governo palestinese. "Mentre Israele ha accettato la cornice aggiornata di Witkoff per il rilascio dei nostri ostaggi, Hamas continua ad essere arroccata nel rifiuto", si legge in una nota dell'ufficio del primo ministro Israeliano, Benjamin Netanyahu. "Israele continuerà nei suoi sforzi per portare gli ostaggi a casa e sconfiggere Hamas", si aggiunge.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Germania, ultraleggero si schianta su una casa: due morti

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(Adnkronos) – Un aereo ultraleggero si è schiantato oggi, 31 maggio, contro la terrazza di un edificio residenziale vicino alla città tedesca di Düsseldorf. Morti nell'impatto la pilota del velivolo e la proprietaria dell'edificio colpito. Mancavano solo circa 4 chilometri al piccolo aeroporto regionale di Mönchengladbach quando la pilota ha riferito alla torre di controllo di essere alle prese con problemi tecnici. Probabilmente si trattava di guasti al motore e la donna non è riuscita più a mantenere il suo aereo in volo durante l'avvicinamento. La pilota è morta nell'incidente. Anche l'84enne proprietaria della casa è deceduta, ha riferito la polizia. Il marito 84enne della proprietaria è scampato alla morte perché non si trovava in casa in quel momento. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Inter, Inzaghi via dopo ko in Champions League? “Parlerò con il club”

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(Adnkronos) –
Dopo l'umiliazione in finale di Champions League, cosa succede all'Inter e in particolare all'allenatore Simone Inzaghi? Qual è il futuro del tecnico? "Vedremo nei prossimi giorni con la società", dice il tecnico a Sky. "Ci sarà tempo per parlare con calma dopo 2 finali perse in 3 anni", aggiunge. "Nessun cambio di valutazione, abbiamo detto che ci saremmo visti con lui la prossima settimana. Come sapete, ha ancora un anno di contratto", dice il presidente nerazzurro Beppe Marotta a Sky dopo la batosta record. "Soprattutto ha dimostrato in questi quattro anni di essere all'altezza del ruolo che ricopre e direi tanti meriti, e quasi tutti vanno ascritti alla sua capacità, sua professionalità. Non è una serata negativa che cancella tutti i meriti, ci incontreremo ma questo è indipendente dalla serata", aggiunge.  "E' stata una serata negativa dove l'avversario ci ha surclassato in tutto e quindi meritata la sconfitta, mi sembra evidente, al di là del punteggio, ma questo non deve assolutamente inficiare quella che è stata la stagione, anche se prendiamo in esame solo il percorso in Champions League. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, ci dispiace di questa prestazione e volevo anche ringraziare i tifosi che sono arrivati fino a qua, ma questa sera è stata una serata assolutamente negativa", dice Marotta. L'Inter archivia un'annata da 'zero titoli': "In fondo a tutto ma senza trofei? Era molto difficile arrivare a questa serata, ci siamo riusciti con grandissimo merito dopo aver superato avversarie forti, ultimi Barcellona e Bayern Monaco. Siamo caduti in maniera molto fragile, ma non è un'analisi tecnica che voglio fare. Io voglio assolutamente ringraziare i nostri giocatori e il nostro allenatore perché il cammino della stagione, fatto di 59 partite, delle quali numerose anche in Champions, ha dimostrato come questo gruppo, questa squadra e questa società meritano questo palcoscenico. L'abbiamo gustato, abbiamo perso, onore e merito agli avversari e si chiude una parentesi", aggiunge Marotta.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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