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Trump e i dazi, pace con Cina a rischio: “Ha violato accordo”

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La pace commerciale tra Stati Uniti e Cina è in pericolo, la guerra dei dazi rischia di ricominciare dopo una breve tregua. Donald Trump, prima con un post su Truth e poi con le risposte ai media nello Studio Ovale, prospetta l'ipotesi di un nuovo scontro, a pochi giorni dall'intesa raggiunta in Svizzera per congelare le tariffe per 3 mesi. Ora, la tensione torna a salire.  "La Cina, forse non sorprendentemente per qualcuno, ha totalmente violato il nostro accordo" sui dazi, dice Trump in un post su Truth. "Due settimane fa la Cina era in grave pericolo economico! I dazi doganali molto alti che avevo imposto avevano reso praticamente impossibile per la Cina commerciare con il mercato statunitense, che è di gran lunga il numero uno al mondo", premette il presidente degli Stati Uniti, sottolineando che quelle misure sono state "devastanti" per Pechino dato che "molte fabbriche hanno chiuso e ci sono stati, per usare un eufemismo, 'disordini' ". "Ho visto cosa stava succedendo e non mi è piaciuto: per loro, non per noi. Ho concluso un accordo rapido con la Cina per salvarli da quella che pensavo sarebbe stata una situazione molto brutta e che non volevo accadesse – aggiunge Trump – Grazie a questo accordo, tutto si è stabilizzato rapidamente e la Cina è tornata alla normalità. Tutti erano contenti! Questa è la buona notizia!!! La cattiva notizia è che la Cina, forse non sorprendentemente per alcuni, ha totalmente violato il nostro accordo". Nel pomeriggio americano, nello Studio Ovale, la seconda puntata. La Cina "ha violato grande parte dell'accordo", ribadisce Trump, che prospetta però anche la possibile soluzione: "Ho un ottimo rapporto con il presidente Xi. Parleremo e spero che risolveremo".  L'amministrazione americana è già in contatto con Pechino, come riferiscono alla Cnn due alti funzionari della Casa Bianca a condizione di anonimato. Un colloquio tra i due leader è considerato dalla Casa Bianca un passo necessario per rilanciare i negoziati commerciali tra Washington e Pechino. le fonti. I consiglieri economici di Trump hanno detto al presidente che, oltre ai dazi, ci sono "altri strumenti a nostra disposizione, altri modi per danneggiare la Cina" se Pechino continua a non rispettare pienamente l'impegno preso a Ginevra a inizio mese. Il funzionario ha affermato che una delle principali opzioni prese in considerazione è quella di sfruttare i controlli sulle esportazioni di beni cinesi, gestiti dal Dipartimento del Commercio. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Francia, incidenti dopo vittoria Psg: ragazzo muore a Dax, 294 arresti

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(Adnkronos) – Si è trasformata in tragedia la festa dei tifosi francesi dopo la vittoria del París Saint-Germain nella finale della Champions contro l'Inter a Monaco di Baviera. Infatti, come conferma Le Figaro, a Dax, nel dipartimento delle Landes, un giovane di 17 anni è stato accoltellato a morte durante i caroselli seguiti alla vittoria. La causa dell'attacco è ancora sconosciuta.  Nel frattempo è salito a 294 il numero delle persone arrestate per gli incidenti che si sono verificati durante i festeggiamenti mentre a Grenoble un'auto è andata a finire contro la folla che stava festeggiando la vittoria, ferendo quattro persone della stessa famiglia, due donne di 46 e 23 anni e due giovani di 17.  Le condizioni di due dei feriti vengono descritte come gravi. Secondo fonti della prefettura e della procura locala non si sarebbe trattato di un gesto intenzionale, ma la persona alla guida – che si è spontaneamente presentata alle autorità – ha perso il controllo del veicolo.  
A Nantes un autobus del trasporto pubblico Naolib è stato vandalizzato da gruppi di presunti tifosi mentre a Parigi incidenti sono scoppiati in diverse zone della città, con auto date alle fiamme e negozi assaltati. Il ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, ha chiesto alle forze dell'ordine di agire "in modo energico" contro chiunque abbia partecipato a questi disordini, definendoli "barbari". "E' insopportabile che non sia possibile festeggiare senza temere il vandalismo di una minoranza di bulli che non rispetta nulla", ha scritto il ministro su X.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Gaza, media: “Spari su folla diretta a centro aiuti a Rafah, almeno 21 morti”

