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La sostituzione è già in atto. Robot al posto dei lavoratori stagionali

Succede negli Usa, dove gli hotel Mandarin Oriental di Boston e l’Holiday Inn Express di Redwood City hanno iniziato a cacciare gli umani per far posto alle macchine

La sostituzione è già in atto. Robot al posto dei lavoratori stagionali | Rec News dir. Zaira Bartucca - recnews.it
Immagine di repertorio

Carenza di manodopera in tempi di disoccupazione diffusa? Secondo qualcuno va risolta tramite i robot, anche perché a loro non serve corrispondere lo stipendio. Succede negli Usa, dove gli hotel Mandarin Oriental di Boston e l’Holiday Inn Express di Redwood City hanno iniziato a sostituire gli umani con le macchine. Ne dà conto il New York Post. Una decisione che dovrebbe far tremare i polsi a più d’uno, se si pensa che catene come l’Holiday Inn sono diffuse in tutta Europa. Sembrerebbe quindi che i lavoratori di ogni settore dovrebbero guardarsi bene dal salutare con favore e dall’incentivare la digitalizzazione diffusa di cui si parla sempre più spesso.

Le riserve espresse dai sindacati

“I sindacatiscrivono dalla testata non trovano l’idea di robot che lavorano in un hotel divertente. Gli organizzatori temono che l’esercito di automi in erba, che attualmente conta almeno 200 a livello nazionale, stia minacciando la crescita e stia sostituendo chi deve essere pagato. Il problema sta ribollendo nel settore dell’ospitalità, anche se ultimamente ha scatenato divisioni in altri settori, nel bel mezzo di una carenza di manodopera a livello nazionale. Questo include i colloqui con gli operatori portuali e i lavoratori del bacino della Costa occidentale, il cui contratto di lavoro è scaduto il primo luglio”.

Via quasi la metà del capitale umano

La digitalizzazione e le mire transumaniste potrebbero dunque rappresentare uno tsunami per il mondo del lavoro. I motivi abbiamo tentato di spiegarli in tempi non sospetti, e risiedono nel sofisticato progetto di ingegneria sociale che si nasconde dietro Agenda 2030. Il centro non è più l’uomo, il cittadino, il lavoro non è più l’atto necessario ad assicurarsi dignità e sopravvivenza, surclassato com’è dalle politiche assistenzialiste e minato nelle fondamenta da piani pandemici, siccità organizzate, lockdown climatici. “Stiamo operando in questo momento con il 40% in meno di capitale umano rispetto a prima della pandemia”, ha dichiarato al NYP Vaughn Davis, il direttore generale del Dream Hollywood hotel di Los Angeles che ha aggiunto due robot Relay – “Alfred” e “Geoffrey” – alla proprietà da settembre 2020 per compensare la carenza. “Ci sono persone che semplicemente non vogliono più lavorare negli hotel”, è la scusa adottata.

“Stanno diventando parte della nostra cultura di servizio”

Il Dream Hotel Group, che ha 30 proprietà in cantiere in tutto il mondo, ha peraltro annunciato di volersi appoggiare alla robotica gli hotel di prossima costruzione. “La maggior parte delle nostre nuove proprietà avrà robot: stanno diventando parte della nostra cultura di servizio”, ha detto ancora Davis. A questo vanno aggiunti i programmi – fa sapere ancora NYP – di Rival Bear Robotics, che ha introdotto un modello pensato per gli alberghi. Ben presto le strutture potrebbero decidere di abbandonare lavoratori e imprese di pulizie per sostituirli con “robot di aspirazione in grado di pulire i corridoi”.

Il sindacalista: “Nessun robot può sostituire un umano. Aumentare gli stipendi per ottenere personale”

Fortuna che ci siano voci contrarie che si stanno levando a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie, che potrebbero trovarsi senza entrate a causa della furia transumanista che imperversa sempre più. “L’automazione è spesso elencata come un’innovazione promettente per tagliare i costi del lavoro nel settore dell’ospitalità – è il pensiero di Rich Maroko, capo del New York Trades Council – ma a chiunque capisce che nessun robot o tecnologia può sostituire un essere umano. So come ottenere personale: bisogna pagare di più”.

Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it

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HiddenApp, per scambiare messaggi senza condividere dati personali

(Adnkronos) – HiddenApp è una nuova applicazione di messaggistica che si propone di garantire la privacy degli utenti senza raccogliere dati personali. La piattaforma è stata presentata a Roma, nel corso di un evento al ristorante Passione Carpaccio, con gli interventi del giornalista Federico Vespa e del direttore di Hidden, Emanuele MangiaPia. 

Secondo i promotori, HiddenApp si distingue perché non richiede informazioni come email, numero di telefono o accesso alla rubrica, non conserva messaggi e cancella ogni contenuto dopo 15 minuti. L’app, disponibile su Apple Store, Google Play e sul sito ufficiale www.myhidden.uk, utilizza una tecnologia definita di derivazione militare che non prevede l’uso di cloud o database centralizzati. 

“Le nostre informazioni personali sono sempre più esposte e la privacy è minacciata. Anche con app note e diffuse capita, troppo spesso, che si verifichino violazioni dei dati”, ha dichiarato Vespa, che ha raccontato un episodio personale di compromissione della sicurezza. “Hidden, invece, tutela le informazioni: tutto quello che è scritto scompare e non rimane neanche a Hidden. Queste funzionalità possono essere utili anche per le forze dell’ordine”. 

MangiaPia ha illustrato le caratteristiche tecniche dell’app: “Blocca qualsiasi screenshot o registrazione dello schermo, le conversazioni non possono essere lette. Non esiste profilazione, non si aggancia alla rubrica, non comunica con il dispositivo. Tutto resta all’interno dell’app. Le notifiche push non mostrano anteprime per ridurre i rischi di furto dei dati. Gli utenti rimangono anonimi”. 

Durante la presentazione è stato mostrato un video con un test comparativo su un dispositivo sotto attacco informatico: secondo i realizzatori, HiddenApp è risultata l’unica a non rivelare alcun dato in condizioni critiche. 

Il progetto si inserisce nel dibattito sull’uso dei dati personali da parte dei servizi digitali e propone un modello di comunicazione che riduce al minimo la raccolta di informazioni sugli utenti. 

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webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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WhatsApp: la super truffa svuota conti arriva direttamente in chat. Come difendersi

WhatsApp: la super truffa svuota conti arriva direttamente in chat. Come difendersi | Rec News

Negli ultimi mesi, gli utenti di WhatsApp hanno iniziato a segnalare una nuova truffa online che sta mettendo a rischio la sicurezza dei loro conti bancari. Quella che sembrava una semplice conversazione in chat si è trasformata in un vero e proprio incubo finanziario per molte vittime. La truffa su WhatsApp sfrutta la popolarità della piattaforma di messaggistica per ingannare gli utenti e ottenere accesso a informazioni bancarie sensibili, con il risultato di svuotare interi conti correnti. In questo articolo, esploreremo come funziona questa truffa, come riconoscerla e, soprattutto, come difendersi.

Come funziona la truffa su WhatsApp?

La truffa, che ha preso piede negli ultimi mesi, inizia con un messaggio che arriva direttamente nella chat di WhatsApp. I truffatori si presentano come se fossero un’entità fidata: un amico, un membro della famiglia, oppure, più frequentemente, un rappresentante di una banca o di un’agenzia governativa. L’obiettivo dei malintenzionati è creare un senso di urgenza e sfruttare la fiducia che gli utenti ripongono nelle comunicazioni su WhatsApp.

Il modus operandi della truffa si sviluppa in più fasi:

  1. Messaggio iniziale: Il truffatore invia un messaggio che sembra provenire da una fonte fidata. Può essere una richiesta urgente di aggiornamento delle credenziali bancarie o una comunicazione falsa su attività sospette sul conto.
  2. Link falsi: Nel messaggio viene fornito un link a un sito web che sembra legittimo (ad esempio, un sito bancario o un servizio di pagamento online). Tuttavia, il link porta a una copia fasulla della pagina ufficiale. Qui, l’utente viene invitato a inserire i propri dati sensibili, come username, password e numeri di carte di credito.
  3. Furto di dati sensibili: Una volta che l’utente inserisce i suoi dati, questi vengono immediatamente raccolti dai truffatori e utilizzati per accedere al conto bancario e svuotarlo. In alcuni casi, i truffatori possono anche chiedere denaro direttamente tramite il sistema di pagamento integrato in WhatsApp.
  4. Ulteriori tentativi: In alcuni casi, la truffa non finisce qui. I truffatori potrebbero continuare a inviare messaggi minacciosi o di follow-up, cercando di ottenere ancora più informazioni personali per espandere la portata del loro attacco.

