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Garlasco, Ris sui passi dell’assassino: drone e laser scanner nella villetta dei Poggi

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(Adnkronos) – La nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi non risparmia la casa di via Pascoli a Garlasco e, anche se sono passati quasi 18 anni dal delitto, gli esperti del Ris e del Nucleo investigativo di Milano varcano la porta della villetta dove il 13 agosto 2007 la ventiseienne è stata uccisa. L’ispezione ordinata dalla Procura di Pavia che indaga su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, si concentra per quasi sette ore al piano terra. Gli approfondimenti – affidati a laser scanner – hanno l’obiettivo di misurare ogni centimetro del pavimento dell’ingresso dove la giovane fu colpita alle spalle, quindi trascinata fino alla porta delle scale e infine gettata sui gradini.  

Le misurazioni degli spazi e delle volumetrie si sono focalizzati anche in bagno dove l’assassino – nel 2015 la Cassazione ha inflitto la condanna definitiva a 16 anni di carcere per l’allora fidanzato Alberto Stasi – si lava le mani, quindi sugli spazi della cucina dove il killer forse cerca una busta per gettare gli asciugamenti con cui si è in parte ripulito e l’arma mai trovata. Una ricostruzione che gli inquirenti provano a verificare nuovamente affidandosi ad Andrea Berti, biologo del Ris ora in forza a Cagliari che nella sua esperienza romana ha risolto il delitto dell’Olgiata.  

I rilievi tecnici – sulla casa ha sorvolato a lungo un drone per fotografare dall’alto ogni angolo – serviranno a realizzare una mappa in 3d dove virtualmente verranno riposizionate le macchie di sangue trovate sul pavimento e sui muri, le suole insanguinate e le impronte digitali disseminate nella villetta. I nuovi accertamenti sono avvenuti sotto gli occhi di mamma Rita Preda e di papà Giuseppe Poggi che dopo il dissequestro della villetta (16 aprile 2008) tornarono – dopo lavori di pulizia e tinteggiatura – a vivere in quella casa (24 aprile 2008) dove la stanzetta di Chiara è ancora come lei l’aveva lasciata.  

L’ispezione consentirà al consulente della Procura di Pavia di ricostruire una ‘triangolazione’ tra macchie, schizzi e impronte, di verificare dunque le traiettorie dei colpi inflitti e se nella villetta possano essersi mossi in due. Sempio è indagato in concorso e gli inquirenti – data la presenza di un secondo Dna maschile sulle unghie della vittima – non escludono la presenza di due aggressori. L’attenzione nei rilievi si è concentrata infine sulle scale dove per la Procura c’è l’impronta palmare destra di Sempio sulla seconda parte del muro. Per gli inquirenti l’indagato che solleva il corpo con la mano sinistra, rischia di perdere l’equilibrio e appoggia la mano destra alla parete. Un’ipotesi che impone due riflessioni: Sempio solleva il corpo senza vita di 50 chili solo con una mano – l’impronta 33 è senza sangue come certificato dal Ris fin dal 2007 – e non scende neppure un gradino data l’assenza di suole insanguinate sui gradini.  

La consulenza della Procura di Pavia, con nuovi strumenti, dovrà tener conto della perizia del giudice per le indagini preliminari Stefano Vitelli che ordinò di simulare la camminata dell’assassino (senza scendere le scale) e quella dei giudici dell’appello bis che estendendo l’esperimento ai primi due gradini della scala resero inverosimile il racconto di Stasi. La perizia disposta dalla Corte d’Appello di Milano è netta: è infinitesimale la possibilità che possa non essersi sporcato le scarpe scendendo le scale, scrivono i professori Gabriele Bitelli e Luca Vittuari, insieme al dottor Roberto Testi. Per Stasi che dice di aver ‘scoperto’ il corpo senza vita della fidanzata Chiara Poggi è dello 0,00038% la possibilità di avere le suole pulite se si ferma al primo gradino, se scende anche il secondo è dello 0,00002%.  

Sul gradino 0 della scala, davanti alla porta a soffietto che l’assassino si richiude alle spalle, resta l’impronta a pallini, numero 42 marca Frau, che è la taglia che calza Stasi ma non Sempio (numero 44). Un altro dato, certificato da un’altra perizia – sono circa 40 in otto anni di processi – su cui la Procura di Pavia dovrà tornare se vuole aggiungere un elemento (oltre a dna sulle unghie, impronta senza sangue su una scala, e un alibi che non convince i carabinieri) contro l’indagato Sempio.  

“È un accertamento che per noi non cambia niente. Noi abbiamo saputo di questa cosa nel weekend” e “come dice l’avvocato Lovati (altro difensore di Sempio, ndr) ci sono tante stranezze e sono venuta a controllare”, le parole al termine dell’ispezione della legale Angela Taccia. “I Poggi sono tranquilli, ma sono stanchi”, ha poi detto l’avvocata prima che su via Pascoli si spegnessero le luci delle telecamere.  

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San Marino fuori dall’Eurovision? Sergio: “Resta solo se ci sarà rispetto per piccoli Stati”

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(Adnkronos) – “Non lo so se San Marino parteciperà ancora all’Eurovision, è un dibattito aperto”. A dirlo è il direttore generale Rai e San Marino Rtv, Roberto Sergio, riflettendo sull’ultima edizione del contest canoro, in cui San Marino è stato rappresentato da ‘Tutta l’Italia’ di Gabry Ponte.  

