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Pubblichiamo integralmente – per l’interesse pubblico che riveste – il parere medico della dottoressa Margarite Griesz-Brisson, consulente neurologa e neurofisiologa. La traduzione è di M. Cristina Bassi

 

La respirazione della nostra aria espirata creerà senza dubbio una carenza di ossigeno e inonderà di anidride carbonica. Sappiamo che il cervello umano è molto sensibile alla privazione dell’ossigeno. Ci sono cellule nervose, per esempio nell’ippocampo, che non possono stare più di 3 minuti senza ossigeno – non possono sopravvivere. I sintomi acuti di avvertimento, sono mal di testa, sonnolenza, vertigini, problemi di concentrazione, rallentamento dei tempi di reazione – reazioni del sistema cognitivo.

Tuttavia, quando si soffre di carenza cronica di ossigeno, tutti questi sintomi scompaiono, perché ci si abitua. Ma la vostra efficienza rimarrà compromessa e la carenza di ossigeno nel vostro cervello continuerà a progredire. Sappiamo che le malattie neurodegenerative richiedono anni o decenni per svilupparsi. Se oggi ti dimentichi il tuo numero di telefono, l’esaurimento-disfunzione del tuo cervello potrebbe essere già iniziata 20 o 30 anni fa.

Mentre pensi di esserti abituato ad indossare la mascherina e a respirare nuovamente la tua aria espirata, i processi degenerativi nel cervello si amplificano con la continua carenza di ossigeno. Il secondo problema è che le cellule nervose del tuo cervello non sono in grado di dividersi normalmente. Quindi, se i nostri governi non ci permetteranno generosamente di liberarci delle mascherine e di tornare a respirare di nuovo liberamente l’ossigeno, in pochi mesi le cellule nervose perdute non saranno più rigenerate. Ciò che è andato, è andato.

Non indosso una mascherina, ho bisogno del mio cervello per pensare. Voglio avere la mente lucida quando ho a che fare con i miei pazienti, e non essere in anestesia indotta dall’anidride carbonica.[…]Non c’è un’esenzione medica sulle mascherine che non sia fondata, perché la privazione di ossigeno è pericolosa per ogni singolo cervello. Deve essere la libera decisione di ogni essere umano se vuole indossare o meno una mascherina, che è assolutamente inefficace per proteggersi da un virus.

Per i bambini e gli adolescenti, le mascherine sono un no assoluto. I bambini e gli adolescenti hanno un sistema immunitario estremamente attivo e adattivo e hanno bisogno di una costante interazione con il microbioma della Terra. Anche il loro cervello è incredibilmente attivo, poiché ha molto da imparare. Il cervello del bambino o del giovane, ha sete di ossigeno. Più l’organo è metabolicamente attivo, più ossigeno richiede.  E nei bambini e negli adolescenti ogni organo è metabolicamente attivo.

Privare il cervello di un bambino o di un adolescente dell’ossigeno, o limitarlo in qualche modo, non solo è pericoloso per la loro salute, ma è assolutamente criminale. La carenza di ossigeno inibisce lo sviluppo del cervello e i danni che ne derivano non possono essere annullati. Il bambino ha bisogno del cervello per imparare e il cervello ha bisogno di ossigeno per funzionare.  Non abbiamo bisogno di uno studio clinico per questo. La carenza di ossigeno è una controindicazione medica.

Questa è una fisiologia semplice e indiscutibile. La carenza di ossigeno volutamente indotta è un pericolo per la salute e una controindicazione medica assoluta. Una controindicazione medica assoluta in medicina significa che questo farmaco, questa terapia, questo metodo o misura non devono essere usati – non è permesso l’uso. Per costringere un’intera popolazione a ricorrere con la forza a una controindicazione medica assoluta, è necessario che vi siano ragioni certe e serie per farlo, e le ragioni devono essere presentate a organi competenti e interdisciplinari e indipendenti perchè siano verificati e autorizzati.

Quando tra dieci anni la demenza aumenterà in modo esponenziale, e le giovani generazioni non riusciranno a raggiungere il potenziale dato loro da Dio, non servirà a nulla dire “non avevamo bisogno delle mascherine”.[…]Come possono un veterinario, un distributore di software, un imprenditore, un produttore di auto elettriche e un fisico decidere su questioni che riguardano la salute di tutta la popolazione?

