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POLITICA

La7, Cairo: “Non siamo all’opposizione. Mentana resta”

La7, Cairo: "Non siamo all'opposizione. Mentana resta"

(Adnkronos) –
Enrico Mentana rimane a La7, parola di Urbano Cairo. Il presidente di Cairo Communication e ad di Rcs Mediagroup, alla conferenza di presentazione dei nuovi palinsesti di La7 a Milano, smentisce le voci sull’ipotesi di una uscita del giornalista dalla rete. “Enrico Mentana ha detto con chiarezza che lui rimane a La7 e io, ovviamente, sarei felicissimo se domani mattina, o quando sarà, facesse un ragionamento per quel che riguarda un prolungamento di contratto. Quindi direi che da questo punto di vista non vedo problemi”.  

“Lo ha detto anche lui stesso, ieri, nell’incontro che ha avuto con la redazione del Tg La7 per festeggiare i 15 anni -spiega Cairo- e mi ha confermato che non ha mai detto che avrebbe lasciato La7. Quelli apparsi sui suoi profili social erano dei post nei quali si è espresso secondo il suo modo di comunicare con tanta gente che lo stima e che lo apprezza. Ma -ribadisce- è assolutamente felice di stare a La7”.  

Del resto, aggiunge, “il fatto che Mentana sia con noi da 15 anni e sia con me come editore di La7 da 12 anni abbondanti è un fatto di cui sono orgoglioso. Lui è un talento assoluto e il fatto di averlo con noi è un grande onore, un privilegio per quello che fa al telegiornale, piuttosto che per le invenzioni che ha avuto con le Maratone Mentana, con gli speciali e con tante altre cose. Insomma -ribadisce- lui sta bene a La7 e tra bìnoi c’è un bellissimo rapporto personale. Dopodiché ne riparleremo al momento giusto”. 

A chi definisce La7 una rete ‘non amica del governo’, Cairo replica: “Con La7 noi non ci posizioniamo all’opposizione, del resto non siamo un partito, siamo una rete televisiva libera e indipendente con giornalisti di grande qualità e professionisti molto capaci, i quali per di più invitano soggetti politici o opinionisti, giornalisti e quant’altro che appartengono a tutti gli schieramenti”.  

“Certamente – aggiunge Cairo- a noi piacerebbe che qualcuno in più venisse, ma comunque invitiamo tutti quelli possibili e tutti quelli che vengono. E ci fa molto piacere che vengano a sostenere un punto di vista diverso rispetto a quello di altri soggetti”. In ogni caso, “la rete non ha un punto di vista, La7 è una rete che ospita soggetti politici e non, opinionisti e non, che hanno una loro idea della realtà”. 

 

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Renzi: “Pier Silvio Berlusconi difende Meloni e attacca me, lascio Mondadori”

Renzi: "Pier Silvio Berlusconi difende Meloni e attacca me, lascio Mondadori"

(Adnkronos) – Matteo Renzi lascia la Mondadori dopo aver “letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset”. Su X l’annuncio del leader di Italia Viva. “Oggi Pier Silvio Berlusconi è intervenuto a gamba tesa in difesa di Giorgia Meloni – scrive Renzi – Ha detto che il governo Meloni è il migliore d’Europa. Proprio mentre scopriamo che Nordio ha mentito al Senato, che Tajani si autodefinisce ‘uno sfigato’, che Piantedosi viene bloccato sulla scaletta dell’aereo in Libia ed espulso, che Lollobrigida sta gestendo i dazi facendo fare la bresaola in America e per amor del cielo non vogliamo sapere che cosa stiano facendo Salvini o Santanché o Giuli, bene, proprio adesso Berlusconi junior difende il governo Meloni. E come se non bastasse richiama all’ordine Tajani intimandogli di interrompere ogni battaglia sullo Ius Scholae. Da bravo maggiordomo, Tajani obbedisce”.

“In questo scenario – continua il leader di Italia Viva – Berlusconi junior attacca anche me. Evidentemente l’idea che si costruisca una tenda riformista fa paura a chi sostiene Meloni e anziché continuare a ignorarmi come fa Mediaset da mesi, oggi assistiamo a un attacco alla persona tanto sgarbato quanto evidentemente richiesto a Pier Silvio da palazzo Chigi. Penso che sia legittimo che Berlusconi junior abbia le sue idee e le difenda. Trovo inopportuno l’aggressione alla persona. Ma non sono un mediocre come tanti altri e dunque appena ho letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset ho comunicato formalmente alla Mondadori, società della famiglia Berlusconi per la quale ho scritto gli ultimi libri, che interrompo da oggi ogni collaborazione”.

“Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi. Posso rinunciare volentieri ai soldi di Berlusconi e della Mondadori ma non rinuncerò mai alla libertà di difendere la mia dignità e il diritto di dire che questo governo non è il migliore d’Europa – scrive ancora Renzi su X – Ma uno dei più ridicoli e imbarazzanti della storia repubblicana. Da quando ho iniziato la mia battaglia in difesa delle istituzioni ho ricevuto molte attenzioni da parte di palazzo Chigi: una legge ad personam sui compensi, un intervento sulla scorta, adesso perdo anche il mio editore. Ma non mi sono mai sentito così libero e orgoglioso di fare una battaglia vera e a viso aperto contro gli abusi del potere, da Almasri a Paragon. E il meglio deve ancora venire. Dunque grazie di cuore alla Mondadori, a Piemme, a tutti i bravissimi collaboratori del gruppo editoriale. Ma la libertà ha un prezzo. E io non resto in un gruppo dove l’azionista mi attacca sul piano personale. Non resto in un gruppo dove l’azionista difende a spada tratta la premier e attacca il suo oppositore più tenace”.

“Quello che so è che Silvio Berlusconi, Silvio dico (non Pier Silvio) non l’avrebbe mai fatto. Con lui ho litigato, ho avuto momenti di scontro durissimo, ho perso palazzo Chigi. Ma con lui c’è sempre stato un rispetto umano di fondo che oggi manca più che mai. Andiamo avanti con il sorriso e con la libertà nel cuore”, conclude l’ex presidente del Consiglio.

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Economia del mare, Bucci: “Italia molo nel mare, può vivere di blue economy”

Economia del mare, Bucci: "Italia molo nel mare, può vivere di blue economy" | Rec News

Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci è intervenuto dal palco alla quarta edizione dell’evento “Economia del Mare” al Palazzo della Borsa di Genova, ribadendo l’importanza di Genova e della regione nel mondo della blue economy. Allargando, poi, il discorso anche al resto del Paese.  

“Siamo una regione e una città che da 1.200 anni hanno capito che il mare è una grande via di comunicazione e serve per raggiungere i propri obiettivi – ha detto Bucci – in una striscia di terra tra le colline e il mare non c’era la possibilità di fare agricoltura e pastorizia, l’unica speranza per il futuro delle nostre città era andare per mare e fare commercio. Allora siamo diventati grandi naviganti. Genova nel 1600 era la città più ricca del mondo grazie a questa capacità. Siamo orgogliosamente i capisaldi della blue economy”.

Poi Bucci ha esteso il ragionamento anche al di là dei confini liguri: “Siamo contenti che il Governo abbia capito che bisogna investire in questa direzione, che ottomila chilometri di coste sono utili e servono per molte cose. Se non ci fossero le navi e i porti, l’economia del mondo morirebbe nel giro di quindici giorni. L’economia del mare non è solo chi fa le navi, chi fa commercio, chi studia, chi gestisce il porto, chi fa turismo, chi fa nautica da diporto”.

“Se fossimo bravi potremmo far vivere l’Italia sulla blue economy, siamo un ‘molo’ che si infila nel mare. Se sulla cartina geografica mettete il mare al centro, vi rendete conto che ogni punto del pianeta può essere raggiunto via mare. Ma se siete sulla terra, non potete raggiungere qualsiasi punto del pianeta. Tanto è vero che abbiamo dato la possibilità di far atterrare a Genova i cavi sottomarini per essere l’ingresso a Sud d’Europa”.

“C’è tanta strada da fare per portare la blue economy al livello che merita e se non lo facciamo noi, chi dovrebbe farlo? – ha concluso il presidente – mi aspetto che ci sia una richiesta al ministro Musumeci molto efficace per avere sempre più importanza e finanziamenti sull’economia del mare. L’amministrazione pubblica c’è e vuole essere leader nel settore. Servono coraggio, determinazione e visione”.

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Emiliano: “Con ‘Tutta la Puglia che c’è’ si può approfondire successo regione”

Emiliano: “Con ‘Tutta la Puglia che c’è’ si può approfondire successo regione”

“Il portale presentato oggi riepiloga tutte le azioni di governo dei 10 anni di legislatura. È una specie di rendiconto online che consente a chi ha tempo e voglia di andare ad approfondire in che cosa consiste in concreto il grande successo della Puglia. La crescita del Pil della Puglia è stata la più alta in tutta Italia ed infatti è stata il doppio di quella del paese negli ultimi sei anni”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’evento dal titolo “Puglia. A way of life”, tenutosi a Roma presso la Stampa Estera a Palazzo Grazioli.

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Giorgetti: “Offerte in chiesa? Cei valuti ipotesi pos”

(Adnkronos) – La Cei valuti l’ipotesi di pagamenti digitali per le offerte alle parrocchie. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo ad un evento Nexi sui servizi al terzo settore.

“All’estero normalmente uno lo può fare, invece in Italia questo non è molto d’uso. Mi hanno spiegato che la parrocchia deve essere iscritta al terzo settore, quindi questo è un segnale che mandiamo alla Cei, visto che ogni tanto ci tirano dei pizzicotti, di intensificare questo tipo di presenza”, afferma Giorgetti sorridendo.

“Speriamo che il progetto abbia successo anche nelle parrocchie” aggiunge inviando un cordiale saluto al cardinale Matteo Maria Zuppi.

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