
“Pedofilia è orientamento”. Mamme e papà, non reagire equivale a mettere a repentaglio i vostri figli
Il dibattito attuale si sposta sempre più verso la giustificazione degli abusi o di episodi ambigui, con il placet di teorici, intellettuali, giuristi, giornalisti, ovviamente politici progressisti. La tv parla da sola. E’ giusto restare in silenzio pensando che non capiterà mai ai nostri piccoli?
Si sente sempre di più e si legge sempre più spesso che “la pedofilia è un orientamento sessuale”. C’è perfino chi sostiene che, se non “consumata” – è orribile ma è questa la tesi – non rappresenti nulla di dannoso, “solo” una “propensione sessuale” verso i bambini. Ma è normale nutrire pulsioni – fossero anche solo ideali – verso un bimbo o una bimba o, per un uomo e una donna adulti, per un minore o una minore?
Domande retoriche ma non per tutti. Il dibattito attuale si sposta sempre più verso la giustificazione degli abusi o di episodi ambigui, con il placet di teorici, intellettuali, giuristi, giornalisti, ovviamente politici progressisti. In tv si assiste a una sessualizzazione perversa di bambine e bambini, senza che nessun organismo di vigilanza muova dito. Le prime sono sempre più svestiste, truccate, abbigliate come scafate quarantenni. Anche giocattoli, cartoni e telefilm strizzano sempre più l’occhio alla sessualizzazione precoce dei bimbi, che fa il paio con lo sfruttamento e il traffico minorile che sta ferendo anche l’Italia oltre che gli Stati Uniti di Biden e del Pizzagate, concretizzandosi in vicende giudiziarie come Bibbiano e non solo.
E’ questa la società che vogliamo? Un’Italia dove mettere al mondo un figlio o una figlia – e già c’è chi vuole che non succeda – significa esporlo a potenziali pericoli e a dover, un giorno, aver paura perfino di mandarlo o mandarla a scuola? E’ giusto, come ha più volte denunciato Silvana De Mari, intitolare un circolo a un pedofilo, è giusto mitizzare personaggi come Charlie Chaplin, l’icona del cinema che si è macchiata di azioni disgustose, con tutto il rispetto che si può provare per la sua carriera?
Care mamme e cari papà, cari nonne e nonne, se è questo che vogliamo, stiamocene pure zitti ad aspettare, perché tra cavalli di Troia come la Legge contro l’omofobia (che nasconde ben altro), iniziative scolastiche e campi per minori, saremo serviti. Ma se non è per questo che viviamo, se siamo persone, umani, e non fili d’erba che “guardano” impassibili al clima avverso o mite, reagiamo. Prendiamo posizione in un dibattito che è nostro, non dei politici o dei giornalisti, ma di figli e nipoti. Coloro che amiamo di più in maniera innocente e pura, e che abbiamo l’obbligo di difendere dagli orchi che dietro slogan come “l’amore è amore” tentano di nascondere, in realtà, l’abominio.
CONTRASTO PEDOFILIA
Lezione di civiltà dal Perù. Così il presidente Castillo protegge i bambini dai pedofili
“Basta con tanta violenza: i crimini contro i bambini non saranno tollerati da questo governo, né rimarranno impuniti”, ha detto Castillo dopo l’ennesimo orrore che ha provocato lo shock e l’indignazione del Paese

Castrazione chimica per i pedofili che si macchiano di crimini contro i bambini. E’ quanto ha disposto il presidente del Perù Pedro Castillo. Il Paese dell’America Latina è uno tra i più devastati dalla piaga degli abusi contro i minori, ma la legislazione in vigore è – ovviamente – tutt’altro che tollerante: per punire gli orchi che si macchiano di atrocità inqualificabili è già in vigore la pena di morte, ma Castillo si è detto risoluto a fare ancora di più.
“Basta con tanta violenza: i crimini sessuali contro i bambini non saranno tollerati da questo governo, né rimarranno impuniti”, ha detto Castillo dopo l’ennesimo orrore che ha provocato lo shock e l’indignazione del Paese. Il provvedimento proposto dal capo dello Stato passerà ora al vaglio del parlamento.
Il Perù non è l’unico Paese che impartisce lezioni di civiltà agli Stati che si nascondono dietro il pericoloso ombrello della “tolleranza” giustificando, occultando e ignorando i crimini perpetrati dai pedofili. Anche la Russia porta avanti una politica di repressione di questo dramma sociale: oltre che con la castrazione chimica, nella Federazione i reati commessi dai pedofili vengono puniti con l’ergastolo e con il lavoro forzato nelle miniere siberiane. Per quanto riguarda la castrazione chimica, è applicata anche in Moldova, Polonia, Corea del Sud e Indonesia.
ATTUALITA'
Crimini online, altro colpo agli orchi da tastiera. Sgominata rete di pedofili in Germania
Il club degli orrori contava su migliaia di adepti, impegnati a scambiarsi materiale dal contenuto raccapricciante

