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CRONACA

Caserta, scooter contro auto: morto 16enne. Caccia a pirata della strada

Caserta, scooter contro auto: morto 16enne. Caccia a pirata della strada

(Adnkronos) – Un 16enne è morto in seguito a un incidente a Mondragone (Caserta). Lo scooter, guidato dalla vittima, sarebbe andato a schiantarsi contro un’automobile. Il ragazzo, subito soccorso, è deceduto all’arrivo in ospedale per le gravi ferite riportate. Il grave incidente stradale è avvenuto in via Padule.

Secondo quanto si apprende, i carabinieri sono sulle tracce dell’automobilista che non si è fermato a prestare soccorso al minorenne. Il 16enne è morto appena dopo l’arrivo al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno.

“Non esistono parole, gesti, silenzi – scrive su Facebook il sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga – è un dolore che fa scoppiare mente e cuore. Il mio pensiero va alla famiglia distrutta dal dolore ed a Luigi, un ragazzo meraviglioso della nostra terra, che a soli 16 anni, è morto nella serata di ieri in un incidente con il motorino.

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CRONACA

Cagnolina legata sui binari e uccisa, la confessione choc: “Mi hanno chiesto di farlo”

(Adnkronos) – Un’anziana cagnolina di nome Timida è stata legata ai binari della ferrovia e travolta da un treno in corsa. La vicenda a Siracusa, dove le associazioni Leal e Balzoo chiedono giustizia: “Timida e Tommy erano due cani di quartiere, che vivevano in zona Lido Sacramento, accuditi da volontarie delle associazioni, che si occupavano anche di una colonia felina. Il 15 aprile scorso la colonia è stata distrutta, le cucce gettate in mare e Timida è stata brutalmente uccisa dopo essere stata legata ai binari del treno. Tommy è sopravvissuto scappando ed è stato poi adottato da una nuova famiglia”. 

Nei giorni scorsi, raccontano le associazioni, “un testimone, muratore della zona, ha rilasciato una piena confessione in procura: l’uomo avrebbe raccontato di essere stato incaricato da un avvocato del posto affinché provvedesse a far sparire i cani dal luogo in cui vivevano da circa 12 anni. Il muratore, a sua volta, si sarebbe rivolto ai due esecutori materiali di cui ha fatto i nomi in procura. Leal ha già fatto richiesta in comune e dato piena disponibilità a fare autopsia sul corpo di Timida per rilevare altre azioni criminali sull’animale. Intanto a Siracusa, sul luogo del delitto, ignoti hanno affisso manifesti con il volto e i nomi dei presunti mandanti ed esecutori dell’ignobile gesto criminale”. 

“Trovare Timida a pezzi sui binari – dice Francesca Grasso di Balzoo – è stato un dolore indescrivibile, i responsabili devono ricevere dalla Magistratura pene esemplari. Non ci fermeremo, Timida non sarà dimenticata”. Laura Merlino di Leal tuona: “Siamo stanchi di queste barbarie contro creature indifese. Questi criminali sono un pericolo anche per la società civile. Chiediamo giustizia e ci aspettiamo di essere ascoltati”. 

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Esplosione a Roma, morto Claudio Ercoli: chi era

(Adnkronos) – Claudio Ercoli era un uomo perbene. Uno per cui un amico d’infanzia corso all’ospedale Sant’Eugenio, appena saputa la notizia della sua morte stamattina, piange come un bambino, inconsolabile. Sessantasette anni, compiuti il 10 aprile scorso, lavorava ancora come ispettore di piazza. Lo faceva senza riserve, con passione. Ed era lì, nel rifornitore Gpl di via dei Gordiani, dove la settimana scorsa è stato travolto dall’esplosione, che il compagno di mille avventure giovanili lo andava a trovare spesso.

L’esperienza come aviatore dell’Aeronautica, negli anni della leva, gli aveva paradossalmente messo i piedi per terra: sposato con Mariagrazia da una vita, era papà. “Ma anche un grande amante degli animali”, lo ricorda il suo amico Marco, intercettato dall’Adnkronos nella camera ardente dell’ospedale Sant’Eugenio. “Una persona altruista come pochi – dice l’uomo, suo coetaneo -. Era sempre il primo a correre in aiuto di chi avesse bisogno. E’ stato sempre così, da quando eravamo compagni di classe alle elementari di Villa Gordiani. Una vita insieme, oggi spezzata dopo tante preghiere”.

Claudio Ercoli è morto a distanza di cinque giorni dal ricovero nel reparto di terapia intensiva, dove è arrivato con ustioni di terzo grado sul 55% del corpo. Era il più grave tra i feriti, uno dei due soccorsi dai carabinieri intervenuti sul posto.

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Esplosione Roma | chi era Claudio Ercoli, l’ispettore deceduto oggi per le ustioni riportate

Esplosione Roma | chi era Claudio Ercoli, l'ispettore deceduto oggi per le ustioni riportate | Rec News

E’ morto oggi all’ospedale Sant’Eugenio di Roma Claudio Ercoli, uno dei feriti gravi a seguito dell’esplosione del distributore di benzina in via dei Giordani, nel quartiere Prenestino. Ercoli, 54enne, era un ispettore di piazza di Eni. Nel momento dell’esplosione, stando a quanto affermato, si trovava nelle immediate vicinanze. “Ero nel gabbiotto e on mi sono accorto di quanto stava accadendo”, le sue parole dopo l’incidente.

Dopo l’esplosione l’uomo è stato soccorso da un carabiniere e trasferito al Pronto Soccorso a bordo di una pattuglia dell’Arma. Ieri era stato sottoposto a un intervento di innesto di cute omologa ma – stando a quanto riferito dalla Asl Roma 2 – le sue condizioni cliniche sono progressivamente peggiorate a causa della gravità delle lesioni riportate.

Le speranze continuano a rimanere vive per gli altri feriti gravi. Nel pomeriggio di oggi presso il reparto di chirurgia del policlinico Umberto I saranno sottoposti a un intervento di ricostruzione della cute lesa il vice ispettore di polizia Marco Neri e l’agente di polizia Francesco D’Onofrio. 

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CRONACA

Libero Maurizio Cocco, era stato arrestato nel 2022 in Costa d’Avorio

(Adnkronos) – E’ stato rilasciato oggi l’italiano Maurizio Cocco, arrestato in Costa d’Avorio nel giugno 2022 e condannato, nel maggio 2024, a ventiquattro mesi di reclusione per frode fiscale e associazione a delinquere e al pagamento di un’ammenda di circa 60 mila euro. Lo rendono noto fonti informate. Il connazionale era stato trattenuto in carcere nell’ambito di una ulteriore indagine, su istanza del Giudice istruttore che aveva rinnovato il regime di detenzione preventiva.

Sin dal principio, l’Ambasciata d’Italia in loco ha seguito la vicenda giudiziaria con la massima attenzione, prestando assistenza al connazionale e ai suoi familiari, effettuando periodiche visite consolari presso il penitenziario di Abidjan, presenziando alle udienze in qualità di osservatore nonché sensibilizzando opportunamente le autorità locali, a partire dalle condizioni di detenzione, specialmente quando, lo scorso gennaio, Cocco ha avuto bisogno di essere sottoposto ad ripetuti controlli medici.

In seguito alle interlocuzioni avviate dal legale di Cocco, lo scorso dicembre il giudice ivoriano aveva disposto una sensibile riduzione della cifra fissata per la libertà su cauzione. Dopo la formalizzazione del pagamento, l’Ambasciata ha depositato presso la Cancelleria del Tribunale l’ammontare della cauzione, agevolando la scarcerazione del connazionale.

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