
Infrangere lo spazio pittorico e “innestare” le opere. A Udine il dialogo di Ghezzi con la natura
L’artista nella sua opera tesse un dialogo costante tra uomo e natura. La sua ricerca consiste nel posizionamento in luoghi naturali di tele su cui poi agiscono gli agenti atmosferici e gli organismi animali e vegetali. Il risultato finale sono campiture materiche che testimoniano la presenza di micromondi invisibili. Le sue residenze artistiche in Italia e in luoghi remoti del pianeta: dall’Alaska all’Islanda, dalla Patagonia alla Groenlandia
BUTTRIO (UDINE) – Sarà visitabile fino all’11 settembre la mostra “Naturografie”, personale dell’artista Roberto Ghezzi. Immerso fra vigneti e i boschi del Collio friulano, Buttrio, con la sua settecentesca Villa di Toppo Florio, da questa estate è anche il palcoscenico naturale per l’installazione artistica “Innesti”, opera permanente che andrà ad arricchire il museo d’arte contemporanea a cielo aperto.
L’artista
Roberto Ghezzi nella sua opera tesse un dialogo costante tra uomo e natura. La sua ricerca consiste nel posizionamento in luoghi naturali di tele su cui poi agiscono gli agenti atmosferici, gli organismi animali e vegetali. Il risultato finale sono campiture materiche che testimoniano la presenza di invisibili micromondi naturali. L’artista è stato protagonista di svariate residenze artistiche in Italia e in luoghi remoti del pianeta come l’Alaska, l’Islanda, la Norvegia e la Patagonia e, solo nelle scorse settimane, la Groenlandia.

Se la tela si “innesta” nell’ambiente
Ghezzi infrange inoltre il concetto di spazio pittorico con una singolare rivisitazione dei caposaldi della Land Art. Le tele da lui preparate installate su appositi supporti vengono letteralmente “piantate” in verticale a terra, come piccoli alberi, e lasciate lì per un intero anno nel terreno per completare la reazione con l’habitat nel quale sono immerse. Come gli alberi, anche l’opera “Innesti” avrà un suo sviluppo nel corso del succedersi delle stagioni: muteranno sia sotto il suolo, nella parte invisibile, che nella parte aerea, interagendo con ciò che le circonda. Da questa installazione, tra un anno, l’artista preleverà un’unica tela che diverrà l’opera permanente del museo a cielo aperto.
Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
ARTE & CULTURA
“Quanta paura fa
la verità”. Il cantautorato introspettivo
di Maggio

Esce oggi su tutte le piattaforme digitali, M A G G I O, il nuovo disco di Antonio Maggio, etichetta Incipit Records, distribuito da Egea Music, edizioni Maggio Publishing – Neuma Edizioni – Dischi dei Sognatori. Produttori artistici Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici; produttore esecutivo Antonio Maggio, arrangiamenti Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici.
M A G G I O è un No-Concept album composto da sei quadri differenti tra loro intrisi di cantautorato italiano. Un EP interamente suonato, dalla prima all’ultima nota, con un’intera orchestra d’archi di 26 elementi, che di questi tempi sembrano essere un qualcosa di inedito, un andare contromano: “Quanta paura fa la Verità che sembra quasi un’altra colpa da lavare via”, canta Maggio in “Una formalità”.
M A G G I O è stato anticipato dal singolo Stati d’Animo e d’Accordo. Il disco nasce da una maturazione artistica e personale, e del resto tutto il tratto autobiografico sta nel titolo, ma anche nel contenuto, che il cantautore racconta così:“Sei tracce, sei diversi quadri: Stati d’Animo e d’Accordo, Una formalità, Sono simpatico, Malamore, Serenata d’Oltreoceano, Quanto sei bella Lecce, sono sei storie differenti, in cui ho provato a dare forma e sostanza ai miei stati d’animo, cercando di metterli d’accordo col loro tumulto, cercando una spiegazione, un equilibrio, perché la scoperta di sé stessi passa necessariamente dal mettere in discussione sia le proprie convinzioni, che quelle degli altri. Ho cominciato a lavorarci due anni fa scrivendo molti pezzi, ma ho volutamente scelto di pubblicarne solo sei, per il momento, per non togliere il giusto respiro ad ognuno. Anche per queste canzoni, nessuna regola, ma solo piena libertà espressiva: a volte arrivano prima l’idea, le parole, oppure una melodia o tutto insieme. La conferma, però, la trovo sempre e comunque al pianoforte”.
ARTE & CULTURA
Circolazione dei Beni Artistici, una conferenza fa il punto su investimenti e tutele