La crescita della truffa WhatsApp: un fenomeno preoccupante

Secondo fonti attendibili, come il Centro Nazionale Antifrode e la Polizia Postale, i casi di truffa su WhatsApp sono in forte aumento. La Polizia Postale ha recentemente rilasciato un avviso che mette in guardia i cittadini sui rischi legati alla messaggistica istantanea. Il problema non riguarda solo l’Italia, ma si sta espandendo globalmente, con numerosi paesi che segnalano casi simili.

Secondo i dati riportati da diversi osservatori, queste truffe hanno colpito anche persone anziane e meno esperte di tecnologia, che si fidano facilmente delle comunicazioni ricevute tramite WhatsApp, pensando che siano autentiche.

La combinazione di un canale di comunicazione diretto come WhatsApp e la crescente digitalizzazione dei servizi bancari è un mix che rende questo tipo di truffa particolarmente efficace. Inoltre, la rapidità della piattaforma permette ai truffatori di operare in modo quasi anonimo, senza che le vittime abbiano il tempo di riflettere prima di agire.

Come riconoscere la truffa su WhatsApp?

Saper riconoscere una truffa su WhatsApp è il primo passo per proteggersi. Ecco alcuni segnali da tenere d’occhio:

  1. Messaggi urgenti e minacciosi: Se ricevi un messaggio che ti chiede di “agire subito” o che ti minaccia con conseguenze negative se non rispondi velocemente (ad esempio, un blocco del conto bancario), probabilmente si tratta di una truffa.
  2. Richieste di dati sensibili: Nessuna banca o azienda legittima ti chiederà mai di inviare i tuoi dati bancari tramite WhatsApp. Diffida sempre da qualsiasi richiesta di informazioni personali.
  3. Errori di scrittura: Molte truffe contengono errori grammaticali o ortografici. Se noti qualcosa di strano, è un segno che potresti avere a che fare con una truffa.

Come difendersi dalla truffa su WhatsApp?

La protezione dei tuoi dati bancari e personali è essenziale per evitare di cadere in questa truffa. Ecco alcuni suggerimenti pratici per proteggerti:

  1. Abilita l’autenticazione a due fattori: Usa sempre l’autenticazione a due fattori per i tuoi account bancari e servizi online. Questo passaggio aggiuntivo renderà più difficile per i truffatori accedere ai tuoi conti, anche se dovessero ottenere la tua password.
  2. Contatta direttamente la banca: Se ricevi un messaggio che sembra provenire dalla tua banca, contatta direttamente l’istituto tramite il numero ufficiale o il sito web per verificare se la comunicazione è autentica.
  3. Segnala i messaggi sospetti: WhatsApp consente agli utenti di segnalare i contatti e i messaggi sospetti. Usa questa funzione per aiutare a prevenire ulteriori truffe.
  4. Aggiorna frequentemente WhatsApp: Mantieni sempre l’app aggiornata per beneficiare delle ultime funzionalità di sicurezza offerte dalla piattaforma.

La truffa WhatsApp che sta svuotando i conti bancari è un fenomeno in crescita che sfrutta la fiducia e l’immediatezza della messaggistica istantanea. Sebbene le tecnologie di sicurezza stiano migliorando, è essenziale che ogni utente sia consapevole dei pericoli e impari a riconoscere i segnali di una truffa.

Ricorda che nessuna banca o istituzione legittima richiederà mai i tuoi dati bancari tramite WhatsApp. Proteggiti e segui le buone pratiche di sicurezza per evitare di diventare una vittima. Con l’attenzione giusta e una buona dose di scetticismo, puoi proteggere il tuo conto e i tuoi dati personali da queste truffe sempre più sofisticate.

