
Guida – Come investire in tempo di crisi?
E’ una domanda che si pone chi intende consolidare le proprie finanze ma anche chi, volente o nolente, si misura con le chiusure imposte dal lockdown
Come investire in tempo di crisi? Se lo domanda chi intende consolidare le proprie finanze, ma anche chi – volente o nolente – si misura con le chiusure imposte dal lockdown. Si può infatti dire che la figura dell’investitore sia cambiata molto in tempi di “emergenza”, cioè negli ultimi mesi. Si afferma sempre più una “classe” di risparmiatori interessati a mettere al riparo quanto accumulato, possibilmente attraverso strumenti piuttosto recenti, come le cryptovalute.
I “beni rifugio” sono ancora sicuri?
Se si tratta di investimenti sicuri? Per rispondere a questa domanda, bisogna considerare la solidità di quelli che da sempre sono stati considerati “beni rifugio” come l’oro o le opere d’arte. Bisogna altresì tenere in considerazione i pericoli cui i nostri conti correnti sono esposti in tempi di crisi. Basti ricordare quello che è successo in Argentina o in Grecia. Tradotto: nessuno vuole che qualcuno metta mano ai propri risparmi e guadagni, soprattutto se rappresentano il coronamento del lavoro e dei sacrifici di una vita.
Una cosa mette tutti d’accordo: bisogna tenersi più porte aperte possibili
Per i nuovi investitori ma anche per quelli con esperienza, il mondo della finanza è concorde di certo su un punto, al netto della differenza di visioni: bisogna tenersi più porte aperte possibili, così se cade un prodotto finanziario, si rimane comunque in piedi. Il consiglio è valido soprattutto per chi non ama il rischio. Ma, nel pratico, a quali prodotti affidarsi? La soluzione di cui vogliamo parlare in questa prima parte è il Bitcoin, spiegando anche ai “profani” cosa sia e – magari – consigliando qualche strumento per avvicinarvisi.
Investire nel Bitcoin
Il Bitcoin è una soluzione che certamente attrae molti. Il consenso si registra soprattutto in chi, per un motivo o per l’altro, ha deciso di allontanarsi dagli asset tradizionali. Si tratta di una cryptovaluta, una sorta di moneta digitale che però non ha la pretesa di sostituirsi al sistema attuale basato sul contante, preferendo affiancarlo. Nato nel 2009, la sua unità di misura è il “Satoshi”. Un tempo era facile accumularne facendo attività online, giochi compresi. Dopo il boom, metterne insieme perfino i centesimi è diventata un’impresa, e a ben dire: un Bitcoin vale ormai migliaia di euro. Mentre scriviamo, per esempio, il suo valore si attesta a 8.833,73 euro.

Crypto Engine, una soluzione che guarda anche al piccolo investitore
Sento già qualcuno dire: come faccio ad avere Bitcoin? Dove li trovo? Come si scambia criptovaluta a scopo di lucro, cioè per guadagnare e aumentare le mie entrate? Per il piccolo investitore, una buona risposta potrebbe essere offerta da Crypto Engine. Si tratta di una piattaforma di live trading che secondo le promesse permette di guadagnare sul prossimo boom del Bitcoin. Il profitto – come spiegato dagli esperti della piattaforma – viene realizzato dai mercati delle criptovalute e, grazie alla ripresa degli interessi, gli esperti prevedono che i prezzi raggiungeranno “livelli da record”.
La figura del broker personale
Crypto Engine sembra particolarmente interessante perché non si rivolge solo ai grandi investitori: se un Bitcoin ha quasi raggiunto i 9mila euro, si sarebbe portati a pensare che si tratti ormai di un qualcosa di elitario. Invece la piattaforma che abbiamo appena citato permette di aderire con la cifra piuttosto accessibile di 250 euro. Come si fa? Anzitutto ci si registra, poi si passa al primo investimento che avviene con la supervisione di broker personali, che sanno consigliare in base alle reali necessità dell’investitore, medio o piccolo che sia.
Lo scambio delle cryptovalute: quando passare la parola all’esperto
Una volta attivato il conto, si può iniziare lo scambio di varie cryptovalute, ovviamente tenendo conto del loro valore e dei movimenti del mercato. E’ bene precisare, per chi fosse inesperto, che nel caso in cui non si mastichino tanto le quotazioni in borsa o nel caso in cui ci fosse una qualche allergia agli indici, è bene affidarsi ai consigli degli esperti. Proprio qui, come spiegato, subentra la figura del broker finanziario, che anche Crypto Engine mette a disposizione per seguire l’investitore passo dopo passo.
ECONOMIA
PNNR e PMI, stanziati 4 miliardi con il Fondo 394
Cosa prevede, le condizioni di finanziamento e chi può accedere