“Ho la sensazione – ha spiegato Sergio – che non ci sia un gran rispetto per i piccoli Stati, questo lo dimostrano tante incongruenze e assenze di sensibilità che si vedono da come i piccoli Stati escono dalle escono dalle graduatorie della classifica, a prescindere dalla qualità del progetto. Da un lato, c’è da dire che contestare le modalità di voto è un tema. Ci sono giurie sconosciute, che danno votazioni incomprensibili. Per esempio, la Gran Bretagna prende voti altissimi dalle giurie e zero dal voto popolare, forse c’è qualcosa che non quadra. Ma questo vale anche per la Svizzera, che era il Paese ospitante. Una delle cose che San Marino Rtv dovrà fare sarà entrare in una relazione diretta, forte e continuativa con le tv dei piccoli Stati per dare il via a un ragionamento comune perché questo potrà dare maggiore forza a tutti noi. Io parlo di San Marino e non da dg della Rai”.  

Parlando delle edizioni future, Sergio ha spiegato che “faremo di tutto per esserci” ma che “ci devono essere delle garanzie, che non significa dover prendere per forza dei voti. Ma si deve essere rispettati. La candidatura che abbiamo portato era di grande valore, appeal e performance. La penalizzazione delle giurie, ancor più del voto popolare, lascia tanti dubbi di cui bisognerà discutere”. Ora “ragioneremo con EBU, con gli organizzatori e con gli altri piccoli Stati e grazie anche al supporto che lo Stato di San Marino potrà darci. E poi valuteremo la partecipazione, che io vorrei ovviamente mantenere ma se ci saranno condizioni accettabili per la candidatura di San Marino”. 

spettacoli

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Atp Halle, il sorteggio: Sinner inizia con un qualificato. Ecco il suo possibile percorso

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Jannik Sinner si prepara per l’esordio nell’Atp di Halle. Il fuoriclasse azzurro, numero uno del ranking, esordirà nel torneo tedesco contro un qualificato. In caso di vittoria, ci sarà poi ad attenderlo nel secondo turno uno tra Bublik e Muller. Il sorteggio disegna poi un ipotetico quarto di finale contro Machac. In semifinale, il campione in carica potrebbe trovare uno tra Rublev, Khachanov e Auger-Aliassime, mentre i pericoli per un’eventuale finale sono Zverev e Medvedev.  

Ma sull’erba di Halle non sarà impegnato solo Sinner. Tra gli azzurri che prenderanno parte al torneo, Luciano Darderi incontrerà Stefanos Tsitsipas all’esordio, mentre Flavio Cobolli se la vedrà con la wild card
Joao Fonseca. Per Sonego l’ostacolo sarà invece Struff. Il torneo si giocherà dal 16 al 22 giugno. Sinner dovrebbe giocare tra il 17 e il 18 giugno. 

sport

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Ucraina, il timore di Zelensky: “Ora gli aiuti non diminuiscano per gli attacchi di Israele all’Iran”

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Volodymir Zelensky chiede che i Paesi occidentali che sostengono l’Ucraina non riducano i loro aiuti a causa dell’intervento militare di Israele contro l’Iran. “L’ultima volta che è accaduto è stato un fattore che ha rallentato gli aiuti all’Ucraina”, ha spiegato, riferendosi ai raid dello scorso autunno.  

Il sostegno europeo sta “rallentando” in un contesto di parziale disimpegno americano sotto Donald Trump, ha denunciato Zelensky. “La coalizione dei volenterosi sta rallentando (…) Questa situazione ha dimostrato che l’Europa non ha ancora deciso da sola se sarà al fianco dell’Ucraina senza gli Stati Uniti”.  

Intanto l’Ucraina ha ricevuto dalla Russia i corpi di altri 1200 cittadini ucraini, nel quadro dell’accordo raggiunto nei negoziati diretti di Istanbul, ha reso noto Kiev. “Secondo Mosca, i corpi sono quelli di ucraini, fra cui dei militari”, ha spiegato il Centro di coordinamento per i prigionieri di guerra a Kiev.  

internazionale/esteri

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Tumori: oncologa Ronzino, “Con i Parp inibitori è cambiata la storia del cancro ovarico”

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(Adnkronos) – “Oggi disponiamo di tantissime opzioni terapeutiche e che hanno cambiato la storia naturale del tumore ovarico. Tra cui i Parp inibitori, nuova classe di farmaci orali, che hanno modificato radicalmente la sopravvivenza e la storia naturale della malattia, e che si usano nel trattamento di mantenimento dopo un’ottimale chirurgia e dopo la chemioterapia”. Così Graziana Ronzino, dirigente medico dell’Unità operativa complessa di Oncologia a direzione universitaria dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, durante l’incontro ‘Tumore ovarico in Puglia: Cambiamo Rotta’ sull’importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, in corso a Bari. Il progetto a tappe è realizzato con il patrocinio di Acto Puglia, sponsorizzato da Gsk e organizzato da OmnicomPrGroup.  

“Abbiamo sicuramente la chirurgia, che è il primo e più importante momento perché garantisce alla paziente la possibilità di guarire ed è coadiuvata da terapie mediche – spiega Ronzino – ma abbiamo anche diversi tipi di chemioterapia che utilizziamo durante tutto il percorso di vita e di eventuali ricadute delle nostre pazienti”. Inoltre, “disponiamo di farmaci innovativi di combinazione, anticorpi farmaco-coniugati, farmaci a bersaglio molecolare – illustra l’oncologa – quindi diciamo che il nostro armamentario terapeutico negli ultimi decenni si è arricchito tantissimo. E grazie ala possibilità di accesso a questi farmaci è migliorata la sopravvivenza delle pazienti”. 

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