
Hanno finito col coronavirus e ora iniziano con la febbre di Lassa
Per chi non si sente più terrorizzato dalla variante Omicron, è già arrivata un nuovo patogeno con cui martellare h24. Una “febbre emorragica simile all’ebola” che ha già fatto capolino (guarda caso) sulle testate che hanno fatto a gara a chi utilizzava i toni più allarmistici con il covid
Hanno finito col coronavirus ma hanno già pronta un’alternativa. Per chi non si sente più terrorizzato dalla variante Omicron – sconfessata anche da chi l’ha scoperta – è già arrivato un nuovo patogeno con cui martellare h24. Una “febbre emorragica simile all’ebola” che ha già fatto capolino (guarda caso) sulle testate* che hanno fatto a gara a chi utilizzava i toni più allarmistici con il covid. Per Libero Quotidiano si tratta di un “nuovo incubo” anche se – si ammette – il rischio di contagio è “molto basso” e ci si può imbattervi solo con il contatto diretto con animali infetti. Anche con il coronavirus, tuttavia, è cominciato tutto così, poi le bare di Bergamo, i salotti, le conferenze stampa, i titoli ad effetto, le riprese degli interni delle terapie intensive (in linea teorica vietate dall’Ordine dei giornalisti), hanno spostato l’attenzione dalla malattia che si cura alla tragedia fine a se stessa. Se nel 2019 si poteva trapassare per le cause più disparate, dal 2020 in poi si è iniziato a morire solo di covid. E’ facile immaginarsi che tra il 2022 e il 2023 – se qualcuno è disposto a ricascarci – la febbre di Lassa diventerà l’altro spettro con cui terrorizzare folle di ipocondriaci, magari gli stessi che si ostinano a tenere le mascherine all’aperto perché “si sentono più sicuri”.
E c’è solo da immaginarsi quali nuove fobie collettive si genereranno se e quando si inizierà a parlare con insistenza del virus che proviene dall’Africa e lo si assocerà – prevedibilmente – agli sbarchi incontrollati. La prassi è chiara: si terrorizza la popolazione con un nuovo allarme dietro l’altro, e non è detto che debba essere per forza sanitario: il covid, il cambiamento climatico, il conflitto russo-ucraino. Ogni periodo ha il suo “Shock”, per citare il lavoro di Naomi Klein.“Shock e sgomento” (Shock and awe) – scriveva la giornalista nel suo noto saggio – sono azioni che generano paure, pericoli e distruzione incomprensibili per la popolazione, per elementi/settori specifici della società che pone la minaccia, o per i leader. La natura, sotto forma di tornado, uragani, terremoti, inondazioni, incendi incontrollati, carestie ed epidemie, può generare “Shock and awe”, dove il riferimento è anche a una tattica militare nota anche come “dominio rapido”.
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PRIMO PIANO
Telemedicina, l’impegno per un “uso responsabile”

Un “uso responsabile” e “un’introduzione appropriata” della Telemedicina, contro – si spera – le derive transumaniste e gli eccessi sulle sperimentazioni degli ultimi anni. E’ l’impegno assunto dalla Federazione Nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che ieri presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati ha fatto il punto su quanto bolle in pentola in ambito sanitario. Hanno preso parte ai lavori Teresa Calandra (presidente della federazione), Diego Catania (vicepresidente) e Marta Schifone (componente della XII Commissione Affari sociali alla Camera dei Deputati).
Dalla sanità di prossimità ai percorsi di accesso alla professione e alla formazione, dall’evoluzione dei profili professionali ai fragili, è in corso una revisione complessa e articolata che, hanno promesso i relatori della conferenza, sarà in grado di ridare centralità e dignità al paziente, che a volte suo malgrado si trova a essere “protagonista di fatti di cronaca” che possono riguardare i casi di malasanità oppure la sicurezza delle cure.
La sintesi si tenterà di trovarla il 29 e 30 settembre a Rimini, quando si terrà il terzo Congresso Nazionale della Federazione nazionale degli ordini sanitari (FNO TSRM e PSTRP) istituiti dalla Legge 3/2018. Tema di discussione sarà anche il tavolo tecnico concernente i DM 70 e 77.
PRIMO PIANO
Minori sottratti, indagata curatrice per omissione d’atti d’ufficio

Secondo la famiglia di una minore negli scorsi anni al centro di un caso di sottrazione ingiustificata, avrebbe nascosto delle relazioni e dei documenti che attestavano l’idoneità di uno dei genitori ad esercitare la patria potestà. Adesso B.B., curatrice dei minori, è indagata per omissione d’atti d’ufficio (Art. 328 c.p.). L’udienza in camera di consiglio è fissata per il 31 gennaio del 2024, il giudice designato è la dottoressa Giulia Costantino.
PRIMO PIANO
Caso Caroccia, la prova che dimostra che il tracciato ECG non è mai giunto in Centrale Operativa
Giunto “verosimilmente” all’UTIC di Paola

Il tracciato ECG di Antonio Caroccia – il 72 enne di Guardia Piemontese deceduto a seguito di un caso di malasanità documentato da Rec News – non è mai giunto in Centrale Operativa per “problema linea dati”. Non è arrivato, dunque, a tutte le destinazioni utili ad ottenere una corretta diagnosi. Lo testimonia la Relazione dell’Asp di Cosenza che abbiamo pubblicato in esclusiva e di cui riproponiamo uno stralcio (in basso). Stando a quanto rilevato dal direttore della Centrale Operativa Riccardo Borselli, inoltre, lo stesso tracciato ECG è giunto “verosimilmente” (il che significa probabilmente) presso l’UTIC di Paola.

Il caso Caroccia è giunto fino al ministero della Salute (che dopo la pubblicazione dell’inchiesta ha inviato una risposta alla famiglia) e sulla scrivania del governatore Roberto Occhiuto. Sono inoltre stati aperti dei procedimenti presso alcune Procure. Grazie alla partnership con l’emittente Radio Roma, l’inchiesta di Rec News approda adesso anche in TV sul canale 222 della TV nazionale e sul canale 14 per la regione Lazio.
L’appuntamento è per questa sera alle 22 quando, nel corso della trasmissione “A viso scoperto”, il direttore di Rec News Zaira Bartucca racconterà i tratti salienti della vicenda (con tanto di riferimenti documentali) spiegando perché si tratta di un caso assolutamente emblematico. Presente in video-collegamento anche la figlia di Antonio Caroccia, Valentina, che racconterà il dramma vissuto dalla famiglia e gli sviluppi della vicenda.
PRIMO PIANO
Se l’alimentazione diventa terreno di sperimentazione

Modificare le abitudini alimentari comuni in nome di una fantomatica “sostenibilità”. Costringere i bambini ad assumere preparati a base di insetti come Vexo e sostenere che lo si fa in nome del benessere animale e del Pianeta. La libertà oggi si nega in più settori, e in ultima analisi anche nel piatto. Questa sera “A viso aperto” – programma di Radio Roma Television condotto da Matteo Demicheli – approfondirà questi e altri temi a partire dalle 22. Nella prima parte ospite in video-collegamento ci sarà il direttore di Rec News Zaira Bartucca, che commenterà alcune nostre inchieste.

Nella seconda parte si torna invece a parlare di Giustizia per Valeria Fioravanti con i suoi genitori Tiziana Santoro e Stefano Fioravanti. La trasmissione è visibile sul canale 222 (Smart Tv), per il Lazio sul canale 14 e in streaming sul sito di Radio Roma.