Per favore, cari colleghi, dobbiamo tutti svegliarci. So quanto sia dannosa la privazione di ossigeno per il cervello, il cardiologo lo sa per il cuore, il pneumologo lo sa per i polmoni. La privazione di ossigeno danneggia ogni singolo organo. Dove sono i nostri reparti sanitari, le nostre assicurazioni sanitarie, le nostre associazioni mediche? Sarebbe stato loro dovere essere veramente contro il lockdown e fermarlo e fermarlo fin dall’inizio. Perché gli Ordini dei Medici puniscono i medici che danno esenzioni? La persona o il medico devono veramente dimostrare che la privazione dell’ossigeno danneggia le persone?

Che razza di medicina rappresentano i nostri medici e le associazioni mediche? Chi è responsabile di questo crimine? Quelli che vogliono costringerlo? Quelli che lo lasciano accadere e stanno al gioco, o quelli che non lo impediscono?[…] Non si tratta di mascherine, non si tratta di virus, non si tratta certo della vostra salute. Si tratta di molto, molto di più. Io non partecipo. Non ho paura.[…]Come notate, stanno già prendendo l’aria che respiriamo. L’imperativo del momento è la responsabilità personale.

Noi siamo responsabili di ciò che pensiamo, non i media.
Noi siamo responsabili di ciò che facciamo, non i nostri superiori.
Noi siamo responsabili della nostra salute, non l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Noi siamo responsabili di ciò che accade nel nostro Paese, non il governo”.

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RENATO FERRIANI

E’ CRIMINALE L’OBBLIGO DELLE MASCHERINE IO NELLE FILIPPINE NE SCORAGGIO L’USO. GRAZIE PER I VA STUPENDI SERVIZI SENZA MASCHERINA. AVANTI COSI’ RAGAZZI.

Loscalatoredelleande

Quindi i medici e i chirurghi che la usano per lavoro secondo lei vanno incontro a una diffusa morte neuronale da sempre… Incredibile come riescano però a compiere operazioni molto complesse e difficili anche se il loro cervello è così malfunzionante… Come se lo spiega?

Redazione

I medici utilizzano mascherine filtranti o respiratori facciali dotati di valvola, come potrà facilmente confermarle personale specializzato. Non si tratta comunque di dispositivi adatti ad un uso continuativo, anzi la loro resa e sicurezza è garantita per 8-10 ore, poi vanno buttate. Molte persone riutilizzano la mascherina, e questo aggrava i problemi legati alla contaminazione di viso, occhi, cavo orale (si parla già di “mask mouth”) e degli stessi polmoni, perché si reintroduce quello che si dovrebbe espellere.

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Prove scritte concorso insegnanti, i primi dati del ministero

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Prove scritte concorso insegnanti, i primi dati del ministero | Rec News dir. Zaira Bartucca
Comunicato stampa

Si sono concluse le prove scritte del concorso per la Scuola dell’Infanzia e per la Primaria e stanno procedendo quelle per la Secondaria. I posti messi a bando complessivamente sono 44.654. Si sono svolti lunedì 11 (sessione mattutina e pomeridiana) e martedì 12 marzo (sessione mattutina) i tre turni di prove scritte del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 15.340 docenti, su posti comuni e di sostegno, nella Scuola dell’infanzia e nella Scuola primaria.

Mercoledì 13 e giovedì 14 marzo si sono svolte le prime quattro delle dieci sessioni di prove scritte del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 29.314 docenti, su posti comuni e di sostegno, nella Scuola secondaria di I e II grado. I candidati presenti alle tre sessioni per la Scuola dell’infanzia e per la Primaria sono stati 55.676, dei quali 44.615 sono stati ammessi alla prova orale. I candidati presenti ai primi quattro turni per la Secondaria di I e II grado sono stati 130.252, dei quali 113.543 sono stati ammessi alla prova orale.

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Bimbo nato morto a Palermo, la Procura apre un’inchiesta per presunte negligenze

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Bimbo nato morto a Palermo, la Procura apre un'inchiesta per presunte negligenze

È stata aperta un’inchiesta sulla tragedia avvenuta la notte del 5 novembre all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, dove un bimbo è nato morto. I genitori hanno presentato una denuncia ai Carabinieri e la Procura indaga sull’accaduto. Sulla vicenda è intervenuta l’associazione Codici, che ha deciso di presentare un esposto.

“Di fronte al dramma che si è consumato è doveroso fare chiarezza”, afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici. “Stando alla denuncia della famiglia, ci sarebbero state delle gravi lacune negli ultimi controlli. Come associazione siamo impegnati da anni in battaglie legali contro la malasanità. Non possiamo dire se quanto accaduto a Palermo sia l’ennesimo caso, di sicuro bisogna fare chiarezza e giustizia, nel caso dovessero emergere mancanze o errori”.

