La ricerca. Sono più di 270 mila gli utenti colpiti su piattaforme come Zoom e Google Meet. Come proteggersi
Non è tutta rose e fiori come dicono la didattica a distanza, e non solo per la mancanza di socialità e interazione e per l’utilizzo prolungato di dispositivi. Un’indagine di Kaspersky sui dati numerici forniti dal World Economic Forum (che parla di un miliardo di studenti nel mondo costretti a non frequentare la scuola) mostra che più che l’apprendimento ad essere aumentati sono gli attacchi degli hacker.
Kaspersky ha censito un aumento del 60 per cento di azioni di cyber-crimine rispetto alla prima metà del 2020. A essere colpiti sono stati più di 270 mila studenti e docenti, ingannati da esche disseminate nelle piattaforme utilizzate per la conversazione a distanza. Una di queste è la cinese Zoom, seguita da Moodle e da Google Meet.
Per proteggersi – spiegano dall’azienda autrice della ricerca – è necessario prestare attenzione ai falsi installatori di applicazioni e anche alle mail camuffate da promozioni che arrivano da canali che non si conoscono.
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