Quattro miliardi alle imprese italiane, con un’attenzione per quelle piccole e medie che desiderano espandersi all’estero. E’ la dotazione del Fondo Simest 394 che è stato presentato questa mattina alla Farnesina alla presenza del vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. Nel corso dei lavori la firma del protocollo d’avvio da parte del presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas.

Cosa prevede il Fondo 394
Il fondo sostiene solo le filiere che si occupano di export e che sposano i programmi inerenti la transizione ecologica e digitale. Previste “condizioni dedicate” per le imprese che hanno interessi in aree quali i Balcani occidentali e nei territori alluvionati dell’Emilia Romagna. Nel dettaglio, il fondo 394 prevede finanziamenti a tassi agevolati fino allo 0,464% (tasso luglio 2023), a cui si aggiunge una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%. Sei le linee di intervento: transizione digitale o ecologica, inserimento mercati, certificazioni e consulenze, fiere ed eventi, e-commerce e temporary manager.
ECONOMIA
“L’Euro digitale dovrebbe affiancare il contante, non abolirlo”

“Mentre i pagamenti stanno diventando sempre più digitali, per molte persone il contante rimane il re. L’euro digitale dovrebbe integrare il contante, ma non sostituirlo. Sono lieto di constatare che la Commissione sta pensando a come trattenere il contante come mezzo di pagamento.” Così l’eurodeputato Markus Ferber, portavoce del gruppo PPE nella Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo. Il commento è arrivato contestualmente alla presentazione in Commissione del pacchetto sulla moneta unica, che include un “quadro giuridico” sulla moneta digitale.
“Gli attuali elementi di progettazione suggeriscono che l’euro digitale sarà essenzialmente utilizzato solo per i pagamenti al dettaglio. I maggiori vantaggi, tuttavia, di una valuta digitale sarebbero nel mondo degli affari. Dobbiamo almeno mantenere aperta la possibilità di futuri aggiornamenti. Se introduciamo una versione digitale della moneta unica, deve essere pronta a cogliere le opportunità del mondo digitale”, ha concluso Ferber.
ECONOMIA
Istat: le famiglie italiane hanno sempre meno potere d’acquisto

Crolla, nel quarto trimestre del 2022, il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Lo sottolinea l’Istat, secondo cui la crescita del reddito disponibile, accompagnata da un aumento dei prezzi al consumo particolarmente forte, ha comportato una significativa diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, pari a -3,7%. fsc/gtr
DOC
Istat, a picco i consumi delle famiglie italiane

Forte calo della spesa delle famiglie. Lo registra Istat nella nota sull’andamento dell’economia italiana di febbraio appena pubblicata. “Lo scenario internazionale – rileva l’Istituto Nazionale di Statistica – resta caratterizzato da un elevato grado di incertezza e da rischi al ribasso. Si inizia a profilare un percorso di rientro dell’inflazione più lungo di quanto inizialmente previsto. Il Pil italiano, nel quarto trimestre 2022, ha segnato una lieve variazione congiunturale negativa a sintesi del contributo positivo della domanda estera netta e di quello negativo della domanda interna al netto delle scorte”. In basso il report integrale