“Dalle ricostruzioni fornite dai parenti – prosegue la nota inviata dall’associazione – emerge, in particolare, il comportamento di un’ostetrica, che avrebbe deciso di non effettuare il tracciato la notte della tragedia, somministrando soltanto una medicina prescritta nei giorni precedenti. Un farmaco che sarebbe stato indicato pochi giorni prima al momento del ricovero in ospedale, dove la donna si era recata per una visita di controllo e dove sarebbe stato deciso di indurre il parto data l’alterazione della pressione sanguigna ed essendo alla 38esima settimana”.

“La sera del 5 novembre, stando sempre a quanto denunciato dalla famiglia, il tracciato era regolare e la donna sarebbe stata invitata dall’ostetrica smontante a presentarsi in sala travaglio per un nuovo tracciato e la somministrazione del farmaco. Come detto, la nuova ostetrica di turno non avrebbe effettuato il tracciato, ritenendo che non ce ne fosse bisogno. Nel giro di poche ore, però, la situazione sarebbe precipitata, fino al taglio cesareo d’emergenza intorno alle 23.30 ed il bimbo che è nato morto. Una gravidanza normale finita in tragedia. Alla magistratura il compito di fare chiarezza”, concludono dall’associazione.

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Assicurazioni RC Auto e clausole vessatorie, Codici: “Rispettare norme in vigore”

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Assicurazioni RC Auto e clausole vessatorie, Codici: "Rispettare norme in vigore" | Rec News dir. Zaira Bartucca

Nei contratti Rc Auto sarebbero presenti clausole vessatorie che violano le norme sulla concorrenza. È il motivo dell’azione legale congiunta promossa dalle associazioni dei consumatori, a cui partecipa anche Codici, che ha portato alla presentazione di numerosi esposti all’Antitrust per segnalare il comportamento ritenuto scorretto di diverse compagnie di assicurazioni.

“Alcune importanti società – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – applicano ai clienti clausole vessatorie in merito alla riparazione danni dei veicoli. Il tutto in piena violazione delle norme vigenti, che vietano alle compagnie di imporre agli assicurati gli operatori a cui rivolgersi per gli interventi sulle auto. Questa vicenda, a nostro avviso, è emblematica del potere delle lobbies. Hanno un’influenza enorme, che purtroppo esercitano in maniera negativa.

Le lobbies danneggiano l’interesse pubblico e gli interessi dei cittadini. È una realtà che non può più essere ignorata, ma che anzi deve essere presa in considerazione ed affrontata. Tornando alla vicenda delle assicurazioni e delle clausole vessatorie, la legge sulla Concorrenza del 2017 all’articolo 1 comma 9 prevede ‘per l’assicurato la facoltà di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di riparazione di propria fiducia’. Le compagnie assicurative, tuttavia, anche attraverso le reti agenziali e peritali, richiamando clausole contrattuali illegittime, condizionano pesantemente i danneggiati nella scelta del riparatore, indicando le carrozzerie presso cui eseguire obbligatoriamente gli interventi e limitando così la libertà del consumatore ed il suo diritto ad ottenere una riparazione a regola d’arte.

Una prassi vessatoria, contraria al quadro normativo comunitario in tema di concorrenza (articolo 101 TFUE), ed in piena violazione sia dell’articolo 16 della Carta Diritti Fondamentali UE sulla libertà d’impresa, sia dell’articolo 41 della Costituzione che tutela il diritto alla libera iniziativa privata. Dicevamo prima del potere delle lobbies. Ebbene, proprio in questi giorni alcuni emendamenti bipartisan al Ddl Concorrenza hanno tentato di bloccare tale pratica illegale, ma la lobby delle assicurazioni è riuscita ad ottenerne lo stop in sede parlamentare. Il tutto, è evidente, ai danni dei consumatori. Non è più possibile subire situazioni del genere. Per questo, oltre agli esposti all’Antitrust, siamo intenzionati anche a presentare al Governo ed al Parlamento una proposta condivisa affinché nel Ddl Concorrenza sia rafforzata la protezione dei diritti degli assicurati sancita nel 2017”.

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Diplomifici, parte l’indagine ispettiva del MIM. Reclutati 146 ispettori

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Diplomifici, parte l'indagine ispettiva del MIM. Reclutati 146 ispettori | Rec News dir. Zaira Bartucca
Comunicato stampa

In merito all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici” dal titolo «Maturità: boom dei diplomi facili», il Ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una indagine ispettiva. Nel frattempo, sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). “Sotto il profilo normativo – fa sapere il MIM – verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici”.

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