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(Adnkronos) – Almeno 21 persone sarebbero rimaste uccise da colpi d'arma da fuoco sparati mentre si recavano questa mattina al centro di distribuzione degli aiuti della Gaza Humanitarian Foundation, nei pressi di Rafah. Lo rendono noto fonti del vicino ospedale gestito dalla Croce Rossa, secondo quanto riferisce Times of Israel. Secondo al Jazeera, i colpi sarebbero partiti dai mezzi delle Idf. In precedenza media palestinesi avevano parlato di 15 persone rimaste uccise quando gli israeliani hanno aperto il fuoco contro le persone dirette al centro di distribuzione della organizzazione sostenuta da Usa e Israele.  Torna intanto ad allontanarsi l'orizzonte di una tregua a Gaza. Ieri Hamas ha risposto alla proposta Usa per il cessate il fuoco ma ponendo condizioni bollate come "inaccettabili" dall'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff e liquidate come un "rifiuto" dal governo di Israele che ha invece accettato l'offerta americana. Nel dettaglio, Hamas ha chiesto garanzie per un cessate il fuoco permanente ed un pieno ritiro israeliano. Non solo. Il governo palestinese vorrebbe che il rilascio degli ostaggi avvenisse in cinque fasi invece che in due fasi nella prima settimana di tregua. E questo per garantire che l'accordo resti in vigore per i 60 giorni proposti dall'inviato americano. Un cambiamento teso a impedire – ha spiegato a Times of Israel una fonte direttamente coinvolta nei negoziati – che il premier Benjamin Netanyahu abbandoni i colloqui per il cessate il fuoco permanente dopo i rilasci dei 10 ostaggi o si rifiuti del tutto di prendervi parte. Hamas sarebbe pronto a rilasciare quattro ostaggi in vita il primo giorno della tregua di 60 giorni, altri due il 30esimo giorno e nell'ultimo giorno dell'accordo altri quattro. Mentre offre di consegnare i corpi degli ostaggi morti il 30esimo e il 50esimo giorno della tregua. Condizioni che irritano profondamente il mediatore Usa che bolla come "totalmente inaccettabile. Ci riporta soltanto indietro", afferma Witkoff. "Hamas dovrebbe accettare lo schema che abbiamo presentato come base dei colloqui che potrebbero iniziare immediatamente la prossima settimana", ha insistito l'inviato di Trump. Dal canto suo Israele punta ancora il dito sui rappresentanti del governo palestinese. "Mentre Israele ha accettato la cornice aggiornata di Witkoff per il rilascio dei nostri ostaggi, Hamas continua ad essere arroccata nel rifiuto", si legge in una nota dell'ufficio del primo ministro Israeliano, Benjamin Netanyahu. "Israele continuerà nei suoi sforzi per portare gli ostaggi a casa e sconfiggere Hamas", si aggiunge.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Sarabanda, stasera domenica 1 giugno: gli ospiti della seconda puntata

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(Adnkronos) – Stasera, domenica 1 giugno, torna, in prima serata su Italia 1 'Sarabanda Celebrity', il leggendario game show condotto da Enrico Papi. Ecco gli ospiti e le anticipazioni della seconda puntata. Il quiz musicale che ha appassionato milioni di telespettatori si rinnova, combinando tradizione e novità in una sfida a tutto ritmo. Otto celebrità, divise in due squadre da quattro, si affronteranno tra hit, memoria, intuizione e aneddoti, in una serie di giochi inediti e iconici. L’obiettivo è quello di accumulare punti e jolly per affrontare al meglio il 7X30 finale.  La seconda puntata vedrà un confronto esplosivo tra il team femminile – Anna Tatangelo, Nina Zilli, Iva Zanicchi e Rebecca Staffelli – e quello maschile, con Fausto Leali, Max Giusti, Pierdavide Carone e Alvin. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Russia, crollano due ponti ferroviari al confine con l’Ucraina: morti e feriti

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(Adnkronos) – Almeno sette persone sono morte nel crollo di un ponte ferroviario su un treno passeggeri nella Russia occidentale. Il crollo è avvenuto nella serata di sabato ed è stato attribuito a "interferenze illegali". Il ponte è crollato nella regione russa di Bryansk, vicino al confine con l'Ucraina, schiacciando il treno in movimento e ferendo almeno 30 persone, secondo quanto riferito dalle autorità russe e riportato dalla Cnn. Il convoglio stava viaggiando dalla città di Klimov alla capitale Mosca quando è stato colpito dai detriti ed è deragliato, ha spiegato l'agenzia russa Ria Novosti. In un altro incidente, un ponte è crollato anche nella regione russa di Kursk mentre un treno merci lo stava attraversando, ferendo uno dei macchinisti, secondo il governatore ad interim della regione russa al confine con l'Ucraina. Al momento non è chiaro se i due incidenti sono collegati. Le immagini dei rottami di Bryansk, riprese dall'ufficio del procuratore dei trasporti interregionali di Mosca, mostrano detriti e cemento sopra quello che sembra essere il treno passeggeri e carrozze deragliate mentre i servizi di emergenza intervengono sul posto. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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