Si è tenuta oggi a Mestre la conferenza “La Circolazione dei Beni Artistici: investimenti e tutele”. Gli interventi giuridici, tenuti dall’Avv. Francesco Pozziani e dall’Avv. Luca Benetti, hanno riguardato le modalità di circolazione delle opere d’arte e in particolare le certificazioni e garanzie che il venditore è tenuto a consegnare all’acquirente in merito all’autenticità dell’opera venduta. Altri interventi hanno riguardato il ruolo delle fondazioni dirette nella conservazione del patrimonio degli artisti e il ruolo degli esperti e consulenti d’arte nel rilascio delle certificazioni di autenticità, nonché i possibili rimedi nel caso in cui l’opera, nonostante la certificazione, si riveli a posteriori non autentica o non vi sia la disponibilità al rilascio della certificazione.
Per quanto concerne il lato tecnico, la casa d’aste Christie’s è intervenuta sulle modalità di vendita dell’opera, con la descrizione dell’attività della casa d’aste e in particolare dei vari passaggi dal momento in cui il cliente avvia il contatto per porre in vendita e/o acquistare un’opera sino all’asta o alla vendita privata. Illustrate anche le modalità con cui la casa d’aste appura l’autenticità dell’opera posta in commercio, con la descrizione di studi ed esami eseguiti per accertarne l’autenticità.
ARTE & CULTURA
“Nutrimentum” per l’anima, la mostra che apre a “mondi sconosciuti”

Un salotto contemporaneo per la condivisione dell’arte e della cultura d’impresa. Si chiama “Nutrimentum Gallery” ed è un percorso che inizierà il 14 aprile a Milano, a pochi passi dai Navigli, alle ore 11.30 con l’inaugurazione della mostra “Tracce, intrecci e tracciati – Il cosmo dell’arte dalla domus alla gallery” a cura della storica dell’arte Elisabetta Pozzetti.
“Se attraverso l’esperienza dell’arte noi interpretiamo e capiamo il tempo in cui viviamo testandone il polso per sentirne il battito, allora è importante che l’arte diventi accessibile e si trovi ovunque noi desideriamo incanalare nuova energia e creatività, persino nei luoghi di lavoro”, fanno sapere i promotori. “Nutrimentum Gallery non è quindi una semplice galleria d’arte, ma un vero e proprio salotto dove rilassare l’anima. È uno spazio di chiacchiere e dialettica, un laboratorio d’ispirazione e di idee che apre le sue porte allo stupore, facendo sedere tra opere d’arte e pile di libri, pronti per essere sfogliati e aprire mondi sconosciuti. È un luogo dove la condivisione dell’arte e della cultura diventa un’esperienza di crescita e scambio per favorire nuove connessioni e sinergie”.
La mostra “Tracce, intrecci e tracciati – Il cosmo dell’arte dalla domus alla gallery” sarà inaugurata il 14 aprile e si affiancherà agli eventi di MiArt e alle giornate della Design Week (17-23 aprile). L’inaugurazione alle ore 11.30 vedrà il dialogo tra la curatrice Elisabetta Pozzetti e il direttore del Museo Guatelli, Mario Turci, intorno alla tematica Ci sono case che sono musei, ci sono musei che sono case. Partendo dall’esposizione ci si addentrerà nel mistero delle collezioni e dei musei, i legami con il collezionista e il rapporto col fruitore, entrando anche nel tema della terza edizione di Visioni dall’infra-ordinario e anticipando l’apertura, il 22 aprile, della mostra Case d’oggetti al Museo Ettore Guatelli, visibile fino al 30 luglio.
ARTE & CULTURA
Menzione al Premio Nazionale del Paesaggio per SMACH 2023

Oggi in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, durante la Cerimonia di Consegna del Premio Nazionale del Paesaggio (IV edizione) 2022-2023 (che si è tenuta nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano), il progetto SMACH è insignito di una menzione. Questa la motivazione: “Per l’esemplarità e la capacità di progettare un evento artistico a cadenza biennale in cui le opere d’arte dialogano con la natura e la storia in un luogo fisico di incontro recuperato da uno stato di abbandono, manifestando la volontà della comunità locale di proporre una diversa immagine della valle, non più legata solo alle strutture turistiche, ma a una rinnovata visione in cui conoscenza e definizione del territorio sono basate sulla promozione del patrimonio storico, linguistico e paesaggistico, in cui inserire nuove installazioni ambientali ed iniziative culturali.”.
La Menzione riguarda entrambe le attività dell’associazione culturale SMACH, e cioè sia la Biennale Internazionale delle Dolomiti che il Parco di Arte Pubblica Val dl’Ert, dislocati entrambi tra i territori di San Martino in Badia e in quelli dei Parchi Naturali della Val Badia.
Il progetto SMACH – San Martin Art, Culture and History – è stato selezionato tra oltre 70 candidature in base a criteri di esemplarità, sviluppo territoriale, partecipazione e sensibilizzazione. Le candidature al premio nazionale riguardano progetti, programmi o politiche volte alla valorizzazione del paesaggio, attraverso operazioni di salvaguardia, gestione e/o pianificazione. I progetti devono essere stati intrapresi da almeno tre anni, e devono mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile condivise con le popolazioni locali.
Nel 2016 il MiC (allora Mibact) ha istituito il Premio Nazionale del Paesaggio per individuare il progetto che rappresenti l’Italia al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Oltre alla proclamazione di un vincitore per l’edizione 2022-2023, sono state assegnate sette menzioni speciali e dieci menzioni semplici. Il “Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa”, nato a seguito della sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio da parte di 39 Stati membri, tra cui l’Italia, ha cadenza biennale ed è stato organizzato per la prima volta nel 2008. Esso mira a premiare iniziative concrete ed esemplari per il raggiungimento degli obiettivi di qualità paesaggistica nel territorio.
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