PRIMO PIANO
Princi (FI-PPE): “I bambini non si toccano. Dall’Europa misure avanzate e pene più severe”

“In plenaria al Parlamento Europeo è stata adottata la proposta di direttiva per combattere l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori, incluso il materiale pedopornografico online. Una svolta storica che rafforza la protezione dell’infanzia in tutta Europa, anche nel mondo digitale. Da mamma, considero questo risultato un segnale di grande importanza: i minori non possono difendersi da soli. È nostro dovere proteggerli, con norme chiare e strumenti efficaci. I bambini non si toccano”. Lo afferma Giusi Princi, europarlamentare di Forza Italia e del PPE.
“Grazie a un emendamento presentato dal Gruppo PPE – aggiunge l’eurodeputata – è stato inoltre introdotto un punto centrale sul piano delle sanzioni: la diffusione di contenuti pornografici online senza l’adozione di strumenti efficaci di verifica dell’età, capaci di impedire concretamente l’accesso dei minori, sarà punita con una pena detentiva fino ad almeno un anno. Una misura concreta per responsabilizzare chi pubblica e diffonde contenuti potenzialmente dannosi”.
“All’interno della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere (FEMM) del Parlamento europeo – prosegue Princi – ho contribuito personalmente alla stesura del testo, proponendo emendamenti specifici per evidenziare le discriminazioni e le violenze che colpiscono in modo particolare le bambine e le giovani donne, spesso bersagli di abusi sessuali, anche attraverso strumenti digitali come i deepfake. La violenza di genere si evolve con la tecnologia e la legge deve restare al passo”.
“Il Gruppo PPE continuerà a sostenere con determinazione questa direttiva, affinché venga adottata al più presto. Proteggere i bambini non è una scelta politica, è un dovere morale: l’Europa ha scelto di esserci e di farlo sul serio”, conclude l’eurodeputata.
CRONACA
Esplosione Roma | chi era Claudio Ercoli, l’ispettore deceduto oggi per le ustioni riportate

E’ morto oggi all’ospedale Sant’Eugenio di Roma Claudio Ercoli, uno dei feriti gravi a seguito dell’esplosione del distributore di benzina in via dei Giordani, nel quartiere Prenestino. Ercoli, 54enne, era un ispettore di piazza di Eni. Nel momento dell’esplosione, stando a quanto affermato, si trovava nelle immediate vicinanze. “Ero nel gabbiotto e on mi sono accorto di quanto stava accadendo”, le sue parole dopo l’incidente.
Dopo l’esplosione l’uomo è stato soccorso da un carabiniere e trasferito al Pronto Soccorso a bordo di una pattuglia dell’Arma. Ieri era stato sottoposto a un intervento di innesto di cute omologa ma – stando a quanto riferito dalla Asl Roma 2 – le sue condizioni cliniche sono progressivamente peggiorate a causa della gravità delle lesioni riportate.
Le speranze continuano a rimanere vive per gli altri feriti gravi. Nel pomeriggio di oggi presso il reparto di chirurgia del policlinico Umberto I saranno sottoposti a un intervento di ricostruzione della cute lesa il vice ispettore di polizia Marco Neri e l’agente di polizia Francesco D’Onofrio.
PRIMO PIANO
Esplosione Roma, i danni alle scuole

L’IC “Simonetta Salacone”, deserto al momento dell’incidente, ha riportato ingenti danni strutturali. Il “Romolo Balzani” è quello che ha riportato i danni maggiori e risulta non agibile. Al plesso di Via Ferraroni, seppure con minori danni, viene sospesa ogni attività.
Danni meno gravi si sono verificati nell’Istituto “Trilussa”.
Presso l’IC di Via dei Sesami si è verificato il crollo di un cornicione.
Nessun ferito, alcuni vetri distrutti e una porta divelta al Liceo “Kant”, dove si stavano svolgendo corsi di recupero. L’istituto è stato immediatamente evacuato.
Presso il Liceo paritario “Cavanis” erano in corso gli Esami di Stato, che sono stati sospesi per valutare le condizioni dell’edificio. Gli Esami riprenderanno domani al Liceo “Amaldi”.
Le verifiche da parte dei Vigili del Fuoco sono tuttora in corso.
Lo riporta il ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso il Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, che sta monitorando lo stato delle scuole presenti nella zona in cui si è verificata l’esplosione a Roma.
PRIMO PIANO
NATO, Salini (FI): “Al prossimo Vertice il vero tema è il futuro della civiltà occidentale”

“Il vertice NATO che si svolgerà tra pochi giorni non riguarda innanzitutto quanto e come ci difenderemo, ma cosa difendiamo. Anche dalla discussione all’interno dell’Alleanza Atlantica passa il futuro della civiltà occidentale”. Lo dichiara l’eurodeputato di Forza Italia e vice presidente del Gruppo PPE, Massimiliano Salini, , durante il suo intervento odierno al Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria, in merito al prossimo vertice Nato.
“Con il ritiro frettoloso dall’Afghanistan del maggio 2021 – prosegue Salini – abbiamo segnalato la sfiducia nell’Occidente. Proprio il timore per la possibile escalation contro gli Stati nazionali ha paradossalmente generato la peggiore escalation della storia recente contro la Civiltà Occidentale, incoraggiando gli autocrati di tutto il mondo: immediata cruenta aggressività cinese verso Taiwan, nel 2022 invasione russa in Ucraina, nel 2023 attacco terroristico contro Israele per citarne solo alcuni”.
“Il nostro compito non è esportare la democrazia ma difenderne l’origine. Non è questione nazionale, è una questione di civiltà. L’Europa esiste per questa ragione”, conclude l’eurodeputato.
PRIMO PIANO
Usa, italiano sequestrato e torturato a New York, indagati anche due poliziotti

(Adnkronos) – Ci sono anche due poliziotti indagati nel caso del 28enne italiano Michael Valentino Teofrasto Carturan, sequestrato e torturato a New York per oltre due settimane con l'obiettivo di ottenere le password per accedere al suo conto in bitcoin. Lo scrive il New York Post citando proprie fonti ben informate a condizione di anonimato.
Uno dei due poliziotti indagati, si legge, ha prelevato Carturan all'aeroporto e lo ha portato all'appartamento di John Woeltz e William Duplessie a Prince Street, nel quartiere di Soho, lo scorso 6 maggio. Il poliziotto, che quel giorno era fuori servizio, secondo il New York Post faceva parte della sicurezza del sindaco di New York Eric Adams. Secondo altre fonti citate dal giornale, anche un secondo agente della polizia di New York stava collaborando con i "crypto bros" in modo non autorizzato. Kayla Mamelak Altus, portavoce di Adams, ha dichiarato che l'ufficio del sindaco è "turbato" per le accuse rivolte agli agenti. "Ogni dipendente comunale è tenuto a rispettare la legge, compresi i nostri agenti, sia in servizio sia fuori servizio. Siamo turbati da queste accuse e non appena ne siamo venuti a conoscenza abbiamo modificato, riducendoli, gli incarichi e i turni degli agenti. L'indagine è in corso", ha dichiarato in una nota l'ufficio di Adams. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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