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Donkey Kong Bananza: l’icona Nintendo strizza l’occhio al 3D

Donkey Kong Bananza: l'icona Nintendo strizza l'occhio al 3D | Rec News

Donkey Kong, uno dei personaggi più amati di Nintendo, sta vivendo un momento di grande ritorno con il lancio di Donkey Kong Bananza, un nuovo capitolo della leggendaria saga che ha appassionato generazioni di videogiocatori. Questo nuovo titolo, che mescola elementi di piattaforme tradizionali con nuove dinamiche di gioco, ha già suscitato un interesse mondiale, con recensioni entusiastiche da parte della critica e dei fan di lunga data. Scopriamo insieme cosa rende Donkey Kong Bananza così speciale e perché rappresenta un evento fondamentale per il panorama videoludico internazionale.

Il ritorno di Donkey Kong: un’icona che non passa mai di moda

Donkey Kong è una delle figure simbolo di Nintendo, avendo fatto il suo debutto nel lontano 1981 con l’omonimo arcade che lo vide protagonista in uno degli sviluppi più leggendari della storia del videogioco. Nonostante l’evoluzione del medium, Donkey Kong ha saputo rimanere rilevante nel tempo, sia con titoli come Donkey Kong Country che con nuove iterazioni della sua saga.

Con il lancio di Donkey Kong Bananza, la saga torna alle origini, proponendo un mix tra la formula di gioco tradizionale e alcune novità che promettono di entusiasmare i fan più giovani e quelli di vecchia data. Il gioco si distingue per la sua capacità di unire nostalgici richiami ai vecchi titoli con un gameplay fresco e innovativo.

Il gameplay rivisitato: elementi di piattaforme e innovazioni interattive

Il cuore di Donkey Kong Bananza è il gameplay, che mescola la tradizionale azione a piattaforme con elementi di esplorazione e puzzle che arricchiscono l’esperienza. In questo nuovo capitolo, i giocatori possono aspettarsi livelli ricchi di sfide e sorprese, con una varietà di ambientazioni che spaziano dalle giungle più selvagge alle città moderne, tutto arricchito da una colonna sonora che mescola l’energia tipica del gioco con tocchi più moderni.

Uno degli aspetti più apprezzati da chi ha avuto l’opportunità di provarlo in anteprima è l’introduzione di nuove meccaniche interattive. Donkey Kong Bananza permette infatti ai giocatori di interagire con l’ambiente in modi mai visti prima. Tra queste, spiccano l’uso di veicoli speciali, nuovi power-up e, soprattutto, la possibilità di giocare in modalità cooperativa con un altro personaggio della saga, come Diddy Kong, per affrontare insieme le sfide più difficili.

Grafica e design: il nuovo standard di gioco

Se da un lato Donkey Kong Bananza rispetta la tradizione dei giochi in 2D, dall’altro lato spinge l’asticella in termini di grafica. Grazie alla potenza delle console moderne, il gioco offre una resa visiva mozzafiato, con colori vibranti e ambientazioni dettagliate che rendono ogni livello un’opera d’arte. I fan della saga apprezzeranno la fedeltà visiva ai vecchi giochi, ma con l’aggiunta di una tecnologia moderna che porta il tutto a un livello superiore.

Il design dei personaggi è altrettanto curato: Donkey Kong e i suoi compagni sono più espressivi che mai, con animazioni fluide e movimenti che conferiscono una sensazione di vita a ogni personaggio.

L’apprezzamento internazionale e le novità online

Donkey Kong Bananza non è solo un gioco da vivere offline: le novità si estendono anche alla componente online. Oltre alla modalità cooperativa locale, i giocatori possono ora sfidarsi in modalità multiplayer globale, con classifiche mondiali e eventi stagionali che promettono di mantenere l’interesse alto anche a lungo termine. Inoltre, il gioco sarà supportato da aggiornamenti periodici, che introdurranno nuovi contenuti e modalità di gioco per mantenere vivo l’entusiasmo dei fan.