Una rete degli orrori che contava su migliaia di adepti, soggetti occupati a scambiarsi nel dark web (il web nascosto) video e immagini raccapriccianti che riguardavano minorenni e bambini. Drammi, abusi e gravissimi disagi psichiatrici cui l’Anticrimine tedesca ha messo fine con una serie di blitz congiunti che hanno portato ad arresti in tutto il Paese.
CONTRASTO PEDOFILIA
Reati online, sei denunciati nell’ambito dell’operazione Cometa
Decisiva la segnalazione di una madre. I soggetti coinvolti sono ora chiamati a rispondere di gravissimi reati che vanno dalla detenzione di materiale pedopornografico ad atti sessuali contro una minorenne

Le attività investigative della Polizia Postale di Brescia e Milano con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia hanno portato alla denuncia in stato di libertà di sei uomini responsabili di detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con minorenne. Per l’avvio delle indagini risolutiva è stata la determinazione della madre di una 14enne, che dopo aver scoperto una serie di immagini raccapriccianti sullo smartphone della figlia non ha esitato a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Le perquisizioni informatiche e domiciliari eseguite nell’ambito dell’operazione denominata “Cometa” (nome che ricorda il Comet del Pizzagate) hanno consentito di rinvenire nei dispositivi degli indagati le chat incriminate e foto e video a sfondo pedopornografico. I sei soggetti coinvolti sono chiamati ora rispondere di gravissimi reati che vanno dalla detenzione di materiale pedopornografico ad atti sessuali contro una minorenne.
Riferimenti esterni: Pedopornografia online, 6 denunciati e una 14enne in salvo
CONTRASTO PEDOFILIA
Pedopornografia, operazione della Procura di Catanzaro e della Polizia di Reggio Calabria. Tre arresti e oltre cento indagati
Dopo un anno di indagini, le Forze dell’Ordine hanno sgominato il giro di orchi che sotto mentite spoglie agiva sul web. Un circo degli orrori, che ha permesso di svelare la condivisione di immagini raccapriccianti

Una vasta operazione della Polizia Postale di Reggio Calabria e della Procura di Catanzaro ha portato all’arresto di tre soggetti e a oltre cento indagati in tutta Italia per il reato di pedopornografia. Dopo un anno di indagini, le Forze dell’Ordine hanno sgominato un giro di orchi che sotto mentite spoglie agiva sul web. Un circo degli orrori, che ha permesso di svelare la condivisione di immagini raccapriccianti, che arrivavano a raffigurare minori e neonati vittime di abusi. Questa mattina le perquisizioni, che hanno riguardato 16 regioni (in particolare Lombardia, Piemonte e Veneto) e 60 province. Gli arrestati sono invece residenti nelle province di Imperia, Pistoia e Reggio Calabria.
Il lavoro degli investigatori ha permesso il ritrovamento di circa 28mila immagini e 8mila video a carattere pedopornografico, e il sequesto di 230 dispositivi e strumenti informatici: cellulari, tablet, hard disk, pen drive, computer, cloud, account email e profili social. Gli indagati hanno tra i 18 e i 72 anni e, rileva la Procura di Catanzaro, sono “professionisti, studenti, disoccupati, pensionati, impiegati pubblici e privati, militari, un appartenente alle forze di polizia e una guardia giurata”.
L’indagine è partita l’anno scorso a seguito delle segnalazioni giunte al Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online della Polizia Postale (CNCPO). “Il Centro – scrivono gli uomini in divisa che proteggono i minorenni dalle angherie e dagli abusi – è la risposta della Polizia di Stato ai criminali che usano la rete per delinquere senza frontiere nei confronti dei minori”. Gli accertamenti hanno consentito di individuare in particolare 119 username, cui le Forze dell’Ordine sono riusciti a dare un’identità certa attraverso sofisticati strumenti di indagini e tecniche elaborate.
ATTUALITA'
Ultimatum della Russia a Twitter: rimozione dei contenuti pedo-pornografici o via dal Paese
La decisione del governo motivata dallo scandalo degli scorsi mesi, quando la piattaforma di messaggistica istantanea di Jack Dorsey si è rifiutata – dopo la segnalazione di alcuni genitori – di rimuovere alcune immagini raccapriccianti

La Russia ha deciso di bandire Twitter dal Paese se non vengono rimossi i contenuti pedo-pornografici. Il tempo massimo è di trenta giorni. La decisione del governo è motivata dallo scandalo degli scorsi mesi, quando la piattaforma di messaggistica istantanea di Jack Dorsey si è rifiutata – dopo la segnalazione di alcuni genitori – di rimuovere alcune immagini raccapriccianti. Con l’occasione, il Cremlino ha deciso di porre un freno anche ai contenuti che incitano al suicidio o all’utilizzo di stupefacenti.

Breitbart riporta che “Vadim Subbotin, vice capo di Roskomnadzor, l’equivalente russo della FCC, ha detto che Twitter non sta reagendo alle richieste del regolatore di rimuovere i contenuti illegali “come dovrebbe”, e che il social network verrà bloccato in un mese in caso di rifiuto”. La misura promossa dal governo di Vladimir Putin, inoltre, mira a preservare la condizione dei bambini, senza che questi vengano utilizzati per proteste politiche, come è successo nel caso delle manifestazioni inscenate per Navalny. La normativa in vigore in Russia – ricorda la testata – vieta infatti la partecipazione dei piccoli a manifestazioni, parate e simili.
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