L’evento di lancio, avvenuto all’inizio dell’estate 2025, ha visto un’accoglienza calorosa da parte dei fan in tutto il mondo. Le recensioni internazionali lodano la capacità del gioco di modernizzare un franchise storico senza tradire le sue radici. I social sono impazziti per la comparsa di nuovi personaggi e il ritorno di amati antagonisti come King K. Rool, la cui presenza è stata confermata ufficialmente da Nintendo.

Donkey Kong Bananza: perché giocarlo?

Se sei un appassionato di giochi platform, un fan di Donkey Kong o semplicemente un amante dei titoli Nintendo, Donkey Kong Bananza è un must-have per la tua collezione. La sua combinazione di nostalgia, innovazione e gameplay coinvolgente lo rende uno dei titoli più interessanti dell’anno. Non solo per il ritorno di un personaggio iconico, ma anche per l’esperienza videoludica che sa come far divertire i giocatori di ogni età.

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Samsung amplia ecosistema Galaxy Ai

Samsung amplia ecosistema Galaxy Ai

(Adnkronos) – Dopo aver introdotto Galaxy AI con la serie Galaxy S24 e aver promesso di renderla accessibile a più di 200 milioni di dispositivi nel corso del 2024, Samsung ha definito l’inizio di una nuova era di innovazione nell’intelligenza artificiale mobile. Da allora, Galaxy AI ha continuato a espandersi, trasformando il modo in cui le persone usano lo smartphone: oltre il 70% degli utenti di Galaxy S25 sfrutta attivamente la suite di strumenti basati su AI. Tra le funzionalità più in crescita spicca Google Gemini, il cui utilizzo è triplicato sulla più recente serie Galaxy S. Un anno fa, durante la prima edizione del Galaxy AI Forum, Samsung ha condiviso la sua visione per il futuro dell’intelligenza artificiale mobile: una tecnologia davvero utile, pensata per migliorare concretamente la vita delle persone. Oggi, una nuova ricerca condotta in collaborazione con Symmetry Research conferma questa tendenza, mostrando un’evidente crescita nell’uso dell’IA e un cambiamento nel modo in cui viene percepita: sempre più multimodale, proattiva e personalizzata.

Secondo i dati raccolti, quasi la metà degli intervistati (47%) dichiara di dipendere quotidianamente dall’intelligenza artificiale, affermando che la propria routine ne risentirebbe in assenza di strumenti come la ricerca intelligente, le notifiche personalizzate o l’assistenza vocale. Inoltre, il 45% degli utenti utilizza i comandi vocali con la stessa frequenza della digitazione per completare le attività quotidiane.

Al centro della visione dell’azienda c’è un obiettivo chiaro: offrire un’IA mobile che sia semplice, sicura e davvero utile, in linea con le esigenze delle persone. Per questo Samsung Galaxy conferma l’impegno a portare Galaxy AI su 400 milioni di dispositivi entro la fine dell’anno, rendendo l’intelligenza artificiale accessibile a un numero sempre maggiore di utenti.

Galaxy AI sui nuovi Galaxy Fold7 e Galaxy Flip7: intelligenza che si “piega” alle esigenze degli utenti Con i nuovi Galaxy Z Fold7 e Galaxy Z Flip7, Samsung ridefinisce ancora una volta cosa può fare uno smartphone pieghevole, portando la Galaxy Al al centro dell’esperienza utente. Su Galaxy Z Fold7, l’ampio display da 8 pollici e la nuova One Ul 8 offrono un’interazione multimodale pensata per la produttività: le funzioni basate su intelligenza artificiale, come Assistente alla scrittura, Assistente al disegno e Gemini Live, lavorano in parallelo su più finestre, permettendo di creare, modificare e ottenere risposte in tempo reale senza interrompere il flusso di lavoro.

Anche su Galaxy Z Flip7, la Galaxy Al trova una nuova dimensione: grazie alla FlexWindow completamente rinnovata, l’utente può sfruttare le funzioni vocali, accedere a suggerimenti personalizzati e ricevere assistenza contestuale direttamente dallo schermo esterno, senza nemmeno aprire il dispositivo.

Galaxy AI diventa così ancora più personale, accessibile e integrata nel quotidiano, offrendo esperienze davvero intelligenti in ogni format

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